Vi presentiamo uno studio su un settore considerato come "arte minore" nella realizzazione di una chiesa ortodossa, ma che in realtà attiva un elemento indispensabile dell'armonia dell'ambiente (quella che, per intenderci, fa innamorare anche il più distratto visitatore alla prima visita a un luogo di culto ortodosso): l'equilibrio tra i tratti maschili e quelli femminili nell'espressione della fede.
Le immagini che vedete, prima e dopo la "cura", sono della chiesa della Concezione di san Giovanni Battista nel villaggio di Zaborol, nella regione di Rovno (Ucraina nord-occidentale).
La chiesa in legno, costruita nel 1762, era stata da molti anni sequestrata dagli scismatici ucraini. Questi, non sapendo cosa farsene (un suggerimento alla vostra immaginazione: nessun fedele serio vuole frequentare una sede del circo di Dumenko), l'hanno recentemente demolita con motoseghe e quindi l'hanno livellata con dei trattori.
Il responsabile del dipartimento artistico della vicina Accademia di Ostrog, Mykola Bendjuk, ha riferito: "Sulla superficie spianata si trovano frammenti di teschi e ossa umane", aggiungendo che si tratta di un vero e proprio ritrovamento di storia e cultura. Ecco la ragione "erudita" per radere al suolo i luoghi di culto: evidentemente l'accademico non ha mai saputo che nei secoli passati i fedeli si facevano seppellire proprio attorno alle chiese di villaggio.
Come faceva notare padre Seraphim Rose in un suo saggio, disponibile anche in italiano, il fine del nemico dell'umanità è il nichilismo: chi abbandona Cristo e la sua Chiesa per andare indietro a ideali illusori finirà prima o poi per vedere distrutto anche quel poco che si illudeva di aver conquistato per sé.
Nonostante tutte le pressioni e difficoltà, incluso il rischio di sequestri forzati, il 18 maggio 2025 (domenica della Samaritana) il metropolita Nafanail di Lutsk è riuscito a consacrare la chiesa di san Giovanni il Teologo nella capitale della Volinia. La Chiesa ortodossa ucraina continua nella sua missione spirituale ed educativa, inviata dal Signore come pecore in mezzo ai lupi (Mt 10:16).
20/05/2025
"Justice pour Tous internationale" denuncia all'ONU la persecuzione dei cristiani ortodossi in Estonia
Vi presentiamo un resoconto della denuncia alle Nazioni Unite delle persecuzioni che stanno avvenendo in Estonia, sulla falsariga di quelle in Ucraina, con il medesimo attivismo del Patriarcato di Costantinopoli nel mettere in piedi una struttura scismatica asservita allo stato.
19/05/2025
Papa Leone indossa una croce della Chiesa ortodossa russa
L'arcivescovo Iona di Obukhov ha notato in un post online che papa Leone XIV indossa una croce pettorale emessa dal Santo Sinodo della Chiesa russa, istituita dall'imperatore Paolo I nel 1797 come decorazione per il clero 'per meriti eccezionali'. L'iscrizione sul retro è una parafrasi di 1 Timoteo 4:12: 'Al presbitero, esempio per i fedeli nella parola e nella vita'.
18/05/2025
Il Sinodo della ROCOR riduce sorella Vassa allo stato laicale
In un intervallo di meno di una settimana, il Sinodo della Chiesa ortodossa russa fori della Russia ha reagito allo scandaloso viaggio a Kiev della propria monaca rassofora Vassa (Larina) vietandole di indossare abiti monastici (per i rassofori, questo provvedimento equivale all'esclusione dallo stato monastico), di usare il nome assegnatole alla tonsura, nonché di presentarsi come monaca della ROCOR nelle sue dichiarazioni.
Chi sia tentato di ritenere questo provvedimento troppo severo o repentino, può riflettere sul fatto che è stato implementato sulla base di una lunga corrispondenza tra l'ex monaca Vassa (da ora in poi Varvara Georgievna Larina) e il vescovo Luka (Murjanka), abate del monastero della Trinità a Jordanville, che deve aver fatto notevoli fatiche a cercare di far tornare la rassofora ribelle sul sentiero dell'obbedienza monastica. Tutto il comportamento dell'ex monaca negli scorsi anni lasciava comunque presagire un simile risultato, e bisogna notare che se davvero non si sentiva in linea con la sua stessa tradizione ecclesiale, nulla le avrebbe vietato di chiedere la benedizione per il passaggio a un'altra giurisdizione quando ancora aveva un minimo di credibilità.
17/05/2025
I principi Boris e Gleb dovrebbero essere decanonizzati oggi?
Le figure dei santi principi Boris e Gleb (i figli di san Vladimiro il Grande che si lasciarono uccidere piuttosto che prendere le armi contro il proprio fratello) sono difficilmente classificabili: non furono riconosciuti come martiri, perché mancavano loro i due indispensabili elementi del martirio (una uccisione in odio alla fede, e una promessa di libertà dietro il rinnegamento di Cristo), perciò fu coniata proprio per loro la categoria degli strastoterptsy (i "sofferenti della passione"), anche se oggi li si venera spesso come martiri a tutti gli effetti. Eppure, proprio oggi il loro esempio crea ancora confusione, così come al tempo della loro canonizzazione. Vi presentiamo un articolo di Konstantin Shemljuk che lancia una provocazione davvero appropriata: siamo in grado di riconoscere questo modello di santità in questo periodo in cui la fede si mescola con l'agitazione politica, o dovremmo radiare i due santi principi dal novero dei santi? Per capire meglio la provocazione, bisogna ricordare i numerosi casi in cui gli scismatici ucraini hanno interrotto la venerazione di santi e sante per motivi esclusivamente politici e ideologici.
16/05/2025
Quanto possono essere coinvolti i cristiani ortodossi nel prestito di denaro e nella finanza moderna?
Dopo aver presentato saggi e approfondimenti sul tema del peccato dell'usura, proseguiamo con un articolo di Augustine Martin che ci indica i modi pratici che un cristiano ha a disposizione per allontanarsi (o per lo meno, per provare ad allontanarsi) dalla tentazione di fare denaro con il denaro.
15/05/2025
Il vergognoso "pellegrinaggio" di sorella Vassa a Kiev
Ci sono donne che hanno portato onore e dignità alla Chiesa (e sono davvero troppe per nominarle tutte allo stesso tempo), e ci sono purtroppo donne che avrebbero fatto meglio a prendere strettamente alla lettera il consiglio di san Paolo di tacere in chiesa. Da anni ormai osserviamo la china discendente del pensiero e delle esternazioni di sorella Vassa (diminutivo di Vasilissa) Larin (o Larina, alla russa), che da figlia di uno degli arcipreti della ROCOR e studiosa di liturgia sotto la guida di padre Robert Taft dell'Istituto Orientale di Roma, è caduta in abissi sempre più deprimenti di russofobia, fino a guadagnarsi un posto nella galleria dei furfanti distruttori dell'Ortodossia dall'interno. Ora si è spinta ancor più in basso con un "pellegrinaggio della vergogna" a Kiev, dove si è intrattenuta con alcuni tra i peggiori apostati e persecutori della Chiesa ortodossa. Ne offriamo un resoconto nella sezione "Figure dell'Ortodossia contemporanea" (in questo caso, davvero, figuracce), ricordando come gesti come questo non solo non creano ponti o legami, ma alimentano ancor più le divisioni e le diffidenze.
14/05/2025
Il Cattolicesimo orientale è una "Ortodossia in maschera"?
Partendo da un dialogo tra due preti cattolici orientali (nella foto) attivi in Internet, Michael Warren Davis, un ortodosso americano che proviene proprio dal mondo cattolico orientale, cerca di spiegare in modo molto garbato in un suo saggio ciò che i cattolici orientali perdono passando dall'Ortodossia alla comunione romana.
Sabato 10 maggio 2025, nella cattedrale romena di san Giorgio a Londra, il vescovo Atanasie (Rusnac) è stato intronizzato come primo vescovo ortodosso del Patriarcato di Romania in Gran Bretagna e Irlanda. Se da una parte ci dispiace che con questo atto abbia termine il servizio di vladyka Atanasie in Italia, ci fa piacere sapere che l'episcopato ortodosso ha ora uno dei propri vescovi che parla correntemente l'italiano, e che conosce le nostre parrocchie in Italia.
La mulți ani! Unto many years! Per molti anni!
12/05/2025
Uno studente ortodosso che sfidò Hitler e fu glorificato dalla Chiesa
Abbiamo già parlato sul nostro sito della figura di Alexander Schmorell, lo studente russo-tedesco del movimento clandestino della Rosa Bianca, canonizzato dalla ROCOR nel 2012 come neomartire del regime nazista. Vi presentiamo oggi una sua vita più dettagliata, che ci aiuta a riflettere sul carattere anticristiano dei regimi nazionalisti moderni, un tema molto importante in questi giorni dell'80° anniversario della fine della seconda guerra mondiale.
La domanda sulla destinazione dell'8 per mille ci è stata posta più volte in questi decenni. Eccovi la nostra risposta, certamente non convenzionale, ma sincera e meditata grazie alle esperienze di tutti questi anni.
10/05/2025
L'ultimo attacco all'Ortodossia da parte dell'arcivescovo Elpidophoros
Vi presentiamo una riflessione su ciò che è chiamato (non senza buone ragioni) "lo spettacolo dei pagliacci di Elpidophoros", che cerca di screditare l'Ortodossia proponendo "l'eucaristia senza glutine". Ufficialmente queste malaugurate iniziative si propongono di venire incontro ai fedeli ammalati; di fatto, sono la testimonianza della morte della fede nella santa comunione, che secondo la Tradizione della Chiesa dovrebbe avere il potere di cancellare i peccati e sconfiggere la morte, ma che non potrebbe difendere i fedeli da un'intolleranza alimentare.
Vi presentiamo un resoconto della vita di un cristiano ortodosso che è entrato nella Chiesa grazie all'esempio dello ieromonaco Seraphim (Rose, nella foto) di Platina, e che grazie alla venerazione delle sue reliquie ha vissuto un'esperienza di profonda conversione interiore.