Una notizia riportata da Orthochristian.com annuncia che il 20 giugno 2020 la città di Toronto avrebbe proibito la somministrazione della comunione in tutti i luoghi di culto dell'area metropolitana.
Stando a quanto confermato in seguito, tra i principali istigatori del divieto ci sarebbe la Comunità greca di Toronto, un ente caritatevole che gestisce quattro chiese greco-ortodosse nell'area. A quanto pare, le autorità cittadine sembravano essere state più elastiche nell'imposizione di misure restrittive.
Quando le leggi più mortali per la vita della Chiesa (ricordiamo che tale vita dipende proprio dall'eucaristia) sono messe in atto non per volontà di uno stato indifferente oppure ostile, ma per mano degli stessi fedeli, allora possiamo dire che siamo passati allo stadio dell'autolesionismo.
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