Aidan Hart (nella foto) è un iconografo e artista ortodosso inglese, che non si limita alla pittura, ma ha esplorato anche diverse forme d’arte e architettura ecclesiastica, tra cui le sculture a bassorilievo. Nei suoi studi, noti e apprezzati in tutto il mondo, una particolare enfasi è data all’arte ortodossa paleocristiana in Italia. Presentiamo una mini-serie con due di questi studi, molto dettagliati e illustrati, tratti dal blog Orthodox Arts Journal: il primo è dedicato a sante mense e reliquiari, il secondo a cibori e tabernacoli.
Uno degli argomenti in discussione in questi anni a Mosca (di cui abbiamo presentato la lista alcuni giorni fa) è “la giustificazione canonica della possibilità o impossibilità della benedizione ecclesiale di armi”. Per cercare di formarci un’opinione corretta a riguardo, cerchiamo di comprendere il problema attraverso la prospettiva storico-teologica che un sacerdote ortodosso cubano, padre Ernesto Obregon, ci illustra in breve nella sezione “Etica” dei documenti.
28/04/2015
Un calvario brutale. Un monaco parla della sua tortura
Anatolij Sharij continua dall’esilio a offrirci testimonianze delle sofferenze inflitte alla popolazione del Donbass, e questa volta lo fa attraverso il resoconto di un monaco ortodosso rapito il 3 marzo e torturato, e solo recentemente liberato. Presentiamo il racconto di padre Teofane (Kratirov) nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
Авторитетный исследователь - Win / Gallup International Association - опубликовал результаты глобального опроса общественного мнения. В каждой стране было опрошено по тысяче человек. Социологи спрашивали, религиозны вы или нет. Результаты получились предсказуемыми и в то же время удивительными.
Как сообщает Информационно-аналитический портал Грузия Online, больше всего верующих проживают в Гане (96 процентов населения), Нигерии (93%), Армении (92%), Фиджи (92%), Македонии (90%), Румынии (89%), Ираке (88%), Кении (88%), Перу (86%), Бразилии (86%), Грузии (84%), Пакистане (83%), Молдове (83%), Колумбии (83%).
Россия попала в середину списка с показателем 55%. А меньше всего верующих в Китае (14%), Японии (16%), Чехии (20%), Турции (23%), Швеции (29%, Вьетнаме (30%), Австралии (37%), Франции (37%).
По индексу атеизма лидирует Китай. Убежденными атеистами здесь назвали себя 47% опрошенных. Далее идут: Япония (31%), Чехия (30%), Франция (29%), Южная Корея (15%), Германия (15%), Нидерланды (14%). Россия – на двадцатом месте с 6% атеистов.
Всего было опрошено 52 тысячи человек в 57 странах, в которых проживает 73% населения земного шара.
«Религия продолжает доминировать в нашей повседневной жизни, и мы видим, что общее число людей, считающих себя быть религиозным на самом деле довольно велико», - сказал президент Win / Gallup International Association Жан-Марк Леджер, комментируя итоги опроса.
27/04/2015
Come ridimensionare i “grandi numeri” degli ortodossi in Guatemala
Nel nostro primo servizio sulla crescita dell’Ortodossia in Guatemala, abbiamo sottolineato lo straordinario sviluppo che ha portato spontaneamente alla Chiesa ortodossa un gruppo non canonico di origini cattolico-carismatiche, con il quale si era parlato nel 2010 dell’ingresso nell’Ortodossia di oltre mezzo milione di persone (una cifra spropositata, pari a quasi il 4% della popolazione del paese, e da allora ulteriormente gonfiata fino a parlare di 800.000 persone). Oggi, le stesse fonti ufficiali ridimensionano la cifra a circa 40.000 persone, suddivise in circa 100 luoghi di culto che servono circa 300 comunità rurali: ancora un numero notevole, beninteso, ma ben lontano dalle cifre inizialmente annunciate.
Il sito mayanorthodoxy.com aiuta a comprendere la situazione fornendo dati obiettivi, tra cui la scarsità di preti: dopo la morte dell’energico fondatore del gruppo, padre Andres Girón de Leon, nel 2014, il numero dei preti è ridotto a sei, e benché possano contare sull’indispensabile aiuto di alcune centinaia di catechisti nei villaggi, la loro stessa capacità di ammettere persone nella Chiesa non avrebbe permesso loro di raggiungere cifre così alte.
La seguente mappa offre un’idea della dislocazione delle comunità ortodosse, concentrate nella zona sud-occidentale del Guatemala e nelle aree confinanti del Messico:
Alla luce di questi dati, sarà opportuno trattare con ancor maggiore cautela la pretesa della missione della chiesa siro-ortodossa in Guatemala, di cui abbiamo fatto cenno, ricordando che questo movimento arriva addirittura a vantare due milioni di fedeli. Nonostante possa contare su un clero indubbiamente più numeroso, sospettiamo fortemente che anche qui assisteremo a drastici ridimensionamenti demografici.
26/04/2015
Մեծ Եղեռն (Medz Yeghern, "il grande crimine"): 100 anni dal genocidio degli armeni
Il 24 aprile, si sono tenute tra gli armeni di tutto il mondo le commemorazioni del centenario del genocidio noto col nome di Medz Yeghern ("il grande crimine"), di cui il popolo armeno non ci chiede altro che di riconoscere l’esistenza. Noi lo facciamo volentieri, e anzi siamo fieri di vivere in un paese che riconosce ufficialmente il genocidio armeno. La presa di coscienza di questo immane sterminio di un popolo nei suoi paesi di origine può aprirci gli occhi su analoghi fenomeni quali il genocidio assiro e il genocidio dei greci del Ponto: tutte manovre volte all’annientamento dei cristiani in Medio Oriente, e che non dobbiamo dimenticare, considerando quel che avviene oggi sotto i nostri stessi occhi.
La fiamma eterna di Tsitsernakaberd a Erevan commemora il milione e mezzo di armeni sterminati a partire dal 1915
Il 23 aprile, in occasione della festa patronale della cattedrale di San Giorgio dei Greci a Venezia, si è tenuta una riunione del Consiglio Episcopale inter-ortodosso, suggellata da una concelebrazione eucaristica. Il nostro Arcivescovo Mark era rappresentato dall’archimandrita Antoniy (Sevryuk) segretario dell’Amminstrazione delle parrocchie del Patriarcato di Mosca in Italia.
Очередная волна мобилизации, которая готовится на Украине, принесет стране множество новых бесполезных смертей. Об этом заявил сегодня Глава Донецкой Народной Республики Александр Захарченко.
«Во всем мире, во все времена, мобилизация – это фактически начало войны, и Киев фактически официально объявил о подготовке к началу боевых действий, — сказал руководитель ДНР. — Это еще одно доказательство «миролюбия» украинских властей, которые не только нас хотят уничтожить, но и Украину хотят превратить в кладбище».
Захарченко призвал украинских матерей сделать все возможное для того, чтобы их дети не приняли участие в войне и не лишились своих жизней в угоду амбициям киевских политиков.
«Молодым людям, которых силой гонят в Донбасс на братоубийственную войну, хочу сказать: не становитесь убийцами, не гордитесь тем, что вас с оружием послали на стариков и женщин, — добавил Глава ДНР. — Я вам советую сдаться в плен. Мы вас напоим, накормим, вернем домой целыми и здоровыми. У вас дома могут быть неприятности, но зато вы будете живы».
25/04/2015
Gli argomenti teologici della Chiesa ortodossa russa per gli anni dal 2015 al 2018
Leggendo il documento dell’ordine del giorno delle discussioni teologiche della Chiesa ortodossa russa nei prossimi anni, che presentiamo in italiano, in romeno e in russo nella sezione “Pastorale” dei documenti, rimaniamo stupiti dal grande numero di argomenti sui quali la Chiesa si interroga, e che non relega a commissioni semi-clandestine, ma sui quali anzi invita a un dibattito pubblico ampio e trasparente di ogni documento prodotto, prima di sottoporlo a un’approvazione sinodale. Ci associamo all’apprezzamento del nostro confratello, padre Petru (Pruteanu), che ha tradotto la versione romena dell’ordine del giorno, e che apprezza il modo con cui una Chiesa da alcuni definita “KGBista” non teme discussioni e perfino polemiche con argomentazioni civilizzate sui suoi stessi temi formativi.
Usare le icone per fare propaganda a visioni politico-ideologiche è un vergognoso modo di svilire le immagini sacre. Se un'icona può mai essere usata per propagandare qualcosa, questo qualcosa può essere solo la fede cristiana. Fino a un certo punto, un’icona collettiva dei santi di un determinato paese o nazione può essere giustificata, e magari anche ispirare un senso di dignità patriottica. Ma il caso di pseudo-icona che Saker analizza in un articolo del suo blog, e che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, è un caso che va al di là di qualsiasi legittimo sentimento patriottico. Qualunque cosa possiamo pensare dei tentativi di creare una mistica nazionale ucraina (e non ne pensiamo granché bene), dobbiamo protestare a gran voce contro abusi blasfemi dell’iconografia come quello di cui ci parla Saker.
24/04/2015
Олесь Бузина: Открытое письмо послу США (23 Января 2014)
Г-н Пайетт, я обращаюсь к вам по праву известного украинского писателя, никогда не бравшего и не просившего грантов у вашей страны.
Это письмо — моя личная инициатива. За ним не стоят политические партии или просьбы олигархических групп. Но, уверен, мое мнение совпадает с мыслями множества украинских граждан, которых вы упорно игнорируете. На днях, когда беспорядки на Европейской площади достигли апогея, в прессе появилось сообщение, что представитель Совета национальной безопасности США Кэтлин Хейден потребовала у правительства Украины ВЫВЕСТИ СПЕЦНАЗ из центра Киева. В противном случае она пригрозила украинцам санкциями, в том числе — невыдачей виз в вашу страну.
Полагаю, что в значительной степени ее позиция как представителя Белого дома определяется теми сообщениями, которые идут в Вашингтон из посольства США в Украине. То есть от вас, г-н посол. Но на данный момент порядок в столице сохраняется именно потому, что этот "спецназ" (то есть различные подразделения МВД) находится в центре столицы моей Родины, и я бы не хотел, чтобы он куда-либо уходил по совету иностранцев, ибо лидеры нашей оппозиции, как показала практика, не в состоянии контролировать различные группы боевиков. Донесите эту простую мысль до своего правительства.
Если же вы думаете иначе, откажитесь от украинской милицейской охраны вокруг вашего Посольства в Киеве и снесите железный ЗАБОР высотой минимум 4 метра, которым вы оградили свою новую резиденцию неподалеку от станции метро "Берестейская" на улице, совсем недавно носившей название Танковая. Зачем все эти излишние меры безопасности? Ведь в Киеве ничего опасного не происходит, кроме ПРАЗДНИКА ДЕМОКРАТИИ?
Возможно, вас удивит моя независимая позиция. Но я добился успеха в своей стране без иностранной помощи и верю в то, что мы сами без подсказок извне способны решить свои проблемы. Чем меньше американские чиновники будут вмешиваться во внутренние дела Украины, тем быстрее она войдет в число УСПЕШНЕЙШИХ стран мира.
23/04/2015
Un messaggio a sette miliardi di persone: la conferenza inter-ortodossa del 2016
Padre Andrew Phillips riflette sulla riunione inter-ortodossa previstoa per il 2016, analizzandone i possibili esiti, i rischi, e le potenzialità illimitate che vi si aprono, in un saggio che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.
Grazie ad alcune novità, tra cui le gallerie fotografiche della Pasqua 2015 del sito della diocesi ortodossa romena d'Italia, abbiamo avuto molte buone sorprese nella nostra ricerca sulle iconostasi.
Infatti, per diverse chiese di cui non appariva ancora l'iconostasi (o di cui apparivano immagini parziali o sfocate) ora sono disponibili immagini che prima non avevamo a disposizione, e in alcuni casi vediamo anche gli sviluppi delle iconostasi che avevamo già descritto. Sono tutti sviluppi positivi, che testimoniano la crescita delle comunità. Aggiungiamo quindi nuove immagini e testi al nostro viaggio tra le iconostasi ortodosse, sperando che possa essere di aiuto e di ispirazione per i nostri lettori.
Domenica 19 aprile i parenti e gli amici di Oles' Buzina lo hanno accompagnato alla sepoltura, prima al funerale alla cattedrale della Lavra delle Grotte di Kiev, quindi al cimitero di Baikove. La Chiesa ortodossa si prende cura delle preghiere per un suo figlio ingiustamente ucciso, e non lo farà solo a Kiev.
21/04/2015
Le preghiere per i defunti nella Bibbia e nella tradizione
Con la domenica dopo la Pasqua (oppure il martedì successivo, secondo alcune varianti) riprendono le preghiere per i defunti sospese durante la Settimana Luminosa per riguardo alla Risurrezione. In questo giorni non sarà male riflettere anche sulle obiezioni protestanti alle preghiere per i defunti e al loro posto nelle Sacre Scritture, obiezioni a cui risponde padre John Whiteford in un saggio che presentiamo nella sezione “Domande e risposte” dei documenti.