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Il Blog del Parroco


 23/07/2014    

Costruzione di una cappella russa in Norvegia

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

da Pravoslavie.ru: Oslo, 22 luglio 2014

Il 16 luglio 2014 i lavori per la costruzione di una cappella ortodossa in onore del santo re Olaf di Norvegia (c. 995-1030, festa: 29 luglio / 11 agosto) a Stiklestad (100 km da Trondheim) hanno avuto inizio con la posa di la fondazione, come riporta il sito web del Dipartimento delle relazioni estere. La cappella è stata costruita sul luogo del martirio, nel 1030, del "re eterno" e santo patrono della Norvegia.

La prima pietra e un appezzamento di terreno nel territorio del Centro Culturale Nazionale di Stiklestad sono stati benedetti dall'arcivescovo Mark di Egor'evsk, capo dell'amministrazione per le istituzioni estere del Patriarcato di Mosca, il 28 luglio 2013 - in occasione della festa del Battesimo della Rus' e il giorno della vigilia della festa del santo re Olaf il sofferente della Passione. Nel 2003 la chiesa principale era consacrata a Folldal dall'allora vescovo Ilarion (Alfeyev) - ora metropolita di Volokolamsk e capo del Dipartimento delle relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca.

I lavori per la costruzione della cappella saranno completati entro la fine di agosto di quest'anno - l'anno giubilare in cui si celebra il 1000° anniversario del battesimo del santo re Olaf a Rouen (Francia). In relazione a questa data memoriale, una Divina Liturgia e un servizio di intercessione (Moleben) saranno celebrati il 16 ottobre presso la cappella ortodossa di Stiklestad da parte di un'assemblea del clero ortodosso.

 
 23/07/2014    

Patriarca Kirill: la Russia non costituisce alcuna minaccia militare

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

da Pravmir, 21 luglio 2014

 Sergiev Posad, 21 luglio, Interfax – Il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus' ha esortato la comunità globale a non percepire la Russia come un aggressore.

"Che Dio conceda a coloro che non capiscono la Russia di capirla oggi. Che Dio conceda a tutti di realizzare che la Russia non rappresenta una minaccia militare né alcun altro pericolo per la gente. Troveremo la salvezza nell'unità e nell'amore – noi rivolgiamo questo appello di san Sergio a tutto il mondo russo e non solo, all'intero genere umano. E che Dio conceda alla nostra patria di rimanere grado di attuare quest'eredità del grande santo della terra russa", ha detto il patriarca Kirill a Sergiev Posad in occasione di un concerto, dedicato al 700° anniversario della nascita di san Sergio di Radonezh.

La Rus' storica "è la cosa più importante che dobbiamo conservare e consegnare alle prossime generazioni", ha detto il patriarca.

"E dovremmo essere di una sola mente in tutto questo e custodire la nostra unità – l'unità spirituale e l'unità umana. L'amore si trova là dove finisce la dissidenza ", ha detto.

"Con la misericordia di Dio supereremo tutte le liti intestine e tutti i disagi nello spazio della Rus' storica", ha detto il patriarca Kirill.

Il patriarca ha ringraziato il presidente russo Vladimir Putin, che ha partecipato al concerto, per aver riflesso "il consenso che esiste nella nostra società di oggi."

"È essenziale che un leader di stato sia in grado di formare i pensieri e le idee che uniscono il popolo", ha detto il patriarca Kirill.

 
 22/07/2014    

Il Concilio di Gerusalemme sul sangue degli animali

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Il primo Concilio della Chiesa, descritto nel capitolo 15 degli Atti degli Apostoli, pur accogliendo come rivelazione divina il comandamento di non considerare alcun cibo come impuro, nondimeno chiede ai cristiani di ogni provenienza, sia dal giudaismo che dal paganesimo, di continuare ad astenersi dal sangue (anche quello presente in corpi di animali non dissanguati) come alimento. Padre John Whiteford, in un articolo del suo blog che riportiamo nella sezione “Domande e risposte” dei documenti, fa notare come la proibizione del consumo di sangue non è solo contenuta nel libro degli Atti degli Apostoli, ma si snoda lungo tutto il percorso dei canoni e delle interpretazioni canoniche della Chiesa. Il rispetto di questa norma, che non è più osservata nella Chiesa cattolica, rimane tuttora un’evidente differenza tra Ortodossia e Cattolicesimo romano.

 
 21/07/2014    

Metropolita Hilarion (Kapral): dobbiamo seguire l'esempio dei santi antichi

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Dopo l’annuncio che abbiamo postato ieri, sull’invito a giovani ortodossi a fare opera di missione nelle Filippine, ci sembra cosa assai appropriata sentire che cosa ha da dire uno dei principali protagonisti della missione ortodossa nel Sud-Est asiatico, il metropolita Hilarion (Kapral), primo ierarca della ROCOR. L’intervista di Tatiana Veselkina, che riportiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti, è ormai datata (risale alla primavera del 2013, ma offre una marea di spunti interessanti per capire sia le difficoltà obiettive sia le vere potenzialità dell’opera missionaria ortodossa.

 
 21/07/2014    

Come spingere l'Ucraina sull'orlo dell'abisso

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Che molte guerre siano combattute per biechi interessi economici, questo lo ammettono più o meno tutti; gli eventi dell’Irak da vent’anni a questa parte ne sono una continua conferma. Ma pochi hanno capito i pesanti risvolti economici dell’attuale disastro in Ucraina, che se volessimo riassumere in una singola parola, potremmo definire con il termine “gasdotti”.

Forse ancor meno persone sanno che la stessa tecnica per creare una guerra inutile e devastante è stata seguita in Afghanistan, e anche qui per la prosaica ragione dell’assicurarsi il corridoio del gasdotto che dal Turkmenistan porta all’India. Questo significa che anche l’Ucraina è destinata a diventare un deserto spartito da signori della guerra, come Afghanistan e Somalia? Che cosa si può fare per scongiurare questo pericolo nel cuore dell’antica Rus’? Scopriamolo nell’articolo di Mike Whitney, che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
 21/07/2014    

Processione dei fedeli con il patriarca Kirill a Sergiev Posad

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Il 16 luglio, le celebrazioni per i 700 anni dalla nascita di san Sergio di Radonezh (il patrono della Russia), sono state aperte da una processione di migliaia di fedeli guidata dal patriarca Kirill, dal monastero di Khotkovo (un sobborgo di Mosca, dove sono conservate le reliquie dei santi Cirillo e Maria, genitori di san Sergio) al campo dell'Annunciazione a Sergiev Posad. La processione di 17 chilometri, nelle parole del patriarca, è stata un'occasione di preghiera continua e di sforzo ascetico (podvig), e ha idealmente riunito tutta la Rus' sofferente alla supplica elevata a Dio dai suoi intercessori celesti.

 
 20/07/2014    

MH17: Perché chiudo il discorso

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di Marcel Sardo
dal blog Slavyangrad, 18 luglio 2014
 
"Se possono farti fare le domande sbagliate, non devono preoccuparsi delle risposte". 
Thomas Pynchon, L'arcobaleno della gravità 
 
Per quanto tragico sia l'abbattimento dell'aereo di linea MH17 della Malesia, ho deciso di rimuovermi dal dibattito in corso e dalla ricerca di "ciò che è accaduto veramente".
Per la maggior parte sarete d'accordo con me: tutta la storia puzza. E per la maggior parte sarete d'accordo, che, poiché l'aereo di linea si è fatalmente schiantato sulle pianure dell'Ucraina orientale, tutte le dita puntate - fin dai primi momenti - sono state dirette contro la Russia, anche se gli unici che beneficiano di questa tragedia sono Kiev, e i sostenitori della giunta criminale e illegittima, che stanno conducendo la guerra contro il proprio popolo. 
Ci sono ora troppe informazioni su quell'aereo, troppe controinformazioni, disinformazioni, mezze informazioni e dati che contraddicono tutte le informazioni appena citate. 
In altre parole: 
Ci stanno distraendo dal vero problema: la lotta per la libertà del popolo in Novorossija e il fatto che si stanno facendo i preparativi per una guerra contro la Russia. 
Se pensate che io stia esagerando, allora non avete fatto attenzione - e di sicuro non avete seguito l'assemblea odierna del Consiglio di sicurezza dell'ONU su questo tema. 
Ora la narrazione è in libera uscita e chi è a conoscenza dei media maggioritari occidentali sa bene che non si può tornare indietro. La bestia vuole essere nutrita. 
Non abbiamo i mezzi per determinare chi ha abbattuto quell'aeroplano e perché. Potrebbe essere stata la milizia della Novorossija, deliberatamente o meno. Potrebbe essere stata la giunta di Kiev, deliberatamente o meno. 
Di sicuro non è stata la Russia, perché la Russia non avrebbe guadagnato assolutamente nulla da tale atto - ma questa sembra essere una logica troppo complicata da afferrare per coloro che si definiscono i nostri "leader". 
Quindi non restano che due possibilità: la giunta di Kiev ha abbattuto l'MH17 per dare la colpa alla Russia; o la milizia della Novorossija lo ha abbattuto scambiandolo per un aereo militare. 
Oppure - e nessuno parla di questa opzione - è stato un tragico "ordinario" incidente aereo che si è verificato in un posto strano in un momento strano - cattiva fortuna, cattivo tempismo. 
Speriamo che il tempo ci dirà la verità, un giorno, anche se io non ci scommetterei un soldo. 
Tuttavia, alla fine, questo evento è una distrazione per gli attivisti e per quelli come me, che vengono deviati dalla causa principale per cui operiamo: la liberazione dell'Ucraina occidentale dal fascismo e la lotta contro la minaccia di guerra contro la Russia intrapresa dalle forze del Nuovo Ordine Mondiale.
Perciò ho deciso di considerare la caduta dell'MH17 come un evento triste, una tragica e insensata perdita di vite preziose - e chiudere qui il discorso. 
Non mi occuperò più della questione MH17, a meno che e fino a quando qualcuno passerà davanti a una telecamera confessando o presentando qualcosa, insieme ad alcune prove solide. 
Fino ad allora: "Quel che accade, accade".
 
 20/07/2014    

Un momento decisivo nella storia

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Riflettendo su alcune visioni profetiche del pensatore monarchico russo Ivan Il'in (nell'immagine), padre Andrew Phillips nota come ancora una volta l'Occidente invade la Rus' senza capire il suo popolo e il suo orientamento cristiano. Vedendo come le profezie prendono corpo sotto i nostri stessi occhi, padre Andrew ci esorta a non dimenticare che l'Ortodossia non è solo un dono, ma anche una croce, e che il tempo che ci è dato è uno spazio di pentimento da non sprecare. Riportiamo il saggio di padre Andrew nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
 20/07/2014    

La madre di un soldato

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Il blog Slavyangrad riporta la trascrizione di un video di YouTube con una testimonianza di una madre di un coscritto durante una protesta, avvenuta un mese or sono, presso il villaggio di Mahala in Bucovina. Riportiamo la trascrizione italiana del video nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti. La testimonianza è già di per sé dolorosa, per me è particolarmente straziante: 14 anni fa, proprio in questi giorni estivi, io sono stato a Mahala, ho conosciuto il clero e i parrocchiani, ho parlato con i lavoratori, con le donne che sognavano di venire in Italia a fare le badanti... vedere la loro angoscia di oggi mi spezza il cuore. Mahala è un borgo romeno, o se si vuole, moldavo (il suo nome significa “sobborgo” in lingua romena): nella Bucovina pulita di vladyka Onufrij, non ci si formalizzava sull’etichetta etnica, come afferma la nonna in quest’intervista. Oggi, semplicemente definire la propria identità, in quest’Ucraina “integrata nei valori della civiltà europea”, è una dichiarazione dal valore politico, e l’identità sbagliata può metterti seriamente nei guai.

La politica del solve et coagula non si limita a frammentare le identità esistenti, ma vuole costruire nuove identità dal conflitto. Come espresso in modo semplice ma efficace dalla nonna di Mahala, non sappiamo se essere più inquieti per la distruzione dell’Ucraina oggi in corso, oppure per la realizzazione della “nuova Ucraina” che stanno cercando di imporre a un popolo in maggioranza riluttante.

 
 20/07/2014    

La Chiesa russa sta reclutando missionari per le Filippine

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Bangkok: la rappresentanza della Chiesa ortodossa russa a Taiwan sta reclutando giovani che desiderano portare l'annuncio di Cristo nelle Filippine. Il servizio stampa della rappresentanza ha dichiarato:

'Il Signore ha ora creato condizioni estremamente favorevoli per una tale testimonianza nelle Filippine, dove migliaia di persone desiderano unirsi alla Chiesa ortodossa'. 'I giovani di entrambi i sessi che vogliono fare opera missionaria nelle Filippine devono essere pronti a servire la Chiesa con zelo e abnegazione, devono avere una fede profonda, essere fedeli alle tradizioni della Chiesa ortodossa russa ed essere in possesso di elevate qualità morali'. 'Il missionario deve essere pronto a passare due mesi o più sul posto. La conoscenza della lingua inglese e l'esperienza nel lavoro missionario sono gradite, ma non sono essenziali. È fondamentale avere la raccomandazione del vostro confessore, parroco o vescovo diocesano'.

Se volete vedere un esempio di un viaggio missionario nelle Filippine, con la collaborazione delle Chiese russa e antiochena, guardate questa pagina

 
 19/07/2014    

Le rivendicazioni degli ortodossi arabi nel patriarcato di Gerusalemme

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Nel patriarcato ortodosso di Gerusalemme, la vessazione dei cristiani di lingua araba da parte della piccola e potente confraternita (greca) della Custodia del Sepolcro non è un fenomeno nuovo. Le occasionali assegnazioni di abati arabi, e di recente anche dell’arcivescovo Teodosio (Atallah Hanna, nella foto) a ricoprire le “quote minoritarie” per dare un impressione di pluralismo, non riescono a nascondere il fatto che la base dei fedeli non è rappresentata, e non riceve un’adeguata cura pastorale. Per di più, la recente crisi con il patriarcato di Antiochia in seguito all’ostinato mantenimento di un arcivescovo (greco) nel Qatar (rivendicato come territorio canonico dagli antiocheni) ha esacerbato la popolazione ortodossa araba, che ha deciso di ricorrere alle maniere forti in un modo che non avevamo ancora visto negli anni recenti. Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti un paio di testi di rivendicazioni: il primo copre le sette richieste del clero di lingua araba, presentate in giugno e sottoscritte da 6000 fedeli. Il secondo, scritto pochi giorni fa dall’archimandrita Touma (Bitar) e appropriatamente intitolato La sottomissione che uccide, è un impietoso exposé degli abusi anticristiani perpetrati per mantenere una élite al potere.

 
 19/07/2014    

Testo della ricezione per mezzo della Cresima

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Aggiungiamo alla nostra raccolta dei testi delle funzioni il rito per la ricezione nella Chiesa ortodossa per mezzo della Cresima, secondo l’Ordine composto dal santo metropolita Filarete di Mosca e autorizzato dal santo patriarca Tikhon nel 1921. Nella Chiesa russa, questo rito si usa per le persone il cui battesimo eterodosso non viene ripetuto all’atto dell’ingresso della Chiesa, ma che non hanno ancora ricevuto sotto alcuna forma l’unzione con il santo crisma. Tipicamente, in Italia, lo si vede utilizzare nel caso di famiglie miste che, dopo un battesimo cattolico, preferiscono far crescere ulteriormente i loro bambini nella Chiesa ortodossa. Domenica scorsa, tuttavia, abbiamo avuto l’occasione di ricevere nella Chiesa ortodossa una candidata adulta, e questa è stata l’occasione per rivedere il testo del rito, sistemarlo in forma elettronica e metterlo a disposizione di tutti gli interessati.

 
 19/07/2014    

Aggiornamento della Guida del sito

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Abbiamo aggiornato la Guida del sito con i contributi generali degli ultimi due mesi. Per i numerosi testi in cui abbiamo cercato di coprire vari aspetti della crisi ucraina del 2014, prevediamo di creare al termine dei conflitti (...per cui, speriamo, presto!) una sezione separata, ma per il momento non li abbiamo ancora sistematizzati. Ci auguriamo, comunque, che la guida del sito possa rimanere comunque un utile strumento di navigazione tra i vari aspetti dell'Ortodossia che cerchiamo passo dopo passo di presentare ai lettori.

 
 18/07/2014    

"Presule" o "signore"? Note di traduzione dei testi liturgici

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Uno dei nostri lettori ci ha segnalato una nota di un blog il cui autore ridicolizza una scelta redazionale dei nostri testi delle funzioni. L’autore del blog non si prende nemmeno la briga di citarci per nome quando ci accusa; evidentemente, ritiene questa una scelta etica. Noi non condividiamo pratiche di anonimato del genere (le riteniamo l’equivalente del ritirare la mano dopo aver tirato una pietra), ma se costui preferisce non identificare le sue accuse con il suo nome (e neppure con il nostro), non vediamo la necessità di tirarlo fuori noi dal suo anonimato. Tuttavia, se invece di farsi beffe di noi in pubblico, si fosse degnato di chiederci la ragione delle nostre scelte, glie l’avremmo potuta spiegare con dovizia di particolari. A beneficio nei nostri altri lettori che possono incappare in queste frecciate veramente gratuite, spieghiamo in dettaglio, nella sezione “Domande e risposte” dei documenti, le ragioni della nostra scelta di un certo termine nella Liturgia.

 
 18/07/2014    

L'orso della Rus' Carpatica non dorme

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Ricordate Pjotr Getsko, il leader politico dei carpato-russi perseguitati dal regine di Kiev? Abbiamo parlato di lui alcuni mesi fa e per un po’ non abbiamo sentito parlare di lui, ma vediamo che non è rimasto inattivo.

Le ultime notizie su Facebook lo mostrano a Yalta (luogo estremamente simbolico, quando si parla di ridisegnare la mappa di un paese), mentre si incontra con i rappresentanti del movimento della Novorossija a firmare accordi sulle rivendicazioni dei rispettivi popoli:

L'orso (simbolo della Rus' nel suo complesso, e della Rus' Carpatica in particolare) non è normalmente aggressivo, ma se provocato può reagire piuttosto duramente. Finora, i russini si sono limitati a rivendicazioni pacifiche di autonomia locale, ma grazie alla politica insensata di soppressione delle minoranze dettata dal nazionalismo (=razzismo) ucraino, un giorno lo scenario dell'estremo ovest dell'Ucraina potrebbe anche essere questo:

Intanto noi continuiamo a far sentire la nostra voce a favore del popolo carpato-russo, chiedendo il rilascio di padre Dimitrij Sidor, detenuto illegalmente da agenti della giunta di Kiev.

 
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