L'amico e collaboratore di Saker che si fa chiamare con lo pseudonimo di “Auslander” è un americano che da molti anni vive in Crimea. Lo abbiamo già incontrato l’anno scorso in un rapporto sugli sfollati del Donbass raccontato con estrema tensione. In questi giorni, in cui la Crimea è ritornata sotto i riflettori per gli attentati terroristici che hanno fatto saltare i cavi (in Ucraina) su cui passava l’energia elettrica (proveniente dalla Russia) diretta alla penisola. Auslander ha offerto una serie di resoconti di prima mano al blog di Saker, dai quali abbiamo scelto e tradotto in italiano un racconto piuttosto generico, che si addentra fin nelle minuzie della vita quotidiana di una famiglia che vive alla periferia di Sebastopoli. Leggetelo con attenzione... è un racconto della vita in Crimea che NON vi presenteranno i media italiani!
Sono rare le occasioni in cui il nostro sito attira più di 600 visitatori al giorno. Questo traguardo è stato raggiunto sabato 28 novembre senza che nessuna ragione particolare (neppure l’inizio del digiuno della Natività) lo facesse sospettare. Questo ci rincuora sul fatto che i nostri contributi continuano a suscitare interesse e – lentamente ma costantemente – ad attirare nuovi lettori. Grazie a tutti per questa dimostrazione di stima!
29/11/2015
Parole dei grandi Padri dell'Ortodossia sulla necessità della comunione frequente
Siamo di nuovo nel periodo del digiuno della Natività. Molti fedeli ortodossi abituati a fare la comunione una volta ogni periodo di digiuno torneranno a comunicarsi in una di queste domeniche dopo quello che è normalmente il più lungo periodo di astinenza dalla comunione di tutto l’anno. Il fatto che questi fedeli siano genuinamente convinti di fare il loro dovere cristiano testimonia quanto lavoro c’è ancora da fare perché i fedeli conoscano la dottrina cristiana sui santi misteri. Oggi lasciamo parlare quattro grandi Padri della Chiesa sul tema della comunione frequente, in una raccolta che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.
28/11/2015
Alcuni greci riprendono in considerazione le profezie dell'anziano Paisios sul conflitto tra Russia e Turchia
Gli eventi militari di questi giorni sul confine turco-siriano stanno richiamando nella coscienza dei cristiani ortodossi le profezie enunciate dall’anziano Paisios del Monte Athos sullo smembramento della Turchia. Vediamole ricapitolate in un breve articolo che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa”dei documenti.
28/11/2015
I 10 miti più comuni sul Giorno del ringraziamento
Il Giorno del ringraziamento è visto come una festa tipicamente americana (intendendo con questo non solo gli Stati Uniti: anche il Canada ha un sua festa analoga, in una data leggermente anteriore), ma in realtà ha una valenza abbastanza universale, poiché nasce dai momenti in cui, terminati tutti i raccolti, ci si prepara ad affrontare la stagione fredda. Proprio perché NON è un evento legato a una fede particolare, è stato abbellito nel corso dei secoli di numerosi elementi mitologici. Per scarsa conoscenza (o per una visione parziale della storia), tali miti ci sono presentati come fatti storici (e talora come principi religiosi), ed è opportuno imparare a sfatare tali miti, come fa l’articolo del blog Mystagogy che vi presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.
27/11/2015
Putin mi ha insegnato una lezione su come essere simile a Cristo
Quando martedì la Turchia ha teso un un'imboscata al SU-24 russo e lo ha abbattuto, il mondo ha trattenuto il respiro.
Questa "pugnalata alla schiena dai complici dei terroristi", come ha dichiarato Putin, avrebbe scatenato la terza guerra mondiale?
Nonostante il folle gesto di guerra della Turchia, Putin non ha fatto piani per iniziare una guerra contro la Turchia e i suoi complici della NATO.
Non c'è dubbio che la decisione di Putin di non reagire con forza militare nasca da una strategia politica.
Eppure tuttavia, può anche essere vista come un atto sacrificale.
Putin e la Russia hanno ricevuto un duro colpo e hanno scelto di porgere l'altra guancia. Non perché la Russia sia debole, timorosa o incapace di rispondere con forza letale. Ma Putin ha scelto di sconfiggere il male maggiore del terrorismo invece di vendicarsi.
Putin ora invita i suoi nemici a cooperare per sconfiggere la minaccia del terrorismo. Questo è simile a Cristo che sopporta il dolore e la vergogna della croce per salvare il mondo. La Russia sembra seguire lo stesso percorso.
La decisione politica di Putin è un'espressione di superiorità morale e di mitezza che scaturisce dall'essere poveri in spirito, il primo passo della sequela di Cristo e una fondamentale virtù spirituale cristiana. La società di cui è il leader possiede il fondamento cristiano da cui sorge tale statura.
Putin mi ha insegnato non solo che cosa significa essere simile a Cristo - martedì, la sua risposta simile a Cristo ha salvato il mondo intero dalla guerra.
Iben Thranholm è una giornalista danese che ha fatto studi teologici e scrive di questioni religiose. Attualmente sta scrivendo un libro sull'Ortodossia russa. Vive a Copenhagen.
I recenti sforzi della Fondazione Eltsin di presentare gli anni ‘90 in Russia attraverso occhiali rosa sono indubbiamente un’opera di revisionismo storico, e chi vede questi sforzi in Russia non fa molta fatica a capire che il loro scopo non è benefico né educativo. Può essere importante per noi in Occidente (soprattutto quelli che hanno vissuto negli anni ‘90, nei quali della Russia di Eltsin non si diceva pressoché altro che bene) rivalutare l’impatto devastante che gli anni ‘90 hanno avuto su tutti i paesi dell’ex-URSS. Dovremmo farlo soprattutto noi che viviamo nella Chiesa ortodossa, consci che sotto Eltsin hanno avuto finalmente termine le persecuzioni statali contro la religione. Questo risultato, per noi importantissimo, non deve accecarci al fatto che tale libertà è stata pagata a un prezzo spaventosamente alto, di cui in Occidente abbiamo saputo poco o niente. Presentiamo pertanto con piacere la traduzione italiana del saggio di Nina Kuprjanova pubblicato sul blog The Soul of the East, che ci aiuta a ridimensionare una leggenda poco credibile.
26/11/2015
Come i nemici della Russia traggono beneficio dall'abbattimento del Su-24
Il blogger russo Egor Kholmogorov (nella foto) si occupa di geopolitica ortodossa: le sue posizioni sono un po' troppo nazionaliste per suscitare la nostra simpatia (concordiamo con il nostro confratello padre Andrew Phillips quando sostiene che il nazionalismo russo è uno dei principali ostacoli alla rinascita della Santa Rus'), ma i suoi commenti sul recente abbattimento del bombardiere russo Sukhoi Su-24 sul suolo siriano ci sembrano caratterizzati da una notevole dose di buon senso. Nella speranza che il buon senso non venga a mancare quando è necessario, presentiamo il testo di Kholmogorov in russo e in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti
Da circa un mese si è acceso un dibattito sulla sessualità dei preti cattolici dopo la pubblica dichiarazione di omosessualità di un funzionario della Congregazione per la Dottrina della Fede, il polacco mons. Krzysztof Charamsa (nella foto). Anche la Chiesa ortodossa ha una risposta da offrire a questo dibattito, che possiamo leggere nella traduzione italiana delle parole di padre Lawrence Farley, riportata nella sezione “Etica” dei documenti.
Il Qatar non è sotto accusa solo per essere il pomo della discordia nella contesa tra due patriarcati ortodossi, ma è anche uno dei principali artefici del terrorismo di stampo wahabita, da quello di vent’anni fa in Cecenia a quello di oggi in Siria. Per questo, la recente pubblicazione di una lettera incredibilmente favorevole alla Russia da parte di un’autorevole organizzazione islamica con sede in Qatar, l'Unione internazionale degli studiosi musulmani, suona quasi incredibile. Ma quali sono i motivi di questo improvviso voltafaccia? Cerchiamo di scoprirli nel saggio che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
23/11/2015
I russi in America: storia di un fallimento coloniale
Il nostro prolifico confratello Marco ci ha fatto dono di un saggio sulla genesi dell'Ortodossia americana attraverso le colonie russe d'Alaska. Mentre vi invitiamo a leggere il saggio fornito da Marco, vi offriamo un altro approfondimento nella sezione “Pastorale” dei documenti, con la traduzione italiana di un testo sulle colonie russe in America, unica voce del blog Russian Colonies in America. Pur presentando la storia dell’America russa in chiave di fallimento coloniale, il saggio accenna al carattere russo privo di odio e di pregiudizio verso i popoli locali, che ha paradossalmente favorito, nonostante tutti i fallimenti economici e politici, la radicazione del cristianesimo ortodosso tra i nativi nel nord-ovest americano.
22/11/2015
Iniziati al Cremlino di Mosca i lavori di demolizione del palazzo del Presidio
In questa settimana sono iniziati i lavori di demolizione del palazzo del Presidio, o "Edificio 14" del Cremlino di Mosca. Si tratta del palazzo costruito negli anni '30 per ospitare il Presidio del Soviet Supremo, il più alto corpo legislativo dell'Unione Sovietica.
Per costruire il palazzo del Presidio, furono rasi al suolo i monasteri Chudov (maschile) e Voznesenskij (femminile), oltre al piccolo palazzo imperiale, un tempo sede del metropolita di Mosca. La distruzione dei monasteri era parte della campagna staliniana di ateismo di stato.
Al termine della demolizione, inizierà una delle più ambiziose campagne di scavi archeologici sulle fondamenta degli edifici, e quindi seguirà la ricostruizione dei due monasteri con le annesse chiese (ma non del palazzo imperiale) e la restaurazione dell’antica piazza del Cremlino, proposte dal presidente Putin nel 2014.
Questo acquerello storico mostra, da destra a sinistra, il monastero Chudov, il piccolo palazzo imperiale e il convento dell'Ascensione (Voznesenskij), demoliti per ordine di Stalin nel 1929.
Uno stato disposto a demolire un palazzo di queste dimensioni per lasciare il posto alla restaurazione di due monasteri non lascia dubbi sulla sua serietà di riconnettersi alle sue radici cristiane.
21/11/2015
2300 chiese parrocchiali in Grecia sono ora senza sacerdoti
Una notizia potenzialmente esplosiva circolata negli ultimi giorni ci fa riflettere sul ruolo del clero ortodosso nel mondo. Per chi ha sotto gli occhi da decenni la crisi di vocazioni al sacerdozio cattolico romano (e l’Italia non è il paese messo peggio sotto questo aspetto), la notizia che in Grecia il 22% delle parrocchie ortodosse è ora senza prete può non fare una grande impressione, ma paragonata con la situazione ordinaria delle chiese ortodosse nel mondo, è un’immensa tragedia. La ragione della scarsità di preti in Grecia è stata identificata nella mancanza di stipendi statali a causa della crisi economica (in Grecia la Chiesa ortodossa è religione di stato, e i preti sono funzionari pagati dal governo), ma forse non è sbagliato sospettare anche un certa influenza della secolarizzazione dei costumi, che ha portato tanti greci da una visione basata sui valori religiosi a una più edonistica basata sulle sicurezze materiali. Presentiamo la notizia in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti.
20/11/2015
Nella Georgia occidentale si rianima la vita ascetica
Oggi vi portiamo in visita a uno dei luoghi monastici più belli del mondo: il pilastro di Katskhi, in Imerezia (Georgia centro-occidentale), una formazione rocciosa alta oltre 40 metri, su cui per secoli c’è stata una presenza monastica, e dove il monaco Maksim (Kavtaradze) vive come stilita dei nostri giorni.
Presentiamo nella sezione dedicata ai “Testimoni dell’Ortodossia” un paio di articoli in russo e in italiano, con un video e una galleria fotografica di questo straordinario insediamento monastico.
San Costantino è sicuramente uno dei santi più importanti nella storia del cristianesimo ortodosso, ma anche uno dei più criticati, ai limiti della diffamazione. Quali che siano le motivazioni di queste critiche, spesso hanno alle spalle una lettura estremamente viziata ed erronea delle fonti storiche. Padre Konstantinos Strategopoulos ci aiuta a rivedere la figura di san Costantino valutando le fonti storiche e la storiografia antica, sia cristiana sia pagana, che con la singola eccezione di un autore posteriore di 150 anni è unanimemente favorevole all’imperatore e al suo operato. Presentiamo la traduzione italiana della conferenza di padre Konstantinos nella sezione “Santi” dei documenti.