Vi presentiamo la traduzione italiana di un attento studio di Taras Rebikov sulle possibili uscite dal vicolo cieco causato dal Fanar con la crisi ucraina, che ormai passano tutte per una condanna conciliare del patriarca Bartolomeo, salvo un possibile ma improbabile pentimento. Il parallelo con il comportamento scismatico di Filaret Denisenko è inquietante, e viene analizzato a fondo nell’articolo.
29/09/2019
Sulla situazione dell'Arcivescovado dal punto di vista legale
Avere dei membri del Consiglio arcivescovile che gli remano contro sembra non aver scoraggiato più di tanto l’arcivescovo Jean (che se è arrivato al punto a cui è arrivato, deve avere avuto notevoli risorse di pazienza); tuttavia, quando la “fronda” di Rue Daru inizia a dichiararlo decaduto, o a far circolare missive “private” con velleità direttive, anche l’arcivescovo deve difendersi con un comunicato, che vi presentiamo in traduzione italiana.
Ci ha fatto molto piacere avere fra noi a Torino il nostro confratello padre Petru (Pruteanu, in centro nella foto) alla celebrazione della Liturgia della festa della Santa Croce. Padre Petru è stato per molti anni un grande ispiratore del nostro sforzo di divulgazione della fede ortodossa. Potrete trovare decine di articoli tradotti dal suo blog sul nostro sito (cercateli con la funzione di ricerca interna del sito usando il nome di padre Petru oppure il titolo del suo blog, teologie.net), con cui vi abbiamo presentato negli anni molte testimonianze interessanti, soprattutto nel campo principale trattato da padre Petru, la teologia liturgica e missionaria.
27/09/2019
Chierici greci che hanno concelebrato con il metropolita Onufrij e gli hanno dato una lettera di sostegno sono censurati da un vescovo greco
Una notizia al tempo stesso dolce e amara, di cui vi presentiamo la traduzione italiana, testimonia la profonda divisione che sta avvenendo nella Chiesa di Grecia. Sono sempre di più i fedeli e chierici greci che testimoniano la loro solidarietà con la Chiesa ucraina perseguitata, mentre si schierano contro di loro altri che non dicono – notate bene – che sia sbagliato essere solidali con la Chiesa ucraina perseguitata, ma che si deve essere fedeli “a prescindere” al Patriarcato ecumenico. In altre parole, “il nostro patriarca potrà anche sbagliare, ma noi dobbiamo essergli fedeli perché solo se siamo fedeli a lui siamo nella vera Chiesa”. A ben pensarci, questa è la stessa posizione erronea che gli ortodossi rimproverano ai cattolici romani...
26/09/2019
Gli scismatici ucraini fanno pressioni sui fedeli di lingua romena perché si uniscano a loro
La popolazione di lingua romena della Bucovina ucraina è fortemente opposta agli scismatici ucraini (che annienterebbero volentieri questa minoranza, se i loro progetti di ucrainismo fossero portati alle loro logiche conseguenze). Tuttavia, nel loro sforzo di ingraziarsi i favori delle Chiese ortodosse locali, oggi gli scismatici arrivano al punto da corteggiare la Chiesa romena creando un “vicariato romeno” fittizio che non conta neppure una parrocchia (una sorta di variante clericale dei villaggi Potëmkin). Vi presentiamo in traduzione italiana uno studio su questo ulteriore livello di ipocrisia dello scisma ucraino.
Il sito Orthodox Synaxis (che continua discretamente e con serietà a occuparsi del problema ecclesiologico nell’Ortodossia per cui ha iniziato l’anno scorso le sue attività) ha preparato uno studio sulle contraddizioni interne di un patriarcato che a parole si considera il nemico dell’etnofiletismo, ma nel proprio linguaggio e nelle proprie azioni dimostra di compiere proprio gli stessi atti di prevaricazione etnocentrica per i quali è pronto ad accusare le altre Chiese ortodosse locali. Vi presentiamo questo studio in traduzione italiana, sperando che queste ipocrisie non restino più nascoste.
24/09/2019
Il centro può reggere a causa della purificazione della Chiesa
Ascoltiamo in traduzione italiana alcuni commenti di padre Andrew Phillips sul processo di purificazione in atto negli ultimi anni nelle diverse ramificazioni della Chiesa ortodossa russa.
23/09/2019
Appuntamento in Vaticano: Shevchuk e il patriarca Bartolomeo si sono incontrati per caso?
Vi presentiamo in traduzione italiana l’analisi di Konstantin Shemljuk sullo strano incontro tra due strutture che sembrano lavorare per l’unità dei cristiani in tutti i modi tranne quelli giusti e veri.
22/09/2019
Il Tribunale amministrativo di Kiev ordina il reintegro della cittadinanza ucraina del vescovo Gedeon
Speriamo che vi ricordiate tutti del vescovo Gedeon (Kharon, nella foto) di Makarov, privato il 5 febbraio scorso della sua cittadinanza ucraina dal regime di Poroshenko, per la "colpa" di essere andato negli USA a parlare delle persecuzioni della Chiesa ortodossa ucraina alle autorità degli USA e dell'ONU.
Il 19 settembre, il Tribunale amministrativo distrettuale di Kiev ha dichiarato illegale la procedura del Servizio di immigrazione ucraino, ordinando la reintegrazione della cittadinanza ucraina al vescovo Gedeon.
Ora speriamo che vladyka Gedeon possa tornare al suo ruolo di abate del monastero delle Decime a Kiev (già oggetto di numerose persecuzioni), ma soprattutto, come vescovo che parla bene l'inglese, a informare il mondo di quel che accade ai fedeli ortodossi in Ucraina.
21/09/2019
I 4 punti principali del riconoscimento degli scismatici ucraini da parte delle commissioni greche
Vi presentiamo la traduzione italiana dell’analisi di Matfey Shaheen su alcuni punti del lavoro delle commissioni istituite dalla Chiesa di Grecia per studiare il riconoscimento dell’autocefalia ucraina.
20/09/2019
Lettera pastorale dell'arcivescovo Jean del 17 settembre 2019
Vi presentiamo la traduzione italiana della lettera con cui mons. Jean (ora arcivescovo di Dubna nel Patriarcato di Mosca) cerca di far fronte alla “fronda” interna del Consiglio arcidiocesano di Rue Daru, mostrandone con pazienza le profonde contraddizioni. Mettiamo il testo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia”, perché monsignor Jean, nel dimostrare una benevola fermezza anche nei confronti di quelli che gli remano sistematicamente contro, sta dando una notevole prova di un carattere patristico di cui la Chiesa ha sempre un grande bisogno.
19/09/2019
Come gli scismatici sono utilizzati dal governo degli Stati Uniti contro la Chiesa ortodossa
Vi presentiamo la versione italiana dello studio di Aleksandr Voznesenskij, specialista dei movimenti scismatici dell’Ortodossia russa, che rivela la fitta rete di intrusioni in questi movimenti di potenti funzionari americani come John Herbst (nella foto), e il lavoro di lobbismo esercitato dai membri di questi gruppi scismatici per promuovere gli interessi geostrategici americani. L’ironia singolare è che il leit-motiv di queste organizzazioni scismatiche è l’accusa alla Chiesa russa di compromesso con i poteri politici...
18/09/2019
La Chiesa ortodossa ucraina ringrazia chierici e laici greci per il loro sostegno
In seguito alla lettera aperta di chierici e laici greci sulla questione ucraina, che da alcuni giorni ha cambiato molto del panorama della crisi ucraina all’interno della Chiesa di Grecia, vi pubblichiamo anche il testo italiano commentato della lettera con cui l’arciprete Nikolaj Danilevich, portavoce della Chiesa ucraina, ringrazia i fratelli greci per il loro sostegno.
Come sottolineato dallo stesso patriarca Kirill, con l’inizio di questo nuovo anno ecclesiastico la Chiesa ortodossa russa festeggia finalmente la sua riunificazione. Ora, a chi si accosta al cristianesimo ortodosso nei paesi del mondo occidentale, resta da rispondere alla domanda sul perché scegliere questa Chiesa locale a preferenza delle altre. Padre Andrew Phillips cerca di offrire una risposta, che vi abbiamo tradotto in italiano nella relativa sezione dei documenti. Padre Andrew si riferisce principalmente alla situazione nel Regno Unito, ma le sue conclusioni si applicano anche da noi, anzi in modo ancor più restrittivo, visto che in Italia è praticamente assente l’opzione della Chiesa antiochena, che invece offre nello scenario inglese un’alternativa di una certa rilevanza.
Vi presentiamo la traduzione italiana del comunicato dell’arcivescovo Jean (Renneteau, nella foto), che annuncia di avere preso la decisione del ricongiungimento dell’Arcivescovado di Rue Daru con il Patriarcato di Mosca, a partire da domenica 15 settembre 2019. Finalmente, dopo 95 anni, Rue Daru ritorna a casa per una decisione interna, per quanto sofferta.
Siamo anche noi consapevoli che ci saranno dei lealisti a oltranza del “si stava meglio quando si stava peggio”, che faranno notare usque ad nauseam che questa decisione è stata presa senza il consenso dei due terzi dell’assemblea generale, ma “solo” con il 58% dei voti favorevoli. A questi novelli paladini della legalità, ricordiamo che si sono schierati con un patriarca che ha preso unilateralmente la decisione di dare un’autocefalia a un paese che non glie l’aveva chiesta, contro il parere di “solo” i nove decimi dei fedeli del paese... e non diciamo altro, perché ai buoni intenditori si addicono poche parole.