di sua Eminenza il metropolita Nicola di Mesogheia e Lavriotiki
dal blog Mystagogy, 5 marzo 2014
La Grande Quaresima è un periodo di opportunità e aspettative spirituali per tutta la Chiesa. Lo aspettiamo per tutto l'anno con una sete interiore, con quei sogni spesso indefiniti, eppure così profondi, perché Dio promette grandi cose in questo periodo, così come in tutta la nostra vita. Il nostro scopo è che la nostra anima salga al cielo, che possiamo diventare persone celesti. Questi giorni che si aprono davanti a noi forniscono questa opportunità attraverso la lotta del pentimento. Vediamo quindi alcune delle caratteristiche che dovrebbe avere questa lotta.
La prima è il perdono. Si tratta di una espressione di amore, di un senso di comunità, del sentire che siamo tutti insieme e con una sola mente in questo viaggio, in questo compito, in questa attesa della benedizione di Dio. Lasciamo andare il nostro spazio e entriamo nello spazio di Dio, dove ognuno si adatta e nulla ci distingue.
La seconda è quella di entrare non solo nello spazio di Dio, ma di entrare nel tempo di Dio, dove Dio è più diffuso, dove gli eventi mondani non giocano un ruolo, dove anche la nostra storia personale ha importanza, ma degenera - se possiamo dire così - di fornte all'azione di Dio.
La terza caratteristica è la nostra volontà di lavorare verso le virtù, quelle virtù necessarie per la nostra anima nella situazione attuale. Che ognuno di noi si concentri sul lavoro nei confronti delle nostre proprie virtù, quelle che ci libereranno, quelle che saranno le nostre finestre attraverso le quali risplenderà la presenza divina.
Ce n'è anche una quarta. È l'attesa e la preparazione per le tentazioni. In questo periodo di alti obiettivi, grandi desideri, una benedizione unica e rara, non è affatto strano se ci troviamo in mezzo alle tentazioni, anche quelle inaspettate, quelle che non potevamo immaginare. Che grande dono è l'aiuto di Dio nella lotta contro il demonio e le varie tentazioni, non solo contro le passioni che ognuno di noi deve sopportare!
Così entriamo nello spazio di Dio e perdoniamo. Entriamo nel tempo di Dio e riposiamo. Lavoriamo con entusiasmo e con onore sulle virtù. Ci prepariamo per le tentazioni e preghiamo e viviamo nella richiesta dell'assistenza divina.
Cominciamo la Grande Quaresima con questi sentimenti interiori sconfinati, con l'abbondanza interna del nostro amore e il nostro desiderio e la nostra generosità e in attesa della visita di Dio, per potere tutti insieme alla fine di questo periodo godere dell'abbondanza dei doni della risurrezione del Signore, che non sono conservati per gli angeli, ma sono offerti all'interno della Chiesa a ogni credente e quindi a ciascuno di noi.
Prego che Dio doni a tutti una buona, benedetta, produttiva, feconda, gioiosa e veramente Grande Quaresima con un abbondante raccolto, affinché siamo fatti degni dopo sette settimane di diventare partecipi della sua Risurrezione. Amen.
Grande Quaresima 2014
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