La Commissione di monitoraggio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha pubblicato un rapporto sulla questione ucraina. La relazione potrebbe stimolare Kiev, gli Stati Uniti e l'Unione Europea, "...se solo l'Occidente rispettasse ancora le Nazioni Unite", come afferma amaramente un articolo di The Voice of Russia del 20 giugno.
Il rapporto di 58 pagine elenca le violazioni di diritti umani e convenzioni internazionali da parte del governo ucraino:
- Detenzioni, rapimenti, torture e uccisioni di civili, tra cui donne e bambini.
- Bombardamenti di ospedali e asili.
- Sequestri e scomparse di attivisti filo-russi (11 casi documentati nel rapporto).
- Uccisioni e arresti di giornalisti da parte delle forze ucraine.
- Aumento delle tensioni e delle provocazioni attraverso i media federali.
- La tragedia di Odessa del 2 maggio è definita "un crimine mostruoso", esteso attraverso le minacce di morte ai feriti della strage e i depistaggi delle indagini.
Altre parti del documento fanno riferimento a violazioni in tema di Euromaidan, dei referendum nelle zone di Donetsk e Lugansk e delle elezioni presidenziali del 25 maggio, parlando di un aggravio di violazioni delle norme internazionali dopo il 7 giugno.
Oggi, anche i media ucraini iniziano a riconoscere che quella in atto nel Donbass è un'operazione punitiva, e ad ammettere che il paese deve affrontare il fascismo.
Human Rights Watch (HRW), l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), i giornalisti della CNN e deputati europei condannano il governo ucraino per la violazione delle convenzioni internazionali attraverso l’uso di armi chimiche contro i civili, compresi i bambini, e per le proposte di campi di concentramento e di estradizione dei propri cittadini.
In pratica, il rapporto ONU copre tutti i crimini che abbiamo denunciato su questo blog, a partire dal rovesciamento del governo legittimo in Ucraina (guardate i post degli ultimi quattro mesi per accertarvene), attività che non abbiamo certo intrapreso con piacere, ma che abbiamo ritenuto necessario compiere, stante il grande silenzio stampa da parte dei media generalisti in Italia riguardo a questa tragedia.
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