Il nostro amico George Michalopulos, in un suo articolo di blog, che ha trovato eco sui portali ortodossi russi, fa notare l'inquietante coincidenza tra le aperture pro-omosessuali della leadership vaticana e l'assordante silenzio della leadership fanariota su scandali di omosessualità clericale che indignano tutto il mondo ortodosso, fino a causare, in particolare nelle Chiese di tradizione greca, ondate di abbandoni della Chiesa e della fede.
Vi presentiamo una visione del nuovo anno da parte dell'arciprete Andrew Phillips (nella foto), che non perde la sua capacità di abbracciare il mondo in uno sguardo profetico, perché sa mantenere Cristo e il Vangelo al centro della storia.
02/01/2024
Perché i preti della Chiesa ortodossa ucraina passano alla "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"?
In un articolo in due parti dedicato ai rari casi di preti che lasciano la Chiesa ortodossa ucraina per unirsi agli scismatici, Konstantin Shemljuk analizza le motivazioni dei più evidenti episodi di apostasia.
01/01/2024
Canti di Natale al monastero della santa Croce a Wayne, West Virginia
Iniziamo il 2024 con due video di canti natalizi, che potranno essere graditi sia a chi deve ancora celebrare il Natale, sia a chi lo ha già celebrato. Entrambi i filmati vengono dal monastero della santa Croce (nella foto), un'istituzione monastica della ROCOR a Wayne in West Virginia. La particolarità di questi canti è che sono eseguiti secondo le armonie degli Appalachi, una tradizione musicale degli Stati Uniti orientali che fonde i canti popolari di diversi paesi europei, di cui avevamo già parlato in un altro articolo del nostro sito:
1) il primo video mostra i monaci che provano uno di questi canti assieme ai fedeli della parrocchia locale;
2) il secondo video mostra usa sessione di canti natalizi nel refettorio del monastero.
La notizia che vi presentiamo oggi è uno degli indizi di quanti in Georgia sono tutt'altro che disposti ad accettare le "magnifiche sorti e progressive" dell'integrazione europea. Qui vediamo non solo cristiani ortodossi convinti, ma preti e diaconi, disposti a rischiare sanzioni canoniche per quelle che i loro vescovi potrebbero considerare intrusioni indebite nella politica, ma che la loro coscienza indica come resistenza a un programma satanico.
Vi presentiamo un video con trascrizione italiana che cerca di rimettere ordine nell'immenso caos di menzogne sull'imperatore Nicola II che il mondo si è bevuto per circa un secolo. Ringraziamo Nicola, che ha voluto essere ricevuto nella Chiesa ortodossa proprio con il nome del santo imperatore russo, e con cui collaboriamo volentieri nel compito di ricostruire la verità storica sul suo santo patrono.
28/12/2023
Intervista all'arciprete Vladimir Tyshchuk, nuovo rettore della chiesa russa a Sofia
Dopo la vergognosa deportazione del clero della chiesa russa di Sofia (nella foto) lo scorso 21 settembre, il Patriarcato di Mosca ha nominato un nuovo rettore, l'arciprete Vladimir Tyshchuk, già rettore della cattedrale di Vienna. Vi presentiamo in traduzione italiana il colloquio di padre Vladimir con l'analista bulgara Vasilianna Merkheb.
27/12/2023
Perché c'erano poche persone alla "funzione natalizia" della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" nella Lavra?
Lunedì 25 dicembre 2023, nelle intenzioni del regime ucraino, doveva essere il giorno di prova del nuovo corso del calendario in cui cattolici, protestanti e "ortodossi" avrebbero festeggiato insieme il Natale "europeo", rompendo definitivamente la "retrograda" usanza di Mosca. Invece, inaspettatamente, lunedì non è stato un giorno festivo, e la cosa è stata motivata per ragioni di ristrettezze di guerra. In tal modo è stata messa una gigantesca foglia di fico sulle nudità delle chiese "ortodosse" (come le cattedrali della Lavra di Kiev strappate da quasi un anno alla Chiesa ortodossa canonica), che come qualsiasi persona di buon senso poteva prevedere, erano completamente vuote (v. foto). Ma se lunedì era un giorno di lavoro, che dire delle funzioni della Veglia? Qui la propaganda del regime ha fallito in pieno, perché le chiese erano altrettanto vuote anche alla domenica sera! Vi abbiamo tradotto le considerazioni dell'analisi di Konstantin Shemljuk, che conclude con garbo e ironia che "difficilmente si può far bere qualcuno da un pozzo vuoto".
26/12/2023
Molteplici giurisdizioni depositano una memoria di "amicus curiae" in difesa dei diritti della Chiesa
Il caso di Alexander Belya, l'ex archimandrita deposto dalla ROCOR, ha preso una pericolosa piega di diritto processuale. Dopo essere stato "salvato" dal Fanar, messo a capo di un vicariato "slavo" in America e addirittura proposto per l'episcopato (tutte cose che per un esperto di diritto canonico sono passi da gigante nell'illegalità), Belya ha fatto un'altra azione che calpesta ogni lettera e spirito dell'ecclesialità ortodossa (e che non a caso è stra-vietata dal diritto canonico): ha trascinato la sua ex giurisdizione in una causa civile per diffamazione. La ragione per cui un chierico non dovrebbe MAI trascinare altri chierici in tribunale è che queste azioni minano alla radice l'indipendenza della Chiesa dai sistemi giuridici dei singoli stati. Se questo contenzioso passasse a ruolo in un tribunale civile, il sistema giuridico degli Stati Uniti avrebbe un precedente per ingerirsi in ogni bega giudiziaria che coinvolge il diritto canonico della Chiesa ortodossa, e possiamo solo immaginare quante interferenze si avrebbero con la gestione interna della Chiesa. Per questo, la ROCOR e tre altre giurisdizioni ortodosse del Nord America (serbi, romeni e antiocheni) hanno chiesto di essere ascoltate in qualità di amicus curiae per evitare il passaggio del caso di Belya in sede processuale.
25/12/2023
"Dopo che la Chiesa cattolica romana ha benedetto le coppie gay, la riunificazione con l'Ortodossia è impossibile"
A volte le notizie più scioccanti lasciano uno strano senso di pace interiore: accade, per esempio, quando un pensiero inconfessato che abbiamo avuto per anni nel cuore viene improvvisamente espresso da una figura di autorità. Per non continuare a ingannarci e a ingannare, è bene che il nostro rapporto con la Chiesa di Roma prenda rapidamente altre direzioni: paradossalmente, il dialogo di due comunioni ecclesiali che non sperano di riunificarsi presto può farsi più serio (e qualitativamente più efficace), così come migliora grandemente qualsiasi gioco di qualsiasi giocatore che sa di non avere molte probabilità di vincere.
Abbiamo terminato di caricare nella sezione "La cucina di digiuno della Chiesa ortodossa" il nostro ricettario con oltre 80 voci di cibi da tutto il mondo. Vi potranno incuriosire in questi stessi giorni (in cui potreste stupire chi sta celebrando il Natale di nuovo calendario con qualche sorpresa che, pur di digiuno, non è per questo meno appetitosa), ma confidiamo che possano tornarvi utili anche in futuro, ogni volta in cui l'argomento del digiuno ortodosso potrà crearvi qualche difficoltà.
Questa raccolta non esaurisce il nostro interesse in campo gastronomico: si aggiungeranno nel tempo altre ricette e consigli di cucina, per cui vi invitiamo a visitare di tanto in tanto la sezione, e a segnalarci i vostri interessi in materia!
23/12/2023
L'Ucraina chiede il blocco del sito web dell'Unione dei giornalisti ortodossi su richiesta della SBU
La dittatura ucraina sta manifestando sempre più apertamente il suo vero volto: Dal 16 dicembre il sito Web dell'Unione dei giornalisti ortodossi è bloccato sul territorio nazionale. Senza l'uso di un VPN, è ormai impossibile ottenere nel paese un'informazione su abusi e prepotenze a danno della Chiesa ortodossa ucraina.
22/12/2023
Il convento fondato dall'anziano Zosima (Sokur): un simbolo dell'unità ininterrotta della Rus'
Vi abbiamo tradotto una drammatica ma straordinaria testimonianza della badessa Anna (Morozova), superiora del convento di san Nicola (nella foto), fondato nella diocesi di Donetsk dallo schema-archimandrita Zosima (Sokur). Questo complesso monastico, che comprende un monastero maschile, uno femminile e una casa di riposo per anziani, è dal marzo del 2022 sotto il fuoco costante dell'esercito ucraino, che lo ha ridotto a una serie di rovine, nelle quali nonostante le difficoltà monaci e profughi continuano ad abitare e a pregare. Cosa fa di questo monastero il bersaglio numero uno della furia delle forze armate ucraine, più ancora di ogni obiettivo militare? L'insegnamento spirituale dell'anziano Zosima, che vedeva nell'unità spirituale di russi, ucraini e bielorussi il fondamento della rinascita spirituale dell'Ortodossia. Ecco il vero nemico che i poteri politici di Kiev intendono distruggere, anche se per raggiungere questo traguardo è necessario massacrare a poco a poco centinaia di monaci e monache, anziani in pensione, profughi con bambini, tutti cittadini ucraini non combattenti... o forse davvero combattenti contro i regimi satanici.
21/12/2023
La Chiesa russa lancia 5 progetti di beneficenza in onore della festa di san Nicola