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Il Blog del Parroco


 06/07/2014    

Si è addormentato nel Signore sua Beatitudine Vladimir, metropolita di Kiev e di tutta l'Ucraina

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 
patriarchia.ru, 5 luglio 2014
Il 5 luglio 2014 Si è addormentato nel Signore il primate della Chiesa Ortodossa Ucraina, sua Beatitudine Vladimir, metropolita di Kiev e di tutta l'Ucraina. 
Viktor Markianovich Sabodan è nato il 23 novembre 1935 nel villaggio di Markovtsy, distretto di Letichevsk, regione Khmelnitskij. Ucraina, in una famiglia di contadini. 
Nel 1954 è entrato al seminario teologico di Odessa, nel 1958 all'accademia teologica di Leningrado, che ha terminato nel 1962 con una laurea in teologia. Dopo aver terminato l'accademia, ha insegnato presso il seminario teologico di Odessa, come assistente anziano dell'ispettore, ricoprendo allo stesso tempo la carica di segretario dell'amministrazione eparchiale di Odessa. 
Il 14 Giugno 1962 è stato ordinato al diaconato, il giorno successivo al sacerdozio, il 26 agosto è stato tonsurato monaco. 
Nel 1965 ha completato i suoi studi post-laurea presso l'accademia teologica di Mosca, è stato nominato rettore del seminario teologico di Odessa, ed elevato ad archimandrita. 
Nel 1966 è stato nominato vice rettore della Missione ecclesiastica russa a Gerusalemme. 
Il 23 giugno 1966 per decisione del Santo Sinodo l'archimandrita Vladimir è stato nominato vescovo di Zvenigorod, vicario della diocesi di Mosca, rappresentante della Chiesa ortodossa russa al Consiglio Ecumenico delle Chiese a Ginevra e rettore della parrocchia della Natività della santissima Madre di Dio a Ginevra. 
Il 9 luglio 1966 è stato consacrato vescovo di Zvenigorod. 
Il 28 novembre 1968 è stato nominato vescovo di Perejaslav-Khmelnitskij, vicario del metropolita di Kiev e della Galizia, esarca Patriarcale dell'Ucraina. 
Il 20 Marzo 1969 è stato trasferito alla cattedra di Chernigov e Nezhinskij, e nominato amministratore provvisorio della diocesi di Sumy. 
Dal dicembre 1970 all'aprile 1973, è stato redattore esecutivo della rivista dell'esarcato ucraino, "Il messaggero ortodosso". 
Il 18 aprile 1973 è stato nominato vescovo di Dmitrov, vicario della diocesi di Mosca, rettore della Scuola Teologica di Mosca. 
Il 9 settembre 1973 è stato elevato al rango di arcivescovo. 
18 aprile 1978 è divenuto professore all'accademia teologica di Mosca, il 5 giugno 1979 ha difeso la sua dissertazione con l'assegnazione di un grado di maestro di teologia. 
16 luglio 1982 è stato trasferito alla cattedra di Rostov e Novocherkassk, ed elevato al rango di metropolita. 
Il 28 marzo 1984 è stato nominato esarca patriarcale dell'Europa occidentale. [NB: in tale carica è stato anche l'ordinario per l'Italia
Il 30 dicembre 1987 è stato nominato cancelliere del Patriarcato di Mosca e membro permanente del Santo Sinodo. 
Il 27 maggio 1992 il Concilio dei vescovi della Chiesa ortodossa ucraina lo ha eletto metropolita di Kiev e di tutta l'Ucraina, Primate della Chiesa ortodossa ucraina.
Eterna la sua memoria!
 
 06/07/2014    

Due celebrazioni arcivescovili in Italia

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 
Domenica 29 giugno abbiamo avuto un evento singolare: non era ancora capitato, a nostra memoria, che due arcivescovi del Patriarcato di Mosca per l'Italia, uno emerito e uno in carica, celebrassero la Divina Liturgia nella stessa domenica in due capoluoghi di regione dell'Italia. Il nostro ex-arcivescovo Innokentij ha celebrato a Roma, mentre l'arcivescovo Mark ha celebrato a Genova, dove ha potuto inagurare con una celebrazione archieratica la chiesa di San Giorgio (nella foto), offerta in uso dall'arcidiocesi cattolica. Potete leggere i resoconti degli eventi in italiano, in russo e in romeno sul nostro sito diocesano.
 
 06/07/2014    

Una prospettiva bilanciata sul non intervento russo

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Le recenti notizie del ritiro della milizia (opolchenie) del Donbass da Slavjansk possono essere viste, e sicuramente lo saranno, in modi molto diversi. Militarmente, non è una vera sconfitta, perché ha permesso di concentrare l’intero esercito ucraino intorno a una cittadina di dimensioni modeste, dando alla Novorossija il tempo di preparare una difesa ben più solida. Volendo parlare di storia greca o americana, non è fuori luogo un paragone con le Termopili o con Alamo (ma senza massacro finale del contingente di difesa). Politicamente, invece, manda un messaggio disastroso contro la scelta russa di non intervento. Di fronte a questo tema (che sarà sfruttato fino alla nausea dai media antirussi), cerchiamo di offrire la prospettiva più bilanciata apparsa il 4 luglio sul blog The Vineyard of the Saker, e che riportiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti. In particolare, Saker cerca di dimostrare come le posizioni russe non dipendono unicamente da Putin (come vorrebbe chi cerca di demonizzarlo), ma prendono in considerazione le idee di molti personaggi influenti della politica e dell’esercito, tra cui il maresciallo ed ex-ministro della difesa Dmitrij Jazov (nella foto).

 
 05/07/2014    

Cronache dalla follia

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Mentre i media americani, a partire dal Wall Street Journal, incominciano a far trapelare l’enormità del genocidio in atto nel Donbass, la giunta ucraina continua a negare la realtà (o forse solo a voler far credere di negare la realtà) con una ostinazione tale da lasciare storditi. Saker cerca di riflettere su questo stato di bugia istituzionale in un articolo del suo blog, che riportiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
 05/07/2014    

Le preghiere ai santi e le preghiere per i defunti

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Sul suo blog On Behalf of All, Gabe Martini analizza la pratica delle preghiere ai santi e il complesso di testimonianze bibliche e patristiche a favore dell’idea stessa dell’intercessione per i defunti e di quella dei giusti defunti per i viventi. Oltre che a sottolineare quanto la storica posizione protestante a riguardo è lontana dalla tradizione della Chiesa (e dalle stesse radici ebraiche del cristianesimo), queste testimonianze ci aiutano a capire meglio il funzionamento della Chiesa come corpo di Cristo. Presentiamo il saggio di Gabe Martini nella sezione “Preghiera” dei documenti

 
 04/07/2014    

La prospettiva di Sergej da una barricata a Lugansk

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti la trascrizione italiana di una video-intervista realizzata a uno dei posti di blocco presso Lugansk, in cui Sergej, uno dei combattenti dell’Opolchenie (la milizia di autodifesa del Donbass), racconta l’esperienza della guerra da una prospettiva che i media italiani NON vi hanno fatto ascoltare.

Oltre a dare un’informazione molto importante dal punto di vista militare, e cioè che esiste di fatto sui cieli del Donbass una “no-fly zone” grazie alle manovre preventive dell’aviazione russa (traducete questa informazione in termini pratici: le vite di migliaia di civili sono state salvate da bombardamenti aerei nei centri delle principali città), il filmato è importante per far capire chi siano in verità i membri dell’Opolchenie, quale sia la loro fede (memorabile la frase al minuto 8:13, riguardo al mancato innesco di una bomba a grappolo in mezzo a due autobus di civili: Попробуйте не верить в Бога после этого!, ovvero “provate a non credere in Dio dopo questo!”), quale sia verso di loro l’atteggiamento della popolazione locale, e soprattutto quali siano le loro vere “ideologie”: mantenere la loro lingua, e i loro stessi nomi, liberi dalle imposizioni di coloro che vorrebbero operare su di loro un genocidio culturale (e non essendoci riusciti, passano a forme di genocidio più pratiche e immediate).

 
 04/07/2014    

Due testi sulla pratica del battesimo

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Abbiamo tradotto in italiano dal portale Pravmir e presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti una collezione di due testi sulla pratica del battesimo, scritti da sacerdoti del Nuovo Mondo, rispettivamente in Texas e in Canada. Padre Aidan Wilcoxson risponde alle obiezioni sul battesimo dei bambini tipiche della maggior parte delle denominazioni cristiane della sua zona, mentre padre Lawrence Farley ci spiega il ruolo indispensabile dei padrini di battesimo nel far lavorare quelli che devono avere la “parte del leone” nell’educazione cristiana, e cioè i genitori.

 
 03/07/2014    

Quanto si possono ritirare i russi? (In memoria di Anatolij Kljan)

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Il nostro amico Saker riflette nel suo blog sulle conseguenze del conflitto ucraino partendo dal dato di cronaca dell’uccisione nel Donbass dell’anziano cameraman Anatolij Kljan (nella foto), poche ore dopo che la ripresa delle ostilità è stata inaugurata con un bombardamento sulla cattedrale di Slavjansk durante la Liturgia della domenica (leggete il reportage di Tempi, che si conclude con l’amaro commento della diocesi locale, “Neanche i nazisti sparavano contro la propria gente”).

Il tema della riflessione di Saker (che presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti) è il valore strategico della ritirata, una tecnica che i russi hanno imparato bene dalla storia e impiegato più volte nei conflitti. Questo può aiutare a capire lo strano non interventismo della Russia anche a fronte di tante atrocità compiute in modo provocatorio contro il suo stesso popolo.

 
 03/07/2014    

Un monastero ortodosso vuole dominare la produzione dei super-alcolici in Finlandia

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Proprio pochi giorni dopo avere presentato un paio di testi sui problemi dell'Ortodossia in Finlandia, è arrivata la notizia (dal sito di The Moscow Times del 2 luglio) che il monastero ortodosso finlandese di Nuovo Valaam intende investire milioni di euro per la costruzione di una distilleria, diventando il più grande produttore di whiskey nel paese, secondo i resoconti dei media locali.

Il parallelo con la ricostruzione e la ripresa della vita spirituale nell'antico monastero di Valaam sul lago Ladoga non potrebbe essere più stridente: in Russia rinasce lo spirito, in Finlandia lo si imbottiglia. L'abisso tra la vera Ortodossia e i tentativi di "Euro-Ortodossia" si vede, si sente... e presto si potrà anche gustare.

Tra tutti i mille lavori leciti che un monastero può compiere per finanziarsi, ci chiediamo quale immagine possa dare del contributo della Chiesa ortodossa alla civiltà, la produzione annuale di 120.000 litri di super-alcolici in un paese che è già tra i più devastati dall'alcolismo in tutto il nostro pianeta.

 
 02/07/2014    

Padre Herman (Podmoshensky) si è addormentato nel Signore

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Al mattino del 30 giugno 2014 si è spento all'età di 80 anni a Minneapolis, dove viveva in ritiro monastico da alcuni anni, padre Herman (Podmoshensky), co-fondatore con padre Seraphim (Rose) e  primo abate del monastero di sant'Herman d'Alaska a Platina, in California.
Al secolo Gleb Dimitrievich Podmoshensky, nato nel 1934 a Riga, perse il padre nei gulag sovietici ed emigrò con la madre e la sorella in America, dove completò il seminario a Jordanville. Dopo un incontro con Eugene Rose (il futuro padre Seraphim) a San Francisco, aprì con lui un negozio di libri e icone e iniziò a pubblicare un periodico chiamato The Orthodox Word. Con la benedizione dell'arcivescovo Ioann (Maximovich) di Shanghai e San Francisco, i due si ritirarono in un eremo nella California settentrionale, dove furono tonsurati monaci e ordinati preti, iniziando a ricevere diversi convertiti nella Chiesa russa all'Estero. Dopo la morte di padre Seraphim nel 1982, padre Herman iniziò ad avere conflitti con la Chiesa e fu deposto dal sacerdozio per disobbedienza nel 1988. Si aprì un periodo di poco più di un decennio in cui gli stessi monaci e fedeli che lo avevano seguito cercarono di convincerlo a rientrare nella comunione della Chiesa, cosa che fu assicurata con la sua rinuncia al ruolo di abate nel 2000, e alla ricezione delle comunità monastiche a lui legate nella Chiesa ortodossa serba (si può leggere un resoconto nel saggio autobiografico dell'igumeno Gerasim, presente su questo sito).
Padre Herman è stato una delle figure più controverse dell'Ortodossia in America, e dovrà passare ancora un certo tempo prima di poter dare una valutazione obiettiva dei risultati positivi e negativi della sua vita. A differenza di tanti che lo hanno criticato senza conoscerlo, noi abbiamo avuto l'opportunità di incontrarlo durante uno dei suoi viaggi in Italia alla fine degli anni '90, e abbiamo  parlato a lungo con lui, notando sia la sua chiusura verso il rientro nella canonicità (cosa che avrebbe comunque accettato di lì a poco), sia un ammirevole approccio pastorale e missionario, in cui non ha mai avuto alcuna brama di ricoprire ruoli episcopali. Quale che possa essere il giudizio ultimo sul suo operato, il suo rifiuto di diventare un vescovo non canonico, la sua accettazione volontaria di decadere dal ruolo di abate e di guida di un movimento, e la sua disponibilità a vivere i suoi ultimi anni in ritiro come monaco semplice ne fanno una figura da cui tanti altri, anche nel nostro paese, avrebbero solo da imparare.
 
 02/07/2014    

Un esempio di uso deviato dell'iconografia: L'icona dell'Arca della salvezza

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Nel mondo ortodosso appare con una certa frequenza un'immagine allegorica che raffigura la Chiesa come una nave circondata da nemici. Per quanto la si faccia risalire a un affresco del 1817 nel monastero di Zografu al Monte Athos, si tratta di un'immagine moderna, spesso modificata (a seconda dei “nemici” che si vogliono identificare) e comunque contraria alla prassi iconografica della Chiesa ortodossa (ironia della sorte, per un'immagine propagandata da quelli che si definiscono difensori della “vera Ortodossia”). Cerchiamo di scoprirne qualcosa di più, e di vedere se ne esiste una variante davvero ortodossa, nell'articolo di analisi che presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
 02/07/2014    

Rapporto sugli sfollati dal Donbass

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Abbiamo presentato appena possibile le notizie sui crimini contro l’umanità che hanno colpito i civili del Donbass. Abbiamo segnalato raccolte di aiuti umanitari... finora però non abbiamo avuto modo di portarvi di fronte agli stessi profughi, ad ascoltare le storie di chi sta fuggendo dall’inferno di Slavjansk e Kramatorsk per trovare rifugio in Russia.

Ora possiamo farlo, grazie alle testimonianze personali di un gruppo di profughi (due donne e tre bambini), dei quali abbiamo tradotto in italiano il rapporto, raccolto da uno dei collaboratori di Saker, il nostro amico blogger straordinariamente informato sugli avvenimenti locali. Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” il rapporto, nella speranza che possa servire a risvegliare qualche coscienza.

 
 01/07/2014    

Al via il progetto delle illustrazioni ortodosse

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Andrew Gould, sul blog Orthodox Arts Journal, annuncia un progetto artistico che farà certamente piacere a molti tra noi, che stampano privatamente testi e traduzioni di funzioni e innografie ortodosse. Nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti, presentiamo la traduzione italiana dell'annuncio del progetto delle illustrazioni ortodosse, che vuole fornire elementi grafici di qualità per libri liturgici, bollettini parrocchiali, siti web delle chiese, materiali scolastici per catechismo, e molte altre iniziative. Non solo gli utenti finali, ma anche gli artisti sono invitati a contribuire con le loro capacità al successo di questa interessante iniziativa.

 
 01/07/2014    

Una visita virtuale al museo dell’Accademia teologica di Mosca

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Il regolamento (ustav) della Chiesa ortodossa russa raccomanda a ogni chiesa e monastero di una certa importanza di avere un museo, per esporre ai visitatori vari aspetti della storia, dell’arte e della vita liturgica della Chiesa. La Lavra della Trinità e di san Sergio, che ospita l’Accademia teologica di Mosca, non è certo un’eccezione, e il suo museo è estremamente ricco. Siamo anche contenti di sapere che il nostro arcivescovo Mark ha fatto parte del corpo direttivo dell’Ufficio archeologico ecclesiastico, che ha contribuito a creare il museo.

Il blog Fos Ilaron ci presenta una visita virtuale alle sale del museo dell’Accademia teologica di Mosca, visita a cui invitiamo volentieri i nostri lettori.

 
 30/06/2014    

Considerazioni sul futuro di Russia e Ucraina

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Il blog The Vineyard of the Saker ha recentemente ospitato due saggi, scritti dal suo autore, sul futuro delle relazioni tra Russia e Ucraina: li abbiamo ritenuti di un certo valore (se non altro, nel confutare i miti che permangono dentro e fuori della Chiesa ortodossa a proposito), e li presentiamo entrambi in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti. Il primo testo, intitolato La frontiera occidentale della Russia è diventata un deserto, non vuole essere un’analisi quanto un “grido del cuore” di un emigrato di origini russe che vede la Piccola Russia (o Russia interna) ormai distaccata dalla sua stessa identità, non tanto da un’invasione straniera (ce ne sono state tante nella storia), quanto da un’incapacità indotta di comprendere chi è il vero nemico.

Il secondo saggio è in un certo senso uno specchio di un testo che abbiamo già presentato, sulle ragioni per cui non c’è stato un intervento militare russo in Ucraina. Saker, partendo dalla domanda opposta, cerca di spiegare perché è poco plausibile un attacco ucraino alla Russia (sia pure con appoggio dalla NATO).

C’è chi ci ha chiesto perché continuiamo a proporre analisi della crisi ucraina, e che senso ha farlo su un blog legato a una parrocchia ortodossa. La risposta è semplice: siamo consapevoli che da questo conflitto (ben più esteso di una questione interna russo-ucraina) dipende il futuro delle prossime generazioni nel pianeta, e segnatamente il futuro dei cristiani ortodossi. Pertanto, non ci sentiamo giustificati a tenere la testa sotto la sabbia. Così come Saker, che gradirebbe molto tornare a occuparsi della sua tesi di teologia ortodossa, anche noi vorremmo occuparci di molto materiale importante sull’Ortodossia, e lo faremo con piacere, non appena vedremo risolvere questa spaventosa minaccia alla Chiesa.

 
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