Quante volte noi ortodossi abbiamo sentito dire che il pane benedetto della Liturgia, così come l’acqua santa, si deve consumare al mattino a stomaco vuoto? Quanti di noi si sono dati la briga di chiedere in quale punto della Tradizione della Chiesa è stata codificata questa regola? Ebbene, non solo la regola non esiste in alcuna fonte autorevole, ma al contrario una fonte di grande autorevolezza, il Tipico (il libro che regola lo svolgimento di tutte le funzioni pubbliche del culto) denuncia esplicitamente un tale obbligo come “sbagliato”! Vi presentiamo l’articolo che ne parla, non certo per metterci a incoraggiare il consumo di prosfore e acqua santa dopo i pasti, ma per ricordare che non possiamo presentare come obblighi ecclesiali quelle che sono tutt’al più pie usanze. Di nuovo, affermare che è sbagliato l’obbligo di consumare prosfore e acqua santa a stomaco vuoto non significa che non si possa farlo (di fatto, molti cristiani iniziano così la loro giornata, accanto alle preghiere del mattino): significa solo che non si deve imporlo a tutti come un insegnamento o un precetto della Chiesa.
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