Una delle cose che uniscono cattolici e ortodossi è l'essere vittime delle accuse di "mariolatria" da parte dei cristiani evangelici. Queste accuse non si limitano alla venerazione della Madre di Dio, e si estendono a tutta una serie di punti tradizionali della fede cristiana. In questo caso è utile l'intervento di un esperto apologeta, e Amir Azarvan ci offre una spiegazione di parte ortodossa su come la venerazione della Madre di Dio sia tanto radicata nella fede apostolica quanto i più tradizionali dogmi cristologici e trinitari.
Quella che vedete nella foto è una preghiera in ginocchio per la cessazione delle ostilità in Ucraina. Niente di particolare in sé: chi sia stato nella nostra parrocchia da oltre due anni a questa parte ci vede fare la stessa cosa, poco prima delle ectenie per i catecumeni, in una qualsiasi Liturgia domenicale o festiva.
La cosa interessante è piuttosto che queste preghiere sono officiate all'aperto nella regione di Rovno, nell'Ucraina nord-occidentale. Possono essere un segno del fatto che le cose stanno cambiando attorno a questa comunità della Chiesa ortodossa ucraina canonica, perché se gli stessi chierici e fedeli si fossero azzardati a pregare in strada per la pace (anziché per la vittoria del regime ucraino) negli scorsi due anni, sarebbero stati immediatamente presi d'assalto per "azioni anti-patriottiche".
Momenti come questi ci fanno legittimamente sperare che la fine di questo tunnel di persecuzioni sia ormai in vista.
13/07/2024
4 motivi per cui il nuovo patriarca di Bulgaria è una vittoria per l'Ortodossia mondiale
Vi presentiamo un saggio dal blog Orthodox Reflections che commenta l'elezione del patriarca Daniil, e le conseguenze positive che questa elezione ha sull'ecumene ortodosso.
12/07/2024
Debolezza e riluttanza di fronte alla persecuzione
In un saggio di Kirill Aleksandrov, vediamo come molte delle caratteristiche delle persecuzioni degli antichi cristiani si applicano piuttosto bene anche all'attuale persecuzione degli ortodossi ucraini, con simili motivazioni che portano alla confessione della fede o all'apostasia.
La Chiesa russa è stata appena fatta oggetto di un'ondata di scandalo mediatico in seguito alle accuse di condotta impropria del metropolita Ilarion (Alfeev) di Budapest con uno dei suoi assistenti, il giovane russo-giapponese Georgij Suzuki (a destra nella foto, accanto al metropolita).
La coincidenza dell'apertura di questo vaso di Pandora (dove, se qualcosa c'è stato, è avvenuto lo scorso gennaio) e delle recenti polemiche attorno all'opera di mediazione di Viktor Orbán tra Mosca e Kiev è un po' troppo sospetta per non lasciar pensare che lo scandalo sia stato ben orchestrato, quanto meno per la sua tempistica. Non ci sembra un caso che a ogni lancio di sterco contro il metropolita russo ce ne sia un altro equivalente contro il premier ungherese.
L'ambito dello scandalo è comunque la sfera religiosa, e in questo caso sembra che non siano stati risparmiati gli sforzi. Una delle prime coperture mediatiche in italiano è dell'outlet internazionale gloria.tv, che tuona un giorno sì e uno pure contro papa Bergoglio, ma che non ha perso l'occasione di accusare anche la gerarchia ortodossa russa in ogni lingua immaginabile.
Che cosa fare quando l'onda di sterco colpirà anche le nostre comunità? Prima di tutto, dobbiamo ricordare che la Chiesa è fondata su Cristo, e non su qualsivoglia dei suoi vescovi. In secondo luogo, possiamo ridimensionare le voci sull'importanza del metropolita Ilarion, che lo presentano da decenni come "il numero due della Chiesa russa", "l'erede di Kirill" o "il prossimo patriarca". Così come Mark Twain ebbe modo di scrivere "Le voci sulla mia morte sono fortemente esagerate", anche le voci sull'importanza del metropolita Ilarion sono state ingigantite da chi negli incontri internazionali vedeva solo lui come rappresentante del Patriarcato di Mosca e lo sentiva parlare in un elegante inglese accademico. In realtà, pur avendo un ruolo di tutto rispetto nella gerarchia della Chiesa russa, il metropolita Ilarion non è mai stato il "vice-patriarca", e a nostra conoscenza, non si è mai presentato come tale. In terzo luogo, dovremo invitare a lasciare che le verità dei fatti legalmente rilevanti siano appurate dalle autorità competenti, e ricordare che se il giornalismo può (anzi, deve) lanciare l'allarme su notizie sospette, non compete al giornalismo emettere le sentenze legali definitive sui fatti.
10/07/2024
Come confutare una giornata di balle mediatiche su scala nazionale
Ringraziamo Nicolai Lilin per la sua continua attività di confutazione delle bufale che il nostro sistema "informativo" ci presenta sul conflitto in Ucraina. Dopo un giorno di continue accuse sui cattivi russi che avrebbero bombardato l'ospedale pediatrico di Kiev, vediamo come il missile incriminato sia un dono americano al regime ucraino, che usa questi missili come armi contraeree... in modo criminale, perché queste armi non vanno usate in aree urbane, per evitare proprio gli incidenti come quello dell'ospedale. La vicenda (con tanto di montatura mediatica, e purtroppo con vittime umane) è la stessa della cattedrale di Odessa poco meno di un anno fa. Invitiamo quelli che vogliono farsi un'idea obiettiva di quel che succede in Ucraina a iscriversi al canale Telegram di Nicolai.
Eccovi una descrizione delle tre celebri chiese della Russia chiamate "sul sangue versato", perché costruite sui luoghi della morte violenta di alcuni membri della famiglia imperiale russa.
Come già più volte in passato, nella nostra parrocchia organizziamo anche quest'anno un pellegrinaggio in Terra Santa (continuando a pregare per una pace giusta nella regione). Nel frattempo, vi presentiamo una breve panoramica del Monte degli Ulivi, una delle mete di pellegrinaggio più importanti a Gerusalemme.
Quanti ci seguono da anni sanno che non siamo mai stati particolarmente clementi nei confronti del patriarca Bartolomeo di Costantinopoli, ma se un gesto merita davvero un complimento, non ci tiriamo indietro.
1) Il Duomo di Torino, in cui è conservata la santa Sindone;
2) Palazzo Reale, con la Cappella della Sindone;
3) il Museo della Sindone;
4) La parrocchia del suo Patriarcato.
Questa successione di eventi dice molto sulle priorità di una visita patriarcale a Torino. In modo non molto dissimile si erano svolte le visite del nostro patriarca Kirill (allora metropolita, e capo del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne) nel 1998 e nel 2000. Anche in quei casi ci furono visite alla Sindone, convegni e conferenze sulla Sindone, e solo in ultima analisi un Vespro celebrato presso la nostra comunità.
Di fronte a tali priorità, suona paradossale che qualcuno abbia preferito fare una copertura della recente visita patriarcale senza nominare nemmeno una volta la Sindone, neppure di sfuggita.
Siamo comunque molto contenti che il patriarca Bartolomeo abbia seguito una scala di valori che conferma quale sia il principale punto d'interesse delle centinaia di migliaia di fedeli ortodossi che visitano Torino. Ci auguriamo che lo capiscano anche gli ortodossi sindonofobi locali, da anni impegnati con zelo a segare il ramo su cui essi stessi stanno comodamente seduti.
06/07/2024
L'arcivescovo Elpidophoros contro i santi Padri sull'americanismo
Vi presentiamo un saggio di Walt Garlington che smonta le dichiarazioni dell'arcivescovo Elpidophoros alla festività americana del 4 luglio, mettendo a paragone la sua enciclica con l'insegnamento patristico ortodosso. Ma questo saggio non è solo una critica, perché termina con un appello di assoluto buon senso a cercare di radicare la fede ortodossa nelle vere culture locali, piuttosto che nei poteri politici del momento.
05/07/2024
Come non travisare le parole di un famoso padre spirituale
In questi giorni circola in rete un testo di padre Cleopa Ilie (nella foto) con un insegnamento spirituale che, nel particolare contesto dell'Ortodossia di lingua italiana, è piuttosto fuorviante e fuori luogo. Vi presentiamo le nostre riflessioni a riguardo, per aiutare i lettori italiani a non farsi trascinare da detti di padri ortodossi che fuori dal loro contesto originale perdono molto del loro senso.
Nel gennaio del 2023 vi abbiamo presentato un parere del professor Jordan Peterson (nella foto) sul cristianesimo ortodosso. Il testo che vi avevamo tradotto spiegava in modo abbastanza esauriente il pensiero del popolare docente canadese di psicologia su ciò che distingue i cristiani ortodossi dai cattolici e dai protestanti. Non spiegava, tuttavia, perché Jordan Peterson si fosse messo a parlare di un fenomeno religioso che non rientrava direttamente nelle sue competenze accademiche. In questi giorni abbiamo avuto modo di riascoltare le parole di Jordan Peterson in un contesto un po' più ampio, e abbiamo visto che il suo parere sui cristiani ortodossi deriva dal fatto che riceve moltissime lettere di complimenti e di supporto proprio dai cristiani ortodossi, e questo lo ha spinto ad approfondire la loro psicologia.
Siamo lieti di offrivi l'integrazione al testo da noi già pubblicato, con la possibilità di andare a riascoltare direttamente, per chi capisce l'inglese, le parole dello stesso professore in materia.
Ci rendiamo conto che suona un po' strano presentarvi la nostra galleria fotografica completa della Pasqua quando ormai è passata la festa della Pentecoste, e siamo già entrati nel digiuno degli Apostoli. A nostra discolpa possiamo solo dire che la galleria (di notevoli dimensioni) ha richiesto tempo per essere adattata e sistematizzata. Un caro ringraziamento al nostro amico Pino Scali per il suo apporto professionale, e un augurio a tutti i lettori del sito (che siano stati presenti o meno alla funzione pasquale) di poter rivivere almeno in parte quel momento.
02/07/2024
Il nuovo patriarca di Bulgaria: chi è, e cosa accadrà in seguito?
A grande sorpresa, come nuovo patriarca della Bulgaria è stato eletto il metropolita Daniil di Vidin (al secolo Atanas Nikolov, nella foto), forse il peggior incubo del Fanar, una scelta confermata dalla sprezzante partenza del patriarca Bartolomeo da Sofia invece di partecipare alle celebrazioni dell'elezione. In un'analisi di Konstantin Shemljuk, vediamo come questa scelta sia a un tempo molto importante (per la centralità della canonicità e del diritto nella Chiesa ortodossa) e molto difficile (per le prevedibili ripercussioni, che sono già iniziate).
01/07/2024
Un'intervista nel giorno dello Spirito Santo del 2024
Eccovi in traduzione italiana l'ultima intervista rilasciata dal nostro confratello, l'arciprete Andrew Phillips, che parla di diverse esperienze del suo passato, tra cui la scoperta dell'Ortodossia e le difficoltà sperimentate dagli ortodossi occidentali. Abbiamo trovato particolarmente interessante la testimonianza di un pellegrino ortodosso a Roma, che per trovare l'autentica Ortodossia deve scendere sotto terra, evitando le decorazioni del secondo millennio (è la stessa nostra esperienza).