Sul nostro sito abbiamo analizzato usque ad nauseam il carattere del tomos della cosiddetta “autocefalia” ucraina, confrontandolo con gli esempi storici dei precedenti documenti d’autocefalia (per chi si sia perso la serie, ecco la prima e la seconda parte della rassegna). Oggi abbiamo avuto un documento che, anche se ricalca esteriormente il tomos fanariota del 2019 (originale greco, intestazione con miniature bizantine, nella foto), porta un messaggio radicalmente diverso e di cui forse si parlerà a lungo nella storia: la lettera indirizzata al patriarca Bartolomeo dai credenti laici, esasperati dal suo comportamento anticanonico e distruttivo. Vi invitiamo a leggere con attenzione il testo italiano di questo nuovo documento, per capire quanto la partecipazione dei laici ortodossi al processo decisionale nella Chiesa non sia un pio desiderio, ma una realtà dei fatti.
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