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La parrocchia ha la cura pastorale dei cristiani ortodossi del Patriarcato di Mosca nella città di Torino e in Piemonte / Valle d'Aosta

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Il Blog del Parroco


 23/06/2016    

Recensione cinematografica: Cirillo e Metodio – Apostoli degli Slavi

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti la recensione di un film sui due santi che più di tutti hanno segnato il cammino della pastorale ortodossa: i fratelli Costantino (noto con il nome moastico di Cirillo) e Metodio, oggetto nel 2013 di un film e di una serie televisiva di co-produzione internazionale (con una parte assegnata anche all’Italia!) e con base nella Repubblica Ceca. Anche se non è il massimo come produzione cinematografica e televisiva, rimane comunque una preziosa testimonianza di una storia ortodossa poco conosciuta dal grande pubblico.

 
 22/06/2016    

Il Concilio pan-ortodosso rende la vita difficile ai media

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Samuel Lieven, per La Croix, Kolymbari (Creta), 20 giugno 2016

Cronaca del Concilio 1. Dei 140 giornalisti accreditati presso il patriarcato di Costantinopoli, diverse decine hanno gettato la spugna dopo che il patriarca di Mosca ha rinunciato a venire a Creta, ma anche a causa di un'organizzazione complicata.

Priva di esperienza in questo settore, la Chiesa ortodossa ha preferito rendere l'evento quanto più possibile bloccato, il che rende difficili le condizioni di lavoro dei giornalisti presenti.

la tenda dove i giornalisti aspettano pazientemente al margine del Concilio pan-ortodosso (Samuel Lieven)

La sala stampa è una grande tenda eretta ai piedi dell'Accademia ortodossa, a quindici metri da una spiaggia cretese da cartolina. Fin qui, tutto va bene. Ma dentro, i quaranta gradi a mezzogiorno, l'aria condizionata guasta e la carenza di infrastrutture hanno già messo alla prova i nervi dei giornalisti più determinati a coprire il "santo e grande" Concilio, che si tiene dalla mattina di lunedì 20 giugno fino a sabato 25 giugno, sotto la presidenza del patriarca ecumenico Bartolomeo di Costantinopoli.

"Gli organizzatori hanno commesso un grave errore bloccando tutto"

L'annuncio che il patriarca Kirill di Mosca non sarebbe stato presente aveva già seriamente sgonfiato l'appetito delle redazioni internazionali, che privilegiano una lettura politica dell'evento. "L'agenzia per la quale lavoro sporadicamente non mi ha commissionato altro che un resoconto per lunedi e sembra poco interessata al seguito", dice Stefanis, un giornalista greco presente a Heraklion alla vigilia del Concilio per la celebrazione della Pentecoste.

Quanto agli inviati speciali a Kolymbari, la località all'altra estremità di Creta dove si tengono le sedute del Concilio, si sono trovati fin dall'apertura di fronte a un dispositivo di sicurezza che impedisce l'accesso ai 200 vescovi e metropoliti che partecipano al Concilio. Debitamente scortati in gruppi di dieci, i giornalisti non hanno potuto entrare che per soli tre minuti in aula quando il patriarca Bartolomeo ha pronunciato il suo testo di apertura, appena il tempo per un selfie o per fare qualche foto...

"Gli organizzatori hanno commesso un grave errore bloccando tutto", sostiene Andromaca Nikoulara, giornalista della televisione pubblica greca, che non ha lesinato sulle risorse con l'invio di una grande squadra per garantire la trasmissione in diretta per cinque ore. Una delusione. A parte i fotografi del patriarcato, nessun'altra fotocamera è stata ammessa all'interno. "La recente esperienza della visita di papa Francesco e del patriarca Bartolomeo a Lesbo ha tuttavia dimostrato che è possibile combinare le esigenze di sicurezza e il contatto con il pubblico e i media".

Niente pubblico

Di pubblico, non ce n'era neppure alla celebrazione di Pentecoste, in cui i primati erano soli nella cattedrale di san Mina a Heraklion. "Che segnale di comunione si vuole inviare? Comunione con chi?", si chiede un altro giornalista greco.

A essere messa in causa è un'organizzazione subappaltata alle staffette americane del patriarcato di Costantinopoli, che è incapace di assicurare lo svolgimento di un tale evento con il proprio denaro, o di fare affidamento su un'infrastruttura che non ha. "La Grecia, che ospita l'evento, non ha più soldi", conclude Gheorghios Ferdis, giornalista greco specializzato nell'Ortodossia. "Il patriarcato cerca dunque il denaro e le risorse altrove".

Costituita da una sequenza di chiese indipendenti (dieci sono presenti a Creta sulle 14 invitate), l'Ortodossia non ha l'esperienza del Vaticano nell'organizzazione degli eventi.

Alcuni media generalisti

Se i media greci, confessionali o generalisti, costituiscono il grosso delle troupe sotto la tenda, alcuni media europei malgrado tutto hanno fatto il viaggio. Hildegard Suehling anima in Germania un programma laico dedicato alle religioni sulla catena WDR5. "Già molte in Germania a causa di un'immigrazione antica, le comunità ortodosse sono rafforzate dal recente afflusso di profughi dal Medio Oriente. Il dieci per cento tra loro è costituito da cristiani, di cui la maggior parte è legata al patriarcato ortodosso di Antiochia".

Christian Rathner, della televisione pubblica austriaca, stima a 400.000 il numero di ortodossi nel suo paese. Come in Germania, le conversioni all'Ortodossia aumentano con il numero di rifugiati. Abbastanza da alimentare per lui l'interesse del grande pubblico per il mondo ortodosso.

In ogni caso, anche l'accesso ai lavori del Concilio può ancora rischiare di complicarsi nei prossimi giorni. Le sessioni di lavoro dei vescovi si terranno questa volta completamente al chiuso fino alla presentazione del messaggio finale. Questo sarà sabato 25 giugno, e a quel punto, la tenda dal fascino di una serra tropicale potrebbe ben essersi svuotata... 

 
 22/06/2016    

Storia della Russia in fotografie

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Presentiamo un articolo introduttivo che annuncia la nascita di un nuovo portale web con 80.000 fotografie della Russia dal 1860 al 2000, a cura del Museo d'arte multimediale di Mosca. Il portale è di uso semplice, anche per chi non sa il russo, e aiuta ad approfondire ogni ricerca legata alla storia del paese più grande del mondo.

 
 21/06/2016    

Antiochia non ha mai dato l'assenso alla convocazione del Concilio

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

La scansione del documento dice, al posto riservato alla firma di Antiochia:

"La Chiesa di Antiochia ha un'opinione contraria e pertanto non firma".

Ringraziamo l’agenzia stampa Romfea per avere rivelato quello che noi sapevamo già, ma di cui non si è voluta dare notizia alla stampa. Ci auguriamo che i soloni vaticanisti che hanno sproloquiato in questi giorni sul Concilio di Creta boicottato da Mosca vogliano trarne le dovute conseguenze, e magari ammettere che se non sapevano di questo semplice dato di fatto, sono degli ignoranti irresponsabili; se lo sapevano, invece, sono complici di una mistificazione; in entrambi i casi, dopo avere diffamato una Chiesa con qualcosa di più di un centinaio di milioni di membri, farebbero cosa carina a chiedere scusa.

 
 21/06/2016    

Putin e la sua visione del futuro

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Phil Butler, autore di un articolo sugli attacchi alla religione della Russia, che abbiamo già presentato sul nostro sito, ci offre un saggio che vuole analizzare l’influenza del filosofo Ivan Il’in (uno degli autori preferiti del presidente Putin) nella ricerca di una possibile “terza via” diversa sia dal comunismo sia dal capitalismo, centrata sulla realtà spirituale dell’uomo. Presentiamo il saggio di Phil Butler in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti. 

 
 20/06/2016    

Per capire qualcosa dei conflitti del Concilio di Creta

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Da diversi mesi stiamo cercando di presentare riflessioni sul Concilio di Creta che possano aiutare a capire che non è tutto oro quel che luccica. Ci auguriamo di avere offerto una visione per lo meno pluralista, e siamo particolarmente contenti di aver lasciato la parola ai rappresentanti del patriarcato di Antiochia, dai quali è venuta finora la critica più seria e teologicamente articolata all’intero processo conciliare. Già un anno fa, nel giugno del 2015, il libro di George Ghandour La strada per il Grande Concilio ortodosso faceva notare che le modalità di questo Concilio erano niente meno che destabilizzanti per la stessa ecclesiologia ortodossa:

"la mancanza di partecipazione di tutti i vescovi ortodossi nel lavoro di questo incontro [i.e., l'incontro dei primati ortodossi al Fanar nel marzo 2014] e il ricorso al principio di un voto per ogni Chiesa autocefala è in contrasto con la tradizione conciliare ortodossa e con l'ecclesiologia ortodossa, in cui si afferma che ogni vescovo è responsabile della Chiesa locale (diocesi) per la quale fu consacrato, e che il Concilio è l'incontro delle chiese in cui i vescovi siedono in qualità di pastori di un popolo specifico e custodi della retta fede della Chiesa universale. Forse questa soluzione, che è stata inventata per mantenere l'equilibrio tra Costantinopoli e Mosca, costituisce un grave pericolo per l'ecclesiologia ortodossa, in quanto cancella di fatto la teologia del vescovo locale, sostituendola con una teologia della collettività dei vescovi di una singola Chiesa autocefala, che presume avere opinioni omogenee – di fatto, un'opinione sola – e questo è qualcosa che l'Ortodossia non ha assolutamente mai conosciuto nella sua storia".

Oggi vogliamo lasciare la parola ai commenti di un prete ortodosso antiocheno, moderatore di un forum ortodosso di lingua inglese, che ha cercato di spiegare le radici dei conflitti in un modo molto semplice e diretto. Abbiamo volentieri tradotto in italiano questi commenti molto acuti nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
 19/06/2016    

Perché le chiese sono decorate con rami di betulla nel giorno di Pentecoste?

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Uno dei tratti distintivi della Pentecoste in una chiesa ortodossa è la presenza di vegetazione al di là dei consueti addobbi floreali. Foglie e rami, letti di erba e ghirlande di fiori alle icone sono solo alcuni dei vari modi in cui le chiese ortodosse cambiano aspetto nei giorni della festa di Pentecoste. I russi (che non hanno mai bisogno di chiedere scusa se fanno le cose alla grande) arrivano a portare in chiesa anche interi alberi di betulla. L’arciprete Boris Stark (1909-1996, nella foto) ci ha lasciato in uno dei testi delle sue prediche una spiegazione semplice e chiara di questa usanza, che presentiamo nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.

 
 19/06/2016    

I "fossili liturgici"

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Padre John Whiteford ci aiuta a capire il senso di parti della Liturgia che sembrerebbero oggi anacronistiche, e che sono pertanto denominate "fossili liturgici": ci spiega il senso del congedo dei catecumeni (anche in un’era in cui i catecumeni non sono più una presenza generalizzata) e del mantenimento del segreto eucaristico (anche in un’era in cui chiunque può sapere ogni dettaglio della Liturgia), in un saggio che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Domande e Risposte” dei documenti.

 
 18/06/2016    

Due autorevoli voci alla vigilia del Concilio

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Presentiamo il testo russo e la traduzione italiana del messaggio inviato dal patriarca Kirill ai partecipanti al Concilio di Creta, nonché il testo russo e la traduzione italiana dell’intervista rilasciata al metropolita Onufrij, primate della Chiesa autonoma ucraina. Le due voci più autorevoli del patriarcato di Mosca spiegano concisamente la posizione della Chiesa ortodossa russa e la sua attitudine non negativa (pur nel rifiuto di prendervi parte) all’incontro che si terrà a Creta.

 
 18/06/2016    

Da dove viene il blocco nel Sinodo panortodosso?

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Padre Petru (Pruteanu) ci ha lasciato alcune delle più interessanti critiche del periodo pre-conciliare odierno. Ora aggiunge ancora un saggio, che presentiamo nell’originale romeno e in traduzione italiana, sulle difficoltà più basilari del processo della sinodalità ortodossa, e su cosa si dovrebbe fare (forse utopisticamente, ma bisogna ribadirlo) perché tale processo porti a risultati positivi.

 
 18/06/2016    

L'officio funebre: storia e attualità

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Nonostante in questi giorni sia piuttosto impegnato nell’analisi del Sinodo di Creta, padre Petru (Pruteanu) ci ha voluto offrire un saggio della sua competenza liturgica con risvolti pastorali e missionari, che presentiamo nell’originale romeno e in traduzione italiana nella sezione “Preghiera” dei documenti.

Anche se non sappiamo quanto effetto possa avere il suo invito al ricupero delle Liturgie abbinate ai funerali, apprezziamo la sua insistenza sul legame tra il funerale e una vita vissuta nella Chiesa. In particolare, la sua denuncia di vari abusi legati a una mal compresa pietà per i defunti è radicata nella sua insistenza che si sta facendo troppo poco per catechizzare i cristiani sul senso della morte. Se i fedeli nominali sono distrutti dal dolore, secondo padre Petru (e in questo concordiamo con lui in pieno) “non è perché è morta loro una persona cara, ma perché non capiscono niente di morte e di risurrezione”.

 
 17/06/2016    

La delegazione della Chiesa ortodossa serba andrà a Creta, ma potrebbe lasciare il Concilio

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Presentiamo la traduzione italiana della nuova dichiarazione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa serba (nella foto): il Sinodo ha deliberato la partecipazione della propria delegazione al Concilio di Creta, ma con la severa condizione che le obiezioni portate dalle Chiese non partecipanti siano oggetto di una seria discussione conciliare, senza la quale (o in presenza di una esautorazione delle Chiese non presenti) la delegazione serba abbandonerà il Concilio.

 
 17/06/2016    

Il Concilio pan-ortodosso non dovrebbe assomigliare a un Congresso del Partito Comunista

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Padre Filipp Il'jashenko (nella foto), docente di storia all’Università San Tikhon di Mosca, propone in un testo che presentiamo in russo e in italiano alcuni paralleli storici di un certo interesse tra le procedure previste per il Concilio di Creta e la vera prassi conciliare antica, dove nel paragone, per essere buoni, possiamo dire che il Concilio di Creta non fa la figura migliore.

 
 17/06/2016    

Racconto di un viaggio a Patmos

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Ringraziamo di cuore Stefano, che ci ha inviato il racconto di un pellegrinaggio davvero interessante: poco tempo dopo il suo ingresso nella Chiesa ortodossa, ha potuto infatti visitare l’isola di Patmos, “la Gerusalemme dell’Egeo”, di cui possiamo approfondire anche noi i tesori spirituali grazie alle sue esperienze di viaggio.

 
 16/06/2016    

Intervista al metropolita Ilarion sul Concilio

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Sua Eminenza il metropolita Ilarion (Alfeev) ha rilasciato a Maria Finoshina di Russia Today una video-intervista che aiuta a capire le attitudini del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa nel chiedere il rinvio del Concilio di Creta. Presentiamo il video assieme alla trascrizione in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
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