Da molto tempo non aggiungevamo informazioni sulla nostra parrocchia in altre lingue, e siamo davvero contenti di poterci presentare oggi anche in spagnolo. Grazie di cuore a Delia per questo lavoro di traduzione.
Non abbiamo pretese di padroneggiare tutte le lingue del mondo, ma ci teniamo a vivere la nostra parrocchia come un luogo dove i fedeli di QUALSIASI lingua, cultura e provenienza possono sentirsi a casa propria, e possono avere lo stesso diritto di cittadinanza. Non riusciamo a vedere la Chiesa in alcun altro modo.
31/07/2014
Le sanzioni anti-russe provocano i primi contraccolpi legali
La lingua russa ha un’espressione piuttosto buffa, испугать ежа голой задницей, ovvero “spaventare i porcospini con un sedere nudo”, che rende in modo abbastanza grafico l’idea di una minaccia vuota, le cui conseguenze possono essere piuttosto dolorose. Le sanzioni economiche contro la Russia sembrano incarnare piuttosto grottescamente questo detto. Se una politica di sanzioni può avere contraccolpi minori e un certo successo contro un paese di minori dimensioni e forza, la loro applicazione nei confronti di una nazione gigante come la Russia (per di più, una nazione che è stata letteralmente invasa nell’ultimo ventennio da investitori occidentali di ogni tipo) è già catastrofica nelle sue conseguenze immediate, ovvero la fine di molti partenariati economici. Se poi a queste conseguenze si aggiunge un contraccolpo legale, ovvero la perdita di quegli stessi diritti negati alla Russia estesa a tutti quelli che vi stanno investendo, l’impatto col porcospino può dare seri problemi al fondoschiena... scopriamo nella traduzione italiana di un articolo di Russia Today come la Duma di Stato russa (nella foto) sta meditando un disegno di legge per limitare i diritti economici dei paesi che hanno imposto sanzioni economiche alla Russia.
Sergej Glaz'ev (nella foto) è uno dei principali consiglieri economici del presidente russo Vladimir Putin. In un'intervista del 21 luglio con Alena Berezovskaja della rivista Rusinform, Glaz'ev discute la posizione della Russia nella geopolitica mondiale, nella geoeconomia, la crisi in corso in Ucraina e lo stato della nascente Novorossija. Presentiamo il testo originale russo dell'intervista e la nostra traduzione italiana (con alcuni riferimenti ad articoli di approfondimento rilevanti dal blog The Soul of the East di Mark Hackard) nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
30/07/2014
Perché nell’esercito ucraino c’è chi merita rispetto e compassione
A differenza della propaganda ucraina, che non cessa di chiamare all’unisono (vero tratto di un regime dittatoriale) “terroristi” tutti gli oppositori di un territorio di oltre 6 milioni di abitanti, la Novorossija non è motivata da odio anti-ucraino (questo si sviluppa solo come reazione alle atrocità commesse soprattutto sui civili inermi). Là sanno benissimo che la maggioranza dei militari ucraini è composta da coscritti inviati al fronte come carne da cannone, e non dai fanatici nazisti delle squadre della morte al soldo degli oligarchi al potere. Il nostro amico Saker, nel suo blog, fa una seria analisi dei casi in cui i miliziani e la Russia trattano bene e rilasciano i militari ucraini catturati, dopo essersi assicurati che appartengano al primo di questi gruppi e non al secondo. Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti questa analisi, che comprende anche il video di un gruppo di coraggiose donne e anziani che fronteggiano pubblicamente un ufficiale di coscrizione in Bucovina.
Il monastero della santa Trinità e di sant’Antonio di Sija, che citiamo tra le nostre fonti russe on-line in lingua italiana, ha recentemente pubblicato la traduzione italiana di un interessante discorso sul monachesimo dello schi-archimadrita Ioachim (Parr), anch’egli citato in uno dei nostri collegamenti in un video di conversazione con l'arciprete Dimitri Smirnov a Mosca.
Abbiamo messo a posto alcune imperfezioni grammaticali nella traduzione, e presentiamo il testo del discorso di padre Ioachim nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti. in questo testo, oltre a consigli di vita spirituale per i monaci e per tutti i cristiani, padre Ioachim racconta la straordinaria storia di un vescovo divenuto novizio al Monte Athos.
28/07/2014
Consacrata una chiesa a Gorlovka in mezzo alle esplosioni
Il sito della diocesi di Gorlovka e Slavjansk riporta la notizia della consacrazione della chiesa di Nostra Signora di Kazan, di cui riportiamo i dati e una galleria fotografica nella sezione "Figure dell'Ortodossia contemporanea" dei documenti. Invitiamo a osservare questa galleria di immagini (scattate dal diacono Mikhail Andreev), che oltre a offrire un ottimo resoconto di come si consacra una chiesa, mostra il vero carattere della popolazione ortodossa del Donbass.
Al termine della funzione di consacrazione, avvenuta con il rumore di sottofondo delle esplosioni, il primo celebrante, il metropolita Ilarion di Donetsk e Mariupol, ha sottolineato quanto sia alto il prezzo della pace per cui si prega in tutte le funzioni della Chiesa.
Священный синод РПЦ на заседании в пятницу принял решение о восстановлении празднования общецерковного дня трезвости, учрежденного еще до революции.
Ежегодно 11 сентября духовенство будет посвящать проповеди этой теме, "совершать молебное пение о страждущих недугом винопития". Синод также рекомендовал "по возможности, во взаимодействии с государственными и общественными организациями, осуществлять публикации и проводить мероприятия, направленные на поддержание трезвого образа жизни".
На заседании синода утверждена "Концепция Русской православной церкви по утверждению трезвости и профилактики алкоголизма". Разработан также специальный молебен "о страждущих недугом винопития или наркомании".
Возобновить общецерковный день трезвости предложил митрополит Крутицкий и Коломенсий Ювеналий.
День трезвости
Впервые такой праздник был установлен Святейшим правительствующим синодом в 1913 году. 11 сентября церковь празднует день усекновения главы Иоанна Предтечи - один из самых постных в году. Он связан с гибелью великого пророка - после пьяного пира Ирод приказал отсечь главу Иоанна Крестителя в ответ на просьбу своей любовницы и ее дочери.
Stiamo assistendo sui grandi portali della Chiesa russa all’inizio di un flusso un po’ più regolare di notizie e di opinioni a favore della Novorossija. Per il momento il flusso è ancora contenuto, e questo fa pensare che la Chiesa si stia ancora dando da fare per quanto possibile per azioni di pacificazione. Ma le speranze di soluzione pacifica sono sempre più ridotte, e la grande ondata di indignazione per le atrocità commesse dal regime ucraino è tutt’altro che sopita. Nel testo tratto dal portale Pravoslavie.ru, che riportiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa dei documenti”, è data la parola a Vasilj Anisimov, portavoce della Chiesa ortodossa ucraina, che sembra avere perso le speranze di una riconciliazione tra il Donbass e Kiev.
La pagina Facebook della nostra parrocchia fa un collegamento a una presentazione del primo volume del Libro del Celebrante, la prima delle tre parti di uno sforzo di traduzione in italiano dello Sluzhebnik slavonico. Complimenti a Valerio (Teodoro) Polidori per lo sforzo redazionale, e per aver trovato una casa editrice di tutto rispetto come le Dehoniane. Studieremo il nuovo volume con molta attenzione.
Troviamo invece clamoroso l'autogol della presentazione dell'opera come "il primo messale del Patriarcato di Mosca in italiano". Siamo abituati a veder aprire chiese ortodosse greche o romene nella diaspora, e a sentirle propagandare come "la prima chiesa ortodossa aperta sul luogo negli ultimi secoli", proprio nei posti in cui cinquant'anni prima erano attive parrocchie di ortodossi russi; questo però si può giustificare con la mancanza di comunicazioni tra diverse giurisdizioni. È invece un po' più demenziale la dimenticanza (o il deliberato insabbiamento) di un'opera simile benedetta dal proprio stesso patriarcato ventiquattro anni prima.
Nel 1990 (anno sufficientemente lontano da permettere una ricerca bibliografica, ma non troppo lontano da perdersi nella notte dei tempi) usciva un'opera che conteneva le traduzioni italiane di tutti i testi liturgici contenuti nel presente volume, e di altre officiature, che era stata, per citare testualmente, "Rivista ed approvata dalla Commissione Liturgica del Decanato d'Italia della Chiesa Ortodossa Russa (Patriarcato di Mosca)". Proprio per sfatare i dubbi relativi a un ente locale auto-referenziale, la stessa fonte sottolinea che il libro è "Edito con la Benedizione delle competenti Autorità Ecclesiastiche". E per essere precisi, in quel tempo, la più diretta "competente autorità" non era altri che il recentemente defunto metropolita Vladimir (Sabodan) di Kiev e di tutta l'Ucraina. Ignorare queste cose involontariamente è un pessimo segno di mancanza di ricerca e di professionalità; ignorarle volontariamente è sfacciata partigianeria di se stessi. Iniziamo male... ma speriamo che il testo offra qualche spunto positivo.
26/07/2014
120.000 pellegrini visitano la tomba dell’anziano Paisios nel ventennale del suo decesso
Nel ventesimo anniversario del suo decesso, avvenuto il 12 luglio 1994, 120.000 pellegrini si sono radunati a pregare presso la tomba dell’anziano Paisios a Souroti, dove molti hanno atteso in coda per circa quattro ore.
Alla sera dell’11 luglio è iniziata una Veglia di tutta la notte al monastero di san Giovanni il Teologo a Souroti, dove è sepolto l’anziano, con una’ampia folla di fedeli, soprattutto giovani. Secondo i rapporti della polizia, 50.000 fedeli hanno partecipato alla Veglia, mentre 120.000 fedeli hanno visitato la tomba dell’anziano il 12 luglio.
25/07/2014
L'eredità del patriarca Abramo nel monoteismo autentico e immaginario
Una delle peggiori espressioni del moderno indifferentismo è l’accettazione di qualsiasi deformazione di dottrina e pratica religiosa con la giustificazione che “tanto Dio è uno”, o che tutti serviamo lo stesso Dio. Tali espressioni rivelano un abisso di ignoranza, e ci spingono a cercare per lo meno di capire la nostra identità di credenti, e se possibile a cercare di capire come anche gli altri vedono Dio.
Lo ieromonaco Iov (Gumerov) del monastero Sretenskij di Mosca ci presenta un’ampia e accurata analisi dei differenti monoteismi nel cristianesimo, nel giudaismo e nell’islam, che presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti.
Il portale Pravoslavie.ru riporta un articolo di Michael Averko dal sito Global Research sull’importante parallelo tra Russia e Serbia nel panorama geopolitico mondiale: due nazioni ortodosse, entrambe con una minoranza cattolica in una regione limitrofa (alla base di stati indipendenti filo-nazisti), ed entrambe accusate negli ultimi anni di efferatezze, mentre un’opinione pubblica occidentale totalmente manipolata è portata a dimenticare del tutto le efferatezze ben peggiori compiute dalle loro schegge dissidenti. Riportiamo l’articolo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
24/07/2014
I cristiani ortodossi di Gaza ospitano in chiesa i profughi musulmani
Un articolo di Tempi avvisa che nella chiesa ortodossa di san Porfirio a Gaza (di cui abbiamo parlato in un articolo del nostro sito) l’arcivescovo locale ha dato ospitalità a un migliaio di musulmani in fuga dai bombardamenti israeliani. Per chi sa qualcosa di ciò che avviene dietro le quinte dei silenzi mediatici, la frase dell’articolo, "Dio benedica i cristiani. Solo loro fanno qualcosa per noi", anche se indubbiamente toccante, non è del tutto corrispondente al vero: di loro si stanno attivamente occupando molti sciiti, nonostante il fatto che tutti i musulmani di Gaza sono sunniti. Il silenzio dei potentati sunniti (l’Arabia Saudita, il Qatar...) sotto pesante influsso americano, di fronte all’attivismo degli aiuti dall’Iran, libero da questo influsso, dovrebbe far riflettere.
23/07/2014
Metropolita Ilarion: l'Ortodossia nelle Isole britanniche
In occasione dell'anno degli scambi culturali russo-britannici, il canale televisivo russo "Kultura" ha messo in onda il 18 giugno 2014 un documentario sulla situazione dell'Ortodossia nel Regno Unito, con un autore d'eccezione, il metropolita Ilarion (Alfeev) di Volokolamsk.
Il 16 luglio 2014 i lavori per la costruzione di una cappella ortodossa in onore del santo re Olaf di Norvegia (c. 995-1030, festa: 29 luglio / 11 agosto) a Stiklestad (100 km da Trondheim) hanno avuto inizio con la posa di la fondazione, come riporta il sito web del Dipartimento delle relazioni estere. La cappella è stata costruita sul luogo del martirio, nel 1030, del "re eterno" e santo patrono della Norvegia.
La prima pietra e un appezzamento di terreno nel territorio del Centro Culturale Nazionale di Stiklestad sono stati benedetti dall'arcivescovo Mark di Egor'evsk, capo dell'amministrazione per le istituzioni estere del Patriarcato di Mosca, il 28 luglio 2013 - in occasione della festa del Battesimo della Rus' e il giorno della vigilia della festa del santo re Olaf il sofferente della Passione. Nel 2003 la chiesa principale era consacrata a Folldal dall'allora vescovo Ilarion (Alfeyev) - ora metropolita di Volokolamsk e capo del Dipartimento delle relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca.
I lavori per la costruzione della cappella saranno completati entro la fine di agosto di quest'anno - l'anno giubilare in cui si celebra il 1000° anniversario del battesimo del santo re Olaf a Rouen (Francia). In relazione a questa data memoriale, una Divina Liturgia e un servizio di intercessione (Moleben) saranno celebrati il 16 ottobre presso la cappella ortodossa di Stiklestad da parte di un'assemblea del clero ortodosso.