Il vergognoso fermo (senza mandato d’arresto) e il decreto di espulsione (non notificato) di Giulietto Chiesa dall’Estonia, dove stava per partecipare a una conferenza portando la sua testimonianza di giornalista sulla Russia (potete sentire quanto è successo dalle parole stesse dell’interessato), ci catapultano nel nostro futuro orwelliano: Il Ministero della Verità ora non ci punisce più per le opinioni da noi pacificamente espresse (cosa che sarebbe già a sufficienza uno stupro di ogni ideale democratico), ma addirittura per le opinioni che non abbiamo ancora espresso. Potremmo ribattere molte cose... per esempio, che a non volere il giornalista italiano è proprio la stessa classe dirigente che stava qualche anno fa a mendicare l’ammissione del proprio paese in quell’Unione Europea in cui Giulietto Chiesa era parlamentare! Ma a che serve argomentare, quando dal Ministero della Verità ci fanno sapere che siamo sempre stati in guerra con Eurasia?
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