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Il Blog del Parroco


 25/03/2015    

Appello del giornalista ucraino Anatolij Sharij

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Abbiamo già parlato sul nostro sito di Anatolij Sharij, un giornalista ucraino "scomodo" (come dovrebbe essere ogni giornalista che si rispetti), ma di un notevole equilibrio, che sa trattare i fatti tragici e controversi con obiettività, e quelli manifestamente assurdi con umorismo.

Oggi Anatolij Sharij vive come rifugiato politico in Lituania, e rischia di perdere tale status semplicemente per aver osato criticare il governo ucraino. Osservate con attenzione il filmato del suo appello, una vera lezione di democrazia:

[NB. Video non disponibile - chiedetevi perché...]

 
 24/03/2015    

Lettera degli abitanti della Transnistria a Poroshenko, in risposta all'offerta di aiutarli a integrarsi nella Moldova

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Fort Russ, 19 marzo 2015

Noi, abitanti della Transnistria, siamo rimasti molto sorpresi dall'evidente preoccupazione per il restauro dei confini statali storici da parte di Petro Poroshenko e, a nostra volta, intendiamo esprimere il nostro consenso, a condizione, tuttavia, che l'Ucraina ritorni alla sua patria storica, cioè, alla Russia, per ristabilire l'integrità territoriale delle terre russe. Cosa che in realtà i vostri cittadini dell'Ucraina stanno chiedendo da più di un anno.

Caro signor Poroshenko, siamo sorpresi che lei si sia occupato dell'integrazione di Stati esteri, senza cominciare da quella del suo. Per mostrarci un esempio di come fare i conti con la propria patria storica, ora lei non deve far altro che dare il suo esempio e ripristinare l'ingiustizia storica del crollo della grande Unione, la super-potenza nucleare.

Nel caso in cui lei neghi alla Russia il ritorno della terra che le spetta per diritto, allora saremo costretti a rifiutare la sua proposta, perché se lei non trova la forza per tornare a casa, che diritto ha di far tornare noi da qualche parte?

Sinceramente ci auguriamo che lei ritorni ai suoi sensi e si integri nella Federazione Russa, dove la popolazione ricomincerà a vivere normalmente, e non come ora, a limitarsi a esistere e a sopravvivere.

Con rispetto, gli abitanti della Transnistria.

 
 24/03/2015    

La Chiesa bulgara depone un prete italo-americano in Alaska

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

La deposizione di un prete ortodosso è sempre un colpo al cuore. In particolare, per noi ortodossi in Italia, quando il prete è di radici italiane. Più di tutto, quando il prete è stato per anni nostro amico e corrispondente.

Padre Paisius De Lucia (nella foto), ora ridotto allo stato laicale dalla decisione della corte diocesana del patriarcato bulgaro in America del 21 marzo 2015, è stato fino a poche settimane fa il direttore di un progetto chiamato St. Innocent Academy a Kodiak, in Alaska. Prima della sua ricezione nella Chiesa bulgara, era stato parte del movimento dei cristiani californiani giunti all'Ortodossia grazie al messaggio di padre Seraphim Rose. Come tale, lo avevamo incontrato più volte nei viaggi da lui fatti in Italia.

Le vicende che lo hanno portato a questa deposizione sono legate ad accuse di giovani e studenti dell'accademia (se sono accuse sufficienti a convincere un tribunale ecclesiastico, riteniamo che siano di una solidità a tutta prova): accuse di abusi di vario genere, per fortuna non di natura sessuale, ma dovuti a un carattere tirannico e all'imposizione di malsani meccanismi di controllo legati alla direzione spirituale. La decisione della corte diocesana è molto discreta e bilanciata, e non desideriamo aggiungere nulla in merito, limitandoci a pregare per un confratello che ha evidentemente ecceduto nei compiti a lui affidati, ma che non per questo ha meno bisogno delle nostre preghiere, così come le meritano tutti coloro che hanno sofferto in questa triste vicenda.

 
 23/03/2015    

Videointervista a Oles’ Buzina

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

La scorsa settimana, Saker ci ha presentato un regalo di grande valore: un video di 90 minuti con una fitta intervista a Oles’ Buzina sulla storia e dell’Ucraina e la sua situazione attuale. Abbiamo avuto modo di ammirare la competenza di storico e la relativa imparzialità (merce rara, nell’Ucraina odierna) di Oles’ Buzina, di cui abbiamo già presentato sul nostro sito una dettagliata storia del campo di concentramento austro-ungarico di Talerhof.

Presentiamo questa magistrale lezione di storia ucraina (sulla quale concordiamo con Saker che finora niente di simile è stato disponibile ai lettori dei nostri paesi), assieme con l’introduzione di Saker e la nostra trascrizione del video in italiano, nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti. Ci scusiamo con i nostri lettori del lunedì (che sono i più assidui e numerosi) per aver caricato il testo con molte ore di ritardo sui nostri abituali aggiornamenti quotidiani: ci sono voluti tre giorni per terminare la trascrizione dell’intervista, ma confidiamo che sia uno sforzo ben speso!

 
 22/03/2015    

Viaggio tra gli iconografi romeni contemporanei

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Il blog Orthodox Arts Journal ci offre una panoramica di alcuni dei più significativi rappresentanti dell’iconografia romena di oggi. L’autrice del testo, madre Atanasia (Văetişi), è non solo l’igumena del monastero Stavropoleos di Bucarest, ma anche una docente di storia dell’arte religiosa, e ci fa notare come gli autori da lei selezionati, pur formati ai canoni più tradizionali dell’Ermeneutica della pittura (il tradizionale manuale per iconografi), sviluppano stili innovativi propri nell’affrontare diverse esigenze di una sempre più diffusa committenza di icone. Presentiamo il saggio sugli iconografi romeni nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
 21/03/2015    

L'aborto è diventato "un valore europeo"

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Pravoslavie.ru, 18 marzo 2015

Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione che riconosce l'aborto come un diritto fondamentale e anche come una parte dei diritti riproduttivi, nonostante il fatto che la questione rimanga nell'ambito della politica nazionale dei governi delle nazioni dell'UE. Il cosiddetto "rapporto Tarabella", che porta il nome del politico belga Marc Tarabella, è andato oltre la parità tra donne e uomini, e la discussione è diventata uno strumento di cambiamento radicale promuovendo l'accesso all'aborto come diritto umano fondamentale, riporta il sito Rosprav.ru.

Nel complesso la situazione si sta muovendo verso l'intensificazione della retorica pro-aborto nei paesi dell'UE e verso la pressione sui paesi che difendono la vita prenatale dei propri cittadini. La sezione 45 del "rapporto Tarabella" dice: "...sostiene che le donne devono avere il controllo dei loro diritti sessuali e riproduttivi... avere accesso alla contraccezione e all'aborto..." La risoluzione è stata adottata in occasione della sessione del Parlamento europeo a Strasburgo con un voto di 441 contro 205 con 52 astenuti. La misura è stata pienamente sostenuta dall'Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici (il gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo). Dopo la costituzione del Parlamento europeo nel 1953, il gruppo è esistito sotto vari nomi e fino alle elezioni del 1999 ha avuto la maggioranza dei rappresentanti al Parlamento. Nel Parlamento europeo è attualmente il secondo partito per appartenenza numerica.

La Federazione delle associazioni familiari cattoliche in Europa ha descritto il rapporto come "contraddittorio", in quanto ritiene l'aborto come un diritto umano fondamentale e contraddice anche la Carta dei diritti umani dell'Unione Europea. Il primo articolo della Carta recita: "La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata". Il secondo articolo afferma:" Ogni persona ha diritto alla vita". La Carta è un documento che fissa alcuni diritti fondamentali. La formulazione di questo documento è stata coordinata a livello ministeriale ed è inclusa nel progetto costituzionale per l'Europa. Il "rapporto Tarabella" ha provocato una protesta tra le comunità cristiane dell'UE ed è stata lanciata una campagna con raccolta di firme contro di esso. 160.000 persone hanno già firmato la petizione contro la relazione.

Giovedì il Parlamento europeo adotterà probabilmente un altro documento pro-aborto: il "rapporto Panzeri", dal nome del suo autore, Pier Antonio Panzeri. L'articolo 15 di questo documento riconosce l'aborto "come mezzo per salvare la vita delle donne". Con il termine burocratico dell'UE, "accesso ai servizi di salute riproduttiva", si intende la promozione di aborti, controllo delle nascite, e corruzione di minorenni.

Bruxelles, 16 marzo 2015

 
 20/03/2015    

Due risposte a domande su Scritture e sacramenti

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Riportiamo nella sezione "Domande e risposte" dei documenti due recenti contributi dal blog di padre John Whiteford. Il primo, Che cosa succede in Esodo 4:24-26?, cerca di gettare luce su uno dei passi più strani e oscuri dell'Antico Testamento; il secondo, I sacramenti nella Bibbia, risponde ad alcune domande sul numero e la natura dei sacramenti, mortrando le basi bibliche della prassi sacramentale della Chiesa.

 
 19/03/2015    

Anziano Efrem di Vatopedi: chiedo al popolo ucraino di rimanere fedele alla Chiesa canonica (VIDEO)

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Pravoslavie.ru, 18 marzo 2015

Santo Monte Athos, 16 Marzo 2015

L'archimandrita Efrem, abate del monastero di Vatopedi sul monte Athos, si è rivolto al popolo ucraino, chiamandolo "a rimanere fedele alla Chiesa canonica, al primate canonico e al sinodo canonico", riferisce il servizio stampa della Chiesa ortodossa ucraina.

L'anziano Efrem ha pronunciato queste parole durante il suo incontro con il capo della Chiesa ortodossa ucraina, sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev, che ha visitato il Monte Athos la scorsa settimana.

L'anziano ha condiviso la sua preoccupazione per gli avvenimenti in Ucraina.

"Con un peso sul cuore seguo la situazione attuale dell'Ucraina e dal santo Monte Athos chiedo al popolo ucraino di rimanere fedele alla Chiesa canonica, al primate canonico e al sinodo canonico. Vogliamo che i cittadini ucraini sostengano la Chiesa canonica. Obbedire alla Chiesa canonica è importante per la salvezza", ha detto l'archimandrita Efrem.

L'anziano athonita ha augurato al popolo ucraino di essere sempre sotto la protezione della Madre di Dio.

"Stiamo pregando con umiltà che la nazione ucraina sia protetta dalla grazia di Gesù Cristo", ha anche detto.

Il 13-14 marzo 2015 una delegazione della Chiesa ortodossa ucraina, guidata dal suo primo ierarca, ha compiuto un pellegrinaggio al Monte Athos (Grecia), dove ha offerto una preghiera per lo stato ucraino e per il suo popolo sofferente. Sua beatitudine il metropolita Onufrij ha pregato nei luoghi santi dell'Athos che la guerra in Ucraina si possa fermare rapidamente e possa giungere la pace tanto attesa.

 
 19/03/2015    

Il mondo ortodosso di oggi è post-cristiano o pre-cristiano?

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Padre Andrew Phillips non ha un grande rispetto (come noi, del resto) per quelle frange del mondo ortodosso che si fanno prendere dall’ansia di “integrarsi” nel mondo contemporaneo (ovvero ateo e visceralmente anticristiano), producendo quella che egli stesso definisce Halfodoxy, ovvero “mezzodossia”, un tiepido compromesso tra fede ortodossa e indifferentismo laicista.

Una domanda interessante che padre Andrew ci invita a esaminare è se tali frange si possono definire “post-cristiane”, ovvero ormai compromesse senza speranza in una visione non più cristiana, oppure “pre-cristiane”, ovvero non ancora compiutamente evangelizzate e ancora alla ricerca di una fede che riesca a dare le risposte ultime. Dalla risposta a questa domanda dipende molto del futuro dell’Ortodossia in Occidente. Presentiamo questo testo di padre Andrew nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
 19/03/2015    

11 anni dal pogrom del Kossovo

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Martedì 17 marzo è stato l’undicesimo anniversario della “notte dei cristalli” del Kossovo, un pogrom anti-sebo e anti-cristiano ortodosso programmato con cura e portato avanti sotto gli occhi largamente indifferenti della KFOR (con una notevole eccezione di intraprendenza e coraggio da parte del contingente italiano). Questo punto basso della barbarie umana è stato commemorato con graffiti apparsi sul muro del seminario di Prizren (un’offesa tutto sommato minore, ma che rompe un periodo di tranquillità che durava ormai da quattro anni):

Per non dimenticare, riproponiamo ai lettori del blog la serie completa dei nostri post del diario dal Kossovo del novembre 2013, con visite a molti dei punti chiave dell’area (incluso il seminario di Prizren).

 
 19/03/2015    

Eterna memoria a padre Thomas Hopko

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Padre Thomas Hopko, sacerdote nella Chiesa Ortodossa in America e decano emerito del St Vladimir's Theological Institute, si è addormentato nel Signore il 18 marzo 2015, dieci giorni prima del suo settantaseiesimo compleanno. Padre Thomas portava il titolo di protopresbitero, che nelle Chiese di tradizione russa come la sua è dato solo a sacerdoti sposati di eccezionale importanza e rango (nella Chiesa Ortodossa in America, il titolo è riservato a un singolo prete).

Padre Thomas era già comparso nei testi del nostro sito, ed è stato un punto di riferimento per tutte le persone di lingua inglese interessate all'Ortodossia, per le quali ha scritto una voluminosa quantità di risposte a domande e introduzioni alla fede ortodossa.

Chi desidera maggiori dettagli sulla sua biografia e sui suoi ultimi giorni, può consultare il blog curato dai suoi familiari.

 
 18/03/2015    

La commissione pre-conciliare di Chambesy si spacca sul tema dell'omosessualità

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Dopo le notizie dell'ingerenza del patriarcato di Costantinopoli in Ucraina e nella Chiesa cecoslovacca, ci aspettavamo altre interferenze di ogni tipo per creare divisioni nella Chiesa ortodossa. Ce ne aspettavamo letteralmente di tutti i colori, e non ci siamo stupiti più di tanto a vedere un dissidio a livello pre-conciliare assumere i colori... dell'arcobaleno gay!

Date un'occhiata (se necessario, con un traduttore automatico), a questo articolo del sito greco Dimokratianews, intitolato Η ομοφυλοφιλία, μήλον της έριδος για τους Ορθόδοξους Ιεράρχες στη Γενεύη (L'omosessualità, pomo della discordia tra i gerarchi ortodossi a Ginevra), che testimonia una nuova pietra di inciampo nella commissione pre-conciliare riunita dal 16 al 20 febbraio 2015 al centro del Patriarcato ecumenico a Chambesy presso Ginevra.

Parte del lavoro di preparazione al Concilio inter-ortodosso, previsto per l'estate del 2016, prevedeva la revisione di testi approvati ai tempi del blocco sovietico, in particolare il documento del 1986 sul contributo ortodosso in temi di pace, giustizia, libertà e fratellanza. Nel corso delle comprensibili proposte di eliminare gli anacronismi del testo, ha suscitato un totale scalpore la proposta del metropolita di Pergamo Ioannis Zizioulas di includere un emendamento sui diritti delle minoranze sessuali, sulla falsariga della legge anti-razzista (ma in sostanza anti-ortodossa) che la Comunità Europea aveva cercato di imporre nei propri paesi a maggioranza ortodossa. L'emendamento ha visto l'immediata opposizione dei metropoliti Ilarion del patriarcato di Mosca, Basilio del patriarcato di Antiochia e Amfilohije del patriarcato di Serbia.

Dopo oltre sette ore di dibattito, un emendamento di compromesso di "non-discriminazione delle minoranze di altro genere pur senza condividerne opinioni e principi" è stato proposto e votato dai rappresentanti delle chiese autocefale di Grecia e di Cipro e dei patriarcati di Costantinopoli, Gerusalemme e Alessandria. Neanche questo emendamento è passato, per l'opposizione delle Chiese russa, antiochena, serba, bulgara, georgiana e romena.

La posizione compatta del blocco che i soliti cinici chiamano "la mafia fanariota" è vista dall'articolo con un senso di vergogna, ma non è affatto una novità: le stesse spaccature si sono viste in problemi ecclesiologici vecchi (come le controversie sulla giurisdizione del patriarcato di Gerusalemme in Australia e in America) e nuovi (come il conflitto sulla giurisdizione nel Qatar).

I testi pre-conciliari dell'epoca sovietica rimarranno come testimonianza di un tempo in cui la maggioranza delle Chiese ortodosse non aveva la libertà di esprimere apertamente il proprio punto di vista. Ai nostri lettori lasciamo il compito di giudicare quali siano oggi le Chiese ortodosse non libere.

 
 18/03/2015    

"Ho compiuto 17 anni nel 1991"

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Russia.it, 15 marzo 2015

"Ho compiuto 17 anni nel 1991. Era al potere tutta la marmaglia che ora critica Putin. Non riesco a ricordare una sola cosa buona che questa marmaglia sia riuscita a fare. Ricordo solo come sia riuscita a distruggere il mio paese. Come la gente non ricevesse lo stipendio per anni. Come un professore di fisica nucleare, per sopravvivere, fosse costretto a lavorare come conciatore e staccasse lo strato superiore delle pelli con la falce. Ricordo come mia madre, dopo aver lavorato per 23 anni come infermiera specializzata nel reparto di rianimazione pediatrica ed aver salvato da morte certa decine di bambini, si fosse ridotta a lavorare come "commerciante-navetta" (commercianti al dettaglio di merci a buon mercato, acquistate all'estero, soprattutto in Turchia n.d.t.). Ricordo bande di bastardi che prendevano il pizzo persino dalle vecchiette che vendevano semi di girasole. Ricordo come nella mia città natale (Nal'cik) sequestrare persone fosse divenuta una pratica normale per fare soldi e come le carogne che commettevano questo crimine venissero ritenute dei rispettabili uomini d'affari. Ricordo come gli statunitensi venissero fatti accedere volentieri ai nostri siti militari più segreti. Ricordo come, per fare piacere a questi statunitensi, venissero distrutti aerei, missili, sottomarini e tutto quello che la mia Patria era riuscita a creare. Ricordo gli anziani ridotti in miseria, costretti a chiedere l'elemosina per strada. Ricordo le umiliazioni che dovevano sopportare i veterani dell'Afghanistan, mutilati nei combattimenti. Dopo aver eseguito gli ordini della Patria, uno sputo in faccia è l’unica cosa che hanno ricevuto dai "merdocrati" che ora giocano a fare i difensori degli "human rights".

Devo continuare? Continuiamo... perché mi ricordo anche che i sequestri cessarono due settimane dopo l'insediamento di Putin. Ricordo come i ceceni, che personalmente rispetto moltissimo, siano divenuti fedeli difensori della Russia, mentre durante El'cin ne erano gli implacabili nemici. Ora vedo che la mia Patria sta costruendo nuovamente gasdotti, aerei, navi ecc. Vedo che i miei figli vanno nuovamente orgogliosi della propria Patria, esattamente come io lo ero nella mia infanzia. Le cose possono essere capite solo tramite dei paragoni. Per cui mi chiedo: Come osano i merdocrati, che hanno venduto la mia Patria... come osano questi merdocrati calunniare Putin? Cosa gli hanno lasciato in eredità, per permettersi di dire che "Putin ha distrutto tutto"? Sono loro i principali responsabili dell'orrore che ora sta accadendo in Ucraina, sono loro ad averne create le premesse già nel 1991. Nemtsov e quelli come lui... altro che far loro monumenti al centro di Mosca! Non meritano nessun monumento! Meritano solo d'essere cremati, perché le loro ceneri vengano disperse al vento!

Mi rivolgo ai giovani: non credete ai merdocrati, non prendete ad esempio le "stelle" (che parola idiota!) come Ksjusha Sobchak, non imitate prostitute e bastardi simili! Sono dei gran bugiardi. Siamo uno dei più grandi paesi al mondo. Informatevi sui grandi raggiungimenti dei nostri compatrioti in campo militare, scientifico, sportivo. Non lasciate che vi insegnino cosa è cultura persone che vi sono infinitamente inferiori. Non lasciate che vi spieghino i valori morali di pace e fratellanza persone che hanno creato il fascismo, l’inquisizione ed altre atrocità. Chi celebra matrimoni omosessuali in chiesa non ha diritto di insegnarci valori umani. Siamo la Russia, non abbiamo bisogno di seguire il loro esempio e il loro cammino!"

L'autore è sconosciuto, ma credo che in queste righe si possa riconoscere chiunque sia sopravvissuto agli anni della perestrojka e del capitalismo selvaggio...

 
 17/03/2015    

La guerra contro la Chiesa e la rivolta degli hobbit

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Con una curiosa metafora tratta dai racconti di J. R. R. Tolkien, padre Andrew Phillips ricorda quelle piccole e insignificanti minoranze, come per esempio i cristiani ortodossi dell’Europa occidentale, che non abbandonano le radici della loro fede, e che con semplicità e buon senso costituiscono un baluardo contro la caduta del mondo nel caos globale. Avremo anche noi, come altrettanti hobbit trascurati dai grandi giochi di potere nel mondo, un ruolo da giocare nell’allontanamento di una catastrofe mondiale?

 
 17/03/2015    

Una cartolina dal Monte Athos

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

I metropoliti Onufrij di Kiev e Ilarion di Volokolamsk concelebrano al monastero di san Panteleimone sul Monte Athos. In questo loro recente pellegrinaggio, li ha accompagnati il nostro segretario eparchiale padre Antoniy (Sevryuk), che riporta la notizia sul sito della chiesa di santa Caterina a Roma: che Dio conceda a entrambi i metropoliti la forza di portare avanti la loro testimonianza, e ai fedeli ortodossi di comprendere i loro avvertimenti.

 
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