Eccovi due saggi di Konstantin Shemljuk sulle conseguenze della recente caduta della Chiesa di Cipro nel problema dello scisma ucraino: nel primo saggio vediamo le ragioni di chi obietta al riconoscimento degli scismatici da parte dell'arcivescovo Chrysostomos; nel secondo osserviamo le minacce di ritorsioni verso i vescovi obiettori, e tutte le contraddizioni interne di tali minacce alla luce della prassi canonica ortodossa.
29/11/2020
Una copia dannosa dell'Ortodossia viene creata davanti ai nostri occhi
Il metropolita Antonij (Pakanich, nellafoto) di Borispol e Brovary, cancelliere della Chiesa ortodosa ucraina, lamenta la creazione di un altro simulacro dell’Ortodossia, come lo è stato l’uniatismo. Seguiamo in traduzione italiana le sue parole, e sottolineiamo che il metropolita Antonij ha già ricordato come questa crisi nell’Ortodossia non abbia a che fare con conflitti tra greci e slavi (dopo tutto, gli scismatici ucraini sono tanto slavi quanto gli ortodossi canonici), ma tra chi è a favore di Cristo e chi è contrario.
28/11/2020
Un’iconostasi professionale per una chiesa di missione
Vi presentiamo in traduzione italiana le riflessioni di uno dei vescovi canonici ucraini, l'arcivescovo Bogolep di Aleksandrija e Svetlovodsk, che si interroga sulla logica di un patriarca che considera lui e i suoi confratelli delle nullità, e al tempo stesso collabora a imporre le volontà di politici anti-cristiani che stanno perseguitando la Chiesa.
27/11/2020
Vescovo cipriota annuncia l’inizio del rovesciamento del regime sinodale della Chiesa
Il metropolita Isaias di Tamassos (nella foto) ribadisce la sua posizione senza compromessi nel non riconoscere gli scismatici ucraini, un tema che tocca la struttura stessa della fede ortodossa, e spiega come questi tempi possano essere risolti solo con la ricerca di una piena e profonda sinodalità, che ora si sta iniziando a perdere, a scapito di una ricerca di soluzioni affrettate di convenienza.
26/11/2020
Come la Chiesa ortodossa russa ha portato via metà della Chiesa polacca: la seconda risposta all’arcivescovo Chrysostomos
Eccovi la seconda puntata dell’analisi di Pavel Darovskij, che dopo averci fatto un’accurata e provvidenziale lezione su ciò che avviene davvero in Ossezia del Sud e in Abkhazia, smonta con diligenza un altro degli strafalcioni del primate cipriota sulle presunte malefatte della Chiesa russa in Polonia.
A quelli che si sentono un po’ stanchi di queste incessanti risposte, e magari vorrebbero dirci “E va bene, l’abbiamo capito che i membri della mafia fanariota sono dei contaballe, ma che bisogno avete di scagliarvi continuamente contro le loro affermazioni?”, possiamo soltanto ricordare questo passo da Le lettere di Berlicche (n. 23), in cui il diavolo ricorda al suo sottoposto:
“Non si deve permettere agli esseri umani di accorgersi che tutti i grandi moralisti sono inviati dal Nemico non a informare gli uomini ma a ricordare loro, a riaffermare le banalità morali primordiali contro il continuo occultamento che ne facciamo noi. Noi facciamo i sofisti: egli fa sorgere un Socrate a rispondere loro”.
26/11/2020
Un blog ortodosso di considerazioni sui cattolici tradizionali
TradCatholic Watch ("La sentinella sul Cattolicesimo tradizionale") è un nuovo blog di un nostro corrispondente di madrelingua inglese che, dopo diversi anni di frequentazione del mondo del tradizionalismo cattolico, ha ritenuto opportuno offrire un punto di vista ortodosso in questo campo che interessa sempre più cattolici in crisi.
Il primo articolo del blog è la disamina di una figura che ha parlato (spesso a sproposito) dell'Ortodossia: Ann Barnhardt (nella foto), che dopo avere attaccato con forza per anni i sedevacantisti (ovvero quei cattolici convinti che la sede romana sia attualmente vacante) si è spostata su posizioni non molto dissimili, che oggi sono definite "benevacantiste" (ovvero la convinzione che Benedetto XVI sia ancora papa e le sue dimissioni siano invalide).
Ovviamente, non sono tanto le idee di Ann Barnhardt sul papato romano a interessarci, quanto la scarsa serietà delle sue informazioni di base sulla Chiesa ortodossa. Anche chi non conosce l’inglese potrà seguire il nuovo blog attraverso le traduzioni automatiche, e avere un quadro più chiaro di cosa stia succedendo a molti cattolici privi di un punto di riferimento.
25/11/2020
Io sono il primo senza eguali: il patriarca Bartolomeo ha deciso di cambiare ecclesiologia
Ci sembrava di aver parlato con molta, forse con troppa schiettezza quando alcuni giorni fa abbiamo apertamente denunciato il papismo che affiora apertamente nell’ecclesiologia del patriarca Bartolomeo. Ora siamo contenti di non essere i soli su queste posizioni di denuncia (su cui non abbiamo alcuna pretesa di originalità o di esclusiva), e lasciamo volentieri all’analisi di Kirill Aleksandrov il compito di spiegare in modo più attento e approfondito il tema che abbiamo introdotto.
24/11/2020
Attacchi dell'alleanza tra Dipartimento di Stato e Fanar: in Georgia e a Gerusalemme resisteranno?
Eccovi il resoconto dell’offensiva che tutti dovevamo aspettarci, nella traduzione italiana del saggio di Konstantin Shemljuk, che ci elenca i retroscena della recente visita del segretario di Stato americano Mike Pompeo ad autorità accuratamente selezionate nel mondo ortodosso.
Vi presentiamo una video-intervista all’accademico ucraino Pjotr Tolochko (nella foto), che fa a pezzi le pretese storiche di Costantinopoli a gestire l’Ucraina come proprio territorio.
22/11/2020
Come la Chiesa ortodossa russa ha preso diocesi dalla Chiesa di Georgia: una risposta all'arcivescovo Chrysostomos
Per coprire le contraddizioni del suo voltafaccia nella crisi ucraina, l’arcivescovo Chrysostomos di Cipro ha utilizzato il ben noto, per quanto ritrito, espediente di scaricare sulla controparte (in questo caso, la Chiesa russa) tutte le accuse che potrebbero essere mosse alla propria parte (in questo caso, il Fanar). Conosciamo bene questa tattica (sono anni che leggiamo accuse alla Chiesa serba di avere “invaso il Kossovo e il Montenegro”...), e possiamo capire che la stampa internazionale, in omaggio al principio di buon senso che la gallina che canta per prima è generalmente quella che ha fatto l’uovo, si sia semplicemente rifiutata di commentare le dichiarazioni sconclusionate del primate cipriota. Ringraziamo tuttavia l’Unione dei giornalisti ortodossi per averci offerto un saggio di Pavel Darovskij che cerca di rimettere ordine sulle accuse di interferenze della Chiesa russa nella Chiesa georgiana e ci offre chiarezza in un paio di scenari poco noti, sia per rispetto della verità storica, sia per chiarire da dove viene il vero pericolo per l’unità della Chiesa georgiana.
Sua Santità il patriarca di Serbia Irinej (al secolo Miroslav Gavrilović, nella foto) si è addormentato nel Signore al mattino del 20 novembre 2020 all'ospedale militare di Belgrado. Aveva 90 anni, ed era ricoverato da poco più di due settimane per l'aggravamento della sua cardiopatia cronica a causa del Covid. È il primo tra i patriarchi e primati ortodossi a morire per complicazioni dovute al Coronavirus, e la sua perdita è ancor più sentita nella Chiesa ortodossa serba, ancora in lutto per il recente decesso del metropolita Amfilohije.
Eterna Memoria! Вјечнаја памјат!
21/11/2020
Nessun papa nella Chiesa ortodossa, nessuna minaccia alla fede cristiana tradizionale
Vi presentiamo in traduzione italiana un articolo di un autore anonimo pubblicato su un blog ortodosso di lingua inglese, con serie riflessioni per i cattolici che stanno seriamente considerando l’opzione ortodossa, e si trovano disorientati da espressioni di papismo “ortodosso” che, evidentemente, li possono inquietare. Leggete con attenzione l’articolo e giudicate da voi stessi se l’autore ha fatto un buon lavoro per tranquillizzare questi ricercatori nelle loro apprensioni.
20/11/2020
"La gente è stanca del cristianesimo razionale, privo di mistero gioioso"
La Chiesa ortodossa finlandese ha perso in pochi mesi quasi il due per cento dei suoi fedeli, che se ne sono staccati per una serie di ragioni spiegate in un’intervista dal teologo Hannu Pöyhönen (nella foto). Vi presentiamo quest'intervista in traduzione italiana come monito di quel che può facilmente accadere in molti paesi del mondo occidentale contemporaneo.