Vi presentiamo un'altra istanza di menzogna storica da parte degli uniati ucraini: il loro capo Svjatoslav Shevchuk ha portato solennemente le reliquie del santo principe Vladimiro, che secondo le sue pretese sarebbero state "rubate" agli uniati dagli "occupanti moscoviti". In realtà le reliquie sono state "donate" (ma si può leggere anche "ricettate") dall'ex metropolita Drabinko come segno di buona volontà tra gli uniati e l'anti-chiesa di Dumenko (tra scismatici traditori ci si intende!). Osserviamo in un saggio di Kirill Aleksandrov la portata delle menzogne storiche sul santo principe.
I fedeli della Chiesa ortodossa ucraina hanno lanciato un canale Telegram intitolato "Ми з Блаженнішим Онуфрієм" ("Noi siamo con sua Beatitudine Onufrij"), nel quale invitano a partecipare a un vero e proprio flash mob a favore del metropolita di Kiev. Chiunque voglia far sentire la sua voce è invitato a offrire un breve video di sostegno. Uno tra i primi di questi video offre una testimonianza di un certo impatto: Larissa Zburljuk, medico militare e veterana pluridecorata, annuncia che sta restituendo tutte le onorificenze militari ricevute sotto Zelenskij e lo sfida, dopo aver revocato la cittadinanza a vladyka Onufrij, a revocare anche la sua, aggiungendo che le azioni di Zelenskij sono un insulto a ogni ucraino.
15/07/2025
Come sopravvivere alla morte. Fatti scientifici e rivelazioni dei santi sull'aldilà, il Paradiso e l'Inferno
Il canale "Dogma Hacker" presenta in russo video e podcast su fede e scienza, focalizzandosi su temi etici, di costume e di nuove tecnologie. Vi abbiamo tradotto in italiano uno di questi video, che parla della vita dopo la morte.
Vi presentiamo un articolo di padre Lawrence Farley che analizza e confuta un paio dei più comuni argomenti degli abortisti: la teoria che un nascituro non sia ancora un vero essere umano, e soprattutto il cosiddetto argomento della vitalità, che sostiene che una creatura legata alla madre non ha un diritto automatico alla vita finché non è in grado di sostenersi da sola. L'argomento è uno dei più assurdi, perché priverebbe del diritto alla vita tutti i bambini, anche quelli già nati (e pure molti anziani), ma è importante analizzarlo per sottolineare come le "ragioni" degli abortisti hanno in realtà ben poco a che fare con la razionalità.
Siamo stati invitati alla Liturgia archieratica della festa patronale dei santi Pietro e Paolo nell'omonima parrocchia ortodossa a Como, retta dal nostro ex parrocchiano, padre Alexei Cărpineanu, assistito dalla sua attiva e devota famiglia. Assieme al nostro metropolita Nestor, erano presenti rappresentanti di molte parrocchie dal Nord Italia e dalla Svizzera.
12/07/2025
La Chiesa ortodossa russa approva l'iniziativa statale contro il satanismo
Vakhtang Kipshidze (nella foto), vicepresidente del Dipartimento sinodale del Patriarcato di Mosca per i rapporti tra Chiesa e società, racconta in un'intervista l'approvazione della Chiesa all'iniziativa del procuratore generale russo di riconoscere il satanismo come movimento estremista. Si acuisce così il varco culturale con un Occidente sempre più privo di valori, disposto in nome di "tolleranza" e "inclusività" a far posto anche a chi invoca la completa distruzione della civiltà umana.
11/07/2025
Come leggere le vite dei santi senza perdere ciò che conta di più
Con tutto ciò che sappiamo di innumerevoli santi cristiani, la cosa più importante nel leggere le loro vite è stabilire un legame con loro, e, attraverso la loro ispirazione, con Dio, che è la fonte della loro santità. Eccovi un articolo che insegna proprio come cercare questo legame nella lettura delle vite dei santi.
10/07/2025
Sventato un altro sequestro di chiesa... in Moldova
Un prete ortodosso vuole passare senza benedizione alla "chiesa" scismatica sostenuta dal governo; i rappresentanti dell'entità pseudo-ecclesiale, sostenuti dalle autorità locali e dalla polizia, cercano di imporre il passaggio della parrocchia, ma i parrocchiani votano a larghissima maggioranza per rimanere nella Chiesa canonica in cui sono cresciuti. Sembra uno degli scenari ucraini a cui siamo ormai tristemente abituati, ma questa volta la storia è avvenuta in Moldova, dove le persone in gioco sono più o meno le stesse, con una notevole eccezione: il "cattivo ecclesiastico", per una volta tanto, non è il Patriarcato di Costantinopoli, ma quello di Romania, che dimostra in questo caso la stessa propensione alle europorcate anti-ortodosse che si era già palesata al Fanar. Vi presentiamo il resoconto degli eventi nel villaggio di Grinăuți, nel distretto di Rîșcani, offrendo il nostro pieno sostegno alla Metropolia di Moldova trattata esattamente come la Chiesa ortodossa ucraina, e anche ai molti fedeli della Chiesa ortodossa romena che sono giustamente sdegnati per questi comportamenti anticristiani del loro episcopato.
Con il mese di luglio iniziano le lunghe processioni che sono tanto caratteristiche in tutta la Chiesa ortodossa della Rus'. In due giorni i media ortodossi ne hanno seguite tre: il 5 luglio in Bucovina, 5000 fedeli hanno percorso quasi 50 chilometri da Chernovtsy a Khreshchatik (un monastero fondato da monaci che avevano lasciato la Galizia a causa delle persecuzioni degli uniati); il 6 luglio migliaia di pellegrini di Odessa hanno percorso 10 chilometri fino al monastero della santa Protezione a Marinovka per onorare l'icona miracolosa della Madre di Dio di Tikhvin; nello stesso giorno, i fedeli ortodossi di Cherkassy si sono riuniti al villaggio di Golovkivka per la processione di preghiera con l'icona della Madre di Dio di Vladimir.
Tutte queste processioni, che non sono novità (si fanno ogni anno), dimostrano la vera attitudine del popolo ucraino: fede ortodossa, mancanza di rivendicazioni politiche, preghiere per la pace, totale mancanza di simboli nazionalisti. Forse sarebbe meglio seguire queste preghiere, invece delle follie degli scismatici.
08/07/2025
I fedeli ortodossi rilasciano una dichiarazione di sostegno al metropolita Onufrij dopo la revoca della cittadinanza
Si moltiplicano nel mondo le voci in sostegno al metropolita Onufrij, ma poche sono toccanti quanto quella dei suoi stessi fedeli, di cui vi abbiamo tradotto una dichiarazione. Se può sembrarvi che queste parole siano una semplice reazione ai momenti più drammatici della crisi in corso, vale la pena ricordarvi che sono le stesse osservazioni che avevamo sentito quando, 25 anni fa, eravamo ospiti dello stesso vladyka Onufrij, allora arcivescovo di Chernovtsy. La stima che il popolo ha di questo vero campione della fede e dell'umiltà non è diminuita nemmeno di una virgola.
Dopo una domenica in cui si è festeggiato l'Incontro con Mosca dell'icona della Madre di Dio di Vladimir (grande festa per i nostri amici al monastero Stetenskij, dedicato a questa festa, e alla chiesa di san Nicola a Tolmachy, dove oggi è custodita l'icona), vi presentiamo un saggio storico e poetico dedicato a questo evento importante per la storia di Mosca e dell'intera Rus'.
06/07/2025
La nazione di Praxis: i Tech Bros scoprono il vitalismo
La tecnocrazia contemporanea sta mostrando i sintomi di quello che padre Seraphim Rose chiamava vitalismo, ovvero il penultimo stadio della rivoluzione nichilista. In un saggio di comparazione, Walt Garlington presenta il progetto di una nazione digitale chiamato Praxis, mettendolo a confronto con la vita di una santa ortodossa contemporanea, per mostrare come i due programmi sono opposti polari.
05/07/2025
Le conseguenze della revoca della cittadinanza al metropolita Onufrij
Vi presentiamo due editoriali dell'Unione dei giornalisti ortodossi collegati alla recente ingiustizia ai danni del metropolita Onufrij: nel primo si evidenziano gli aspetti spirituali della persecuzione statale, e nel secondo si delineano le ipotesi del protodiacono Vadim Novinskij (uno dei meglio informati sulla crisi ecclesiale ucraina) sul piano statale di prendere il controllo della Chiesa ortodossa ucraina dopo una espulsione del suo primate.
04/07/2025
Zelenskij revoca la cittadinanza del metropolita Onufrij
Per aggiungere un episodio particolarmente meschino alla sua già lunga lista di ingiustizie, il regime ucraino ha deciso di affondare i denti in una vittima del tutto innocua. Zelenskij ha revocato la cittadinanza ucraina del metropolita Onufrij, che in tutti questi anni non ha detto una sola parola contro lo stato ucraino.
Vi presentiamo un saggio di approfondimento biblico che cerca di superare le rivalità tra i sostenitori della Bibbia dei Settanta e quelli del Testo Masoretico, sottolineando come entrambi sostengono la tradizione cristiana.