Da due notizie recenti vediamo come si possono mantenere rapporti di equità (se non sempre buone relazioni) tra Chiese ortodosse che si sostengono e che non si sostengono a vicenda:
A) Il Patriarcato di Mosca sa di poter contare sulla lealtà del Patriarcato di Antiochia, e un esempio è la recente visita in Libano del metropolita Varsonofij (Stoljar, nella foto a sinistra) di Vinnitsa, che ha consegnato aiuti (la Chiesa ucraina è perseguitata e maltrattata, ma i disastri del Libano dopo la tragica esplosione del 4 agosto a Beirut sono un’emergenza ancor più importante), e ha raccolto l’indignazione dei vescovi antiocheni per l’interferenza del patriarca Bartolomeo in Ucraina.
B) A differenza dei vescovi antiocheni, il patriarca Theodoros di Alessandria ha fatto un voltafaccia dalla lealtà verso la Chiesa ucraina alla lealtà verso gli scismatici, e questo ha causato altrettanta indignazione tra i suoi chierici, tra i quali oltre un centinaio ha già chiesto di passare sotto Mosca; tuttavia, la richiesta è stata frenata, perché creare una doppia giurisdizione nel territorio canonico di un’altra Chiesa ortodossa (anche per ragioni di giusta indignazione) sarebbe contrario ai canoni, e farebbe scendere Mosca allo stesso livello a cui si è abbassato il Fanar.
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