In Internet, la presentazione del cristianesimo ortodosso in lingua italiana è ancora tutt’altro che esaustiva, ma ci sono inizi promettenti, e vale la pena monitorarli da vicino. Oggi ci occupiamo del fenomeno dei blog ortodossi, la cui crescita a nostro parere è il settore più interessante (e non solo nel nostro paese) del panorama dell’Ortodossia in rete. Osserviamo in dettaglio la blogosfera ortodossa in Italia nella sezione “Pastorale” dei documenti.
In un paese in cui la propaganda intellettuale dell’ateismo raggiunge una diffusione capillare, persone come il diacono Andrej Kuraev sono dei doni provvidenziali per i credenti. Padre Andrej non è solo il più brillante apologeta contemporaneo della Chiesa ortodossa russa, ma anche un accademico che prima della sua conversione ha avuto una educazione sistematica nell’ateismo scientifico. È pertanto di grande interesse sentirlo argomentare senza alcuna polemica, e affermare con un candore disarmante che il credente ha una gamma di conoscenza più vasta di quella dell’ateo. Presentiamo l’articolo di Nadezhda Pronina su padre Andrej da La Voce della Russia nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.
Ci siamo chiesti dove fosse nel mese d'agosto il nostro confratello padre Iosif (Pavlinciuc), coordinatore delle parrocchie moldave dell'Europa occidentale, di cui negli ultimi mesi abbiamo pubblicato sul sito un'intervista. Abbiamo scoperto dai nuovi aggiornamenti del sito di collegamento delle parrocchie moldave che padre Iosif è arrivato nientemeno che al Circolo Polare Artico, in missione presso i fedeli ortodossi dell'isola Spitsbergen, nell'arcipelago norvegese delle Svalbard. Presentiamo il breve resoconto fotografico della missione nell'originale romeno e in traduzione italiana, nella sezione "Figure dell'Ortodossia contemporanea" dei documenti.
Nel nostro nono incontro con la storiografia medioevale, incontriamo un elemento che faremmo bene a tenere attentamente associato alla deviazione dell’Occidente dall’Ortodossia: la persecuzione. Il testo analizzato da padre Andrew Phillips èThe Formation of a Persecuting Society; Power and Deviance in Western Europe 950-1250 (La formazione di una società persecutrice: potere e devianza nell’Europa Occidentale 950–1250), di R. I. Moore. È interessante riflettere sull’altrimenti inspiegabile rinascita di eresie, vere o presunte, che in vari modi (anche per via negativa) hanno servito gli scopi della separazione dell’Occidente cristiano. Suonerà pure strano agli orecchi di molti come la recrudescenza di persecuzioni anti-ebraiche (assenti nei precedenti secoli “ortodossi” del cristianesimo occidentale) abbia messo fuori combattimento un’elite culturale che poteva danneggiare lo sviluppo della società “riformata” che abbiamo analizzato nel corso di questi articoli.
Una delle voci di dissenso interno dell’Ortodossia è quella dei vecchi calendaristi. Anche se non è la voce più numerosa o influente, è certamente una delle voci teologicamente più articolate, soprattutto per la pretesa di rappresentare una visione “tradizionale” e non adulterata dell’Ortodossia. Purtroppo, accanto a rivendicazioni di per sé legittime, i vecchi calendaristi hanno creato sinodi separati in totale spregio dei canoni della Chiesa (e quindi, il termine “non canonici” si adatta a loro perfettamente); in questo, dimostrano di essere anti-tradizionali e anti-ecclesiali. In un estratto di un articolo dal blog di padre John Whiteford (che pure è solidale con l’idea del valore del vecchio calendario o, per meglio dire, scettico su quel che il nuovo calendario presume di aver “aggiustato”), si cerca di spiegare quali sono questi canoni calpestati dal vecchio calendarismo scismatico. Presentiamo l’estratto sul tema dei vecchi calendaristi nella sezione “Domande e risposte” dei documenti.
Ci sono poche notizie in italiano sul metropolita Lavr (o Laurus, al secolo Vasil' Michalovich Shkurla, nato nel villaggio carpato-russo di Ladomirová in Slovacchia il 1 gennaio 1928, e morto a Jordanville, nello stato di New Yourk, il 16 marzo 2008), che è stato il primo ierarca sotto il quale la Chiesa Ortodossa Russa fuori dalla Russia (ROCOR) ha avviato e concluso il processo di riunificazione con il Patriarcato di Mosca. Nel marzo 2013, sul sito ROCOR Studies, l'arciprete Gregory Naumenko ha intervistato il protodiacono Victor Lochmatow, testimone di quasi 50 anni della vita di vladyka Lavr, ricavando un quadro di toccante profondità umana e spirituale. Presentiamo l’intervista (pubblicata originariamente in inglese) nel testo russo e nella nostra traduzione italiana nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.
26/08/2013
Perché i cristiani ortodossi preferiscono la Bibbia dei Settanta
In un testo di alcuni anni or sono abbiamo presentato le linee guida del perché la Chiesa ortodossa ritiene ispirata la Bibbia dei Settanta; in un articolo tratto dal blog Mystagogy, che presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti, approfondiamo alcune di queste ragioni, scoprendo come il testo dei Settanta è meno manipolato storicamente, e forse più aderente all’antica tradizione ebraica che non il testo oggi considerato ispirato dagli ebrei, dai protestanti e da molti cattolici romani.
Abbiamo già pubblicato da anni sul nostro sito un testo critico delle apparizioni mariane, scritto da una fedele ortodossa inglese che ha fatto un attento studio della fenomenologia delle apparizioni nel suo complesso. Recentemente, padre Andrew Phillips ha proposto, sul blog del sito Orthodox England, una revisione delle due più importanti apparizioni, Lourdes e Fatima, e un’interpretazione del loro messaggio in chiave ortodossa. Non è il primo a tentare questa via, ed è certamente competente sul contenuto e sull’interpretazione delle apparizioni e dei loro messaggi (competenza a cui ha contribuito la sua esperienza pastorale in Francia e in Portogallo), e può farne osservazioni basate sugli ultimi eventi in Russia. Può sembrare strano che due inglesi, entrambi fedeli della Chiesa ortodossa russa, giungano a conclusioni diverse su questo tema, ma la cosa non deve stupirci, visto il carattere facoltativo e in ultima analisi opinabile che è lasciato (anche nello stesso mondo cattolico romano) alle apparizioni mariane. Presentiamo pertanto anche l’interpretazione di padre Andrew nella sezione “Confronti” dei documenti.
24/08/2013
Состоялось отпевание и погребение архимандрита Марка (Давитти)
22 августа православные верующие Италии простились с новопреставленным архимандритом Марком (Давитти). 20 августа, в день кончины священника, его тело было доставлено в храм во имя святителя Василия Великого в Болонье - где отец Марк прослужил большую часть своей жизни. Нескончаемым потоком, днем и ночью ко гробу почившего батюшки шли люди и приносили живые цветы.
По благословению управляющего приходами Московского Патриархата в Италии архиепископа Егорьевского Марка 21 августа в Болонью прибыл секретарь Администрации Италийских приходов Русской Православной Церкви архимандрит Антоний (Севрюк). У гроба почившего отец Антоний совершил панихиду, после чего принял участие в чтении Евангелия. Слова Священного Писания звучали в храме непрерывно до начала чина отпевания.
В 6 часов утра 22 августа архимандрит Антоний в сослужении настоятеля Свято-Амвросиевского прихода г.Милана архимандрита Амвросия (Макара), настоятеля прихода в честь святителя Максима Туринского в г.Турине игумена Амвросия (Кассинаско), клириков прихода в г.Болонье иеромонаха Серафима (Валериани) и священника Сергия Аверина, а также других священников, несущих служение в Италии, совершил Божественную Литургию, по окончании которой обратился к присутствовавшим в храме молящимся с проповедью.
В 8 часов начался чин отпевания, которое возглавил близкий друг отца Марка - настоятель прихода во имя преподобных Сергия Радонежского, Серафима Саровского и мученика Викентия Сарагосского в Милане архимандрит Димитрий (Фантини). Ему сослужил сонм духовенства Италийских приходов Московского Патриархата. Богослужение совершалось на церковно-славянском и итальянском языках. В завершении чина над гробом почившего священника была прочтена разрешительная молитва, и все присутствовавшие в храме смогли проститься с дорогим и любимым пастырем.
К духовенству и прихожанам обратился брат отца Марка - Давид Давитти. Он особенно поблагодарил общину храма за ту поддержку, которую они неизменно оказывали своему настоятелю. Затем архимандрит Антоний огласил соболезнование архиепископа Егорьевского Марка, которое было прочитано на русском и итальянском языках и передано родным почившего.
После прощания гроб с телом отца Марка был изнесен священниками из храма, на улице была отслужена еще одна лития. Затем на нескольких автобусах духовенство и прихожане отправились в пригород Флоренции - городок Реджелло, на малую родину архимандрита Марка. Здесь на городском кладбище у могилы была вновь отслужена лития, после чего тело священника было предано земле.
Il convento della Trasfigurazione a Grabarka è il più noto centro monastico ortodosso della Polonia. Ogni anno, alla festa patronale, si recano decine di migliaia di pellegrini (quest’anno, 50.000). Presentiamo un breve resoconto con fotografie del recente pellegrinaggio nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.
Le domande su come le chiese si mantengono non sono una novità, tutt'altro. Petr Davidov di Pravoslavie.ru discute di questo tema controverso con uno dei preti della diocesi di Vologda, padre Aleksandr Lebedev, rettore di una parrocchia cittadina. Padre Aleksandr offre alcune considerazioni di grande buon senso sulla micro-gestione delle parrocchie e, di riflesso, sulla macro-gestione della Chiesa ortodossa russa. Presentiamo queste considerazioni nell'originale russo e in traduzione italiana nella sezione "Pastorale" dei documenti.
L’ottavo testo di storiografia analizzato da padre Andrew Phillips è The Making of Europe (La creazione dell'Europa), di Christopher Dawson, un medievalista cattolico. I passi selezionati dell’opera integrano l’analisi dei cambiamenti sociali e politici portati dalla riforma del secolo XI, che hanno condotto alla moderna espansione e imposizione del modello europeo, ma al tempo stesso lo hanno staccato dalle basi della sua tradizione spirituale cristiana.
Nella notte tra il 19 e il 20 agosto, l'archimandrita Marco (Davitti) si è addormentato nel Signore. Ringraziamo chi ha accolto l'appello alla preghiera per lui in questi ultimi giorni di vita terrena, e invitiamo, ancora e ancora, a pregare perché il Signore gli dia il riposo insieme ai giusti e una gloriosa risurrezione.
Eterna memoria, archimandrita Marco!
21/08/2013
Соболезнование Управляющего приходами Московского Патриархата в Италии в связи с кончиной архимандрита Марка (Давитти)
Глубокой скорбью отозвалась в моем сердце весть о кончине отца архимандрита Марка Давитти. В его лице Русская Православная Церковь в Италии понесла невосполнимую утрату.
Рукоположенный в священный сан в 1971 году, отец Марк стал одним из первых священников-итальянцев, ревностно возрождавших Православие на Италийской земле. Более сорока лет он достойно служил Церкви Христовой, будучи добрым пастырем для своих прихожан. Его труды по устроению приходской жизни в различных православных общинах Италии во многом легли в основу современного бытия нашей Церкви на Италийской земле.
С большой теплотой вспоминаю свое общение с отцом Марком. Будучи иеромонахом, много лет назад совершал паломничество в город Бари, где отец Марк нес пастырское служение, и встретил с его стороны теплый и радушный прием. Мы беседовали с ним в преддверии долгожданного воссоединения Русской Зарубежной Церкви с Московским Патриархатом, воссоединения, которого отец Марк чаял всей своей душой и которое в том числе благодаря его личному примеру вскоре совершилось.
Соболезнуя всем вам, дорогие отцы, братья и сестры, молю Христа Спасителя, да учинит Он душу верного служителя Своего, архимандрита Марка, в селениях Небесных, где нет ни болезни, ни печали, ни воздыхания, но жизнь бесконечная, и сотворит ему вечную память.
+МАРК,
архиепископ Егорьевский,
управляющий приходами Московского Патриархата в Италии
20/08/2013
Il digiuno e la festa della Dormizione della Madre di Dio
In questi giorni in cui portiamo a termine il digiuno della Dormizione della Madre di Dio, non è male riflettere sul significato del digiuno e della festa. Lo ieromonaco Petru (Pruteanu), con la sua consueta precisione e competenza, ci guida in un articolo del suo blog alla conoscenza dei dati storici della festa, sgombrando al tempo stesso il campo dagli sviluppi storici che hanno fatto uscire di proporzione alcuni aspetti della Dormizione: per esempio, l’esagerata attenzione alle Lamentazioni funebri della Madre di Dio, e il rischio implicito nell’accostamento di questi canti alle Lamentazioni del Signore nel Mattutino del Sabato Santo. Non saranno fuori luogo anche le precisazioni su ciò che veramente distingue la visione degli ortodossi da quella dei cattolici romani riguardo a questa festa peraltro condivisa da entrambi. Presentiamo l’articolo di padre Petru nel testo originale romeno e in traduzione italiana nella sezione “Santi” dei documenti.