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Blogul parohului


 19/03/2024    

Il funerale del patriarca Neofit e le continue pretese fanariote

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Il 16 marzo 2024 ha avuto luogo il funerale del patriarca Neofit di Bulgaria, nella cattedrale di sant'Aleksandr Nevskij a Sofia. Alla Divina Liturgia prima del funerale, celebrata dal metropolita Ioan di Varna e Velikij Preslav, da vescovi della Chiesa bulgara e da chierici bulgari e romeni.

Erano presenti le delegazioni dei Patriarcati di Costantinopoli, Alessandria, Gerusalemme, Russia, Georgia, Serbia e Romania e delle Chiese di Cipro, Grecia, Albania e Macedonia. Il patriarca Bartolomeo si è portato al seguito "il metropolita Epifanij" (Sergej Dumenko) e "l'arcivescovo Evstratij" (Ivan Zorja) della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" scismatica. Questi due, come afferma lo stesso metropolita Ioan, non erano invitati (a differenza del nostro metropolita Nestor, invitato come rappresentante del patriarca di Mosca), e nel rapporto della Chiesa bulgara sono stati elencati tra i partecipanti non ortodossi.

Non contento della figuraccia, il patriarca Bartolomeo, a cui era stato offerto di celebrare il servizio funebre, ha approfittato di questo momento per rimproverare il defunto che non aveva partecipato al suo sinodo di Creta nel 2016.

Per chi si chiede perché il patriarca Bartolomeo non tema di perdere la faccia, ricordiamo che i bulgari non si sono dimenticati la sua gaffe del 2015, in cui ha abusato di un momento di celebrità offertogli a Sofia per lanciarsi in un discutibile (e peraltro inutile) pistolotto ideologico.

 
 18/03/2024    

Cosa è successo alle chiese ortodosse più famose della Russia dopo la rivoluzione?

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Vi presentiamo alcuni cenni di storia di cinque delle più famose e rappresentative chiese ortodosse della Russia che furono occupate (e una di esse distrutta) dai rivoluzionari bolscevichi.

 
 17/03/2024    

Il metropolita Onufrij benedice una speciale regola di preghiera quaresimale per i fedeli ucraini

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Come ogni anno, il primate della Chiesa ortodossa ucraina ha benedetto i fedeli affinché adottino una speciale regola di preghiera quaresimale per la crescita spirituale e per la pace.

Nel suo discorso quaresimale, sua Beatitudine Onufrij, metropolita di Kiev e di tutta l'Ucraina, benedice i fedeli affinché "facciano ogni giorno sette prosternazioni con la preghiera di Gesù – per il perdono dei nostri peccati, e leggano un capitolo del Santo Vangelo – per la pace nella nostra terra e in tutto il mondo".

Ecco il discorso completo:

Cari fratelli e sorelle! Amati figli della Chiesa di Cristo!

Per grazia di Dio iniziano i giorni della Grande Quaresima, un tempo speciale che, secondo l'immagine della parabola evangelica, ci riporta dalla lontana terra del peccato alla casa del nostro Padre celeste (Lc 15:11-32).

Ogni anno, l'avvento dei giorni salvifici della Quaresima ci offre l'opportunità di mettere da parte le opere delle tenebre (Rm 13:12) e di ritornare sul cammino della vita (Ps 16:11). Ciò è facilitato sia dal periodo dei santi Quaranta Giorni, coincidente nel calendario con la stagione del risveglio primaverile della natura, sia dal particolare clima penitenziale dei servizi quaresimali.

Osservare la Grande Quaresima non è solo importante ma anche una condizione essenziale per il retto cammino verso la salvezza. La Grande Quaresima apre i nostri occhi spirituali e ci dà l'opportunità di vedere il nostro vero sé davanti a Dio, di analizzare e correggerci alla luce dell'eternità a venire. La santa Chiesa, nell'istruire i suoi figli sul tempo di grazia del digiuno, ci ricorda che siamo chiamati a essere illuminati dalla potenza spirituale del Signore, che è luce e nel quale non ci sono tenebre (1 Gv 1:5). La vera vita spirituale non è solo la rinuncia al male e la perfezione morale, ma anche l'acquisizione della grazia dello Spirito Santo, la trasformazione dell'anima umana mediante la potenza divina del nostro Signore Gesù Cristo, risorto dai morti.

Nei giorni sacri dei santi Quaranta Giorni, intensifichiamo le nostre ferventi preghiere per la pace al Dio della pace (1 Ts 5:23). Possano i frutti del nostro digiuno essere l'aumento dell'amore, la cessazione dell'ostilità e dello spargimento di sangue, lo sradicamento dell'odio e di ogni malizia, affinché, dopo aver attraversato degnamente la prova della lotta spirituale, possiamo diventare morti al peccato e vivi a Dio. in Cristo Gesù nostro Signore (Rm 6,11).

Ogni anno, durante i santi Quaranta Giorni, abbiamo adottato speciali regole di preghiera. Quest'anno, i fedeli della nostra Santa Chiesa hanno la benedizione di fare ogni giorno sette prosternazioni con la preghiera di Gesù – per il perdono dei nostri peccati, e di leggere un capitolo del Santo Vangelo – per la pace nella nostra terra e in tutto il mondo.

 
 16/03/2024    

Una "missione possibile" verso gli antenati dei magi: i curdi ortodossi e gli altri popoli iraniani

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Lo ieromonaco Madai (Maamdi, a destra nella foto), che abbiamo conosciuto dal suo cammino di laico al monachesimo fino alla sua ordinazione presbiterale, ci comunica ora le linee pastorali della sua missione tra i curdi, il suo popolo.

 
 15/03/2024    

Eterna memoria al patriarca Neofit

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Alla sera di martedì 13 marzo 2024, si è addormentato nel Signore il patriarca della Chiesa ortodossa bulgara, sua Santità Neofit (Dimitrov), che da poco aveva celebrato il decimo anniversario della sua elezione patriarcale.

Вечна памет! Вечная память! Eterna memoria!

 
 15/03/2024    

È morta in Ucraina anche la parvenza della libertà di stampa

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Quelli che vedete in questa foto sono i cronisti dell'Unione dei giornalisti ortodossi (quelli che negli ultimi otto anni vi hanno tenuti informati di quello che succede alla Chiesa ortodossa ucraina in un'enorme quantità di documenti, oltre settecento dei quali sono tradotti su questo sito). Quelli che li stanno portando via in manette sono gli agenti dei servizi segreti ucraini. Imputazioni? Irrilevante cercarle, perché qualsiasi cosa abbiano detto o fatto, si riuscirà sempre a trovare un pretesto per trattenerli come traditori dello stato e condannarli all'ergastolo. Vi ricordiamo che il sito dell'Unione dei giornalisti ortodossi è già oscurato sul territorio ucraino, quindi per il regime ucraino non è una particolare fonte di fastidio che questi giornalisti continuino a dire la verità a quei pochi tra i loro compatrioti che sanno aggirare le censure sulla rete: è invece una particolare fonte di fastidio che questa verità sia detta a voi.

 
 14/03/2024    

I 10 luoghi più interessanti della regione di Tver'

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

In un breve reportage con immagini vi portiamo alla scoperta di alcuni luoghi unici della regine di Tver', città russa poco conosciuta in Italia, ma da cui provengono diversi chierici ortodossi che hanno servito nel nostro paese, primo dei quali il metropolita Antonij (Sevrjuk) di Volokolamsk.

 
 13/03/2024    

Il Monte Athos e i segreti dei monaci ortodossi

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Ringraziamo Nicola per averci segnalato questo documentario sul Monte Athos (cliccate sulla foto per aprire il video), che era disponibile fino a un certo tempo fa con sottotitoli, e che ora è stato messo online in traduzione italiana dal canale YouTube Diaspora Ortodoxiei: questa novità è ancor più gradita, perché nel video diversi monaci athoniti parlano delle loro vite ed esperienze.

 
 12/03/2024    

Reazioni alle richieste di negoziati in Ucraina da parte di papa Francesco

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Il recente suggerimento di papa Francesco all'Ucraina di iniziare a pensare ai negoziati di pace (che sarebbe quel che ogni leader religioso decente vorrebbe veder implementare) ha provocato le prevedibili reazioni da tutto il mondo dell'ucrainismo arrabbiato (e pompato dalla piaggeria mediatica del mainstream occidentale). Dalle satire sul papa come marionetta di Putin, si sale presto a un livore spaventoso, con vignette in cui la bandiera bianca prospettata agli ucraini in Vaticano è in realtà il papa stesso appeso a un pennone: la cosa più inquietante, poi, è che gli stessi autori di tali orrori sono in gran parte cattolici. Non preoccupatevi, comunque: queste immagini non ve le faranno vedere sui media italiani, se no il volto dell'ucrainismo sarebbe fin troppo riconoscibile. Accontentiamoci di sentire i commenti di Nicolai Lilin, che nel suo modo pacato e chiaro, cerca di gettare un poco di luce sulla vicenda.

 
 11/03/2024    

Visita arcipastorale del vescovo Konstantin in Tanzania

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

In questo video (cliccate sulla foto per aprirlo) potete vedere qualche momento della recente visita in Tanzania del vescovo Konstantin (Ostrovskij) di Zarajsk, capo dell'Esarcato patriarcale d'Africa della Chiesa ortodossa russa.

Le tappe di una visita episcopale sono piuttosto standardizzate in ogni parte del mondo: incontri con i fedeli locali, celebrazioni di Liturgie e battesimi, visite a scuole e orfanotrofi, sessioni pastorali con il clero locale, e così via. Quello che colpisce in questa visita è la semplicità e la bontà con cui le comunità locali ricevono il loro vescovo.

Sforzarsi di parlare la lingua locale è uno dei primi compiti del missionario, e valorizza sia lui che la missione. In questo senso, ci fa davvero piacere vedere un vescovo russo che canta in swahili (4:10, 10:55).

Al minuto 6:00 potete vedere il pozzo di acqua potabile che l'Esarcato ha fornito al villaggio di Sokoine dopo che i chierici del Patriarcato d'Alessandria avevano tagliato i rifornimenti idrici a tutti quelli che non frequentavano più la loro chiesa (ricordiamo il Vangelo appena letto questa domenica: "avevo sete e [non] mi avete dato da bere...").

Purché il nuovo Esarcato sappia fare tesoro delle lezioni del passato (prima di tutte, quella di ascoltare la voce degli ortodossi locali, che spesso dimostrano di essere più fedeli dei loro stessi evangelizzatori), la sua missione ci riserverà ancora molte notevoli sorprese.

 
 10/03/2024    

Diaconesse, donne diaconi e l'ordine del giorno del Phoebe Center for Deaconesses

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Vi presentiamo un serrato confronto tra il centro americano che spinge per la restaurazione dell'antico ordine delle diaconesse e il nostro amico padre John Whiteford. Quest'ultimo sa fin troppo bene che lo scopo degli accademici che sostengono questa mossa non è il mero ripristino delle antiche diaconesse, ma piuttosto l'apertura del sacerdozio alle donne, come avvenuto nella Comunione anglicana. Nel portare alla superficie e nel confutare questi propositi inconfessati, padre John è in grado di aiutare anche noi a tenerci lontani da un errore disastroso.

 
 09/03/2024    

Non rimandate MAI l'educazione religiosa dei bambini

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Vi presentiamo una serie di commenti del patriarca Kirill su un tema sempre attuale: l'effetto che l'educazione religiosa e la frequenza in chiesa hanno sui nostri figli.

 
 08/03/2024    

Quanto è vicina la Chiesa macedone al riconoscimento della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"?

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Vi presentiamo in traduzione italiana un'analisi di Nazar Golovko che testimonia le pressioni e i ricatti sulla Chiesa ortodossa macedone, affinché cambi la propria posizione sugli scismatici ucraini in cambio di un riconoscimento da parte del Fanar dell'autocefalia ottenuta l'anno scorso dalla Chiesa serba.

 
 07/03/2024    

Una lettura illuminante sulla disumanità corrente nei paesi baltici

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Vi consigliamo la lettura del saggio di geopolitica La persecuzione dei Russi nei paesi baltici, di Antonio de Felip, apparso su Ricognizioni il 4 marzo 2024.

La carrellata delle prepotenze di questi paesi contro la loro minoranza russa (che in Estonia e Lettonia rappresenta più di un quinto, quasi un quarto, degli abitanti dei paesi) è molto precisa, e trattata perfino con garbo (l'autore non cita i tremendi "passaporti alieni" che per anni hanno fatto indignare l'opinione pubblica, ma ce n'è abbastanza per gridare a molti scandali).

Forse non sarebbe stata fuori luogo una breve analisi di come i paesi baltici siano diventati tre delle nazioni più depresse del pianeta, a causa delle politiche economiche europee del tutto sconsiderate, e se ora le loro popolazioni "europee" possono contare su posti di colf, badanti e (per le creature più carine) prostitute nei paesi occidentali, forse si capisce che l'unico sfogo delle loro frustrazioni è prendersela con i parenti di quegli "invasori" che avevano offerto loro posti di medici, ingegneri e scienziati.

In questo articolo ci rincresce soltanto una citazione a dir poco agghiacciante: nel condannare le tendenze (vere) di pulizia etnica dei tedeschi del Baltico attuate dai paesi baltici indipendenti prima della loro annessione forzata all'URSS, come esempio di questa minoranza l'autore non trova di meglio da citare che uno dei più disumani leader militari del XX secolo: "Molti avranno letto della figura straordinaria del barone Roman Nicolaus von Ungern-Sternberg, generale dell'esercito zarista e poi 'signore della guerra', capo di un'Armata Bianca formata da russi, cosacchi, mongoli, buriati e altri asiatici, che in Siberia e in Mongolia si batté vittoriosamente per anni contro i bolscevichi. Catturato solo per un tradimento, venne fucilato dai rossi dopo un processo farsa". Per una valutazione un po' più oggettiva del 'barone sanguinario', suggeriamo la lettura delle pagine 88-90 di Contro il buddismo di Roberto dal Bosco (Verona: Fede e Cultura), dove si analizza la figura di Ungern, che di 'straordinario' ebbe solo la crudeltà, tanto che fu consegnato ai bolscevichi dai suoi stessi soldati. Se proprio si voleva trovare qualche persona rappresentativa dei tedeschi del Baltico, e ben più vicina allo spirito dei russi, si potrebbero ricordare i nomi di tanti teologi ortodossi provenienti da famiglie di baroni baltici (Schmemann e Meyendorff non sono proprio nomi slavi...), per finire con un discendente di conti tedeschi d'Estonia, Aleksej (von) Ridiger, più noto come patriarca Alessio II.

 
 06/03/2024    

Ragazzi e tecnologia: I sorprendenti risultati dell'esperimento di una psicologa

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Vi presentiamo i risultati, tanto interessanti quanto inquietanti, di un esperimento condotto da una psicologa di San Pietroburgo, che ha chiesto a 68 ragazzi dai 12 ai 18 anni di vivere per 8 ore (una giornata delle vacanze estive) senza dispositivi elettronici come cellulari, Internet, computer, radio e TV. Pur avendo a disposizione una gamma immensa di attività e di divertimenti consentiti, solo tre dei ragazzi sono riusciti a portare a termine l'esperimento con successo, e in quasi tutti i casi ci sono stati effetti psicologici negativi. Questi dati preoccupanti ci aiutano a capire il ruolo che le nuove tecnologie ricoprono nell'educazione e nel controllo sociale.

 
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