Di fronte a una delle domande che è diventata un tormentone dell'ecumenismo moderno, vi presentiamo una risposta del professor Aleksej Osipov, che come sempre si dimostra lucido conoscitore delle verità della fede cristiana.
28/02/2024
Un altro "chierico" che non sa fare nemmeno il segno della croce
Il patetico personaggio nella foto qui accanto, Jurij Bol'shakov, è uno dei due "preti" di Dumenko che il 22 febbraio hanno cercato di sequestrare la chiesa di san Panteleimone a Vyshgorod, presso Kiev.
Oltre a saper spaccare le serrature (un'abilità che probabilmente fa parte dei crediti formativi di seminario nella "Chiesa ortodossa dell'Ucraina") sa vestirsi con una tuta mimetica (ha perfino scritto "batjushka" sulla targhetta del nome, un segno poco serio per un cappellano militare), ma deve essersi addormentato il giorno in cui insegnavano a fare il segno della croce.
In questo video lo potete vedere mentre, spronato da alcuni a farsi almeno il segno della croce, lo sbaglia in pieno per ben due volte di fila.
Poiché questo non è un caso isolato (possiamo rivedere questo articolo per altri esempi di come i pagliacci del circo di Dumenko trattano il segno della croce), desideriamo che queste storie restino a futura memoria, per ogni volta in cui i sostenitori del patriarca Bartolomeo e delle sue disgraziate azioni vorranno farci lezione su cosa sia l'Ortodossia.
27/02/2024
Celebrazione dei trent'anni del monastero Sretenskij
In una colossale galleria di oltre 300 fotografie, vi presentiamo la storia del monastero Sretenskij di Mosca dal 1994 (quando era appena uno dei tanti piccoli monasteri della capitale, riaperto con fatica da alcuni monaci di Pskov) fino ai giorni nostri, passando per tutte le fasi che ne hanno fatto un protagonista della riunificazione con la ROCOR, nonché un colosso di iniziative editoriali ed educative di alto livello, fino alla costruzione della splendida cattedrale dei Nuovi Martiri e Confessori della Chiesa russa.
26/02/2024
I parrocchiani di una chiesa ucraina se la riprendono dopo il sequestro
Nella chiesa di san Panteleimone a Vyshgorod si è assistito a un evento finora insolito. Dopo aver subito uno dei soliti sequestri (questi purtroppo non insoliti) da parte di due "preti" di Dumenko (già sequestratori di altre chiese, e naturalmente sostenuti pienamente dalla polizia locale), i parrocchiani e il rettore legittimo sono passati alla riscossa. Hanno buttato fuori a calci i due "preti" sequestratori, affermando che nessuno li voleva, hanno preso loro le chiavi della nuova serratura installata poco prima, e sono rientrati nella loro chiesa a celebrare (nella foto) un officio di ringraziamento.
Al di là di un comprensibile esercizio di legittima difesa, questo caso è anche una cartina di tornasole che avverte che in Ucraina il vento sta cambiando.
25/02/2024
Il metropolita Feodosij subisce un infarto in un raid dei sevizi segreti
Al primo mattino del 22 febbraio la SBU ha condotto un'altra incursione nella residenza del metropolita Feodosij (Snigirjov, nella foto) di Cherkassy, bloccando la Divina Liturgia che stava celebrando nella sua cappella domestica e provocandogli un infarto. Dopo i casi dell'ictus del metropolita Longhin nel luglio del 2023 e dell'infarto del metropolita Pavel il 9 agosto 2023, questo è il terzo caso documentato di un'aggressione di forze dell'ordine a un metropolita ortodosso ucraino, totalmente ingiustificata dal punto di vista legale, ma con conseguenze quasi fatali per la salute della vittima. Quelli che subiscono simili aggressioni per nessun'altra ragione che la loro appartenenza alla Chiesa, se sopravvivono, sono chiamati confessori della fede.
Vi presentiamo due saggi di padre Andrew Phillips: nel primo, Perché l'Occidente è caduto nella cultura atea, ma non la Russia?, padre Andrew cerca di spiegare come la Russia mantiene ancora una cultura cristiana nonostante le cadute nell'atesimo. Nel secondo, Perché rifiutiamo sia i papi cattolici romani che quelli "ortodossi", cerca di delineare come il secolarismo (la separazione da Chiesa e Stato) sia una prerogativa storica del solo papato romano, sconosciuta a tutta la cultura (cristiana e non cristiana) fino all'XI secolo, e che sta alla base di tutta la degenerazione anticristiana di oggi.
L'intervista rilasciata da Vladimir Putin a Tucker Carlson l'8 febbraio 2024 sta ormai raggiungendo centinaia di milioni di visualizzazioni nel mondo, e solo questo ha fatto imbestialire l'intero fronte antirusso. Ovviamente, in buono stile orwelliano, una dittatura che si rispetti non può permettere ai propri sudditi di avere una conoscenza di una conversazione pericolosa che dura ben due ore... proprio come un qualsiasi film.
Ringraziamo di cuore L'indipendente per averci messo a disposizione il testo integrale dell'intervista in italiano. Come è scritto nell'introduzione a questa versione: "Al solito sui principali media si trovano solo brevi estratti sensazionalisti e decontestualizzati". Ben venga la traduzione integrale, che chi non ha padronanza col russo o con l'inglese potrà almeno leggere con calma.
L'intervista è tradotta bene, salvo per la discutibile scelta di presentare Putin e Carlson come due amiconi che si danno del tu. Verosimilmente questa traduzione si è basata sulla versione inglese, dove il "you" vale sia per il tu che per il voi italiano, ma sarebbe bastata una breve occhiata al testo russo per notare subito l'uso del voi, che equivale al lei italiano (in russo il tu e il voi sono ben distinti, e il secondo si usa come formula di rispetto).
Come cristiani ortodossi ci incuriosisce e ci diverte vedere Putin, nella parte finale dell'intervista, smorzare i toni dell'aspetto religioso del conflitto ucraino, e dichiarare di non volerli presentare nell'ottica di un conflitto metafisico tra bene e male. Ci diverte ancora di più vedere che chi lo accusava ieri di usare pretesti di guerra santa, oggi si mette a strepitare in senso inverso accusandolo di indifferentismo religioso, nel perfetto stile del detto "damned if you do, damned if you don't" (dannato se lo fai, dannato se non lo fai).
22/02/2024
La Chiesa ortodossa russa esamina la dichiarazione "Fiducia supplicans"
Dalla pubblicazione della dichiarazione "Fiducia supplicans", si sono viste nella Chiesa ortodossa alcune reazioni personali, tra cui quella del metropolita Ilarion (Alfeev), che aveva dichiarato in un'intervista a The American Conservative che la benedizione delle coppie omosessuali approvata da questo documento rende impossibili ulteriori discussioni sulla riunificazione tra cattolici e ortodossi.
Il 20 febbraio 2024 c'è stata la prima dichiarazione ufficiale della Chiesa ortodossa russa, che ha fatto esaminare il documento dalla sua Commissione biblica e teologica in riunione plenaria. Il fatto che tale commissione sia presieduta proprio dal metropolita Ilarion può far presagire il risultato, ma il punto interessante è che la commissione ha deciso all'unanimità di ritenere il contenuto della dichiarazione vaticana come un netto allontanamento dall'insegnamento morale cristiano.
21/02/2024
Il metropolita Evgenij dall'esilio delega i suoi poteri ai due vescovi vicari
I due vescovi vicari avranno tutti i poteri del capo della Chiesa ortodossa estone del Patriarcato di Mosca, mentre il metropolita Evgenij (Reshetnikov, nella foto) continua a prendersi cura della Chiesa da remoto. Il primate della Chiesa estone ha lasciato il paese il 6 febbraio, quando è scaduto il suo permesso di soggiorno temporaneo.
Nel suo discorso di addio al gregge, che cita e ricorda quello di Paolo ai presbiteri di Efeso (At 20), il metropolita Evgenij ha espresso la speranza che la vita ecclesiale in Estonia non cambi e che continui al proprio ritmo. "La cosa più importante è che il servizio divino e i sacramenti ecclesiastici siano celebrati nelle nostre chiese. Ed è molto importante per noi non dimenticarlo e ringraziare il Signore Dio per tutto. Vi esorto tutti, secondo la parola dell'apostolo Paolo, a preservare l'unità dello spirito nell'unione della pace", si legge nell'appello.
Il metropolita Evgenij gode del pieno appoggio del suo gregge in Estonia, e la decisione del suo allontanamento, motivata politicamente dalle autorità del paese, ignora gravemente i diritti religiosi dei credenti ortodossi dell'Estonia. L'arciprete Nikolaj Balashov, portavoce del Patriarcato presso i media, ricorda che anche la leadership della Chiesa evangelica luterana dell'Estonia e i suoi chierici, membri del Consiglio delle Chiese dell'Estonia, hanno espresso un atteggiamento negativo nei confronti delle misure di polizia delle autorità estoni.
20/02/2024
Altri sacerdoti in Africa vogliono passare alla Chiesa ortodossa russa
Vi presentiamo un'intervista di RIA Novosti al vescovo Konstantin (Ostrovskij, nella foto) di Zarajsk, succeduto al metropolita Leonid (Gorbachev) nella guida dell'Esarcato patriarcale d'Africa della Chiesa ortodossa russa. L'intervista è di meno di due settimane fa, e nel suo testo è contenuta una domanda sull'eventuale reazione del Patriarcato d'Alessandria, che si era permesso in un atto di completa eccentricità canonica di "deporre" il suo predecessore dagli ordini sacri (a nessun patriarcato è permesso deporre chierici di un'altra Chiesa autocefala): vladyka Konstantin ha risposto profeticamente "Aspettate e vedrete". Abbiamo aspettato poco più di 10 giorni... e abbiamo visto un'altra patetica "deposizione" ai danni del vescovo Konstantin, probabilmente fatta nella convinzione che la somma di due errori produca un risultato corretto.
Dopo quasi due anni di martellamento mediatico su quanto siano ingiuste tutte le guerre (ma per cui, a quanto pare, non sarebbe ingiusto l'invio di armi per farle durare indefinitamente), abbiamo proprio bisogno di ripassare l'ABC di cosa sia una guerra giusta. Non sono i dati di una scienza esatta, ma si tratta di una parte della nostra cultura cristiana e patristica, che ignoriamo a nostro discapito. Il nostro amico George Michalopulos ci offre una spiegazione del concetto di guerra giusta che pochi altri hanno esposto con coraggio e chiarezza di idee.
18/02/2024
Il Catechismo del metropolita Hilarion: il buono, il brutto e il cattivo
Chi legge occasionalmente questo blog non ha idea di quante volte mi sia stato chiesto un catechismo ortodosso in italiano. Forse la richiesta è superata solo da quella dell'ancora inesistente Bibbia ortodossa in italiano, ...ma si tratta di una vittoria di stretta misura. Potete immaginarvi quanto sollievo abbia portato la comparsa del Catechismo del metropolita Hilarion di Volokolamsk, pubblicato nel 2022 da Nova Millennium Romae.
L'opera è davvero una risposta a molte nostre preghiere, e posso consigliarla a tutti quelli che mi hanno posto, e continuano a pormi, la richiesta di un catechismo in italiano. Tuttavia non è un'opera esente da pecche, e chiedendo venia per la metafora cinematografica, vi presento una recensione di ciò che aprendo il libro possiamo definire "il buono, il brutto e il cattivo". Ringraziamo Dio vedendo che il buono supera di larga misura gli altri due aspetti, ma leggiamo questo catechismo con attenzione!
17/02/2024
Come sfatare le "basi scientifiche" dell'educazione sessuale comprensiva
Padre Andrew Phillips riassume in un breve saggio in dodici punti i temi relativi all'Ucraina di cui aveva già parlato da decenni, e in cui noi abbiamo sempre riconosciuto la sua lungimiranza.
15/02/2024
Reazioni di monaci e credenti greci al matrimonio gay