Padre Aleksij Aedo (nella foto) è un sacerdote ortodosso cileno nella Chiesa ortodossa russa all’Estero, parroco di due comunità missionarie nelle due città più importanti del Cile, Santiago e Concepción. Nella sua intervista a Pravoslavie.ru, che presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti, padre Aleksij parla del suo cammino di conversione, del debito nei confronti dell’indimenticabile vescovo missionario Aleksandr (Mileant), del suo compito di testimonianza universitaria e della strategia missionaria di aprire una porta per il Signore nel cuore della gente secolarizzata, soprattutto dei giovani.
Presentiamo nellla sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti un paio di approfondimenti legati al tema della moschea centrale di Mosca, da poco inaugurata. Dapprima sentiamo il patriarca Kirill, che in una notizia riportata da Interfax-religion e Pravmir invita l’Occidente a prendere esempio dalla Russia per quanto riguarda l’accoglienza dei profughi musulmani, ricordando un dato taciuto dalla stampa occidentale, che Mosca da sola ha accolto più musulmani di quanto ha fatto finora tutta l’Europa. Passiamo quindi al nostro amico Saker, che analizza i buoni rapporti tra cristiani ortodossi e musulmani in Russia alla luce di una precisa e autentica “scelta di civiltà” fatta dalla Russia di oggi.
L'agenzia di stampa DAN di Donetsk ha annunciato in un comunicato del 25 settembre il primo giorno senza conflitti nella regione, a partire dallo scoppio della guerra a Pasqua del 2014. Questo è anche il primo giorno, a partire dalla firma degli accordi di Minsk, in cui non si sia registrata una sola violazione degli accordi di Minsk da parte dell'esercito ucraino. Per far capire la gravità della situazione, è opportuno ricordare che DAN ha riportato ogni giorno l'elenco delle violazioni del cessate il fuoco, che si aggirano su un numero medio di una trentina al giorno (con picchi di circa una settantina).
28/09/2015
Una critica ortodossa della teoria della "Rapture"
Rapture (termine inglese che si può tradurre sia come 'rapimento' che come 'estasi') indica la teoria secondo alla quale, poco prima dei tempi dell'Anticristo, Dio verrà a 'rapire' tutti gli eletti dalla terra per risparmiare loro le tribolazioni degli ultimi giorni. Questa sarebbe stata destinata a rimanere una teoria del tutto marginale in un contesto marginale del mondo protestante (le Chiese evangeliche dei fratelli), se non fosse stata pubblicizzata nel mondo dai romanzi di fiction religiosa della serie Left Behind (in italiano, Gli esclusi) di Tim LaHaye e Jerry B. Jenkins, e dagli adattamenti televisivi di questa serie.
Presentiamo nella sezione confronti dei documenti la traduzione italiana di una seria confutazione della dottrina del rapimento, scritta da padre Anthony Coniaris dell’Arcidiocesi greca d’America.
Per chi vive a Torino o la può visitare in questo mese, uno degli eventi speciali offerti dall'edizione 2015 di Torino Spiritualità è una mostra fotografica sul Monte Athos.
Nei locali di palazzo Saluzzo Paesana, fino al 25 di ottobre, saranno in mostra un centinaio di fotografie artistiche della mostra "Athos - i colori della fede" di Stratos Kalafatis.
Il fotografo, che abbiamo avuto modo di conoscere e di apprezzare, ha raccolto un patrimonio di immagini nel corso di oltre 200 giorni in viaggi successivi lungo tutta la penisola athonita, ed è riuscito a intrecciare con monaci, lavoratori e pellegrini una serie di legami di fiducia e di amicizia che si riflettono nelle sue foto.
Questa è un'occasione unica di vedere la vita sull'Athos attraverso brevi lampi e sguardi come raramente sono usciti dal Monte Santo.
Da tempo desideravamo parlare della presenza ortodossa in uno degli stati dell’Europa occidentale più piccoli e periferici, ma non per questo meno ricchi di radici ortodosse. Presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti un articolo duplice, composto da una parte storica sulle origini cristiane ortodosse dell’Islanda, e da una breve panoramica sulla presenza ortodossa attuale nel paese.
La nuova moschea centrale di Mosca, ricostruita sul sito della moschea di Meshchanskaja Sloboda risalente al 1904, è stata appena terminata e inaugurata.
Ha una capacita di 10.000 persone, ma nelle più grandi festività, nei dintorni si radunano fino a 100.000 fedeli, e il Consiglio dei mufti della Russia ha avuto il permesso per iniziare l'edificazione di un'altra moschea che possa ospitare fino a 20.000 persone.
In Russia vivono 23 milioni di musulmani di 38 etnie diverse. Nella sola area di Mosca, ci sono almeno 2 milioni di musulmani, o un cittadino su sei.
Ecco un'altra notizia che NON vi daranno in Italia... sarebbe troppo imbarazzante rispondere alle inevitabili domande:
- Perché nessuno in Russia parla di "invasione islamica", anche in aree come quella di Mosca, non storicamente musulmane?
- Perché in Russia non ci si pone il problema della "distruzione delle radici cristiane" per opera della minoranza musulmana?
- Se il principale problema causato da 2 milioni di musulmani a Mosca è quello di non sovraffollare gli spazi attorno alle moschee, com'è che in Italia c'è tanto panico per una popolazione musulmana inferiore ai 2 milioni in tutto il paese?
25/09/2015
La profezia scolpita sul coperchio del sepolcro di san Costantino
Il nostro amico John Sanidopoulos, che ha assunto una fama internazionale nella blogosfera ortodossa attraverso il suo ottimo blog Mystagogy, ha deciso di sviluppare la sua presenza in rete (da lui considerata come una vera e propria opera di ministero missionario ortodosso) in una serie di ben cinque blog “tematici”:
- Mystagogy, il blog originario e un tempo onnicomprensivo, è ora specializzato in argomenti tipicamente spirituali come vite di santi, insegnamenti patristici e così via.
- Honey and Hemlock (“miele e cicuta”, citazione di Plutarco sui prodotti contraddittori degli ateniesi) analizza le antinomie e i paradossi della società in vari settori della filosofia, della scienza, della politica e del mondo delle comunicazioni.
- Bio-Orthodoxy è dedicato ai rapporti tra scienza e teologia; si occupa di temi quali la cosmologia e le teorie sulla creazione e sull’evoluzione.
- Daimonologia si focalizza sui temi del fantastico e del soprannaturale, cercando una risposta cristiana al mondo dell’occulto.
- L’ultimo arrivato tra i blog, Eschatologia, si specializza nei temi relativi alle profezie e al futuro del mondo e dell’umanità.
Proprio da questo ultimo blog, abbiamo tradotto in italiano un articolo riguardante l’oscura profezia che si trovava fino al XV secolo sul sepolcro di san Costantino, decifrata dal santo patriarca Gennadio (Scholarios).
24/09/2015
Il metropolita Damaskinos e la messa al bando dei costumi popolari nei matrimoni e battesimi
Il 17 settembre 2015, il sito GreekReporter.com ha dato la notizia (riportata dal portale Pravoslavie.ru e in diversi siti del mondo ortodosso) di uno dei vescovi della Grecia settentrionale, il metropolita Damaskinos di Didymoteicho, Orestiada e Soufli (nella foto), che ha cercato di vietare una serie di usanze popolari in occasione di matrimoni e battesimi, chiamando tali usanze "anticristiane" e "incomprensibili".
Le condizioni poste dal metropolita sono state elencate in una lista e distribuite alle chiese della diocesi: questa è una prassi perfettamente legittima di ordine ecclesiale, anche se abbiamo numerosi dubbi sulla fondatezza delle obiezioni del metropolita, così come sono state riportate dalla stampa.
Fin dall’inizio del nostro sito parrocchiale, abbiamo sempre tenuto in alta considerazione la memoria di padre Gregorio Cognetti, il nostro primo decano. Siamo dispiaciuti che negli ultimi anni sia stato diffuso in rete così poco dei suoi scritti, spesso molto brillanti. Oggi vogliamo proporvi uno dei primi articoli pubblicati sul bollettino (significativamente intitolato Il ritorno) della parrocchia di san Marco di Efeso a Palermo. In questo scritto breve ma intenso padre Gregorio analizza la comune fallacia logica di ritenere che “tanto basta credere in Dio” per giustificare ogni reale assenza di fede. Presentiamo l’articolo intitolato Un solo Dio: una sola Fede nella sezione "Confronti" dei documenti.
23/09/2015
La Chiesa russa e la Francia: intervista al vescovo Nestor
Il blog Parlons d'Orthodoxie riporta un’intervista al vescovo Nestor (Sirotenko), che per alcuni anni è stato il nostro ordinario per l’Italia, e che ricordiamo con affetto. L’intervista è stata data alla rivista cattolica “La Nef” (La nave), e in alcuni punti si fa sentire un influsso terminologico tipicamente cattolico romano, tra cui gli accenni alla “Chiesa indivisa” del passato, tanto da farci venire qualche dubbio su dove finiscano le parole dell’intervistato e abbiano inizio quelle dell’intervistatore. Il testo (che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti) è comunque interessante, e ci fa ritornare con piacere vicini a un amico che mantiene un buon ricordo di quando è stato vescovo per l’Italia.
L’interpretazione allegorica (più spesso chiamata “tipologica” nel contesto ortodosso) è uno dei modi tradizionali di interpretazione delle Scritture, presente nello stesso Nuovo Testamento (per esempio, nell’unico punto in cui Gesù spiega una delle sue stesse parabole, e in diverse occasioni delle lettere di san Paolo). Il cristianesimo occidentale, nel periodo medioevale, ha portato all’eccesso questo tipo di interpretazione, creando paralleli tipologici molto inappropriati (per esempio, vedere Marta e Maria di Betania come le tipologie della vita attiva e contemplativa, laddove nella tradizione ortodossa sono semplicemente i tipi dell’affanno mondano e dell’ascolto della parola del Signore). Come reazione, il mondo protestante ha visto l’interpretazione allegorica con estremo sospetto, quand’anche non con rifiuto (nonostante la sua indisputabile presenza nelle stesse Scritture). Padre John Whiteford, in una delle sue risposte che abbiamo tradotto in italiano, cerca di spiegare il ruolo e l’importanza di questo modello di interpretazione nel contesto patristico ortodosso.
Al momento della crisi in Crimea nella primavera del 2014, il portale Pravoslavie.ru ha ripreso un articolo da The Economist in cui si parla delle cause che hanno scatenato la guerra di Crimea. Pochi sanno che questo conflitto, in cui è facile vedere uno scontro di blocchi religiosi, ha avuto una causa unicamente religiosa, legata alla tutela dei luoghi di pellegrinaggio in Terra Santa. Presentiamo l’articolo in questione in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
20/09/2015
Uno studio sulla generosità dei fedeli ortodossi in America
Alexei Krindatch (nella foto), nato a Mosca nel 1966, è un noto sociologo della religione, specializzato nella rinascita religiosa dello spazio post-sovietico, e in seguito nello studio del cristianesimo ortodosso in America. I suoi studi hanno drasticamente ridimensionato le pretese avanzate da diverse giurisdizioni ortodosse riguardo alla loro diaspora americana, tanto da farlo impiegare come consulente ufficiale della conferenza inter-episcopale ortodossa degli Stati Uniti. In tale veste, ha diretto il primo censimento degli ortodossi nel paese nel 2010-2011.
Di recente, ha prodotto un rapporto sulla generosità nelle parrocchie ortodosse negli Stati Uniti, che analizza in dettaglio le modalità in cui i fedeli sostengono economicamente le loro parrocchie e altre iniziative religiose e caritative, e offre suggerimenti alle parrocchie per accrescere la generosità dei loro fedeli.
Il dato più interessante di questo rapporto è costituito dalla media delle offerte per famiglia, dalla quale risulta che la famiglia media di fedeli contribuisce alla propria parrocchia circa 2.000 dollari all’anno, corrispondenti alla media del 3% dei propri introiti. Dai dati emerge una generosità leggermente maggiore tra i convertiti all’Ortodossia, che sono anche i più disposti a seguire l’ideale della decima.
Ringraziamo Alexei, che abbiamo potuto ascoltare in diverse conferenze (anche qui a Torino) e che ci ha comunicato diverse idee interessanti sullo sviluppo dell’Ortodossia in Occidente, e ci auguriamo che le sue ricerche siano utilizzate in modo sempre più diffuso.
20/09/2015
Il tribunale blocca l’ingresso in Russia di un milione di opuscoli dei testimoni di Geova
I pubblici ministeri dei trasporti del nord-ovest hanno frenato la diffusione di materiali proibiti portati in Russia per l'organizzazione dei testimoni di Geova.
In particolare, il pubblico ministero dei trasporti Leningrado-Finlandia ha presentato una querela per chiedere che la letteratura giunta al punto di controllo automobilistico internazionale Svetogorsk nel marzo 2015 sia riconosciuta come estremista. Il destinatario della letteratura è il Centro amministrativo dei testimoni di Geova in Russia, come riportato dal servizio stampa del pubblico ministero dei trasporti del nord-ovest.
Oltre un milione di opuscoli è stato trovato in un veicolo da trasporto stradale durante le visite doganali. Una valutazione di esperti di questi materiali ha mostrato che essi contengono istruzioni di prova o di giustificazione del rifiuto dei cittadini di assolvere i loro doveri civili e fanno appello all’ostilità contro persone di diversa appartenenza religiosa.
Per evitare la consegna di questa letteratura, il giudice ha accolto la richiesta del pubblico ministero di sequestrare i beni. Un’inchiesta di violazione amministrativa è stata aperta dalla dogana di Vyborg nei confronti del trasportatore dei materiali sulla base di "mancato rispetto di divieti o restrizioni all'importazione di merci nel territorio dell’Unione doganale". È in corso un'inchiesta amministrativa.