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La parrocchia ha la cura pastorale dei cristiani ortodossi del Patriarcato di Mosca nella città di Torino e in Piemonte / Valle d'Aosta

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Il Blog del Parroco


 25/03/2014    

Perché i luterani si stanno convertendo all'Ortodossia?

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Il viaggio verso l’Ortodossia di diversi luterani, soprattutto di area conservatrice, ha spinto il blogger luterano Jordan Cooper a tenere una conferenza online sulle ragioni di queste conversioni. Giudicando questa conferenza in parte viziata da pregiudizi, Gabe Martini cerca di spiegare la corretta attitudine ortodossa verso le verità dogmatiche e la discussione teologica, sottolineando come molte di quelle che sono considerate in modo assiomatico come “verità di fede ortodossa” sono in realtà opinioni legittime, anche diffuse o maggioritarie, ma non necessariamente da sottoscrivere come l’unica spiegazione ortodossa di molti punti del pensiero teologico. Presentiamo la traduzione italiana del saggio di Gabe Martini nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
 25/03/2014    

I ruteni si appellano a Putin chiedendo un intervento di pace

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

La natura banditesca della giunta al potere a Kiev sta divenendo sempre più chiara con il moltiplicarsi degli appelli da parte della popolazione vessata in varie parti dell’Ucraina. La lettera spedita a Putin da Pjotr Getsko, coordinatore della rete dei ruteni e leader popolare della Rus’ Carpatica, evidenzia dove sta la vera popolazione che compie proteste pacifiche, e dove stanno invece i criminali che dovrebbero essere colpiti dalla riprovazione di tutto il mondo. Riportiamo l’originale russo e la traduzione italiana della lettera di Pjotr Getsko nella sezione “Geopolitica Ortodossa” dei documenti.

Pjotr Getsko, leader legittimo e pacifico dei carpato-russi, i veri discriminati in Ucraina

 
 24/03/2014    

Lo yoga e altre pratiche orientali

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

In una seria comparazione tra vie mistiche cristiane e indo-buddhiste, Valerij Dukhanin analizza per Pravoslavie.ru una serie di aspetti dello yoga e delle pratiche collegate ad aspetti religiosi non cristiani (anche laddove queste pratiche sono disassociate dal loro contesto religioso), spiegando come l’integrazione indiscriminata di elementi dipendenti da altre religioni può causare caos nella vita del cristiano ortodosso. Se è vero che una persona cresciuta nel mondo indiano può capire questi pericoli ed esercitare un certo grado di discernimento automatico (si veda l’articolo da noi pubblicato lo scorso giugno, a proposito di yoga e fede cristiana), è vero che la maggior parte degli abitanti di paesi di tradizione cristiana NON ha questi mezzi di autodifesa, anche (e soprattutto!) se si interessa alla pratica dello yoga. Troviamo perciò molto utile partire dagli avvertimenti dell’articolo di Valerij Dukhanin, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
 24/03/2014    

Il discorso di Putin che i nostri politici non faranno mai

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Il discorso di Vladimir Putin al Forum di Valdai il 19 settembre 2013 aveva un filo conduttore molto semplice, e un avvertimento molto serio: l’Occidente sta negando le proprie radici e i propri valori morali. Le accuse che seguono da questo avvertimento non sono altro che l’osservazione delle conseguenze di questo atteggiamento denunciato da Putin senza mezzi termini. Ora che la demonizzazione di Putin nei nostri paesi sembra non essere mai stata così intensa (come, di converso, la sua popolarità non è mai stata così alta), non è fuori luogo segnalare il discorso del 2014.

 
 23/03/2014    

Perché non dovreste convertirvi all'Ortodossia

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Con tanti discorsi sul fenomeno delle conversioni all’Ortodossia, forse un testo dedicato al perché NON convertirsi può far alzare qualche sopracciglio: eppure, bisogna ammettere che esistono motivi sbagliati per le conversioni, così come esistono motivi sbagliati per fare pressoché qualsiasi cosa (giusta o sbagliata che sia) nel mondo.

Analizziamo perciò queste ragioni sbagliate nel testo preparato da Gabe Martini sul suo blog On Behalf of All, e che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
 23/03/2014    

Benvenuto in Italia a padre Oleg Vascautan

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Il blog della parrocchia della Natività della Madre di Dio a Padova annuncia l’inizio di regolari celebrazioni il sabato e la domenica a Ferrara, Rovigo ed Este: ce ne rallegriamo per i fedeli, e siamo ancor di più contenti che il prete assegnato a questo compito sia padre Oleg Vascautan, amico della nostra parrocchia di Torino. Non solo conosciamo e apprezziamo padre Oleg, ma lo consideriamo un buon modello di capacità di integrazione e di obbedienza ecclesiale (doti nelle quali purtroppo non si sono distinti alcuni dei suoi confratelli). Auguriamo a padre Oleg e alla sua famiglia successo nel ministero pastorale, e non faremo mancare loro il nostro sostegno.

Divina Liturgia a Rovigo il 15 marzo 2014...

...e un ricordo della visita di padre Oleg e della sua famiglia a Torino, dove sono sempre i benvenuti

 
 22/03/2014    

Andrej Zubov: la caduta di una stella della politologia russa

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Andrej Borisovich Zubov, storico della Russia del XX secolo e uno dei massimi esperti mondiali sul Daghestan e l'area nord-caucasica, è da anni un attento osservatore dei rapporti tra Chiesa e società russa. Quest'anno, in un suo articolo del 1 marzo su Vedomosti.ru, intitolato Это уже было ("È già accaduto"), ha paragonato la situazione attuale della Crimea all'annessione (Anschluss) dell'Austria e dei Sudeti da parte di Hitler. L'articolo ha creato un'enorme onda di indignazione e di riprovazione tra molti dei suoi stessi studenti, tra i quali anche membri del clero ortodosso.

La cosa ci dispiace personalmente, perché da anni consideriamo Andrej Borisovich un amico della nostra parrocchia, e perché queste sue analisi politiche, che NON condividiamo, esprimono per lo meno un desiderio di fondo di difesa della pace. Ci associamo tuttavia a quanti rimproverano al professor Zubov di aver usato un pessimo paragone storico, che si allinea alla campagna di demonizzazione mediatica contro la Russia, mettendo Putin e Hitler sullo stesso livello proprio quando l'Ucraina è governata dopo il recente colpo di stato dall'unico governo apertamente neonazista d'Europa.

Per rimanere nei toni di un confronto civile, riportiamo l'analisi odierna di Andrew Korybko su The voice of Russia, I fatti per cui la reincorporazione della Crimea non è un tipo di Anschluss, nella nostra traduzione italiana, nella sezione "Geopolitica ortodossa" dei documenti.

 
 22/03/2014    

Inizia la ricostruzione (1914-2014)

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Ripassando la tragica storia dell’ultimo secolo, padre Andrew Phillips ci invita a cercare i segni di un disegno divino attraverso gli episodi di ricostruzione di un mondo ortodosso che sembrava svanito per sempre. La riflessione è stimolante... la presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
 22/03/2014    

Superati gli 80.000 visitatori del sito

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L'arrivo della primavera ci ha portato oltre il traguardo degli 80.000 accessi unici al nostro sito, che prevedevamo di raggiungere allo scadere dei due anni dal rinnovo del sito (22 maggio), quindi con circa due mesi di anticipo. Il numero quotidiano di visitatori è in lento e costante aumento, e la cosa ci incoraggia a continuare a presentare materiale utile ad approfondire la conoscenza della Chiesa ortodossa. A tutti quelli che hanno contribuito e che contribuiscono a questo cammino, sia con segnalazioni sia usufruendo di ciò che mettiamo a disposizione, un grazie di cuore.

 
 21/03/2014    

Eterna memoria al metropolita Philip (Saliba)

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Il metropolita Philip (Saliba), nato il 10 giugno 1931 in un villaggio del nord del Libano, è deceduto per un attacco cardiaco il 19 marzo 2014 all'età di 82 anni. Per 48 anni, dal 1966, era stato a capo dell'Arcidiocesi Antiochena del Nord America, ed era tra i vescovi ortodossi in America quello di più lunga anzianità di servizio. Abile a destreggiarsi nella politica ecclesiastica, riuscì a guarire una divisione tra due giurisdizioni antiochene in America nel 1975, facilitò l'ingresso di molti convertiti (soprattutto dal mondo evangelico), e riuscì in molti modi a trasformare gli ortodossi antiocheni in Nord America da un'oscura presenza di immigrati mediorentali in un'attiva giurisdizione cosmopolita e missionaria. Le sue scelte spesso spregiudicate, che gli hanno valso talvolta accuse di modernismo o di despotismo, devono essere viste come espressioni dell'acume politico che gli ha permesso di guidare lucidamente il suo gregge fino all'ultimo giorno di vita.
Oggi l'Arcidiocesi Antiochena del Nord America può partire dalle basi sicure che il metropolita Philip è riuscito a garantirle. Molto rimane ancora da fare, soprattutto nel monachesimo, nel quale gli antiocheni sono rimasti indietro rispetto a tutte le altre giurisdizioni (a causa della convinzione - forse sotto certi aspetti fondata - del metropolita che la sua arcidiocesi non era ancora pronta per esprimere un monachesimo come quello da lui conosciuto in Libano e in Siria). Anche la gestione delle conversioni all'Ortodossia, che sicuramente è stata trattata con grande generosità dagli antiocheni in America, andrà rivalutata alla luce delle espressioni multiformi di Ortodossia presenti in Occidente, e del desiderio naturale di massimalismo ortodosso espresso da molti convertiti. Ma quale che sia il loro futuro, gli antiocheni ricorderanno il metropolita Philip come uno dei grandi dell'Ortodossia contemporanea.
Eterna Memoria! فليكن ذكره مؤبّدًا
 
 
 21/03/2014    

Il "Sinodo della Resistenza" non "resiste" più?

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il 14 marzo 2014 il "Sinodo della Resistenza" annuncia in un comunicato la sua dissoluzione nella giurisdizione vecchio-calendarista presieduta dall' "arcivescovo Kallinikos di Atene e di tutta la Grecia", rinunciando al proprio titolo e al proprio presidente per dare vita a quello che nel comunicato è definito "un Sinodo singolo e unificato della Chiesa dei Veri Cristiani Ortodossi di Grecia".
Potrebbe sembrare uno dei tanti rimescolamenti del mondo vecchio-calendarista greco piuttosto parcellizzato, con le sue (poche) riunificazioni e le sue (molte) suddivisioni interne, ma in questo caso vediamo un aspetto teologico non indifferente. Fin dalla sua fondazione negli anni '80, il Sinodo della Resistenza si è caratterizzato per una strana ecclesiologia di "estremismo moderato": separazione dalla comunione con la Chiesa ortodossa, ma riconoscimento della sua "grazia", in un dubbio tentativo ecclesiologico di tenere il piede in due scarpe. Naturalmente, questa posizione (denominata con disprezzo dagli altri vecchi calendaristi "ciprianismo", in riferimento all'organizzatore del Sinodo della Resistenza, il metropolita Cipriano di Filì) fu subito considerata eretica dagli altri frammenti del mondo vecchio calendarista greco. La stessa posizione è stata pure il cavallo di battaglia delle continue "tesi ecclesiologiche" che ci sono state propinate per quasi una quindicina d'anni dal Sinodo della Resistenza in Italia (altrimenti denominato "Chiesa ortodossa tradizionale"); e non solo propinate, ma esaltate come l'unica sana ecclesiologia ortodossa. Ora, nei documenti della nuova fusione suggellata il 14 marzo in Grecia non si trova UN SOLO accenno a questa "unica sana ecclesiologia ortodossa": l'ecclesiologia della resistenza sembra ora dissolversi, nonostante i nostri conoscenti all'interno di questo sinodo ci abbiano assicurato che la questione è solo terminologica, e che nessuno dei principi che hanno motivato il Sinodo della Resistenza è stato abbandonato. Anche se non sentiremo una particolare mancanza di una "ecclesiologia della resistenza", osserveremo come procederà la vita del nuovo Sinodo riunificato.
 
 21/03/2014    

Intervista al metropolita Onufrij sulla situazione in Ucraina

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In una delle prime interviste da locum tenens del trono primaziale ucraino, il metropolita Onufrij racconta al diacono Evgenij Murzin, su Tserkovnij Vestnik (il foglio della Rivista del Patriarcato di Mosca), alcuni dati sulla situazione in Ucraina e sulle prove tra i credenti, oltre a offrire un “segreto” (da lui sperimentato con successo in Bucovina) su come mantenere la pace e l'armonia in uno stato multietnico. Presentiamo l’intervista al metropolita Onufrij nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

Ricordiamo anche che vladyka Onufrij è stato appena incluso tra i membri permanenti del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa.

 
 20/03/2014    

Aggiornamento della Guida del sito

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Abbiamo aggiornato la Guida all'uso del sito con molti elementi presentati nell'ultimo mese... non tutti, perché alcuni hanno un valore più che altro giornalistico e di attualità.

Potrà sembrare che nelle ultime settimane, per essere un sito parrocchiale, abbiamo dato un peso indebito all'elemento geopolitico, ma ci sentiamo perfettamente sereni per averlo fatto, perché cercare di ricostruire un'immagine realistica del mondo ortodosso non è solo una questione di correttezza: è un dovere morale dei credenti. Non siamo tuttavia monomaniaci, e preghiamo per il ritorno della pace e della tranquillità in Ucraina anche per poter riprendere a osservare il resto del mondo ortodosso, che ci auguriamo di poter sempre descrivere con attenzione ai nostri lettori.

 
 20/03/2014    

La chiesa dei Romanov a Darmstadt in Germania

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Riportiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” l’originale russo e la traduzione italiana dell’articolo di Alla Mitrofanova dalla rivista Foma, su una chiesa ortodossa in Occidente che è stata davvero testimone del passaggio di santi: la parrocchia russa di santa Maria Maddalena a Darmstadt, patria delle sante Alessandra ed Elisabetta, principesse spose dei Romanov. 

 
 20/03/2014    

Un ricordo di Nadezhda Monetova (+20/3/2012)

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Due anni fa, nella notte tra il 19 e il 20 Marzo 2012, presso la stazione ferroviaria della città di Rjazan, Nadezhda Monetova, una operatrice sociale ortodossa di 28 anni, madre di due bambini di 11 e 8 anni, è stata uccisa da un vagabondo.

Dal 2011, Nadezhda Monetova lavorava in un magazzino per la distribuzione di abbigliamento ai senzatetto. Cresciuta in una famiglia funestata da seri problemi di alcolismo, si era ritrovata abbandonata dal marito a 20 anni, e ridotta a chiedere l'elemosina nelle chiese per i figli piccoli. Notata da Il'ja Kuskov, capo del Dipartimento sinodale per l'assistenza ai senzatetto, fu presto in grado di riprendere una vita normale, dedicandosi con entusiasmo alla cura per gli indigenti (sapendo che era brava nel cucito, Kuskov le propose di preparare indumenti intimi, molto importanti per i senzatetto) e viaggiando ogni settimana da Mosca a Rjazan per lavorare nel centro di soccorso locale. La nuova condizione della famiglia aveva fatto ritornare a casa il marito di Nadezhda, Jurij, purtroppo gravemente malato. Nadezhda, fedele al suo nome ("Speranza"), riusciva a portare conforto a un gran numero di persone, dai bambini agli anziani, e non si tirava indietro dall'aiutare le persone che avevano sofferto come lei, al punto da aver cura in casa propria, oltre che dei figli e del marito invalido, anche di una coppia sposata senza casa, che grazie a lei ha potuto far nascere il proprio figlio senza privazioni.

Tutto sembrava andare per il meglio in questa vita di servizio caritatevole, quando un giovane appena uscito di prigione si è messo a farle offerte moleste nella stazione di Rjazan, e nonostante la presenza di amici e del personale di sicurezza della stazione, l'ha aggredita all'improvviso uccidendola a coltellate.

Nel gennaio del 2014, il Dipartimento sinodale per la carità e il servizio sociale ha stabilito un premio a suo nome, che offrirà sostentamento a volontari e operatori sociali che aiutano i senzatetto. Ulteriori informazioni su Nadezhda Monetova (in russo) si possono trovare su Pravoslavie.ru.

Alla serva di Dio Nadezhda: Eterna Memoria!

 
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