Ancora una volta il Saker Blog si segnala per analisi che vanno al di là del semplice studio della geopolitica, ed entrano in profondo nelle radici religiose dei conflitti della storia. Un prete ortodosso che ha preferito restare anonimo ha offerto al blog una seria analisi storico-religiosa di un termine su cui oggi i nostri media preferiscono non soffermarsi. I lettori assidui dei documenti del nostro sito ci metteranno poco a riconoscere l'identità di questo prete, identità che tuttavia è ben poco rilevante. Soprattutto su temi come questo, il ragionatore è meno importante del ragionamento, che vi offriamo in traduzione italiana nella sezione "Geopolitica" dei documenti.
Ringraziamo il nostro amico George Michalopulos per averci fatto notare una delle ultime uscite dell'arcivescovo Elpidophoros: un'enciclica sull'Indipendenza greca che riesce a non nominare neppure una volta i turchi o gli ottomani, ma ce la fa a condannare i russi, che pure furono gli ispiratori e i sostenitori della lotta dei greci per l'indipendenza. Già dimenticare le radici della propria storia è una cosa brutta, ma come sottolinea George nel suo blog Monomakhos, ora il Fanar sta facendo spallucce anche nei confronti della persecuzione dei greci del Donbass, trattati esattamente come i russi dalle truppe "speciali" di Kiev.
A metà del XV secolo i pregiudizi contro la Russia erano non meno accesi di quelli di oggi. Tuttavia, non impedirono a un mercante slavo di Brandeburgo di andare a vivere a Rostov la Grande e di diventare uno dei più grandi santi della Russia del tempo. Vi presentiamo un breve quadro biografico di questo santo folle in Cristo.
Abbiamo sentito criticare in tutti i modi possibili le recenti parole del patriarca Kirill. Per quelli a cui sia rimasto un minimo di spirito critico, presentiamo un estratto di una predica di due anni e mezzo fa, in cui sua Santità diceva (nell'indifferenza generale) esattamente le stesse cose che dice oggi (nella condanna generale). Il patriarca Kirill è costante in ciò che afferma: l'unica cosa che rimane costante nei suoi critici è l'incapacità di considerare ciò che dice realmente.
28/03/2022
Il metropolita di Donetsk incontra i sacerdoti delle chiese danneggiate
Sono passati oltre due mesi dall'indegna dichiarazione dell'arcivescovo Elpidophoros, che alla marcia per la vita a Washington affermava il diritto alla vita dei nascituri MA ALLO STESSO TEMPO il diritto alla libera scelta di sopprimerli. Oggi è arrivata la risposta di altri autorevoli vescovi ortodossi (sfortunatamente, non tutti) che partecipano ai lavori dell'Assemblea dei vescovi canonici ortodossi (ricordiamo che il Patriarcato di Mosca e la ROCOR non partecipano all'Assemblea dall'inizio della crisi ecclesiale ucraina nel 2018). Vi presentiamo un articolo che riassume questa risposta. Meglio tardi che mai, e meglio alcune voci che nessuna, ma questo oltraggio alla morale cristiana e alla tradizione ortodossa non deve comunque passare impunito.
26/03/2022
Il metropolita Feodosij fa appello al presidente per il rilascio di Jan Taksjur
L'Unione dei giornalisti ortodossi riporta un riassunto dell'appello del metropolita Feodosij (Snigirev, nella foto) di Cherkassy e Kanev in favore del giornalista Jan Taksjur, detenuto a Kiev con accusa di alto tradimento. Chiunque conosca la produzione letteraria di Taksjur sa perfettamente che l'accusa è ridicola, perché l'unica cosa che un giornalista onesto può tradire è una narrativa spinta all'estremo, ovvero un totalitarismo mediatico. La storia di Jan Taksjur può essere importante anche in Italia, dove già vediamo in corso un ostracismo delle voci dissidenti dal Ministero della Verità orwelliano, che sta iniziando a rasentare la persecuzione.
Vi presentiamo in traduzione italiana una risposta in due parti del nostro confratello, padre John Whiteford, che offre un quadro molto chiaro di come si deve sentire oggi ogni parroco della Chiesa russa in Occidente. Grazie alla sua profonda conoscenza della crisi ucraina in tutti i suoi aspetti, padre John si trova costretto a confutare persone che vedono la crisi unicamente in funzione anti-russa (e specificamente, anti-Chiesa russa) pur presentandosi come voci dell'Ortodossia. La sfacciata partigianeria del gruppo di Public Orthodoxy, che è sempre pronta a giustificare l'omosessualismo ma che non sarà mai in grado di giustificare una Chiesa che fa ciò che ha sempre fatto nella sua storia, è abbastanza evidente. Più dolorosa, in quanto voce di monachesimo ortodosso, è quella di suor Vassa (Larina), che tuttavia ha già oltrepassato i limiti del lecito anche con il proprio Sinodo. Purtroppo, quando voci sedicenti ortodosse si allineano alla voce mondana e politicamente corretta di una superficiale propaganda mediatica, offrono poco da imparare e molto da biasimare. La posizione di padre John, che invece sa analizzare la crisi mondiale a tutto tondo e invita alla ragionevolezza e al rispetto della verità, è a nostro avviso la vera risposta ortodossa che ciascuno può cercare di offrire.
24/03/2022
I due poli della religione occidentale dopo il 1054
Il nostro amico Andrei Raevsky, meglio noto come "Saker", non è solo un esperto di geopolitica che ci sa far arrivare una marea di notizie censurate dai media occidentali, ma anche un buon conoscitore di teologia ortodossa. Ci fa piacere che abbia lasciato a Walt Garlington (nella foto) un posto del suo blog – in questi giorni incandescente – per un commento teologico sulle distorsioni occidentali della fede, distorsioni opposte e complementati, che troviamo alla base di tutte le Crociate antiche e moderne, indifferenti e talora ostili alla fede ortodossa. I temi sono interessanti e rilevanti per capire fenomeni odierni come la consacrazione internazionale che sta per avere luogo in Vaticano.
23/03/2022
"Revocare l'autocefalia per cinque anni": sui piani del metropolita Grigorios di Peristeri
Il metropolita Grigorios (Papathomas, nella foto) è una figura di cui il nostro sito si è già occupato nel 2013, quando è entrato tra i candidati ad arcivescovo di Rue Daru, e sporadicamente negli anni successivi, quando ha usato in modo piuttosto fantasioso le sue abilità di studioso di diritto canonico per sostenere le tesi del Fanar contro quelle della Chiesa russa. Poiché le pretese fanariote sono diventate negli ultimi anni sempre più indipendenti dalla realtà delle cose, anche le tesi del metropolita hanno assunto un'aria decisamente (per essere caritatevoli nei suoi confronti) surrealista.
Ci affidiamo oggi a un vero canonista di nostra conoscenza, l'arciprete Vladislav Tsypin, per confutare le proposte davvero bizzarre del metropolita Gregorios, che pensa di risolvere la crisi ecclesiale ucraina affidando a un tribunale inesistente il compito di emanare un giudizio totalmente inedito nella storia della Chiesa, saltando ogni norma canonica ortodossa e il comune buonsenso. Potete trovare il saggio di padre Vladislav Tsypin in traduzione italiana nella sezione "Confronti" dei documenti.
Questo è l'appello con cui padre Vitalij Durov (nella foto), capo del centro umanitario della diocesi di Chernovtsy e della Bucovina della Chiesa ortodossa ucraina, esorta gli scismatici a non cadere nella trappola della demonizzazione della "Chiesa di Mosca": quelli che nei primi giorni del conflitto aiutavano a sostenere le persone in difficoltà, oggi stano riducendosi a pubblicare commenti ostili sui social network, rendendo in tal modo la vita difficile non solo ai sofferenti, ma anche a quelli che si adoperano quotidianamente per aiutarli. Vi presentiamo l'appello di padre Vitalij con il relativo video nella sezione "Testimoni dell'Ortodossia" dei documenti.
21/03/2022
Un chierico freelance di Mosca sta cercando di dividere la Chiesa ortodossa ucraina?
Vi presentiamo in traduzione italiana la recente analisi di Kirill Aleksandrov su una delle figure più equivoche del Patriarcato di Mosca, l'archimandrita Kirill (Govorun, nella foto) e sui suoi recenti sotterfugi per proporre una via alternativa (ma comunque scismatica e auto-disfattista) alle tensioni nella Chiesa ucraina di oggi.
20/03/2022
Celebrazione archieratica della Liturgia armena a Torino
Ringraziamo di cuore sua Eminenza l'arcivescovo Khajag Barsamian (nella foto) per aver voluto visitare Torino e presiedere la celebrazione quaresimale della Santa Liturgia (Surp Badarak) della Chiesa Apostolica Armena, ospitata presso la nostra parrocchia. Ci auguriamo che quest'evento (a nostra memoria, la prima celebrazione episcopale della Chiesa Apostolica Armena in Torino) possa ripetersi con regolarità. Chi vuole maggiori dettagli può già trovare un paio di video della celebrazione sulla pagina Facebook della Comunità armena di Torino, e confidiamo che nei prossimi giorni si aggiungano altri video e fotografie.
19/03/2022
Risposte dell'arciprete Andrej Tkachev alle domande di un canale televisivo serbo
Vi presentiamo l'intervista in tre parti rilasciata il 5 gennaio 2022 a Sputnik Serbia dall'arciprete Andrej Tkachev (nella foto), che nel suo solito stile senza compromessi spiega il ruolo della Chiesa russa e di quella serba nel conflitto di civiltà contemporaneo. Corrediamo il testo con il video dell'intervista, sperando che YouTube non censuri il canale di padre Andrej come ha fatto recentemente (e vergognosamente) con il canale Spas, reo di fare catechismo secondo la tradizione della Chiesa "sbagliata". Se così dovesse accadere (e sarebbe un segno di persecuzione anticristiana da ultimi tempi), segnatevi e andatevi a rivedere almeno la trascrizione italiana della parole di padre Andrej, un ucraino che dal 2014 ha dovuto lasciare il suo paese per la sua malaugurata abitudine di dire sempre la verità.
18/03/2022
Nemmeno il fronte comune umanitario fa cessare le persecuzioni degli ortodossi in Ucraina
Gli appelli degli ultimi giorni all'azione comune a favore dei sofferenti in Ucraina non sono riusciti a fermare la politica degli scismatici ucraini: laddove possibile, e con mezzi tanto squallidi quanto patetici, continuano a sequestrare luoghi di culto della Chiesa ucraina canonica come hanno fatto in tutti questi anni, sperando nella continuazione del disinteresse generale. Vi presentiamo uno di questi ultimi eventi, sui quali non abbiamo mai taciuto, né intendiamo tacere ora.