Abbiamo introdotto diversi argomenti nuovi nelle ultime cinque settimane. Per aiutare i lettori a orientarsi, abbiamo aggiornato la nostra guida del sito e vi abbiamo aggiunto anche una nuova sezione dedicata all'archeologia ecclesiastica (è importante vedere che ciò che ci resta dei primi cristiani è conforme alla Chiesa ortodossa in modo impressionante). A tutti, buona navigazione nel sito!
Presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti una serie di semplici consigli per essere un buon padrino o madrina, scritti da Christina Pessemier per l'Orthodox Christian Network, e ripresentati pochi giorni fa da Pravmir. Attenzione! Questi accorgimenti, per quanto chiari e di buon senso, funzionano solo nel caso che un padrino o madrina sia una persona che già frequenta regolarmente la chiesa. Non farà male una piccola lezione di ripasso sul ruolo dei padrini, dal testo di Natalia Lozan, che abbiamo già da un certo tempo tradotto sul nostro sito.
18/02/2014
Il monastero Sretenskij di Mosca nel suo ventesimo anniversario
Non perdetevi la traduzione fatta dal blog Fos Ilaron dell’articolo sulla storia del monastero del santo Incontro a Mosca. Scoprirete come è rinata la comunità monastica responsabile di tanta eccezionale letteratura ortodossa dei nostri tempi, incluso il bestseller Santi Quotidiani e il portale Pravoslavie.ru (da cui è tratta la storia). Rintraccerete le radici spirituali della comunità di Mosca nel celebre monastero delle grotte di Pskov (l’unico monastero della Russia a non essere mai stato chiuso nel XX secolo). Verrete a sapere che il santo Incontro (Sretenie) a cui è dedicato il monastero non è quello della festa che abbiamo appena celebrato (la Presentazione del Signore al tempio), ma quello dell’incontro dell’icona della Madre di Dio di Vladimir; tuttavia, apprenderete che la festa dell’Incontro del Signore ha davvero una certa importanza nella storia del monastero, perché ne ha segnato la rinascita ai nostri giorni, pur nelle inevitabili polemiche tra credenti... questo e altro, in un articolo che vale davvero la pena di leggere e di diffondere.
17/02/2014
20 citazioni dagli interventi del patriarca Kirill
Il portale Pravoslavie i mir ha raccolto alla fine di gennaio 2014 una ventina di citazioni da prediche, interviste e discorsi del patriarca Kirill. Presentiamo il testo originale russo e la traduzione italiana delle citazioni, assieme a una bella galleria fotografica che Pravmir ha messo insieme da varie fonti dell’ufficio stampa patriarcale.
17/02/2014
Dal nostro corrispondente da San Pietroburgo: una "palestra dello spirito"
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il primo resoconto dal nostro diacono Eugenio, ora impegnato negli studi di lingua russa e di teologia ortodossa, oltre al servizio all'altare, all'accademia teologica di San Pietroburgo:
Ho letto l'articolo "Note sulla restaurazione della Chiesa ortodossa russa", e sono pienamente concorde con quanto esprime l'autore.
Per rimanere in tema vi mando alcune foto della chiesa della vecchia accademia, i cui locali erano stati trasformati dai sovietici in un palazzo polisportivo e sono stati restituiti da un paio di mesi all'accademia teologica di San Pietroburgo. La prima iniziativa del rettore, l'arcivescovo Ambrogio (Ermakov), è stata di tornare a celebrare nel locale ove prima c'era la chiesa. Per cui le celebrazioni ora si svolgono sia nella chiesa di san Giovanni il teologo, che si trova nei locali attualmente in uso, sia in questa chiesa dedicata al santo vescovo Nicola apostolo del Giappone, sita nei locali restituiti.
Dell'antica cappella resta solo il soffitto, in precarie condizioni. Ma non so trovare le parole per descrivere quanta grazia ci ricolmava tutti durante la Veglia ieri e la Divina Liturgia stamane. Esperienze simili le avevo già vissute in Italia del sud ogni qualvolta capitava di poter partecipare a una celebrazione tra i ruderi di qualche antica chiesa o monastero, in particolare a Bivongi. Un'altra palestra dello spirito, temporaneamente presa in prestito dagli sportivi del mondo, che torna per l'uso della nostra corsa spirituale. Gloria a Dio!
In un lucido e sincero editoriale sul blog del sito Orthodox England, padre Andrew Phillips cerca di far capire perché la recente intronizzazione del metropolita Rastislav a Prešov ha ripercussioni ben più estese che nei fatti interni della Chiesa ortodossa delle Terre Ceche e della Slovacchia, ed è una mossa di una sottile guerra di supremazia nella cosiddetta “ortosfera”. Per chi vuole approfondire questo argomento, presentiamo la traduzione italiana (con un paio di nostre noticine esplicative) dell’articolo di padre Andrew nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
Per chi invece desidera solo farci il verso parlando di mire di supremazia moscovita, presentando la sempreverde dietrologia del “potere russo” (bella forza... quale altro potere dovrebbe essere?) dietro il patriarcato a Mosca, possiamo solo rispondere che ciascuno ha il diritto di mettersi sotto il potere di sua scelta. Se ci agiteranno lo spauracchio del “regime autoritario di Putin” che detta legge alla Chiesa russa, noi non chiediamo altro che di saperne le ragioni motivate, ma preghiamo chi non è d’accordo con noi di prendere atto delle nostre ragioni motivate di vedere dietro la politica fanariota gli interessi dell’attuale governo turco (quello delle chiese-museo ritrasformate in moschee), del Vaticano (quello che incoraggia la politica golpista degli uniati e neonazisti galiziani, e dopo decenni di politica controrivoluzionaria anticomunista, fa distribuire il Libro di preghiere del rivoluzionario a Kiev), e del Dipartimento di Stato americano (quello del Kosovo “indipendente” e dello stupro dei cristiani in Siria… e fermiamoci qui per non dirne di peggio). Poi, una volta che le ragioni saranno state presentate da entrambe le parti… a ogni uomo il suo maestro.
16/02/2014
Arcivescovo Antonij di Borispol: Un sacerdote dovrebbe conoscere le opere dei grandi scrittori e poeti
Presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contmporanea” dei documenti l’originale russo e la traduzione italiana dell’intervista fatta da Olga Bogdanova de "Il giorno di Tatiana" all’arcivescovo Antonij (Pakanich) di Borispol, cancelliere della Chiesa ortodossa ucraina e rettore delle scuole teologiche di Kiev. Vladyka Antonij (che abbiamo avuto il piacere di avere ospite in Italia alcuni anni fa) è anche membro del consiglio di fondazione del Premio letterario patriarcale. Partendo dalla domanda sul perché la Chiesa dovrebbe prendere parte attiva ai premi letterari, l’intervista si snoda sui temi del valore della letteratura di qualità e del suo posto nella formazione e nella vita di un pastore di anime.
Ed ecco la voce di un coro ucraino che ha abbracciato il papismo:
Questo paragone, fatto da padre John Whiteford in un recente post del suo blog, ha aspetti amaramente ironici, ma richiama anche a una considerazione seria: il bene, il bello e il vero sono connessi.
Il coro nel secondo video non è un cattivo coro. In realtà è un coro abbastanza buono, che esegue musica orribile. Dal Concilio Vaticano II, la Chiesa cattolica romana si è mossa sempre più nella direzione del brutto e del cattivo, in proporzione diretta a quanto si è spostata lontano dal vero. Questo non significa che non ci sono buoni cori cattolici, o belle chiese cattoliche... proprio come la maggior parte di ciò che la Chiesa cattolica romana insegna ufficialmente è ancora la verità. Tuttavia, la sua traiettoria negli ultimi 50 anni non è stata in una buona direzione.
15/02/2014
Punti in comune tra islam e cristianesimo occidentale
Spesso si pensa che quello ortodosso è il cristianesimo che capisce meglio l’islam, per il fatto di avervi convissuto più a lungo; se questo è vero per diverse espressioni di fede e di pietà (che dopo tutto l’islam ha mediato fino a un certo punto dai paesi cristiani ortodossi invasi nel corso della sua prima espansione), non sempre islam e cristianesimo ortodosso sono affini per principi teologici tanto quanto lo sono l’islam e le diverse forme del cristianesimo occidentale. L’enfasi sull'essenza di Dio a discapito della persona e la centralità della rivelazione scritturale sono due punti in cui cattolici e protestanti sono molto più vicini all’islam di quanto lo siano al cristianesimo ortodosso. Il metropolita Hierotheos di Nafpaktos (nella foto) esamina il tema (pur brevemente e limitandosi solo ai punti più importanti di teologia dogmatica), in un saggio che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.
Il tema della restaurazione della Chiesa della Rus’ ci farà ancora compagnia per tutto il tempo delle nostre vite... il patriarca Kirill ci ricorda che solo per riaprire le chiese e i monasteri distrutti in Russia in 70 anni di regime rivoluzionario, occorreranno ancora 100 anni se si procede al ritmo attuale (e il ritmo è impressionante, con una media di oltre 1000 chiese riaperte ogni anno!)
Tutti quelli che ci pensano si rendono conto, tuttavia, che la restaurazione non è solo un’operazione di un passato ormai non più duplicabile; occorrerà anzi prendere misure adeguate per non cadere in altre forme di degenerazione. Padre Andrew Phillips elenca cinque settori di riflessione nel processo della restaurazione: un governo patriarcale (tradizionale), la libertà, l’indipendenza finanziaria, l’istruzione, la cultura ecclesiale. Presentiamo le riflessioni di padre Andrew nella sezione “Pastorale” dei documenti.
Poiché il discorso della restaurazione della Rus’ è legato in molti punti al dibattito sull’opportunità della restaurazione della monarchia, abbiamo tradotto una voce a proposito nell’intervista alla granduchessa Maria Romanova pubblicata da Rossijskaja Gazeta il 21 febbraio 2013, che presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti. Senza addentrarci sulla questione controversa di chi oggi rappresenti di fatto la casata dei Romanov, notiamo che la granduchessa Maria Vladimirovna ritiene assoluta priorità, prima ancora di presentare qualsiasi proposta di governo, la restituzione di chiese, monasteri e locali di culto sottratti dallo stato sovietico alle comunità di credenti di ogni confessione.
14/02/2014
Il presidente della Repubblica di Macedonia incontra il patriarca Kirill
Il 9 febbraio 2014, come riportato dal sito del dipartimento degli affari ecclesiastici esterni del patriarcato di Mosca, il patriarca Kirill ha avuto un incontro con il presidente della Repubblica di Macedonia, Gjorge Ivanov. Tra i diversi argomenti trattati all'incontro (tra cui il supporto fraterno tra popoli ortodossi, le mutue visite e pellegrinaggi, e i quasi cinquantamila russi che abitano nella Repubblica di Macedonia) si è parlato della situazione dell'Ortodossia in Macedonia. Secondo sua Santità, il ristabilimento dello status canonico della Chiesa ortodossa macedone sarà un fattore essenziale per preservare l'identità nazionale, culturale e religiosa del paese. Perciò, è importante risolvere questo problema attraverso il dialogo fraterno con la Chiesa ortodossa serba.
Non è la prima volta, e non è da poco tempo, che il Patriarcato di Mosca insiste sull'urgenza della risoluzione dello stallo che sta tenendo la maggioranza della popolazione ortodossa del paese al di fuori della comunione ortodossa. Speriamo e preghiamo che i suoi appelli non restino inascoltati.
13/02/2014
Una monaca e un homeless: gli eroi dei nostri giorni
"La monaca Ljudmila (Prjashnikova) è morta come un eroe, come un soldato sulla linea del fronte... si è sforzata di non permettere all'uccisore di violare i nostri luoghi santi" - Il patriarca Kirill sulla sparatoria a Juzhno-Sakhalinsk
Mentre arrivano ulteriori notizie sulla sparatoria nella cattedrale di Juzhno-Sakhalinsk, siamo in grado di capire qualcosa di più del carattere delle due vittime. Madre Ljudmila (Prjashnikova) non ha lasciato il suo posto in chiesa all'inizio dell'assalto, pur aiutando gli altri a uscire; ha conservato abbastanza sangue freddo per chiamare la polizia, e quando l'assalitore le ha sparato alla testa, non ha neppure cercato di coprirsi con le mani.
L'identità della seconda vittima non è stata resa pubblica per un paio di giorni, verosimilmente perché la sua identificazione ha richiesto un supplemento di indagine. Si tratta di Vladimir Zaporozhets, il trentacinquenne senzatetto che era abituato a passare giorni interi alla porta della chiesa, chiedendo l'elemosina. Quando ha sentito gli spari all'interno, pur essendo fuori pericolo, è accorso dentro per difendere la chiesa, ed è stato l'unico che ha cercato di disarmare l'aggressore, per ben due volte, ricevendo in entrambi i casi ferite, l'ultima fatale.
La lingua russa ha un termine perfetto per definire questo tipo di atteggiamenti: podvig, di cui l'italiano "eroismo" non costituisce che una sfumatura. Forse si aprirà un processo di canonizzazione... Speriamo in ogni caso che l'esempio di Vladimir Zaporozhets ci spinga a riconsiderare il valore delle persone senza fissa dimora.
Partendo dai dati sulle olimpiadi di Sochi presentati dai media americani, e farciti di disprezzo per la Russia, la sua Chiesa e la sua moralità, un prete ortodosso americano, padre John Parker, ha scritto una riflessione che è stata riportata sul portale Pravmir, e che analizza con lucidità ciò che la millenaria storia cristiana della Russia potrebbe insegnare alle nazioni più giovani, come la sua: la riflessione di padre John, che presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti, ricorda alla luce dell’esperienza dell’Ortodossia russa i modelli “olimpici” a cui fa cenno san Paolo.
12/02/2014
"Patriottismo ordinario": intervista ai monaci pacificatori di Kiev
In questi giorni, hanno fatto il giro del mondo le foto dei monaci di Kiev che sono riusciti a fermare le sommosse di piazza interponendosi tra la polizia e i manifestanti. Il 30 gennaio, Lado Gegechkori ci ha portati a conscerli di persona, intervistando per il sito Pravoslavie v Ukraini due dei protagonisti della vicenda, lo ieromonaco Melkhisedek (Gordenko) e il monaco Gabriel (Kairasov); presentiamo il testo russo dell’intervista e la nostra traduzione italiana nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.
12/02/2014
Il metropolita Ilarion sulle dichiarazioni dei metropoliti di Costantinopoli
Il 7 febbraio, il metropolita Ilarion (Alfeev) di Volokolamsk ha rilasciato al portale Pravoslavie.ru un’intervista con alcune risposte alle recenti dichiarazioni dei metropoliti Atanasio ed Elpidoforo del Patriarcato ecumenico. Con tono pacato, senza farsi trascinare in polemiche di governo ecclesiale ortodosso, il metropolita Ilarion ribatte la posizione del Patriarcato di Mosca come affermazione della tradizionale ecclesiologia ortodossa, e nulla più.
Su questo blog, proprio un mese fa (post dell’11 gennaio 2014), scrivevamo che il documento ecclesiologico del metropolita Elpidoforo, Primus sine paribus, è "una capitolazione al principio primaziale romano in chiave esteriormente ortodossa". Ci fa piacere sentire il metropolita Ilarion, nell’ultima delle risposte dell’intervista, esprimersi in termini del tutto analoghi: segno che anche noi, dal punto di vista di un semplice osservatorio parrocchiale, non avevamo proprio colto fuori dal segno...