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Il Blog del Parroco


 29/08/2014    

Ancora un’altra chiesa distrutta

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

No, purtroppo non si tratta della chiesa di san Giovanni di Kronstadt a Kirovskoe (cittadina sul confine della Repubblica di Lugansk), di cui abbiamo dato ieri la notizia della distruzione. E non solo distruzione architettonica, ma ben di più... la chiesa era stata bombardata sabato 23 agosto durante la funzione della Veglia: il bombardamento ha causato tre morti, e diversi feriti tra cui il parroco, l’arciprete Sergij. Il patriarca Kirill, nella sua lettera di condoglianze all’arcivescovo Mitrofan, sottolinea “l’abissale anormalità e peccaminosità” (глубочайшую ненормальность и греховность) di quel che sta succedendo nella zona.

Ma le disgrazie non vengono mai sole... un’altra chiesa dedicata a san Giovanni di Kronstadt (l’accanimento sulle chiese dedicate ai santi della Russia del nord sarà una mera coincidenza?) è stata bombardata e distrutta dal fuoco lunedì 25 agosto a Trudovskie, un sobborgo di Donetsk abitato dalle famiglie dei minatori. Grazie a Dio, qui non ci sono morti o feriti, ma quanto dovremo ancora aspettare prima che si realizzi che la Chiesa ortodossa è una delle prime vittime di questo conflitto?

 

 
 29/08/2014    

Nasce a Lugansk il battaglione dei russini

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

antimaydan.info, 24.08.2014

Il 23 agosto, nella Repubblica Popolare di Lugansk è stata creata la prima unità etnica della milizia - il battaglione dei russini, dedicato a Ivan Georgievich Kundrja (archimandrita Iov di Ugol') - noto missionario ortodosso carpato-russo e veterano della Seconda Guerra Mondiale. Fanno parte del battaglione volontari russini dalla Rus' Carpatica, dalla Prjashevshchina (Slovacchia), dalla Lemkovina (Polonia) e dall'Ungheria. 387 persone, comandate da Jurij A. Jantso.

Пудкарпатьска Русь i Новорусько - навхтема врокаши! / Подкарпатская Русь и Новороссия навсегда вместе! / Rus' Carpatica e Novorossija per sempre insieme!!

* * *

Suona un po' noioso ripetere "noi ve l'avevamo detto", ma come avevamo evidenziato, i russini sono già in prima linea a difendere l'indipendenza dei loro fratelli in Novorossija. Quanto ci vorrà perché difendano l'indipendenza di casa loro?

Facciamo notare che la scelta del nome del battaglione russino (niente meno che un santo ortodosso contemporaneo) è un'esplicita dichiarazione di fede: l'archimandrita Iov di Ugol' è uno degli eroi spirituali dei carpato-russi, canonizzato nel 2008. Ci auguriamo quanto prima di poter tradurre una vita di questo santo davvero interessante, continuando a sostenere la lotta del popolo carpato-russo alla propria auto-determinazione a lungo negata.

 
 28/08/2014    

Conferenza stampa: La formazione di uno Stato

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Presentiamo nella sezione "Geopolitica ortodossa" dei documenti il video e la traduzione italiana di una conferenza stampa che il nostro amico Saker definisce uno spartiacque, la cui importanza non può essere esagerata:

Questa è la prima volta in cui sentiamo che cosa hanno da dire i nuovi comandanti - dopo Strelkov. Questa è la prima volta che la Novorossija sta andando all'offensiva. E questa è la prima volta in cui si arriva a sentire le opinioni, i valori e le idee delle persone che lottano contro la giunta nazista. Questo è veramente un momento di svolta.

Abbiamo fornito noi la versione italiana, che Saker ha cortesemente messo a disposizione dei suoi lettori in tutto il mondo. Grazie di cuore al team di Saker per avere aiutato il mondo occidentale a sentire un'altra campana.

 
 28/08/2014    

Un'altra chiesa distrutta

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Ragguagli dalla milizia della Novorossija, 24.08.2014

   

Foto scattata il 23 agosto. Il fuoco della spedizione punitiva dell'artiglieria ucraina durante le funzioni del sabato ha distrutto la chiesa di san Giovanni di Kronstadt a Kirovskoe (RPD), è rimasta intatta solo quest'icona.

 
 28/08/2014    

La lettera di una madre: "Chi ha dato l'ordine di uccidere le mie bambine?"

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Ultimamente si sono moltiplicati sul nostro sito gli articoli che hanno cercato di dare un quadro generale della catastrofe ucraina: analisi, monitorizzazioni, filmati e documentari... non possiamo comunque dimenticare le grida di dolore delle singole vittime. Vorremmo portarvele tutte a conoscenza, ma Dio ci ha fatto solo due braccia e due gambe (quando qualcuna di queste non ci viene strappata per cortesia dell’esercito ucraino) e ci ha dato giorni di appena 24 ore, per cui, con le risorse a nostra disposizione, dobbiamo giocoforza fare certe scelte. Vi presentiamo solo una delle tragiche storie della popolazione del Donbass: quella raccontata da Natalia, una mamma e nonna di Gorlovka, che ha perso in un solo istante, una domenica pomeriggio, una delle due figlie e la nipotina che aveva appena iniziato a camminare. Con tutta la forza della sua disperazione, Natalia non si arrende, e vuol far avere la sua lettera di protesta alla moglie stessa di Poroshenko. Leggiamo la sua storia nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
 27/08/2014    

La visione da una sala operatoria: parla un chirurgo di Slavjansk

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Nel nostro post del 19 giugno, abbiamo presentato la fotografia qui a fianco, carica di un immenso e tragico dolore. Il blog Slavyangrad identifica il protagonista della foto come il dottor Mikhail Kovalev, noto anche con lo pseudonimo di “Anderer”, uno dei pochi chirurghi rimasti nell’ospedale centrale di Slavjansk durante tutti i tragici giorni di bombardamento e di distruzione della città. Il dottor Kovalev ha lasciato Slavjansk dopo la sua “liberazione” da parte dell’esercito ucraino e l’inizio delle purghe, e ora vive in Russia. Ha partecipato comunque a un’intervista on line con una serie di domande dei lettori, in cui offre una preziosa testimonianza della vita di una città martire. Presentiamo l’intervista a Mikhail Kovalev nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
 27/08/2014    

Il primo capitolo della Genesi spiegato in una frase

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

dal blog Bio-Orthodoxy, 21 agosto 2014

Nella sua Esposizione della fede ortodossa (libro 2, cap. 6), san Giovanni Damasceno elenca le varie possibili teorie che circolano ai suoi tempi circa la natura dei cieli, o l'universo, e senza escludere a priori nessuna di queste teorie ci dà l'insegnamento essenziale dietro il primo capitolo della Genesi, che non deve essere contraddetto, rivelando così i confini tra scienza e teologia nell'interpretare Genesi 1:

"sia in un modo sia in un altro, tutte le cose sono nate e sono state fissate per ordine di Dio, e hanno come fondamento incrollabile la volontà e il consiglio divini".

 
 27/08/2014    

Niente di nuovo sul fronte occidentale?

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Mentre l’attenzione di tutto il mondo viene (faticosamente) convogliata sul Donbass, è opportuno far sapere che anche nel resto dell’Ucraina non tutto scorre tranquillo. Saker ci presenta sul suo blog un’interessante analisi, fatta da un suo collaboratore, di quel che accade in Ucraina occidentale, con particolare attenzione alla Transcarpazia, e, appena oltre la frontiera, alla Transnistria. Presentiamo l’analisi nella nostra traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

In realtà, dobbiamo anche fare le nostre scuse, perché un articolo vecchio di due giorni può essere già diventato storia antica quando lo si traduce. Nell’articolo ci si chiede se la recente offensiva delle forze armate della Novorossija verso Mariupol può aprire un nuovo fronte… ebbene, il fronte è già aperto, e i filmati degli oligarchi e dei loro sostenitori che corrono a fare benzina e si affrettano a lasciare Mariupol in preda al panico confermano che siamo già in una fase che precede qualche grande rovesciamento.

 
 26/08/2014    

Intervista a Maria Reshetnikova sul ruolo delle donne nella Chiesa russa all’estero

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Maria Reshetnikova, una giornalista televisiva russa che abita nello stato di New York, ha realizzato alcuni video sulla Chiesa Russa in Occidente (tra cui il video “L’uomo di Dio” sulla vita di san Giovanni di Shanghai e San Francisco, che abbiamo presentato sul nostro sito lo scorso dicembre). In un’intervista con il diacono Andrej Psarjov di ROCOR Studies, ci parla del ruolo delle donne e della comunicazione tra clero e laici nelle nostre chiese ortodosse. Le sue considerazioni sono serie e meritano attenzione, oltre a offrire diversi spunti positivi. Presentiamo il video con il testo russo e la traduzione italiana dell’intervista nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
 26/08/2014    

Due pesi, due misure

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Chi cresce in una politica di doppiopesismo si abitua alla menzogna. Chi è stato abituato a chiamare le guerre “operazioni di pace”, i combattenti per i diritti del loro popolo “terroristi”, e al contempo i veri terroristi “combattenti per la libertà”, potrà essere in grado di rispondere “se sì, si, se no, no”, o piuttosto si accontenterà del di più che viene dal maligno (Mt 5:37)? Padre Andrew Phillips ci invita a tenere in considerazione, al di là dei fatti storici e di cronaca da lui analizzati, il pericolo spirituale dei “doppi standard”, in un articolo del suo blog che abbiamo tradotto nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
 25/08/2014    

Contributi per capire la situazione del Donbass

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Chi sopravvivrà ancora una generazione, troverà difficile spiegare ai bambini di domani le ragioni dell’indifferenza del mondo alla tragedia dell’Ucraina orientale nel 2014.

Una delle regioni per cui è necessario un aiuto umanitario (ma anche una chiara presa di posizione politica) è che in Donbass è in corso, che lo si voglia ammettere o no, un genocidio. Chi ancora non ci crede, o non vuole crederci, può vedersi questo filmato (lungo, ma non più di uno dei tanti film per cui passiamo volentieri un’ora o più davanti a uno schermo... e se è pieno di immagini raccapriccianti, è proprio perché è la documentazione di un genocidio):

(Video non più disponibile... chiedetevi perché)

Le domande si affollano nella mentre di chiunque si sente (a buon diritto) turbato da ciò che vede. Il fatto di essere stati nutriti per mesi di mezze verità propagandistiche (o di assordanti silenzi stampa) fa sentire indignati. E tra i più indignati sembrano essere gli stessi ucraini a cui sono state fatte promesse vuote e che ora piangono anch’essi i loro morti; potete sentire un po’ di sincere proteste in questo video, girato a Novgorod Volinskij, nell’Ucraina del nord-ovest, dove sono ritornati 83 soldati di una brigata meccanizzata composta da 4700 uomini, per chiedere ai loro capi perché sono stati inviati “a morte certa”:

Ascoltate tutto, ma soprattutto dal minuto 5:00 del video, la madre che non si fa problemi a dire che cosa ne pensa di questa Ucraina.

Gli interventi e le testimonianze utili per capire la situazione sono davvero più di quanto possiamo mettere a disposizione dei nostri lettori. Messi a confronto del poco tempo e del molto materiale, abbiamo scelto di tradurre due testi che riteniamo molto significativi, e che presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti. Il primo è un’intervista a un miliziano di Donetsk, realizzata da Ilja Degtjarov per la versione tedesca del blog Slavyangrad, che dà un’idea della determinazione degli abitanti della Novorossija. Il secondo documento è una delle analisi di Saker, che risponde a chi gli chiede perché non si vede una reazione più evidente a questo genocidio, sia nel resto dell’Ucraina, sia sotto forma di una contro-offensiva da parte della Resistenza del Donbass.

 
 25/08/2014    

Arciprete Aleksandr Il'jashenko: abbiamo bisogno di imparare dai musulmani la fedeltà alla tradizione

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

In questo momento in cui scoppiano paure di un islamismo militante (paure ipocrite, perché generate dagli stessi paesi che hanno aiutato le insurrezioni dei peggiori estremismi dei paesi islamici) vale la pena ricordare che la Russia è uno dei paesi in cui c’è maggior rispetto reciproco tra cristiani e musulmani. Vediamo come un esempio dalla Russia può aiutarci a ragionare.

Partendo dalla coincidenza nel 2014 di due feste religiose (per i cristiani ortodossi, la festa di san Vladimir e del Battesimo della Rus’, e per i musulmani la festa di ʻĪd al-Fiṭr, che chiude il mese di Ramadan), l’Arciprete Aleksandr Il'jashenko offre un pensiero di dialogo sull’esempio della fedeltà alla tradizione, che presentiamo nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
 24/08/2014    

Il convoglio degli aiuti umanitari russi a Lugansk e il suo significato

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Di fronte all’indifferenza delle istituzioni internazionali ostaggio della politica americana, la Russia ha preparato un convoglio di 287 camion di aiuti umanitari per la popolazione della Novorossija oggetto di genocidio. Abbiamo ascoltato tutte le possibili reazioni ipocrite, comprese le accuse di fornire un aiuto militare segreto da parte di quelle potenze che stanno offrendo aiuti militari palesi per massacrare i civili. Dopo una serie di ritardi imposti dal governo ucraino, inclusa l’intimazione di non procedere perché nella zona degli aiuti umanitari sono in corso nuovi bombardamenti (leggi: sterminio di civili), anche l’orso ha perso la pazienza, e il convoglio è passato per la zona tenuta dagli insorti e ha finalmente raggiunto Lugansk nel pomeriggio di venerdì 23 agosto (avrebbe potuto raggiungerla una settimana prima, ma chi non è morto nel frattempo sotto le bombe è comunque contento di avere qualcosa da mangiare, un po’ di acqua potabile, medicine e un minimo di energia elettrica).

Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti il video e il testo russo con la traduzione italiana della dichiarazione del ministero degli esteri russo riguardo all’avvio della consegna degli aiuti, e per capire il significato di tutta questa iniziativa, continuiamo nella stessa sezione con un brillante commento di Saker che spiega quanto questi aiuti umanitari sono importanti e perché sono stati insensatamente osteggiati.

Arrivo del convoglio a Lugansk (foto: Spiegel Online)

 
 24/08/2014    

La Moldova è preparata attivamente per una guerra contro la Russia

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Il team del blog di Saker offre sul suo canale YouTube un video davvero importante, con sottotitoli per una diffusione più ampia, sul coinvolgimento della Moldova in operazioni militari anti-russe. Ascoltiamo nella sezione "Geopolitica ortodossa" dei documenti il video di denuncia di Victor Şelin (nella foto), leader del partito socialdemocratico moldavo, con la nostra trascrizione italiana.

 
 23/08/2014    

Nei negozi di Kiev è apparso il pane per i poveri

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Il nome ufficiale non è, naturalmente, "pane per i poveri", ma "хлеб по упрощенной рецептуре" ("pane da ricetta semplificata"). Leggiamo di cosa si tratta nell'articolo in russo e in traduzione italiana che presentiamo, con immensa desolazione, nella sezione "Geopolitica ortodossa" dei documenti. Da un paese che sta chiamando un genocidio "operazione anti-terrorismo", possiamo aspettarci una certa delicatezza nelle terminologie, ma a conti fatti l’apparizione di questo pane è un indizio che l'Ucraina sta andando verso la fame. Di fronte a una giunta che incassa miliardi da Stati Uniti e Unione Europea, ma che ha dimezzato le pensioni, vediamo come si può sfamare oggi un cittadino ucraino. La pensione media in Ucraina è stimata attorno a 500 grivne (28 euro!), un salario medio circa il doppio. Comprare ogni giorno una pagnotta di "pane da ricetta semplificata" (poco più di 3 grivne) costa una media di 90 grivne al mese: un lavoratore medio deve spendere il 9% dei suoi introiti, e un pensionato il 18%... PER IL SOLO PANE! Non male, per un paese avviato alla "integrazione europea", eh?

 
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