Quando cade un dato che ci è caro, come l’attribuzione al grande Andrej Rublev del famoso trittico delle icone di Zvenigorod (nella foto), possiamo provare una certa inquietudine. Eppure, non si tratta di un dato che in alcun modo intacca la nostra fede; anzi, la scoperta che il famoso trittico precede di circa trent’anni le prime opere del grande iconografo russo è per noi un notevole allargamento di orizzonti, perché ci mette di fronte all’esistenza di un altro grande iconografo finora ignoto. Presentiamo l’articolo che parla di questa svolta nell’originale russo e in traduzione italiana.
Al recente ritiro annuale dell'episcopato della Chiesa Ortodossa d'America (Michigan, 19-23 giugno 2017) i membri del Santo Sinodo hanno tenuto una sessione speciale del tribunale sinodale, che ha decretato la deposizione dall'episcopato e dai ranghi del clero del vescovo Irineu (Duvlea, nella foto), ausiliare dell'episcopato ortodosso romeno della OCA, facendolo ritornare allo stato di monaco semplice. L'arcivescovo Nathaniel (Popp) di Detroit, capo dell'episcopato ortodosso romeno, non era presente per ragioni di salute e non ha votato, rimettendosi alla decisione dei suoi confratelli vescovi.
I dettagli della riunione del tribunale sinodale sono confidenziali e non saranno rilasciati al pubblico. Da un comunicato del 1 settembre 2015, si sa che il vescovo Irineu era sotto sospensione per indagini su accuse di improprietà sessuali.
Il vescovo Irineu era cresciuto nella Chiesa ortodossa romena; con un congedo canonico, era giunto negli USA nel 2001 da archimandrita, assieme a un gruppo di monaci richiesti al patriarcato romeno dall'arcivescovo Nathaniel, ed era stato consacrato vescovo nel 2002.
Una domanda che spesso si ripete riguarda il perché delle lunghe funzioni e preghiere ortodosse. Leggiamo in traduzione italiana una risposta brillante del giovane vescovo Iona (Cherepanov) della Chiesa ortodossa ucraina, che presentiamo nella sezione “Domande e risposte” dei documenti.
Padre Andrew Phillips ci aiuta a separare le teorie sull’origine del mondo (come la teoria dell’evoluzione) dagli elementi fattuali che possiamo rilevare per esperienza diretta, in un breve saggio che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Domande e risposte” dei documenti.
26/06/2017
Perché i media dovrebbero impiegare corrispondenti religiosi davvero competenti
Padre Ernesto Obregon, il sacerdote ortodosso cubano di cui abbiamo pubblicato due anni fa un articolo sulla questione delle benedizioni delle armi, ha fatto alcuni commenti interessanti sulla copertina della rivista Time, che illustra una presunta acquisizione russa dell'America, attraverso la Casa Bianca. Presentiamo la traduzione italiana delle note di padre Ernesto nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
25/06/2017
Scoprire la verità: i copricapo e l'interpretazione biblica revisionista
Un buon modo per fare un finto dialogo con la Chiesa ortodossa è di rispettarne i dogmi di fede, lavorando intanto senza posa a picconare le sue tradizioni millenarie, come l’usanza che le donne si coprano il capo in chiesa. Le ragioni di queste obiezioni sono di solito piuttosto superficiali: quando certe donne arabe o greche di oggi si vantano di andare in chiesa a capo scoperto perché dicono che “non vogliono sembrare musulmane”, è sufficiente rispondere loro: “perché invece le vostre nonne, che andavano tutte in chiesa a capo coperto, volevano sembrare musulmane?”.
Il discorso si fa invece più serio quando certi ortodossi che hanno fatto studi teologici (curiosamente, quasi tutti uomini), “scoprono” improvvisamente quanto si sia sbagliata per secoli la Chiesa. Recentemente abbiamo avuto il caso di Mark Arey, un tempo influente sacerdote nell’arcidiocesi greco-ortodossa d’America, che ha chiesto la riduzione allo stato laicale per risposarsi, ma non ha smesso di scrivere di teologia, e ha assunto sul tema dei copricapo femminili posizioni non dissimili da quelle di alcuni protestanti liberali, ma senza solide fonti di studi biblici. È toccato a padre John Whiteford, che invece quegli studi biblici li conosce bene, fare un contrappunto che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti, sperando che possa servire come monito a non svilire la tradizione della Chiesa.
Tudor Petcu ci ha fatto avere la sua intervista al nostro confratello di Palermo, padre Giovanni Festa (nella foto), che presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.
24/06/2017
Dialogo tra Tudor Petcu e Vlad Herman sui martiri delle prigioni comuniste in Romania
Ringraziamo Tudor Petcu per un’altra intervista che presentiamo in romeno e in italiano, questa volta con il blogger Vlad Herman, sui martiri delle prigioni comuniste in Romania e su quelle figure di confessori come padre Iustin Pârvu (nella foto) che ne hanno tratto occasioni di santificazione e di incoraggiamento per il popolo romeno.
24/06/2017
Dati sugli stipendi clericali pubblicati in Grecia
Da un rapporto del ministero delle finanze greco apprendiamo dettagli che presentiamo in traduzione italiana, e che spiegano il calo delle ordinazioni di preti in Grecia, un paese dove i preti sono trattati come funzionari pubblici, e dove i tagli all’organico dei funzionari pubblici colpiscono anche il clero. Chi pone le proprie speranze sullo sviluppo di un clero volontario non pagato, pensando ingenuamente che così si fa anche in Italia, sta proiettando un pio desiderio sulla realtà di un paese che fin dal 1833 è abituato a vedere il clero a libro paga statale.
23/06/2017
Quasi un milione di fedeli alla reliquia di san Nicola a Mosca
La serie di documentari "Liturgia" cerca di spiegare il più profondo significato teologico della celebrazione centrale della Chiesa. Vi presentiamo tutta la serie dei video in 9 episodi, curata da un team di professionisti della televisione serba diretti dal diacono Nenad Ilić e ambientata in diversi luoghi in Serbia e Montenegro.
22/06/2017
‘Senza Putin, la Siria avrebbe cessato di esistere’: intervista a padre Daniel Maes
Vi invitiamo a leggere l'intervista fatta a padre Daniel Maes (nella foto), un sacerdote cattolico fiammingo che vive in Siria dal 2010 e che ha vissuto tutte le fasi della crisi del paese.
Le parole di padre Daniel sono una conferma di tutto quanto abbiamo scritto finora sulla Siria, e una colossale smentita delle bugie dei media ‘allineati’.
Ora, possiamo continuare a credere ai media che scrivono per interesse, oppure dare fiducia a persone come padre Daniel, che hanno visto con i loro occhi tutto quanto abbiamo sentito raccontare in modo diverso.
21/06/2017
La Chiesa ortodossa e i non calcedoniani – Parte II: La deificazione – Matteo il Povero e papa Shenuda
Presentiamo in traduzione italiana la seconda puntata delle considerazioni dell’igumeno Gregory (Zaiens) sul tema del dialogo con i non calcedoniani, incentrata sul tema della deificazione, testimone di un netto contrasto teologico tra il patriarca e il più celebre padre spirituale dei copti.
20/06/2017
Luci e ombre dell'evangelizzazione ortodossa in Guatemala
Il Guatemala ha dal mese di maggio la sua prima cattedrale ortodossa, consacrata nella città di Aguacate dal metropolita Atenagora del Messico.
Purtroppo, le monache del monastero della santa Trinità ad Amatitlan annunciano la perdita dell'orfanotrofio Hogar Rafael Ayau, che nonostante l'usufrutto concesso dal governo fino al 2046, e dopo avere aiutato in 20 anni oltre 400 giovani a rischio, è stato ripreso dal governo con la scusa che il contratto di usufrutto non era stato registrato in modo appropriato.
19/06/2017
Come rallegrarsi dei santi di una nazione (senza nazionalismo)
La nostra amica madre Cornelia (Rees), attiva collaboratrice del portale Pravoslavie.ru, ha scritto tre anni or sono un articolo molto istruttivo per spiegare la ragione della celebrazione dei santi “nazionali” alla domenica dopo quela di tutti i santi. Capire come la venerazione dei santi di una nazione (o di una meta-nazione, come la Rus’) non abbia niente in comune con le ristrettezze del nazionalismo è molto importante, e sarà fondamentale nello sviluppo della festa dei santi ortodossi dell’Italia (una terra tanto ricca di santi ortodossi che è davvero un peccato che l’officio ai santi ortodossi locali non sia più diffuso). Presentiamo la traduzione italiana dell’articolo di madre Cornelia nella sezione “Santi” dei documenti.