Il momento del collasso finale della giunta di Kiev si sta avvicinando rapidamente, e può essere misurato a suon di numeri, da quelli modesti (come 174, il numero di carri armati dell’esercito ucraino catturati dalle forze armate della Novorossija nella sacca di Debaltsevo) a quelli più consistenti (come 8.000, il numero dei renitenti alla leva nella sola regione di Ivano-Frankovsk, una delle roccaforti dell’uniatismo galiziano). Cercare di indovinare il momento del collasso del sistema non è granché utile: il compito ciclopico che resta invece da affrontare è la decostruzione dell’ideologia nazista che ha finora offerto una delle poche (e assai discutibili) basi di forza della giunta. Rostislav Ishchenko ci spiega come si può portare avanti tale compito in un’analisi su Aktual'nye kommentarii, che offriamo nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
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