Nicholas, del blog Orthodox Reflections, ci presenta un saggio sulla figura della ex sorella Vassa Larina e sulla sua parabola discendente nella negazione dell'Ortodossia, nella speranza, ora che la ROCOR le ha dato il benservito, di non sentirne più parlare.
31/05/2025
La risposta di san Raffaele (Hawaweeny) a papa Leone XIII
Con l'elezione del nuovo papa, è aumentato l'interesse verso la figura di papa Leone XIII, che dedicò una particolare attenzione alle Chiese orientali. Ma come fu vista questa attenzione da parte ortodossa? Pubblichiamo qui la nostra traduzione di una ricerca di Matthew Namee, che ha ritrovato una lettera di dura ma giusta risposta a papa Leone XIII dell'allora archimandrita Raphael (Hawaweeny, a sinistra nella foto), in seguito vescovo arabo ortodosso negli Stati Uniti e oggi canonizzato tra i santi.
La nostra parrocchiana Elizaveta, tra i suoi numerosi talenti, ha anche quello della disposizione dei fiori a livello professionale, e tutti i parrocchiani e i visitatori della chiesa hanno potuto apprezzare il suo lavoro. Ora potete valutarlo anche voi in una galleria fotografica con alcuni dei migliori arrangiamenti floreali di Liza e della sua famiglia, che ringraziamo di cuore per il loro impegno.
Uno dei nostri primi testi di confronto tra cattolici e ortodossi è 99 differenze tra l'Ortodossia e il Cattolicesimo romano, scritto dopo alcune discussioni nella nostra comunità attorno al 1995, quindi ben 30 anni fa. Pochi giorni fa ci hanno fatto sapere che questo testo (o almeno una sua parte) era stato confutato punto per punto su un blog cattolico attivo tra il 2016 e il 2018. Siamo subito andati a leggerlo, e abbiamo visto quella che finora resta l'unica trattazione sistematica della nostra opera. Al di là di alcuni punti discutibili (soprattutto per diverse fallacie logiche nell'impostazione) queste risposte sono interessanti da analizzare, e ci hanno permesso di stendere a nostra volta una serie di osservazioni. È così che nascono i dialoghi, e ci rincresce essere giunti a offrire così tardi una nostra risposta. Se questa attenzione piuttosto tardiva ci permetterà di riprendere l'argomento del confronto tra cattolici e ortodossi, sarà ben valsa lo sforzo.
28/05/2025
Un passo avanti tra le iconostasi ortodosse in Italia
Abbiamo aggiornato la nostra galleria delle iconostasi ortodosse in Italia con la spettacolare foto della chiesa dei santi Giovanni Battista ed Efisio a Olbia (SS), consacrata pochi giorni fa, il 24 maggio 2025. Con questa chiesa, a nostro parere, sale di livello l'intera serie dei luoghi di culto ortodossi che abbiamo presentato finora. Speriamo che sia un'occasione per dare una nuova occhiata al nostro viaggio virtuale tra le iconostasi che hanno abbellito il nostro paese.
Kirill Aleksandrov ci offre un saggio in cui analizza il fenomeno storico (ma anche molto attuale) della Chiesa che prende forza proprio nei periodi in cui è perseguitata, e cerca di spiegare i misteri di questa dinamica.
26/05/2025
La chiesa di san Giorgio sulla Collina Poklonnaja: 30 anni
Vi presentiamo un'ampia galleria fotografica di una delle più note e spettacolari chiese di Mosca (ebbene sì, c'è qualcosa di più della cattedrale di Cristo Salvatore, tra i monumenti ecclesiastici dell'area metropolitana più ampia d'Europa), consacrata 30 anni fa dal patriarca Alessio II.
25/05/2025
La missione di Zelenskij per terminare il cristianesimo
Cliccate su questo collegamento per seguire l'intervista di 30 minuti di Tucker Carlson a Vadim Novinskij, protodiacono della Chiesa ortodossa ucraina ed ex parlamentare. Carlson conduce l'intervista in inglese, e Novinskij risponde in russo: l'audio è in inglese, ed è possibile seguire i sottotitoli in entrambe le lingue, oltre che in francese, spagnolo e ucraino.
Per i lettori di questo sito le cose dette da Novinskij potranno sembrare già note, ma pensate che dopo anni di disinformazione mediatica totale è la prima volta che un chierico della Chiesa ortodossa ucraina può spiegare a diffusione nazionale americana tutta la politica di repressione, intimidazione e persecuzione dei cristiani ortodossi operata per oltre un decennio dal regime ucraino.
24/05/2025
Il patriarca di Antiochia invia una dura lettera a Gerusalemme sul Qatar
I problemi non risolti, ma solo congelati (anche con le migliori intenzioni), hanno una tendenza a ripetersi appena se ne presenta l'occasione. Ecco perché i dialoghi di riconciliazione e riunificazione (di qualsiasi genere, anche quelli ecclesiastici) DEVONO affrontare le questioni più profonde di divergenze e conflitti: altrimenti il veleno rimane nell'organismo. Il conflitto tra i patriarcati ortodossi di Antiochia e di Gerusalemme era iniziato a causa di una vera e propria invasione: non vediamo in quale altro modo possiamo definire una Chiesa autocefala che prende la decisione unilaterale di stabilire una diocesi nel territorio di una Chiesa autocefala sorella. La decisione di Antiochia di venire incontro ai propri fratelli sofferenti di Gerusalemme dopo i bombardamenti sugli edifici circostanti alla cattedrale di Gaza, e di ristabilire la comunione interrotta dopo il sopruso canonico in Qatar, è stata senza dubbio un gesto nobile, ma non ha ricevuto una risposta di gratitudine in senso inverso. Il 16 maggio 2025 il patriarca Giovanni X (Yazigi, nella foto) ha dovuto esprimere per lettera la profonda delusione della Chiesa di Antiochia per il recente rinnovo della cattedra anti-canonica fondata da Gerusalemme all'interno dei propri confini millenari.
23/05/2025
Le bordure decorative: come aggiungere bellezza a una chiesa ortodossa
Vi presentiamo uno studio su un settore considerato come "arte minore" nella realizzazione di una chiesa ortodossa, ma che in realtà attiva un elemento indispensabile dell'armonia dell'ambiente (quella che, per intenderci, fa innamorare anche il più distratto visitatore alla prima visita a un luogo di culto ortodosso): l'equilibrio tra i tratti maschili e quelli femminili nell'espressione della fede.
Le immagini che vedete, prima e dopo la "cura", sono della chiesa della Concezione di san Giovanni Battista nel villaggio di Zaborol, nella regione di Rovno (Ucraina nord-occidentale).
La chiesa in legno, costruita nel 1762, era stata da molti anni sequestrata dagli scismatici ucraini. Questi, non sapendo cosa farsene (un suggerimento alla vostra immaginazione: nessun fedele serio vuole frequentare una sede del circo di Dumenko), l'hanno recentemente demolita con motoseghe e quindi l'hanno livellata con dei trattori.
Il responsabile del dipartimento artistico della vicina Accademia di Ostrog, Mykola Bendjuk, ha riferito: "Sulla superficie spianata si trovano frammenti di teschi e ossa umane", aggiungendo che si tratta di un vero e proprio ritrovamento di storia e cultura. Ecco la ragione "erudita" per radere al suolo i luoghi di culto: evidentemente l'accademico non ha mai saputo che nei secoli passati i fedeli si facevano seppellire proprio attorno alle chiese di villaggio.
Come faceva notare padre Seraphim Rose in un suo saggio, disponibile anche in italiano, il fine del nemico dell'umanità è il nichilismo: chi abbandona Cristo e la sua Chiesa per andare indietro a ideali illusori finirà prima o poi per vedere distrutto anche quel poco che si illudeva di aver conquistato per sé.
Nonostante tutte le pressioni e difficoltà, incluso il rischio di sequestri forzati, il 18 maggio 2025 (domenica della Samaritana) il metropolita Nafanail di Lutsk è riuscito a consacrare la chiesa di san Giovanni il Teologo nella capitale della Volinia. La Chiesa ortodossa ucraina continua nella sua missione spirituale ed educativa, inviata dal Signore come pecore in mezzo ai lupi (Mt 10:16).
20/05/2025
"Justice pour Tous internationale" denuncia all'ONU la persecuzione dei cristiani ortodossi in Estonia
Vi presentiamo un resoconto della denuncia alle Nazioni Unite delle persecuzioni che stanno avvenendo in Estonia, sulla falsariga di quelle in Ucraina, con il medesimo attivismo del Patriarcato di Costantinopoli nel mettere in piedi una struttura scismatica asservita allo stato.
19/05/2025
Papa Leone indossa una croce della Chiesa ortodossa russa
L'arcivescovo Iona di Obukhov ha notato in un post online che papa Leone XIV indossa una croce pettorale emessa dal Santo Sinodo della Chiesa russa, istituita dall'imperatore Paolo I nel 1797 come decorazione per il clero 'per meriti eccezionali'. L'iscrizione sul retro è una parafrasi di 1 Timoteo 4:12: 'Al presbitero, esempio per i fedeli nella parola e nella vita'.
18/05/2025
Il Sinodo della ROCOR riduce sorella Vassa allo stato laicale
In un intervallo di meno di una settimana, il Sinodo della Chiesa ortodossa russa fori della Russia ha reagito allo scandaloso viaggio a Kiev della propria monaca rassofora Vassa (Larina) vietandole di indossare abiti monastici (per i rassofori, questo provvedimento equivale all'esclusione dallo stato monastico), di usare il nome assegnatole alla tonsura, nonché di presentarsi come monaca della ROCOR nelle sue dichiarazioni.
Chi sia tentato di ritenere questo provvedimento troppo severo o repentino, può riflettere sul fatto che è stato implementato sulla base di una lunga corrispondenza tra l'ex monaca Vassa (da ora in poi Varvara Georgievna Larina) e il vescovo Luka (Murjanka), abate del monastero della Trinità a Jordanville, che deve aver fatto notevoli fatiche a cercare di far tornare la rassofora ribelle sul sentiero dell'obbedienza monastica. Tutto il comportamento dell'ex monaca negli scorsi anni lasciava comunque presagire un simile risultato, e bisogna notare che se davvero non si sentiva in linea con la sua stessa tradizione ecclesiale, nulla le avrebbe vietato di chiedere la benedizione per il passaggio a un'altra giurisdizione quando ancora aveva un minimo di credibilità.