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Blogul parohului


 21/06/2014    

Nichilismo nazionale

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Il blog The Vineyard of the Saker, da cui abbiamo tradotto (con la conoscenza e l’incoraggiamento dell’autore, un serio cristiano ortodosso) molte buone spiegazioni del momento di crisi che oggi colpisce l’Ortodossia e il mondo russo, ci ha presentato un altro blog di analoghe vedute, gestito da due americani esperti di storia e spiritualità russa. Il blog si chiama The Soul of the East (l’anima dell’Oriente), di cui varrà la pena tradurre in futuro alcuni dei materiali in italiano. Presentiamo come primo esempio nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti la traduzione italiana dell’ultimo articolo apparso nel blog, intitolato Nichilismo nazionale, una buona messa a punto sulla crisi ucraina che tende a spiegare le radici del conflitto nella disgraziata politica (ancora in corso dopo secoli) di assalto alla Russia attraverso le scissioni dei suoi popoli. 

 
 21/06/2014    

Il Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina ha degradato il principale portavoce antirusso nella Rus' Carpatica

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Mosca. 20 giugno. Interfax - Il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina, ha rimosso l'archimandrita Viktor (Bedja) dalla carica di commissario per l'istruzione superiore e la scienza, abolendo nello stesso tempo tale carica.

Inoltre, il sacerdote è stato rimosso dalla carica di rettore dell'accademia teologica ucraina dei Santi Cirillo e Metodio a Uzhgorod, e inviato nel clero della diocesi di Mukachevo, annuncia il servizio stampa della Chiesa ortodossa ucraina.

"Padre Victor era il portavoce principale del movimento anti-russo in Transcarpazia, ha espresso simpatia per i banderovtsy, sostenendo l'istituzione di una Chiesa locale in Ucraina," - ha detto venerdì al corrispondente di "Interfax-Religion" Kirill Frolov, capo del Dipartimento per le relazioni con la Chiesa ortodossa russa e la comunità ortodossa nei paesi della CSI.

Inoltre, a causa di inconvenienti, giovedì il Sinodo ha deliberato l'abolizione del Dipartimento onorario guidato dal segretario della Chiesa ortodossa ucraina, il metropolita Aleksandr (Drabinko).

NB. Chi ha bisogno di un commento per capire questa notizia, la legga così: il metropolita Onufrij e il Santo Sinodo hanno iniziato a fare pulizia in casa. Anche ad alti livelli, uno ha la libertà di sbraitare quanto vuole contro la Russia, senza nemmeno temere di essere deposto dal clero (dopo tutto, questa libertà conferma che ci troviamo nella Chiesa di Cristo, non in una conventicola uniata o scismatica), ma non può servirsi di una posizione di prestigio per fare accordi personali separati con i nemici della Chiesa.

 
 20/06/2014    

Perché abbiamo bisogno dei santi e li onoriamo

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Dopo la domenica dedicata a tutti i santi, il portale pravoslavie.ru ci ricorda l’importanza della loro venerazione riportando un saggio di Gabe Martini, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Santi” dei documenti. Rivolgendosi in particolare ai protestanti e utilizzando una prospettiva biblica e i vivi ricordi – dal suo passato di giovane battista – della venerazione di figure di cristiani vivi, Gabe Martini spiega come i migliori esempi per i giovani cristiani sono quegli stessi cristiani che, avendo “combattuto la buona battaglia” fino alla fine della loro vita, non offrono alcun rischio di scandalo a chi vuole affidarsi al loro modello.

 
 20/06/2014    

Metropolita Onufrij: le regole del nuovo mondo europeo per noi sono inaccettabili

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

pravoslavie.ru

Kiev, 19 giugno 2014

Il locum tenens della cattedra metropolitana di Kiev, il metropolita Onufrij di Chernovtsy e della Bucovina, in un'intervista a "Interfax-Religion" si è soffermatro tra le altre cose sulle cause spirituali dei tragici eventi che si svolgono oggi in Ucraina.

"Vediamo un conflitto di interessi economici, politici, e se volete, spirituali tre Oriente e Occidente, e questa crepa si è estesa in Ucraina. Questa è la nostra tragedia" - in particolare, ha detto il presule.

"L'Oriente ha i suoi valori, l'Occidente i propri, noi siamo una zona cuscinetto tra Oriente e Occidente", così ha detto, soffermandosi sulla differenza di questi valori:

"Un quarto di secolo dopo la persecuzione atea, cerchiamo con i poveri e i bisognosi nella nostra terra di rivivere la fede in Cristo e rafforzare la sua Chiesa, e l'Europa ci mostra già un esempio specifico di una vita senza Cristo, in cui non si presta attenzione ai comandamenti del Signore, ai suoi divieti. Al contrario, si incoraggia sempre di più il permissivismo, secondo il quale la vita non è santificata dalla legge di Dio, ma dai desideri umani. "

"Oggi tutto il mondo è come diviso in due campi: un campo sono quelle persone che vogliono mantenere in vigore ed efficaci le leggi morali date da Dio all'uomo per il suo beneficio. E la seconda metà viola queste leggi. Per esempio, il matrimonio. Dio ha benedetto il matrimonio dell'uomo e della donna, di Adamo ed Eva. Non di due Adami, non di due Eve. Ma ad Adamo ed Eva ha detto: "Siate fecondi e moltiplicatevi". E ora introducono leggi che Dio condanna, come il matrimonio gay "

"Un altro esempio. Cristo vieta all'uomo di disporre della sua vita - ne dispone Dio. E ora vogliono introdurre una legge sull'eutanasia, di fatto, legalizzare il peccato del suicidio".

"Oggi, nel nostro tempo, l'aborto legalizzato quando erano al potere i senza Dio, è difeso da persone che si ritengono credenti, che posano la mano sulla Bibbia e giurano su di essa".

"Perciò, quelle leggi che oggi ci offre il nuovo mondo europeo sono per noi inaccettabili. Non possiamo contribuire e partecipare a questo mondo. Abbiamo bisogno di mantenere l'unità con le persone che custodiscono la legge di Dio.

Il fatto è che se non ci sono sulla terra persone che mantengono l'ordine della vita di Dio, la vita dell'umanità è destinata all'auto-distruzione", - ha concluso il presule.

Potete leggere qui la versione completa dell'intervista.

 
 20/06/2014    

Chiese ortodosse: bombardamenti nel Donbass e minacce in Ucraina

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

A Slavjansk si moltiplicano i bambardamenti di chiese: l'altro ieri vi abbiamo presentato le rovine della cappella accanto alla chiesa di san Serafino di Sarov nel sobborgo di Cherevkovka. Ora a Slavjansk hanno bombardato la cattedrale di Sant'Aleksandr Nevskij (che potete vedere qui sotto in un'immagine prima della guerra) e la chiesa della Risurrezione. Purtroppo nel bombardamento di quest'ultima chiesa è morto il custode (pregate per il riposo dell'anima del servo di Dio Aleksandr).

Le notizie delle chiese attaccate a Slavjansk ci arrivano perché nella Repubblica di Donetsk la stampa è libera. Non osiamo pensare a cosa stia succedendo nell'Ucraina occidentale, dove giungono voci, che per ora non è possibile confermare (...censura dei media?), di preti ortodossi ucraini del Patriarcato di Mosca costretti a fuggire in Russia mentre uniati e scismatici - inclusi i leader del loro clero - li minacciano apertamente di morte, e le loro chiese di distruzione.

 
 19/06/2014    

Appello di sua Santità il patriarca Kirill al pleroma della Chiesa ortodossa russa

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

patriarchia.ru, 17 giugno 2014

Sua Santità Kirill, patriarca di Mosca e di tutta la Rus', si appella al pleroma della Chiesa ortodossa russa.

Cari fratelli e sorelle, oggi mi rivolgo alla pienezza della nostra Chiesa, a tutti i popoli della Rus' storica.

Non ci può essere per noi oggi nulla di più importante che il fratricidio che continua, infiammando il territorio dell'Ucraina, distruggendo sempre più vite.

Oggi la parte meridionale della Rus' storica è in fiamme per lotte intestine.

I risultati di questo conflitto sanguinoso sono spaventosi. Non si parla più di un centinaio di vittime, come quest'inverno a Kiev, ma di molte, molte centinaia di morti, migliaia di feriti e senzatetto. Solo il diavolo può festeggiare quando i fratelli combattono, si distruggono a vicenda, provocano lesioni, indebolendo le forze vitali del popolo.

E, naturalmente, la Chiesa ortodossa russa, la Chiesa della Rus' spiritualmente indivisa, non può dividere il popolo di Dio secondo principi politici, nazionali, sociali o di qualsiasi altro tipo. La Chiesa compie la missione affidatale dal Signore Gesù Cristo, e non agisce a comando o su richiesta di varie forze politiche. Questo è ciò che la distingue da alcune organizzazioni, religiose di nome, ma in realtà essenzialmente secolari.

Ci sono state più volte guerre intestine nella nostra storia. Sono queste che hanno portato all'indebolimento della Rus' di Kiev e alla caduta dei principati separati e sotto l'orda di Batu, al terribile Tempo dei Torbidi nello stato russo nel XVII secolo, al mostruoso spargimento di sangue e all'instaurazione per molti anni di un regime senza Dio nel ventesimo secolo.

Le lezioni della storia mostra anche che lo lotte intestine generano sempre minacce di assoggettamento della Patria a forze esterne. Come ai vecchi tempi, così oggi ci troviamo di fronte al rischio di perdere la vera sovranità del popolo. Una sovranità, che si esprime nella possibilità e nella capacità di organizzare la propria vita sulla base dei valori morali, spirituali e culturali che per grazia divina abbiamo ricevuto dai nostri antenati al battistero della Rus' di Kiev, coltivati e assimilati nel corso di una storia plurisecolare.

Faccio appello a tutti coloro che prendono decisioni: interrompete immediatamente lo spargimento di sangue, iniziate reali negoziati per la pace e la giustizia. Non c'è nulla da vincere in una guerra civile, non ci possono essere guadagni politici che valgano più delle vite delle persone.

Per quanto riguarda la Chiesa, le sue braccia e il suo scudo sono la preghiera e la Parola di Dio, che è "viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio" (Ebrei 4:12).

Invito tutti i figli della Chiesa ortodossa russa a una maggiore preghiera, a mantenre rigorosamente il digiuno dei Santi Apostoli, appena iniziato. In modo speciale mi appello alle comunità monastiche: pregate ora il Signore, come sapevano pregare i nostri pii antenati nei tempi terribili degli sconvolgimenti; come in tempi di guerra fratricida pregarono il Padre celeste per la sua cessazione gli iniziatori del monachesimo russo, Antonio e Teodosio delle grotte di Kiev, come pregò per la cessazione dell'odiosa discordia di questo mondo l'intercessore delle terre russe, il venerabile Sergio di Radonezh, come gridarono al Signore nei giorni di caos sanguinoso e di guerra civile il santissimo Tichon, patriarca di tutte le Russie, e il santo ieromartire Vladimir, metropolita di Kiev.

In tutti i luoghi di culto della nostra Chiesa sia ora letta in permanenza la speciale preghiera, di cui oggi ho approvato il testo, per la pace e per il superamento della guerra fratricida.

"Che il Dio della pace vi santifichi interamente, e il vostro spirito, anima e corpo si conservino intramente irreprensibili" (1 Tess 5:23).

Dall'ufficio stampa del patriarca di Mosca e di tutta la Rus'

Preghiera per la fine della guerra fratricida, da leggere nel corso dell'ectenia di supplica intensa alla Divina Liturgia

In un appello a tutta la Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill di Mosca e tutta la Rus' ha benedetto che in tutte le chiese si compia una speciale preghiera per la pace e per il superamento la guerra fratricida in Ucraina.

Signore Gesù Cristo, nostro Dio, guarda con il tuo occhio misericordioso alla sofferenza e al grande grido di lamento dei tuoi figli nella terra ucraina.

Libera il tuo popolo dalla guerra fratricida, fai cessare lo spargimento di sangue, arresta il corso dei pericoli imminenti. Non lasciare senza rifugio chi è scacciato dalla sua casa, nutri gli affamati, consola chi piange, riunisci chi è stato separato.

Non lasciar diminuire il tuo gregge amareggiato dai propri vicini, ma nella tua generosità dona una rapida riconciliazione. Addolcisci i cuori di chi si è indurito e riportali alla tua conoscenza. Dona la pace alla tua Chiesa e ai suoi figli fedeli, affinché con un solo cuore e una sola bocca glorifichino te, nostro Signore e Salvatore, nei secoli dei secoli. Amen.

 
 19/06/2014    

La volontà di pace non significa indifferenza

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 
La Chiesa (quella vera... diffidate delle imitazioni "locali" ucraine, per quanti copricapi patriarcali possano sfoggiare) continua a invocare pace e soprattutto a PREGARE. Ricordiamo a tutti di non confondere il desiderio e l'invocazione della pace con il neutralismo che si disinteressa della giustizia. Noi preghiamo perché le ostilità cessino dappertutto, ma non possiamo e non potremo mai mettere sullo stesso piano le persone che oggi combattono per proteggere e per permettere di evacuare questi civili (ai quali l'Alto Commissariato per i Profughi delle Nazioni Unite sta rifiutando di concedere lo status di rifugiati):
 
 
e le persone che invece oggi usano questi stessi civili per giocare al tiro a segno! Se quest'ultima vi sembra un'affermazione esagerata, leggetevi il rapporto dalla città di Schast'e (cittadina della regione di Lugansk, il cui nome per amara ironia significa "felicità"), dove la Guardia Nazionale ucraina sta organizzando (tenetevi forte...) un "safari dei civili". Quando arrivano i negoziatori per chiedere di seppellire i morti, sparano ai negoziatori. E ora pensate che questi "cacciatori" si candidano a diventare cittadini dell'Unione Europea...
 
 18/06/2014    

Riflessione per il Digiuno degli Apostoli

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 
chiesa di san Serafino di Sarov a Cherevkovka, 17 giugno 2014
 
Questo non è il Kosovo...
non è la Siria...
...è il bacino del Don!
 
Chi è il colpevole della distruzione della cappella?
Un nazionalista assatanato che fa a pezzi il suo stesso paese?
Forse...
...o forse anche tu, che stai a guardare e non fai niente.
 
Come hai detto: "...tu preghi per la pace"?
Torna a dirlo quando a forza di preghiere 
avrai il volto rigato di lacrime e le ginocchia sbucciate
(non temere, starai sempre meglio degli ortodossi del Donbass);
forse sarai più credibile.
 
 18/06/2014    

Una vacanza… dall'Ortodossia?

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

In un articolo su Pravmir, che presentiamo nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Ortoprassi” dei documenti, padre Mikhail Samokhin offre alcuni spunti interessanti per coniugare Ortodossia e vacanze, compito che alcuni possono trovare difficile per il rilassamento generale delle abitudini e per la possibilità di cadere in diverse tentazioni. Possiamo scoprire che andare in vacanza può essere un modo per tenere in attività parti della nostra attenzione spirituale che non hanno veramente bisogno di prendersi molto riposo, e il cui esercizio non nuoce affatto al riposo generale dell’organismo.

 
 18/06/2014    

Aggiornamenti sulla "guerra tiepida" in Novorossija e nel mondo

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Il dovere più importante di chi può dare uno sguardo al mondo attraverso Internet è quello di informare correttamente, soprattutto in questi tempi di conflitto globale legato a una pressione enorme di disinformazione di massa. Saker (“il falco sacro”), il blogger ortodosso attento a monitorare gli attacchi contemporanei alla Russia, di cui abbiamo già parlato sul nostro sito, in questi giorni ha preparato alcuni studi e commenti che giudichiamo molto importanti per capire la condizione attuale della Novorossija. Riuniamo in un solo articolo ben tre di questi testi recenti dal blog The Vineyard of the Saker e li presentiamo nella sezione “Geopolitica ortoodossa” dei documenti. Il primo è un’analisi attenta degli obiettivi della presente “guerra tiepida” tra USA e Russia (non russo-ucraina, non ucraino-americana, ma proprio russo-americana) a livello strategico e tattico. Nel secondo testo, sentiamo parlare un soldato della Forza di Difesa della Novorossija, “Juan,” che spiega le difficoltà e le speranze della popolazione del Donbass (qualcosa che MAI in questi giorni la stampa generalista ci farebbe sapere). Nel terzo documento, Saker analizza i tentativi disperati della giunta di Kiev (che sente arrivare la sua fine) di trascinare la Russia in un conflitto facile dal punto di vista militare, ma rovinoso sotto il profilo politico.

 
 17/06/2014    

Storia e santità della Rus’ Carpatica

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Parlare della Rus’ Carpatica è sempre importante per gli ortodossi: terra ancestrale dei popoli della Rus’, sottoposta attraverso tutte le epoche storiche (anche quella presente) a ogni sorta di persecuzione e vessazione, eppure in grado di risorgere continuamente nella continua tradizione della vera fede in Cristo risorto. L’articolo che padre Andrew Phillips ha preparato sul sito Orthodox England, e che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, è un saggio ormai vecchio di anni, ma che potrebbe essere stato scritto ieri (e che spiega, tra l’altro, molte cose sulla crisi ucraina oggi in corso). Soprattutto, è un tributo a un santo straordinario, l’archimandrita Aleksij (Kabaljuk), apostolo del popolo russino, e a diversi altri confessori della fede ortodossa che in questa terra si è mantenuta con un vigore straordinario, e offre speranze agli ortodossi isolati e perseguitati in tutto il mondo.

 
 16/06/2014    

Il racconto della preghiera e del volpacchiotto

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Dopo avere segnalato che il libro Santi Quotidiani di padre Tikhon (Shevkunov) è ora disponibile o in corso di traduzione in molte lingue, incluso il cinese, ma non l’italiano, ci mettiamo noi stessi all’opera per rendere disponibili almeno alcune parti del libro già presenti in rete. Presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti una toccante storia presa dalle narrazioni del Prologo, con cui padre Tikhon vuole sottolineare la santità ingenua ma sincera da lui sperimentata in molti luoghi della Russia in cui la fede ortodossa è in rinascita.

Ultima ora: Proprio questa sera abbiamo avuto notizia che al monastero Sretenskij stanno effettivamente pensando a una traduzione italiana dell’opera. Grazie di cuore a tutti quelli che si stanno adoperando per questo compito davvero importante.

 
 16/06/2014    

Déjà Vu

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

In uno degli ultimi articoli del suo blog, che abbiamo tradotto nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, Padre Andrew Phillips richiama la nostra attenzione sulla lista di paesi che hanno subito un tentativo di rovesciamento “democratico” dei loro governi, e sugli esiti disastrosi di queste moderne rivoluzioni. Laddove i paesi non sono caduti nel caos totale e nella distruzione armata, padre Andrew fa notare una presenza ricorrente della devozione alla Madre di Dio. Auguriamoci che la stessa devozione, profondamente sentita in Ucraina, sia la chiave della liberazione del popolo ucraino dal regime dei suoi malaugurati “liberatori” imposti dall’estero.

 
 16/06/2014    

L'Ucraina spara sui suoi bambini, ma strilla per il "crimine" della morte in guerra dei suoi soldati

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Giovedì 12 giugno due autobus che evacuavano i bambini da Slavjansk sono finiti sotto il fuoco dei posti di blocco della città, nonostante la scritta "bambini", ben visibile sui lati dei veicoli (foto Andrej Stenin, RIA Novosti), e bandiere bianche esposte ai loro lati. Bilancio: almeno tre feriti tra i passeggeri, e uno degli autobus distrutto.

Mercenari stranieri che non sanno leggere i caratteri cirillici? In tal caso, dovrebbero conoscere il significato di una bandiera bianca. Coscritti ignoranti che non sanno cosa sia una bandiera bianca? In tal caso, dovrebbero saper leggere la parola "дети" (almeno questo lo si deve concedere, al retaggio dell'istruzione sovietica).

Sparare coscientemente sui bambini è un gesto che non ammette alcuna giustificazione, ed era necessario che i "mezzi di distrazione di massa" trovassero un diversivo per nascondere la vigliaccata. Sono riusciti a trovarlo, camuffando abilmente come crimine un atto di guerra.

Nella notte tra il 13 e il 14 giugno la milizia della Repubblica di Lugansk ha abbattuto un aereo militare ucraino che portava un commando di 40 paracadutisti e 9 membri dell'equipaggio all'aeroporto di Lugansk in mani governative (i teppisti della "Guardia nazionale" si sono impadroniti degli aeroporti delle capitali del Donbass, solo perché sono luoghi deserti e fuori città: non sono riusciti a occupare, in due mesi di operazioni militari, altro che una singola cittadina di meno di 30.000 abitanti). Bilancio: aereo distrutto, nessun sopravvissuto.

Quale delle due notizie credete che abbia occupato le prime pagine di tutto il mondo "democratico"? Quale dei due "crimini" pensate che sia stato esecrato dal presidente delle Nazioni Unite? Per quale dei due eventi ritenete che la Procura Generale di Kiev (quella da cui Natalia Poklonskaja era riuscita a fuggire all'ultimo momento) abbia aperto un'indagine penale? Prego, signore e signori, la disinformazione è servita.

 
 15/06/2014    

Mentre la “democrazia” avanza in Ucraina, ecco qualche parola di buon senso di Nikolaj Starikov

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Arrivano a Semenovka le armi chimiche dell’esercito ucraino: di tratta di bombe incendiarie al fosforo bianco, regolarmente filmate e descritte dagli specialisti, e regolarmente vietate dalle convenzioni internazionali. Ricordiamo che qualcuno sbraitava, non più di una decina di mesi or sono, sull’atrocità dell’uso governativo di armi chimiche in aree abitate da civili in Siria (e non era neppure vero che le usava il governo, ma la macchina della disinformazione non può perdere tempo con simili quisquilie...). Il piano della “pacificazione” dell’Ucraina passa ora per il progetto dei “campi di filtraggio”, dove la popolazione civile del Donbass potrà passare periodi di vacanze a spese del governo, in attesa che i suoi elementi russofili siano “filtrati” e destinati alla deportazione (o peggio). Insomma, siamo tornati ai campi di concentramento, ma che cosa non si fa per esportare la libertà...

Intanto, per non farci mancare nulla, l’Ucraina “democratica” ci fa vedere il rispetto della sovranità internazionale con le ultime gloriose manifestazioni dei propri diritti statali davanti all’ambasciata russa di Kiev.

In un'intervista recente sul suo video blog, Nikolaj Starikov (nella foto), giornalista e attivista politico e sociale russo di vedute conservatrici, spiega i motivi del mancato intervento russo a favore della popolazione del Donbass (a cui abbiamo già dedicato un articolo di approfondimento), e sottolinea alcuni elementi che dovremmo cercare di non ignorare e di non far ignorare:

1 – Le repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk non sono ribellioni contro uno stato legittimo, ma contro un governo illegittimo creato con un colpo di stato. Queste entità dovrebbero trattate viste dalla comunità internazionale almeno con lo stesso livello di riconoscimento accordato alla giunta di Kiev.

2 – L'arma principale in una guerra civile è la persuasione. In una lotta per la conquista delle menti e dei cuori, non ci si deve arrendere nel presentare fatti e opinioni (e in questo, purtroppo, la popolazione del Donbass è seriamente svantaggiata, nonostante la recente comparsa di un proprio canale televisivo In Internet, "Новости-Новостей")

3 – Aspettiamoci altre “maidanizzazioni” a catena, se questo deplorevole andazzo di destabilizzazione non sarà fermato. Come Starikov fa notare con cinismo ma anche con assoluto realismo, gettare un paese come l’Ucraina nel caos "costa poco ed è divertente": quale sarà il prossimo governo che gli Stati Uniti cercheranno di far saltare?

Presentiamo una traduzione italiana parziale dell'intervista a Nikolaj Starikov nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
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