Vi presentiamo il testo russo e la traduzione italiana di un’intervista al metropolita Sergij (Gensitskij, nella foto) di Ternopol' e Kremenets, fatta nel 2014 dopo gli aventi del Majdan, ma ancora del tutto attuale nella situazione presente. Vladyka Sergij (che ha conosciuto il nostro clero italiano già quando serviva come diacono di cattedrale a Smolensk, e che noi stessi abbiamo incontrato a Pochaev), è uno dei confessori della fede nelle aree più oppresse dall’uniatismo e dagli scismatici. Leggiamo con attenzione le sue parole, nella consapevolezza che sono questi i testimoni di fede che vengono danneggiati dalle proposte unilaterali di Costantinopoli, e che per risolvere i loro drammi non hanno bisogno di autocefalia, ma piuttosto di sostegno da parte degli altri ortodossi.
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