Ieri, proprio prima della celebrazione della Veglia domenicale, abbiamo avuto la notizia che il nostro metropolita Nestor (Sirotenko, nella foto) è stato sospeso dalle sue funzioni episcopali per sostenere un processo canonico. Al suo posto è stato nominato il metropolita Mark (Golovkov) di Rjazan', che assume temporaneamente la guida delle nostre parrocchie in Italia. Se da una parte ci rattrista che vladyka Nestor abbia dovuto subire questa prova proprio nel giorno del suo onomastico (e noi non manchiamo di augurargli molti anni di fedele servizio), notiamo che la procedura ecclesiale è molto corretta (si tratta di una sospensione e non di un trasferimento di sede: vladyka Nestor mantiene i suoi pieni titoli di metropolita di Chersoneso ed esarca patriarcale per l'Europa occidentale), e ci conforta la presenza di vladyka Mark, che ci conosce bene e ci ha trattati ottimamente quando era vescovo per l'Italia. Auguriamo a vladyka Nestor un pieno successo nel processo canonico, nel quale non gli faremo mancare affetto, sostegno e preghiere.
Le notizie che ci vengono dall'Ucraina sono invece piuttosto prevedibili. L'avvocato internazionale della Chiesa ortodossa ucraina, Robert Amsterdam, asfalta Viktor Elenskij come "apparatchick sovietico che ci offre lezioni di libertà religiosa", nota in un'intervista a Tucker Carlson che "inizia ad apparire qualche crepa nel volto di san Zelenskij", e considera l'escalation del trattamento del metropolita Arsenij (Jakovenko) di Svjatogorsk un "livello indicibile di crudeltà e tortura". Il tribunale di Ivano-Frankivsk si trova costretto ad annullare una delibera anti-aborto del consiglio locale (per altro voluta dagli uniati, che in quella città spadroneggiano da decenni), perché un ente locale non può prevalere sul presidente, sul parlamento e sul consiglio dei ministri (in altre parole: sognavate "l'integrazione europea"? Godetevela sotto la guida della cricca abortista a cui avete consegnato il potere assoluto). Per finire in tragedia, la direttrice dell'Istuituto di demografia ucraina Ella Libanova ha annunciato ufficialmente che le perdite demografiche del paese hanno raggiunto circa 10 milioni di persone in 11 anni di conflitto armato, tra morti, emigrati e bambini mai nati a causa della guerra.
09/11/2025
Tre testimonianze della grazia di Dio in un reparto di oncologia
Padre Aleksandr Goncharov (a sinistra nella foto) lavora come cappellano ospedaliero in Bielorussia. Leggiamo i suoi raccontiper renderci conto come la mano di Dio opera anche in mezzo ai casi più tristi.
08/11/2025
Parte V della serie occidentale: colpa, sofferenza, malattia e morte
Nella quinta parte del saggio sulle deviazioni dell'Occidente si esplorano le derive giuridiche punitive del processo di redenzione, e i vari effetti delle dottrine agostiniane del peccato originale.
07/11/2025
Come una famiglia di moscoviti ha trascorso le vacanze riparando case nel Donbass
Vi presentiamo il resoconto di una famiglia di volontari che grazie al progetto di ricostruzione lanciato dal patriarca Kirill lavorano per riparare le case (soprattutto quelle abitate da anziani) nelle zone del Donbass ormai liberate. Se qualcuno può ritenere racconti come questi un po' troppo di parte, o pienamente propagandistici, gli facciamo presente quel che ha scritto un commentatore: "Sono sicuro che se fossero state trovate storie di volontari ucraini andati nel Donbass tra il 2014 e l'inizio dell'Operazione militare speciale per restaurare le case che essi stessi avevano bombardato e per confortare le famiglie di adulti e bambini che essi stessi avevano ucciso, i redattori le avrebbero pubblicate. Ma non ci sono state storie del genere".
06/11/2025
Cosa succede se si cominciano a contare tutti i metropoliti di Kiev
Quando si parla di successione apostolica, un aspetto non indifferente è la linea di successione episcopale (o cronotassi) dei vescovi di un territorio. Mentre la successione dei vescovi della Chiesa ortodossa ucraina canonica è ineccepibile, anche nel caso di un vescovo indegno come Filaret Denisenko (in seguito legittimamente rimosso), la successione dei due gruppi scismatici "regolarizzati" da Costantinopoli è una struttura con i piedi ben piantati... sulle nuvole. Osserviamo per rendercene conto lo studio critico preparato da Vasilij Mozhevelnij, dell'Unione dei giornalisti ortodossi.
05/11/2025
Presentato un libro sul "papato" di Costantinopoli e lo scisma ucraino a Roma
Un piccolo ma significativo episodio di difesa della fede ortodossa in Italia ha avuto eco su un influente canale internazionale. La presentazione del libro "Ecclesiologia ortodossa e scisma in Ucraina" si è tenuta a Roma il 24 ottobre 2025. Mentre potete seguire qui la playlist completa dell'incontro, vi segnaliamo anche in traduzione italiana l'articolo dell'Unione dei giornalisti ortodossi che ha portato l'evento alla ribalta delle discussioni sull'Ortodossia in tutto il mondo.
04/11/2025
Parte IV della serie occidentale: il rimedio al peccato
La "serie occidentale" continua con un capitolo sulla salvezza, che prende in considerazione i temi della seconda nascita, della progressione nella vita divina e della cautela degli ortodossi a usare il termine "salvati" prima del raggiungimento della meta finale.
03/11/2025
Chi la fa l'aspetti: il caso di una chiesa luterana a San Pietroburgo
Quella che vedete in questa foto è la chiesa luterana di san Giovanni a San Pietroburgo, restaurata dallo Stato estone con una spesa di circa 10 milioni di dollari. Dal 2011 era diventata sede di eventi culturali, tra cui concerti e mostre in lingua estone, gestiti dall'organizzazione Eesti Kontsert. Il proprietario formale della chiesa è la parrocchia luterana locale, che ora non conta quasi più cittadini estoni. Di conseguenza, l'Eesti Kontsert non ha la possibilità di gestire la proprietà, organizzare eventi o persino accedere ai locali della chiesa. Nonostante le pressioni del Ministero della Cultura estone, i finanziamenti all'ente sono stati sospesi quando è emerso che alcuni fornitori di servizi erano collegati a individui sanzionati, e ulteriori pagamenti sarebbero soggetti a responsabilità penale.
Il gioco delle sanzioni e contro-sanzioni sembra funzionare allo stesso modo da entrambe le parti, ma i risultati non possono essere più diversi: In Estonia lo Stato requisisce le chiese degli ortodossi legati a Mosca per darle agli scismatici legati a Costantinopoli (che non sono in grado di pagarle) e rende la vita impossibile alle comunità religiose, mentre in Russia le proprietà delle chiese restano in mano alle comunità religiose, anche se queste non hanno finanziamenti statali dall'estero.
02/11/2025
Lettera dall'arcivescovo Atallah al vicepresidente Vance
Nel caos di voci e posizioni politiche che si levano riguardo al popolo palestinese, ben pochi vogliono ascoltare quelle delle autorità religiose di questo stesso popolo. Proviamo a farlo noi, leggendo la lettera che l'arcivescovo Atallah (Teodosio) Hanna di Sebastia (nella foto) ha inviato al vicepresidente americano.
Chiunque abbia familiarità con le funzioni ortodosse (anche solo dai libri liturgici) saprà che il ciclo giornaliero delle officiature inizia sempre al tramonto. Questo è in armonia con la Bibbia (il racconto della Genesi inizia ogni giorno con "E fu sera e fu mattina"), ma anche con il buon senso: nell'antichità il calcolo della mezzanotte era molto difficile senza orologi meccanici, e in quel momento la maggior parte degli esseri umani dormiva. Perciò i momenti più facili da individuare (se non si voleva o non si poteva stare a controllare la posizione del sole di mezzogiorno) erano l'alba e il tramonto. In un breve saggio introduttivo, vediamo la funzione e la struttura del Vespro come inizio del giorno liturgico.
Vi raccontiamo la storia di una comunità parrocchiale della regione di Kiev, che per venticinque anni ha lavorato con amore e dedizione per costruire la propria chiesa. Poi, il sequestro da parte dei predoni benedetti dal patriarca Bartolomeo ha costretto i parrocchiani a riunirsi a pregare in una casa. Questa è solo una delle decine (forse centinaia) di storie che possono (e dovrebbero) essere raccontate per risvegliare l'interesse generale sulle sofferenze della Chiesa ortodossa ucraina.
30/10/2025
Perché le chiese sottratte alla Chiesa ortodossa ucraina sono vuote?
Jaroslav Jasenets, ex chierico della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", è tutt'altro che un filo-russo: persino tra i nazionalisti ucraini è considerato un estremista, eppure ha pubblicato una dichiarazione che mette a nudo le incongruenze della struttura scismatica di Dumenko: in particolare, offre una vera doccia fredda sul fenomeno delle chiese sequestrate dagli attivisti filo-ucraini, che rimangono vuote in modo desolante.
In anni in cui sentiamo parlare fin troppo frequentemente di abusi e malefatte compiute da vescovi, è un vero piacere sentire un vescovo in Occidente, sua Eminenza il metropolita Saba (Isber, nella foto) dell'Arcidiocesi antiochena del Nord America, parlare del compito di un vescovo, o almeno, di quel che un vescovo deve oggettivamente essere, a fronte di ciò che gli altri si aspettano da lui.
Austin (o Augustine) Martin, redattore di Orthodox Reflections, è noto per le sue posizioni patristiche che non lasciano molto spazio a compromessi. Nel suo saggio sui pericoli spirituali della musica, che vi presentiamo oggi in traduzione italiana, non fa il censore dei tipi "buoni" o "cattivi" di musica (che molto spesso coincidono con i capricci personali di chi si mette a fare distinzioni), ma piuttosto ricorda come in una società edonistica come la nostra, l'ascolto della musica può prendere facilmente il posto della preghiera, e quanto più la musica è sensuale, tanto più ci allontana dalla quiete necessaria per un incontro con Dio.