Giovedì 21 novembre, ricevendo a Mosca il premio per gli sforzi per l'unità ecclesiale intitolato alla memoria del patriarca Alessio II, il patriarca Theophilos III (Giannopoulos, nella foto) di Gerusalemme ha proposto di tenere un incontro dei primati delle Chiese ortodosse ad Amman (il Regno di Giordania è nel territorio canonico del Patriarcato di Gerusalemme) per consigliarsi reciprocamente sul mantenimento della comunione eucaristica.
La Chiesa russa, nonostante si consideri parte offesa per l’invasione dell’Ucraina da parte di Costantinopoli, ha accolto favorevolmente la proposta. Altre Chiese che stanno chiedendo a gran voce l’intervento di un Concilio ecumenico, come quella di Albania, non possono che considerare quest’iniziativa un passo nella giusta direzione. D’altra parte, l’imbarazzante silenzio da parte del Fanar è stato interrotto dall’arcivescovo Hieronymos di Atene, che ha dichiarato che non parteciperà ad alcuna riunione dei primati non convocata dal patriarca di Costantinopoli, perché solo quest’ultimo ha il diritto di convocare i concili ecumenici (prerogativa vantata dal solo Fanar e basata su un’evidente falsità storica, perché finora nessun Concilio ecumenico della storia dell’Ortodossia è mai stato convocato da un arcivescovo o patriarca di Costantinopoli) o qualsiasi altro tipo di sinassi dei primati.
Mentre cerchiamo di resistere alla tentazione di assegnare all’arcivescovo Hieronymos il titolo di primo tirapiedi (πρωτοτσιράκι) del Trono ecumenico, riflettiamo sulla situazione di vicolo cieco nel quale questo tipo di ragionamento sta spingendo la Chiesa ortodossa. Ecco il nuovo Comma 22 dell’ecclesiologia fanariota: “Se un patriarca di Costantinopoli compie degli illeciti, solo un Concilio ecumenico può sanzionarlo o deporlo; tuttavia, solo il patriarca di Costantinopoli ha il diritto di convocare il concilio che potrebbe sanzionarlo o deporlo per gli illeciti da lui stesso compiuti” (nei termini dell'ordinamento penale italiano, questo sarebbe equivalente a poter perseguire il furto solo dietro querela del ladro). Benvenuti nella fantasilandia del diritto canonico e del buon senso!
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