I tesori dell'arte e della spiritualità ortodossa sono sempre più alla nostra portata, grazie a due progetti di divulgazione:
The Icons of Sinai rende disponibili online oltre 1000 icone del monastero di santa Caterina sul Monte Sinai, la più grande collezione al mondo di icone di epoca pre-iconoclastica.
Tutte le icone sono disponibili da scaricare e da usare per scopi di insegnamento e di ricerca.
Athos Kivotos, un sito in bulgaro, inglese, greco, russo e serbo, presenta 2.200.000 tra documenti, manoscritti, libri e fotografie provenienti dal Monte Athos, la cui eredità culturale è ora accessibile al costo di poche sessioni di navigazione online.
Vediamo i primi frutti della riunione dei primati ortodossi ad Amman attraverso l’elenco dei problemi più acuti dell'Ortodossia, enumerati dal patriarca Kirill durante la sessione, e attraverso il comunicato stampa che riassume le deliberazioni dei partecipanti. Da qui iniziano a delinearsi gli interessanti parallelismi con l’incontro di Creta nel 2016, un tema che ci auguriamo quanto prima di analizzare per voi.
Un nostro confratello monaco del monastero di Visoki Dečani ci ha fatto avere una bellissima riflessione, scritta mentre è in Italia ad aiutare le famiglie di bambini malati in accordo alla benedizione del suo vescovo. Il tema del rischio di infezione ci porta più vicino al centro del nostro essere, dove incontriamo le nostre paure e le nostre speranze, e la nostra umanità si rivela nei suoi aspetti più squallidi e in quelli più nobili.
27/02/2020
Metropolita Ilarion: l'assenza di alcune Chiese ad Amman non renderà l'incontro meno significativo
La quantità di notizie provenienti da Amman supera di gran lunga la nostra capacità di riportarvele: per ora, nell’attesa di metabolizzare le informazioni, lasciamo la parola in russo e in italiano al metropolita Ilarion di Volokolamsk, che spiega a grandi linee in un’intervista a Interfax Religion che cosa dovrebbe essere e che cosa non è questa riunione di primati ortodossi.
26/02/2020
Un appello per un aiuto: una chiesa vicino a Cambridge
Il nostro confratello, l’arciprete Andrew Phillips, ha trovato una chiesa nei dintorni di Cambridge, dalla quale potrebbe essere servita un’ampia zona dell’Inghilterra. Per l’acquisto e la messa a punto del luogo di culto, ha fatto un appello ai benefattori, così come aveva fatto per la chiesa acquistata e messa in funzione a Norwich (di cui potete leggere l’appello e la notizia dell’inaugurazione dopo un anno), e noi offriamo ancora volentieri la nostra partecipazione a padre Andrew: la chiesa di Norwich, infatti, non soltanto è stata acquistata e messa a punto nei tempi previsti, ma padre Andrew si è anche adoperato per formare e per far ordinare un prete locale, padre Spasimir Ivanov, che noi stessi abbiamo conosciuto a Colchester. Non abbiamo dubbi che lo stesso percorso sarà attuato anche a Cambridge, e riconosciamo l’importanza di una nuova parrocchia vicino a un centro universitario di fama mondiale, che attira studenti e ricercatori da tutti i paesi.
26/02/2020
La più ampia processione a sostegno della Chiesa serba tenuta in Montenegro
Eccovi la foto della processione tenuta in sostegno all'Ortodossia canonica domenica 23 febbraio davanti alla cattedrale di Podgorica.
Apprendiamo con piacere che la processione è stata guidata dal nostro confratello, l'archimandrita Sava (Janjić), abate del monastero di Dečani, che ha potuto offrire una riflessione sull'importanza dei luoghi santi, non solo in Kosovo e Metohija, ma anche in Montenegro.
Ci fa piacere sentire che anche cattolici e musulmani del Montenegro sostengono la causa degli ortodossi, e che il numero delle persone che scende in piazza per manifestazioni pacifiche nel paese è intorno a 200.000, quasi un terzo della popolazione del paese.
25/02/2020
Aggiornamento sulla Chiesa di Antiochia e la riunione di Amman
Rispetto alla notizia che vi abbiamo dato ieri, sono venute alla luce alcune delle ragioni del rifiuto del Patriarcato di Antiochia a partecipare alla riunione in Giordania: il contenzioso sul Qatar (che aveva portato anche al ritiro di Antiochia dalla riunione di Creta nel 2016) non è stato ancora sanato, nonostante siano stati ripresi i negoziati in proposito, e questo tema, poco trattato dalla stampa ortodossa a livello mondiale, è ancora ostativo a una riunione come quella prevista ad Amman. Possiamo leggere in traduzione italiana l’aggiornamento della notizia dato da OrthoChristian.com.
Nella seconda delle trasmissioni "20 domande a Vladimir Putin", Andrej Vandenko di TASS intervista il premier russo sul tema dell'Ucraina. Possiamo ascoltare le domande e le risposte di Putin (in russo con sottotitoli inglesi) e leggerle nella nostra trascrizione italiana.
24/02/2020
Il patriarca di Antiochia rifiuta di partecipare al Concilio dei primati ad Amman
Con l’ultimo colpo di scena, ovvero il rifiuto del patriarca Giovanni X (Yazigi, nella foto) di partecipare alla Sinassi dei primati ad Amman, ora sono chiare le posizioni ufficiali di tutte le Chiese ortodosse a proposito della riunione convocata per trovare una soluzione alla crisi ucraina.
La posizione antiochena (di cui possiamo leggere la notizia in traduzione italiana) si basa sul timore di incrementare una divergenza tra fratelli, e usa l’argomento della mancanza di unanimità in modo non dissimile da quanto ha affermato il patriarca Ilia della Georgia. Era stato proprio il patriarca di Antiochia, poco più di un anno fa nella sua visita a Mosca, a lanciare a tutte le Chiese ortodosse l’esortazione a essere chiare sulla loro posizione riguardo alla crisi ucraina. Ora sembra che questa chiarezza sia raggiunta, almeno per determinare chi può e vuole ritrovarsi a discutere il problema, e chi non vuole (o non può) farlo.
23/02/2020
L'arcivescovo greco d'America dichiara la comunione aperta per i coniugi non ortodossi
Il sito Orthochristian.com ha pubblicato ieri una notizia scioccante che parla di una dichiarazione dell’arcivescovo Elpidophoros (Lambriniadis, nella foto) d’America a una conferenza di sostenitori dell’Arcidiocesi. Se tale dichiarazione è stata veramente sostenuta (e Orthochristian.com ben raramente diffonde notizie non comprovate), l’arcivescovo sembrerebbe parificare i coniugi eterodossi dei matrimoni misti ai fedeli ortodossi, non più per una loro libera scelta di fede, ma semplicemente per il legame matrimoniale. Ci rimarrebbe da augurarci una sua smentita, ma recentemente abbiamo visto dal Fanar fin troppi bordeggiamenti nei confronti della tradizione ortodossa (e fin troppi tentativi di appropriarsi di fedeli che non gli competono) per nutrire molte speranze in tal senso.
La crisi ucraina non ci lascia mai privi di colpi di scena, da ogni provenienza.
Mentre da una parte il Sinodo della Chiesa bulgara, in uno stringato messaggio del 21 febbraio, annuncia senza alcuna spiegazione che non manderà rappresentanti ad Amman per la Sinassi dei primati della prossima settimana, dall’altra il Consiglio di Stato della Grecia (la corte suprema del paese, nella foto) annuncia che il 6 marzo prenderà in considerazione la denuncia dell’Unione ortodossa pan-ellenica, che chiede di ribaltare il riconoscimento degli scismatici ucraini da parte della Chiesa di Grecia. L’assenza di votazioni al Concilio episcopale di Atene il 12 ottobre 2019, secondo l’organizzazione pubblica greca, ha violato le procedure conciliari: quale che possa essere il risultato della procedura giudiziaria, il ricorso dimostra la profonda spaccatura che la crisi ucraina è riuscita a generare nella società greca, e forse serve a spiegare come Chiese come quella georgiana o quella bulgara siano restie a prendere posizione per evitare che analoghe spaccature attraversino anche le loro società.
Intanto, e per una volta senza particolari colpi di scena, il patriarca Theophilos III di Gerusalemme annuncia ai membri del suo Santo Sinodo le reazioni positive del patriarca Youhanna X di Antiochia riguardo all’incontro ad Amman.
Un confronto ancor più drammatico di quello tra fede in Dio e ateismo è quello tra la vera fede e la superstizione: scopriamo come difenderci dai tranelli di quest’ultima nel saggio di padre Andrej Tkachev che proponiamo in traduzione italiana nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.
20/02/2020
"Lo scisma non si rimuove con un tratto di penna e un sigillo del Fanar"
Come portavoce della Chiesa ortodossa ucraina, l'arciprete Nikolaj Danilevich (nella foto) conosce bene le dinamiche della crisi ed è tra i più attenti nel valutarne i danni e le prospettive future. Vi presentiamo in traduzione italiana le sue considerazioni, sottolineando soprattutto la sua affermazione che finora niente di positivo è stato prodotto dalla nuova struttura scismatica, mentre la Chiesa canonica, pur messa alle strette da provocazioni, persecuzioni e pastoie legali, ha saputo rianimarsi in diversi modi. Ecco un modo di valutare gli alberi osservando i loro frutti.
19/02/2020
Gli arconti del Patriarcato di Costantinopoli: di chi sono al servizio?
Vi presentiamo in traduzione italiana un articolo su un’organizzazione tanto potente quanto poco conosciuta all’interno del mondo ortodosso, e su quanto questa organizzazione sia tanto fedele agli interessi del Patriarcato di Costantinopoli quanto poco legata agli interessi dell’Ortodossia in generale, o se per questo neppure ispirata agli stessi principi della morale cristiana. Qui vediamo un rischio simile a quei tipi di “militanza” che hanno reso ambigui tanti ordini e movimenti nati nella sfera del Cattolicesimo romano.
18/02/2020
Il patriarca-catholicos Ilia II della Georgia non prenderà parte alla Sinassi dei primati ad Amman
Vi presentiamo in traduzione italiana la notizia del rifiuto di sua Santità Ilia II (Ghudushauri-Shiolashvili, nella foto), patriarca-catholicos di Tutta la Georgia, di partecipare al Concilio ad Amman. Alleghiamo anche copia del documento, scritto in inglese, nel quale il patriarca afferma la sua astensione dall’incontro con cui peraltro si dichiara in accordo e a cui augura successo in modo inequivocabile. Speriamo di riuscire in futuro a leggere tra le righe di questo documento per comprenderne meglio le ragioni.