Il nostro amico padre Clement Nehamaiyah ci parla degli ultimi sviluppi delle missioni in India a partire dalla sua città natale di Chandrapur, nel Maharashtra.
27/03/2024
Conflitto Russia-Ucraina: notizie e riflessioni controcorrente
Il 20 marzo 2024, Radio Ricognizioni ha pubblicato una conversazione sul conflitto in Ucraina e sulla nuova ondata di persecuzioni dei giornalisti ortodossi. Potete seguire il video cliccando sull'immagine qui sotto:
L'Unione dei giornalisti ortodossi, anche se azzoppata dal regime ucraino, continua a pubblicare materiale, questa volta sul suo stesso martirio. Oggi vi presentiamo una più che eloquente comparazione tra la durezza con cui sono trattati i giornalisti che difendono la Chiesa ortodossa e la mitezza con cui sono trattati i funzionari corrotti che frodano i fondi dello stato e delle forze armate.
25/03/2024
Cosa significa la mezzaluna sulla croce cristiana ortodossa
Dopo il tragico attentato terroristico a Mosca, molti si interrogano sui rapporti tra la Russia e l'islam, forse ignorando che la Federazione Russa è uno degli stati al mondo con minori problemi di convivenza con la propria minoranza islamica. Poiché i media occidentali sono sempre alla ricerca di morbosi (anche se falsi) pretesti di conflitto all'interno della Russia, riteniamo utile pubblicare una spiegazione del perché la presenza di motivi a mezzaluna nelle croci delle chiese russe non ha nulla a che vedere con l'islam.
24/03/2024
Prove scientifiche che Gesù offrì una benedizione sacerdotale al momento della risurrezione
Di fronte a un documentario ormai datato di ipotesi sulla Sindone di Torino, Rod Dreher ci offre un esempio di come un credente ortodosso dovrebbe vedere un elemento di una ricerca controversa: con interesse per un dato che offre riflessioni su possibili approfondimenti scientifici e storici, ma mantenendo una mente aperta e senza cadere in facili entusiasmi.
23/03/2024
Confermati dopo 24 anni i diritti delle terre del monastero di Dečani
Dopo una battaglia legale durata 24 anni, sono stati finalmente confermati i diritti sui 24 ettari di terreno che circondano il monastero di Visoki Dečani, e che erano stati per secoli il mezzo di sostentamento dei monaci.
La disputa legale, iniziata nel 2000, sembrava essersi conclusa nel 2016, quando la Corte Costituzionale del Kosovo aveva riconosciuto la proprietà del terreno al monastero, ma le autorità kosovare si sono semplicemente rifiutate di attuare la sentenza, preoccupate che potesse creare una "reazione a catena in cui alla Chiesa dovrebbero essere concessi compromessi anche su altre questioni".
Finalmente anche il governo kosovaro, preoccupato di non poter entrare nel Consiglio d'Europa, ha accettato con soli 8 anni di ritardo la decisione del proprio potere giudiziario.
I nostri fratelli del monastero di Dečani hanno tutto il nostro rispetto (e sostegno) nella battaglia che devono quotidianamente combattere per i propri diritti, primo dei quali quello della sopravvivenza della loro comunità.
22/03/2024
L'Unione dei giornalisti ortodossi chiede di aiutare i giornalisti ortodossi incarcerati
Vi presentiamo l'appello dell'Unione dei giornalisti ortodossi, di cui abbiamo per anni cercato di presentare gli articoli e le analisi in italiano, e che ora sono sotto l'aperta persecuzione da parte del regime ucraino, e ci chiedono aiuto.
Finora, fatta eccezione per pochi cenni a fondi di aiuto per alcune missioni recenti, non avevamo ancora parlato sul nostro sito dell'Ortodossia ad Haiti. Ringraziamo Walt Garlington per un articolo d'analisi che non solo accenna alla storia di questo stato sofferente, ma offre anche una prospettiva per cui la Chiesa ortodossa può offrire un riscatto alla coscienza del paese.
20/03/2024
L'articolo russofobo di Texas Monthly sull'Ortodossia russa in Texas
Vi presentiamo in traduzione italiana il resoconto dei risultati di un incontro che il nostro confratello padre John Whiteford ha avuto con una giornalista (peraltro convertita all'Ortodossia), in cui sotto il pretesto della crescita dell'Ortodossia in Texas è stata scatenata una violenta polemica politica, piena di accuse inesatte e fuorvianti, contro di lui e contro la parrocchia da lui fondata e servita. Tali risultati sono possibili anche da noi, e se è vero che alcuni nostri parroci riescono a sottrarsi al pericolo con la più innocente delle scuse ("non conosco l'italiano..."), la possibilità di essere presi in trappola da simili "giornalisti" è tristemente reale.
19/03/2024
Il funerale del patriarca Neofit e le continue pretese fanariote
Il 16 marzo 2024 ha avuto luogo il funerale del patriarca Neofit di Bulgaria, nella cattedrale di sant'Aleksandr Nevskij a Sofia. Alla Divina Liturgia prima del funerale, celebrata dal metropolita Ioan di Varna e Velikij Preslav, da vescovi della Chiesa bulgara e da chierici bulgari e romeni.
Erano presenti le delegazioni dei Patriarcati di Costantinopoli, Alessandria, Gerusalemme, Russia, Georgia, Serbia e Romania e delle Chiese di Cipro, Grecia, Albania e Macedonia. Il patriarca Bartolomeo si è portato al seguito "il metropolita Epifanij" (Sergej Dumenko) e "l'arcivescovo Evstratij" (Ivan Zorja) della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" scismatica. Questi due, come afferma lo stesso metropolita Ioan, non erano invitati (a differenza del nostro metropolita Nestor, invitato come rappresentante del patriarca di Mosca), e nel rapporto della Chiesa bulgara sono stati elencati tra i partecipanti non ortodossi.
Non contento della figuraccia, il patriarca Bartolomeo, a cui era stato offerto di celebrare il servizio funebre, ha approfittato di questo momento per rimproverare il defunto che non aveva partecipato al suo sinodo di Creta nel 2016.
Per chi si chiede perché il patriarca Bartolomeo non tema di perdere la faccia, ricordiamo che i bulgari non si sono dimenticati la sua gaffe del 2015, in cui ha abusato di un momento di celebrità offertogli a Sofia per lanciarsi in un discutibile (e peraltro inutile) pistolotto ideologico.
18/03/2024
Cosa è successo alle chiese ortodosse più famose della Russia dopo la rivoluzione?
Vi presentiamo alcuni cenni di storia di cinque delle più famose e rappresentative chiese ortodosse della Russia che furono occupate (e una di esse distrutta) dai rivoluzionari bolscevichi.
17/03/2024
Il metropolita Onufrij benedice una speciale regola di preghiera quaresimale per i fedeli ucraini
Come ogni anno, il primate della Chiesa ortodossa ucraina ha benedetto i fedeli affinché adottino una speciale regola di preghiera quaresimale per la crescita spirituale e per la pace.
Nel suo discorso quaresimale, sua Beatitudine Onufrij, metropolita di Kiev e di tutta l'Ucraina, benedice i fedeli affinché "facciano ogni giorno sette prosternazioni con la preghiera di Gesù – per il perdono dei nostri peccati, e leggano un capitolo del Santo Vangelo – per la pace nella nostra terra e in tutto il mondo".
Ecco il discorso completo:
Cari fratelli e sorelle! Amati figli della Chiesa di Cristo!
Per grazia di Dio iniziano i giorni della Grande Quaresima, un tempo speciale che, secondo l'immagine della parabola evangelica, ci riporta dalla lontana terra del peccato alla casa del nostro Padre celeste (Lc 15:11-32).
Ogni anno, l'avvento dei giorni salvifici della Quaresima ci offre l'opportunità di mettere da parte le opere delle tenebre (Rm 13:12) e di ritornare sul cammino della vita (Ps 16:11). Ciò è facilitato sia dal periodo dei santi Quaranta Giorni, coincidente nel calendario con la stagione del risveglio primaverile della natura, sia dal particolare clima penitenziale dei servizi quaresimali.
Osservare la Grande Quaresima non è solo importante ma anche una condizione essenziale per il retto cammino verso la salvezza. La Grande Quaresima apre i nostri occhi spirituali e ci dà l'opportunità di vedere il nostro vero sé davanti a Dio, di analizzare e correggerci alla luce dell'eternità a venire. La santa Chiesa, nell'istruire i suoi figli sul tempo di grazia del digiuno, ci ricorda che siamo chiamati a essere illuminati dalla potenza spirituale del Signore, che è luce e nel quale non ci sono tenebre (1 Gv 1:5). La vera vita spirituale non è solo la rinuncia al male e la perfezione morale, ma anche l'acquisizione della grazia dello Spirito Santo, la trasformazione dell'anima umana mediante la potenza divina del nostro Signore Gesù Cristo, risorto dai morti.
Nei giorni sacri dei santi Quaranta Giorni, intensifichiamo le nostre ferventi preghiere per la pace al Dio della pace (1 Ts 5:23). Possano i frutti del nostro digiuno essere l'aumento dell'amore, la cessazione dell'ostilità e dello spargimento di sangue, lo sradicamento dell'odio e di ogni malizia, affinché, dopo aver attraversato degnamente la prova della lotta spirituale, possiamo diventare morti al peccato e vivi a Dio. in Cristo Gesù nostro Signore (Rm 6,11).
Ogni anno, durante i santi Quaranta Giorni, abbiamo adottato speciali regole di preghiera. Quest'anno, i fedeli della nostra Santa Chiesa hanno la benedizione di fare ogni giorno sette prosternazioni con la preghiera di Gesù – per il perdono dei nostri peccati, e di leggere un capitolo del Santo Vangelo – per la pace nella nostra terra e in tutto il mondo.
16/03/2024
Una "missione possibile" verso gli antenati dei magi: i curdi ortodossi e gli altri popoli iraniani
Alla sera di martedì 13 marzo 2024, si è addormentato nel Signore il patriarca della Chiesa ortodossa bulgara, sua Santità Neofit (Dimitrov), che da poco aveva celebrato il decimo anniversario della sua elezione patriarcale.
Вечна памет! Вечная память! Eterna memoria!
15/03/2024
È morta in Ucraina anche la parvenza della libertà di stampa
Quelli che vedete in questa foto sono i cronisti dell'Unione dei giornalisti ortodossi (quelli che negli ultimi otto anni vi hanno tenuti informati di quello che succede alla Chiesa ortodossa ucraina in un'enorme quantità di documenti, oltre settecento dei quali sono tradotti su questo sito). Quelli che li stanno portando via in manette sono gli agenti dei servizi segreti ucraini. Imputazioni? Irrilevante cercarle, perché qualsiasi cosa abbiano detto o fatto, si riuscirà sempre a trovare un pretesto per trattenerli come traditori dello stato e condannarli all'ergastolo. Vi ricordiamo che il sito dell'Unione dei giornalisti ortodossi è già oscurato sul territorio ucraino, quindi per il regime ucraino non è una particolare fonte di fastidio che questi giornalisti continuino a dire la verità a quei pochi tra i loro compatrioti che sanno aggirare le censure sulla rete: è invece una particolare fonte di fastidio che questa verità sia detta a voi.