Un prete ortodosso vuole passare senza benedizione alla "chiesa" scismatica sostenuta dal governo; i rappresentanti dell'entità pseudo-ecclesiale, sostenuti dalle autorità locali e dalla polizia, cercano di imporre il passaggio della parrocchia, ma i parrocchiani votano a larghissima maggioranza per rimanere nella Chiesa canonica in cui sono cresciuti. Sembra uno degli scenari ucraini a cui siamo ormai tristemente abituati, ma questa volta la storia è avvenuta in Moldova, dove le persone in gioco sono più o meno le stesse, con una notevole eccezione: il "cattivo ecclesiastico", per una volta tanto, non è il Patriarcato di Costantinopoli, ma quello di Romania, che dimostra in questo caso la stessa propensione alle europorcate anti-ortodosse che si era già palesata al Fanar. Vi presentiamo il resoconto degli eventi nel villaggio di Grinăuți, nel distretto di Rîșcani, offrendo il nostro pieno sostegno alla Metropolia di Moldova trattata esattamente come la Chiesa ortodossa ucraina, e anche ai molti fedeli della Chiesa ortodossa romena che sono giustamente sdegnati per questi comportamenti anticristiani del loro episcopato.
Con il mese di luglio iniziano le lunghe processioni che sono tanto caratteristiche in tutta la Chiesa ortodossa della Rus'. In due giorni i media ortodossi ne hanno seguite tre: il 5 luglio in Bucovina, 5000 fedeli hanno percorso quasi 50 chilometri da Chernovtsy a Khreshchatik (un monastero fondato da monaci che avevano lasciato la Galizia a causa delle persecuzioni degli uniati); il 6 luglio migliaia di pellegrini di Odessa hanno percorso 10 chilometri fino al monastero della santa Protezione a Marinovka per onorare l'icona miracolosa della Madre di Dio di Tikhvin; nello stesso giorno, i fedeli ortodossi di Cherkassy si sono riuniti al villaggio di Golovkivka per la processione di preghiera con l'icona della Madre di Dio di Vladimir.
Tutte queste processioni, che non sono novità (si fanno ogni anno), dimostrano la vera attitudine del popolo ucraino: fede ortodossa, mancanza di rivendicazioni politiche, preghiere per la pace, totale mancanza di simboli nazionalisti. Forse sarebbe meglio seguire queste preghiere, invece delle follie degli scismatici.
08/07/2025
I fedeli ortodossi rilasciano una dichiarazione di sostegno al metropolita Onufrij dopo la revoca della cittadinanza
Si moltiplicano nel mondo le voci in sostegno al metropolita Onufrij, ma poche sono toccanti quanto quella dei suoi stessi fedeli, di cui vi abbiamo tradotto una dichiarazione. Se può sembrarvi che queste parole siano una semplice reazione ai momenti più drammatici della crisi in corso, vale la pena ricordarvi che sono le stesse osservazioni che avevamo sentito quando, 25 anni fa, eravamo ospiti dello stesso vladyka Onufrij, allora arcivescovo di Chernovtsy. La stima che il popolo ha di questo vero campione della fede e dell'umiltà non è diminuita nemmeno di una virgola.
Dopo una domenica in cui si è festeggiato l'Incontro con Mosca dell'icona della Madre di Dio di Vladimir (grande festa per i nostri amici al monastero Stetenskij, dedicato a questa festa, e alla chiesa di san Nicola a Tolmachy, dove oggi è custodita l'icona), vi presentiamo un saggio storico e poetico dedicato a questo evento importante per la storia di Mosca e dell'intera Rus'.
06/07/2025
La nazione di Praxis: i Tech Bros scoprono il vitalismo
La tecnocrazia contemporanea sta mostrando i sintomi di quello che padre Seraphim Rose chiamava vitalismo, ovvero il penultimo stadio della rivoluzione nichilista. In un saggio di comparazione, Walt Garlington presenta il progetto di una nazione digitale chiamato Praxis, mettendolo a confronto con la vita di una santa ortodossa contemporanea, per mostrare come i due programmi sono opposti polari.
05/07/2025
Le conseguenze della revoca della cittadinanza al metropolita Onufrij
Vi presentiamo due editoriali dell'Unione dei giornalisti ortodossi collegati alla recente ingiustizia ai danni del metropolita Onufrij: nel primo si evidenziano gli aspetti spirituali della persecuzione statale, e nel secondo si delineano le ipotesi del protodiacono Vadim Novinskij (uno dei meglio informati sulla crisi ecclesiale ucraina) sul piano statale di prendere il controllo della Chiesa ortodossa ucraina dopo una espulsione del suo primate.
04/07/2025
Zelenskij revoca la cittadinanza del metropolita Onufrij
Per aggiungere un episodio particolarmente meschino alla sua già lunga lista di ingiustizie, il regime ucraino ha deciso di affondare i denti in una vittima del tutto innocua. Zelenskij ha revocato la cittadinanza ucraina del metropolita Onufrij, che in tutti questi anni non ha detto una sola parola contro lo stato ucraino.
Vi presentiamo un saggio di approfondimento biblico che cerca di superare le rivalità tra i sostenitori della Bibbia dei Settanta e quelli del Testo Masoretico, sottolineando come entrambi sostengono la tradizione cristiana.
02/07/2025
Sugli eventi di Chernovtsy, i sequestri di chiese e i media ucraini
Ricordando la sua visita in Bucovina quattro anni fa, il nostro amico Sergej Mudrov ci offre una riflessione sul recente tentativo di sequestro della cattedrale di Chernovtsy, sui circa mille soprusi simili finora documentati e sui patetici tentativi dei media ucraini di scaricare sulle vittime la colpa di queste tragedie.
01/07/2025
Il Monte Athos cambia la sua posizione sugli scismatici ucraini
Lo scandalo della tentata occupazione della cattedrale di Chernovtsy sta iniziando a far cambiare significativamente le attitudini del mondo ortodosso.
Il patriarca Daniil (Nikolov, nella foto), in un'intervista alla televisione bulgara, ha annunciato che i monasteri del monte Athos che un tempo ospitavano i rappresentanti di Dumenko hanno cambiato la loro posizione riguardo alla "Chiesa ortodossa dell'Ucraina". Si tratta di un passo verso la risoluzione dello scisma, che nelle parole dello stesso patriarca bulgaro sarà risolto in seno all'Ortodossia, quando tutte le Chiese comprenderanno la vera natura della struttura degli scismatici ucraini.
Aleksandr Vasil'evich Suvorov, il celebre (per quanto spesso trascurato) eroe russo di Torino, è oggetto di una interessante disputa storiografica relativa alla sua appartenenza alla massoneria. La sua pagina di Wikipedia in italiano lo ritiene senza alcun dubbio un massone, ma la storiografia contemporanea rileva molte incongruenze nella storia, che vi presentiamo con la nostra traduzione italiana di un sunto di un recente biografo, lo storico Konstantin Kovalev-Sluchevskij.
Che cosa ci fa Mel Gibson accanto all'igumeno Metodije del monastero serbo del Monte Athos?
L'attore, regista e produttore americano, fervente cattolico, è giunto il 27 giugno 2025 al Monte Athos, iniziando il suo viaggio dal monastero serbo di Hilandar. Gibson è al lavoro a un nuovo progetto dedicato all'Ascensione di Cristo e sta cercando ispirazione spirituale e sostegno in preghiera sulla Montagna Santa.
28/06/2025
Da battista a Bisanzio: una lettera dal mio amico spiritualmente disorientato in Russia
Padre Joseph Gleason ci presenta una spassosa lettera sulle paradossali esperienze di un battista americano che cerca di integrarsi in una chiesa ortodossa in Russia. Buon divertimento con questa lettura!
Dieci giorni fa vi abbiamo promesso una serie di aggiunte al nostro viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia. La stesura è in corso, e presto potrete vedere oltre una cinquantina di nuove aggiunte alla lista. Vi chiediamo venia se i risultati arrivano un po' a rilento: gli ultimi giorni sono stati piuttosto intensi, sia per il caldo opprimente che per una serie di nuovi impegni. Comunque, cerchiamo di mantenere la promessa di tenervi informati giorno per giorno sulla vita della Chiesa.
Sugli aspetti più diversi della recente guerra in Medio Oriente è stato scritto tanto da superare la pazienza di tutti. Eppure, può essere utile un ripasso delle credenze fondamentali dell'escatologia nel giudaismo, nell'islam e nel cristianesimo, in modo da capire chi ha un interesse di fede in questa guerra e chi invece non basa la propria fede su dati geografici.