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La parrocchia ha la cura pastorale dei cristiani ortodossi del Patriarcato di Mosca nella città di Torino e in Piemonte / Valle d'Aosta

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Il Blog del Parroco


 15/04/2015    

Cristo è risorto!

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

In una serie di domande e risposte dalla sua recente corrispondenza, padre Andrew Phillips offre spiegazioni sulla storia e l’identità della ROCOR, sul tema dei non ortodossi, sul mondo occidentale contemporaneo e sui misteri legati alla fine del mondo. La traduzione italiana delle domande e delle risposte di padre Andrew è disponibile nella sezione omonima dei documenti.

 
 14/04/2015    

Un altro filmato sulla nostra chiesa

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Il canale News&Events Turin ha messo in rete un breve filmato dalla nostra Liturgia della Domenica delle Palme (5 aprile 2015). Questo video si aggiunge al filmato invernale dell'esterno della chiesa del 29 gennaio 2012, realizzato dallo stesso canale. Abbiamo aggiunto entrambi i video nella nostra galleria dei video della parrocchia.

 
 14/04/2015    

Editoriale dell’OLTR di aprile 2015

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Nell’ultimo numero dell’editoriale dell’OLTR (il movimento per un’Ortodossia locale di tradizione russa), il presidente dell’associazione, Séraphin Rehbinder, analizza i nuovi sviluppi nell’esarcato di Rue Daru alla luce di diverse cause storiche, tra le quali il dibattito sulla “co-gestione” nella chiesa locale, nato dalle istanze del concilio locale di Mosca del 1917. Presentiamo la traduzione italiana di questo editoriale, che getta molta luce sulle potenzialità e sui problemi di una struttura ecclesiale ortodossa in Occidente, nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
 13/04/2015    

Immagini dalle funzioni della notte di Pasqua

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Vi presentiamo una nuova galleria fotografica con le immagini riprese dal nostro amico Alberto Ceoloni durante la notte di Pasqua (lettura degli Atti degli Apostoli, Officio di Mezzanotte, processione e Mattutino pasquale).

 
 13/04/2015    

I custodi musulmani del Santo Sepolcro

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Come ogni anno, anche in questa Pasqua ortodossa è disceso il fuoco santo a Gerusalemme (qui un breve video senza commenti, e un articolo con un video un po’ più lungo, con telecronaca). Prima che il tema del Santo Sepolcro cada in secondo piano nell’interesse collettivo, parliamo delle due famiglie dei custodi musulmani che hanno il compito di aprire e chiudere ogni giorno la porta d’ingresso, in un’intervista che presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti.

 

 
 12/04/2015    

Messaggio di Pasqua di sua Santità il patriarca Kirill a tutti gli arcipastori, pastori, diaconi, monaci e a tutti i fedeli figli della Chiesa ortodossa russa

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus' si rivorge agli arcipastori, pastori, diaconi, monaci e a tutti i fedeli figli della Chiesa ortodossa russa con il tradizionale messaggio di Pasqua.

Beneamati nel Signore confratelli arcipastori, reverendi padri, pii monaci e monache, cari fratelli e sorelle!

Con gioia vi saluto con l'antica e sempre nuova e rassicurante esclamazione trionfale:

CRISTO È RISORTO!

In queste mirabili e vivificanti parole risuona veramente il fondamento della nostra fede, il dono della speranza, la fonte dell'amore.

Ieri abbiamo pianto insieme ai discepoli del Signore la morte del nostro amato Maestro, e ora partecipiamo al trionfo – visibile e invisibile – del mondo intero: "Cristo s'è risvegliato, eterna esultanza " (Canone di Pasqua). Ieri sembrava persa l'ultima speranza di salvezza, e oggi abbiamo ricevuto la ferma speranza della vita eterna nel giorno senza tramonto del regno di Dio. Ieri lo spettro della corruzione incombeva sul creato, mettendo in discussione il senso stesso della vita sulla terra, e oggi annunciamo a tutti la grande vittoria della vita sulla morte.

L'ispirato apostolo Paolo, parlando dell'importanza di un miracolo avvenuto in una notte passata, ma sempre vicina a ogni cristiano, indica chiaramente che questo evento è il più importante per la nostra fede. Infatti "se Cristo non è risorto, allora la nostra predicazione è vuota, e vuota è anche la vostra fede" (1 Cor 15:14). La Pasqua del Signore è il cuore e l'irresistibile forza del cristianesimo: nelle parole di san Filarete di Mosca, essa crea la speranza, accende l'amore, ispira la preghiera, produce la grazia, illumina di saggezza, disperde ogni male, e persino la morte stessa dona vitalità alla vita, offre la beatitudine non in sogno, ma nei fatti, offre la gloria non come un fantasma, ma come un eterno fulmine di eterna luce, che illumina tutto e non distrugge nessuno (Predica del giorno di Pasqua del 1826).

Alla fede nella risurrezione di Cristo è indissolubilmente associata anche la fede della Chiesa nel fatto che il Figlio di Dio incarnato, compiuta la redenzione del genere umano, e rotte le catene del peccato e della morte, ci ha dato la vera libertà spirituale e la gioia di essere riuniti con il nostro Creatore. Con questo dono inestimabile del Salvatore siamo pienamente coinvolti tutti noi in questa notte luminosa nelle chiese ortodosse, per condividere, nelle parole di san Giovanni Crisostomo, il banchetto della fede.

La Pasqua è il culmine del percorso spinoso del Salvatore, coronata con la sofferenza e il sacrificio sul Golgota. Non è un caso che nei testi patristici e liturgici Cristo sia ripetutamente indicato come colui che "compie il podvig della nostra salvezza." "Infatti vi ho dato l'esempio" (Gv 13:15), dice il Signore ai discepoli, e incoraggia tutti noi a seguire l'esempio della sua vita.

Ma come possiamo emulare il Salvatore? Come può essere il nostro podvig in relazione alla realtà della vita moderna? Oggi, quando pronunciamo questa parola, nella mente della gente c'è spesso una certa immagine di un guerriero leggendario, una figura storica o un famoso eroe del passato. Ma il significato di podvig non è l'acquisizione di una forte gloria o l'ottenimento di un'accettazione universale. Attraverso un podvig, invariabilmente associato ai nostri sforzi interiori e limitato a noi stessi, siamo in grado di conoscere nell'esperienza un amore vero e perfetto, perché il sacrificio che sta alla base di ogni podvig è la più alta manifestazione di questo sentimento.

Il Signore ci ha chiamati al podvig dell'amore attivo, incarnato nel servizio disinteressato verso gli altri, soprattutto di coloro che coloro che hanno particolarmente bisogno del nostro sostegno: i sofferenti, i malati, i solitari, gli scoraggiati. Se questa legge della vita, che è stata così chiaramente presentata ed espressa nella vita terrena del Salvatore stesso, diventerà retaggio della maggioranza, la gente sarà veramente felice. Chi serve gli altri ottiene incomparabilmente di più di quanto dona: il Signore stesso entra poi nel suo cuore, e nella comunione della grazia divina cambia tutta la vita umana. Come non c'è santità senza sforzo, così senza Calvario non c'è risurrezione, e così senza podvig non è possibile una genuina trasformazione morale e spirituale dell'individuo.

Quando il podvig diventa il contenuto della vita, non solo di un individuo, ma anche di tutto un popolo, quando si sforza di riunire verso l'alto i cuori di milioni di persone pronte a difendere la loro patria, a difenderne gli alti ideali e valori, allora succedono cose davvero sorprendenti, miracolose e talvolta anche inspiegabili in termini di logica formale. Un tale popolo riceve un potere spirituale, e disastri e nemici non sono in grado di sormontarlo. Prova evidente della verità di queste parole è la vittoria nella Grande Guerra Patriottica, ottenuta con il podvig disinteressato del nostro popolo. Quest'anno si celebra il settantesimo anniversario di questa data trionfale.

Nelle tribolazioni e tentazioni, siamo chiamati a mantenere calma e coraggio, perché ci sono state date grandi e gloriose promesse di vittoria sul male. Non scoraggiamoci e non disperiamoci! Facciamo parte della Chiesa di Cristo, che, secondo immancabile parola del Signore, neanche le porte dell'inferno sono in grado di sconfiggere (Mt 16:18), e ci è testimone la divina Rivelazione, prevedendo che "Dio tergerà ogni lacrima dai loro occhi, e la morte non ci sarà più; non ci sarà più lutto o pianto o dolore, perché le cose precedenti sono passate" (Ap 21: 3-4).

In preghiera auguro a tutti voi, confratelli arcipastori, reverendi padri, cari fratelli e sorelle, la fortezza e la fermezza nella fede, la pace e l'immancabile gioia nel Signore che ha vinto la morte. Entrando nella luce della risurrezione e partecipando al mistero del miracolo pasquale, condividiamo la nostra gioia trionfante con vicini e lontani, testimoniando tutti il Salvatore risorto dalla tomba.

Che tutti i giorni della nostra vita ci portino sempre calore e consolazione, ci donino la vera gioia della vita e ispirino opere buone con le parole di fuoco del Vangelo di Pasqua:

CRISTO È RISORTO!

CRISTO È VERAMENTE RISORTO!

+ KIRILL, PATRIARCA DI MOSCA E DI TUTTA LA RUS'

Mosca

Pasqua 2015

 
 12/04/2015    

Discorso catechetico del nostro padre tra i santi Giovanni il Crisostomo, nel santo e luminoso giorno della gloriosa e salvifica Risurrezione del nostro Signore Gesù Cristo

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Se uno è pio e amico di Dio, gioisca di questa festa bella e luminosa! Se è un servo riconoscente, entri lieto nella gioia del suo Signore. Se ha penato per digiunare, si goda ora il suo compenso. Se fin dalla prima ora ha lavorato, riceva oggi il giusto dovuto. Se uno è giunto dopo la terza ora, faccia festa, grato. Se è arrivato dopo la sesta ora, non dubiti, non perderà nulla. Se ha tardato fino alla nona, si faccia avanti senza esitare. Se è arrivato solo all'undicesima, non tema per il ritardo; poiché il padrone è generoso, e riceve l'ultimo come il primo. Concede il riposo all'operaio dell'undicesima come a quello dell'ora prima, ha misericordia dell'ultimo, e approva il primo, dà a questi e fa grazia a quell'altro; accetta le opere e ha cara la volontà, onora l'azione e loda l'intenzione. Entrate tutti dunque nella gioia del nostro Signore: gli uni e gli altri, godete del salario! Ricchi e poveri, danzate in coro insieme! Astinenti e pigri, onorate questo giorno! Voi che avete digiunato, e voi che non avete digiunato, rallegratevi oggi: la mensa è ricolma, deliziatevi tutti; il vitello è abbondante, nessuno esca affamato; tutti gustate del banchetto della fede, tutti gustate la ricchezza della soavità, nessuno lamenti la povertà: è apparso infatti il regno che ci accomuna. Nessuno pianga per i peccati: il perdono infatti è sorto dalla tomba. Nessuno tema la morte: ce ne ha infatti liberato la morte del Signore; l'ha spenta lui, che ne è stato trattenuto; ha depredato l'inferno, lui che è sceso all'inferno; Egli l'ha amareggiato, quando quello gustò della sua carne. Lo previde Isaia, ed esclamò: L'inferno fu amareggiato, incontrandoti là sotto. Amareggiato, e infatti fu annientato. Amareggiato, e infatti fu imbrogliato. Amareggiato, e infatti fu ucciso. Amareggiato, e infatti fu distrutto. Amareggiato, e infatti fu incatenato. Prese un corpo, e si trovò davanti Dio. Prese terra, e incontrò cielo. Prese quel che vedeva, e cadde per quel che non vedeva. Dov'è, o morte, il tuo pungiglione? Dov'è, o inferno, la tua vittoria? È risorto Cristo, e sei precipitato! È risorto Cristo, e sono caduti i demòni! È risorto Cristo, e gioiscono gli angeli! È risorto Cristo, e la vita trionfa! È risorto Cristo, e non c'è un più un sol morto nel sepolcro! Cristo infatti si è svegliato dai morti e si è fatto primizia dei dormienti. A lui la gloria e il potere nei secoli dei secoli. Amen.

 
 11/04/2015    

Kiev attacca Donetsk... come previsto, al Venerdì Santo ortodosso

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Tutti si aspettavano che anche il cessate il fuoco dei secondi accordi di Minsk venisse violato, dalla giunta che non ha mantenuto un solo impegno dichiarato (tranne quello di perseguitare i bambini del Donbass). Noi temevamo che il tradimento della parola si accompagnasse anche alla profanazione della fede religiosa, e così è stato: la nuova offensiva contro il Donbass è partita proprio al mattino del Venerdì Santo ortodosso. Il ricorso a questa piccineria strategica (da un paese che ha ormai cominciato a fare le liste di proscrizione dei suoi abitanti "a cui piace la Russia), unito al prevedibile fallimento della nuova offensiva militare, è un altro segno dei giorni contati del regime golpista.

 
 11/04/2015    

La Chiesa invita i bambini dei profughi ucraini alle festività pasquali a Mosca

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Il dipartimento sinodale per la carità e il ministero sociale del patriarcato di Mosca (quello che siamo già stati a visitare nella sua sede e nell’intervista al suo responsabile) si occupa dell’assistenza ai profughi del Donbass e dell’invio di aiuti umanitari per i più sofferenti. Il programma ha un’attenzione particolare ai bambini: nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti, presentiamo in russo e in italiano un’iniziativa di festa pasquale (ripetizione di una festa analoga tenuta a Natale) per ridare speranza ai bambini strappati alle loro case dalla guerra civile dello scorso anno.

 
 10/04/2015    

L’icona della Panagia Prodromitissa

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Il tema delle icone acheropite (non fatte da mano umana) è piuttosto interessante e rilevante per i pellegrini ortodossi che si preparano proprio in questi giorni a visitare Torino per la prossima ostensione della Sindone, o comunque sono interessati all’argomento. Nella tradizione ortodossa, sono diverse (anche se non numerosissime) le storie di icone apparse miracolosamente, e si riferiscono a diversi contesti storici e geografici. Vi presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” il caso di un’icona del Monte Athos, la cui apparizione acheropita dei volti della santa Vergine e del bambino risale al 1863.

 
 10/04/2015    

Momenti dal Mattutino delle Sante Sofferenze

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Ringraziamo Ovidiu, che ci ha inviato alcune fotografie della funzione della sera del Giovedì Santo, in cui si leggono i Vangeli della Passione di Cristo. Vista la complessità e la ricchezza delle funzioni della Settimana Santa, è proprio un peccato (in tutti i sensi del termine) che le presenze a funzioni serali come questa siano tanto modeste, soprattutto a fronte della presenza oceanica nella notte di Pasqua... ma è comunque importante sentire che la parrocchia ha fatto il suo dovere per tutti quelli che vogliono sentirsi più vicini a Cristo in questi giorni tanto significativi.

 
 09/04/2015    

Facebook sta iniziando a perseguitare il clero cristiano

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Stiamo assistendo alle prime avvisaglie di persecuzione dei cristiani su Facebook... basandosi sulle regole che richiedono di non usare qualifiche professionali (le stesse regole che allo stesso tempo invitano gli utenti a identificarsi con il nome con cui si è abitualmente noti), stanno facendo scomparire le pagine di preti e monaci che si presentano con i loro nomi clericali. E il clero ortodosso non ne è esente: vi diamo qui appena due esempi.

1) L'abate Tryphon, superiore del monastero ortodosso di Vashon Island (stato di Washington, USA), ha trovato che la sua pagina personale su Facebook e quella del monastero erano state cancellate proprio all'inizio della Settimana Santa. In termini pratici, questo significa la perdita di comunicazioni con i 16.000 amici delle due pagine, l'impossibilità di ricevere messaggi da loro, e la sparizione di ogni commento pubblicato da padre Tryphon (a nome proprio o del monastero) sulle pagine degli amici.

2) È sparito nello stesso modo l'account del nostro amico e corrispondente, l'arciprete John Whiteford, che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare nel corso di molti anni, soprattutto attraverso gli articoli di domande e risposte del suo blog.

Da buon blogger, padre John non è rimasto inattivo. Ecco la nostra traduzione della lettera da lui inviata ai responsabili di Facebook:

Ho generalmente avuto una buona esperienza con Facebook, e ho incoraggiato anche molte altre persone a utilizzarlo, ma la vostra fissazione di togliere ai sacerdoti del titolo di "padre" vi aliena molti cattolici, cristiani ortodossi e ortodossi orientali. Voi dite che volete che usiamo il nome con cui siamo conosciuti. Ebbene, "padre John" è il nome con cui io sono conosciuto. Togliere ai sacerdoti e ai monaci i nomi con i quali in realtà sono conosciuti è offensivo. È l'equivalente virtuale dei comunisti che vietavano ai chierici di vestirsi da chierici in pubblico.

Non avete niente di meglio da fare? Voi permettete qualcosa come 56 diversi "generi" di orientamento sessuale, ma non permettete al clero cristiano di essere chiamato con i nomi con cui è stato chiamato per secoli? Cosa avete per la testa, gente?

Ricordate solo questo: c'è stato un tempo in cui "Myspace" era grande, e guardatelo ora. Invece di alienare gli utenti, dovreste cercare di costruire legami di fedeltà, in modo che quando arriverà la prossima grande moda dei social media, la gente proverà ancora un po' di attaccamento a Facebook.

Sinceramente,

Padre John Whiteford

Naturalmente, anche da parte di altri utenti di Facebook si sta levando un'ondata di indignazione. Un gruppo fondato da cattolici (ma che cita anche le vittime tra gli ortodossi) ha superato i 13.000 "mi piace", e continua a informare a proposito.

È possibile firmare una petizione su change.org, per chiedere a Facebook di rivedere la propria posizione su questo abuso. La minuscola (ma molto più politicamente corretta rispetto ai cristiani...) lobby dei transgender ha ottenuto da Facebook che i propri rappresentanti possano mantenere le loro pagine con i loro "nomi d'arte", e ora siamo giunti al paradosso che una drag queen può avere una pagina Facebook con il nome "sorella tal dei tali", ma il vostro parroco sarà verosimilmente cancellato da Facebook per avere una pagina che lo identifica come "padre tal dei tali". Non sarà mai troppo tardi per firmare questa petizione, e per farla firmare ad altri!

UN APPELLO AI CRISTIANI ORTODOSSI CHE USANO FACEBOOK IN ITALIA

Ricordatevi quanta fatica avete fatto per caricare materiali (immagini, testi, segnalazioni, messaggi e così via) sulle vostre pagine Facebook. Prima che inizino a distruggere anche il vostro lavoro (e se non il vostro, quello di qualche prete, diacono o monaco/a che potreste avere tra i vostri amici e collegamenti), sarà ora che vi diate da fare con tutta la creatività che riuscite a esprimere. Vi suggeriamo noi un punto di partenza... ricordate il tormentone pubblicitario di George Clooney, "no Martini, no party"? Ebbene, che ne dite di unire le vostre voci alla campagna per far cambiare idea a Facebook, magari con lo slogan "no Padre, no Facebook"?

 
 09/04/2015    

Superate le 200.000 visite

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Dopo aver doppiato il traguardo dei duecentomila accessi unici, il nostro sito parrocchiale continua a crescere nell’interesse di chi lo consulta: le nostre proiezioni per il terzo anniversario del sito (23 maggio 2015) prevedono il raggiungimento di una media di 70.000 visite all’anno, con numeri in costante aumento. Grazie di cuore a tutti i nostri lettori!

 
 08/04/2015    

Come farà la Russia a risorgere dai morti

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Molti danno per scontata una risurrezione della Russia ortodossa, per lo meno sotto gli aspetti più esteriori della libertà religiosa; altri si stupirebbero di sentir parlare della Russia pre-rivoluzionaria (soprattutto da parte di un prete ortodosso come padre Andrew Phillips) come di un’entità che sarebbe meglio non far risuscitare... eppure, ci sono germi di morte anche in quella Russia nominalmente ortodossa di prima del 1917. Padre Andrew ci conduce a capire i rischi di morte insiti in quella società, così come nella più coerentemente anti-spirituale Unione Sovietica, per capire cosa servirà alla Russia per risorgere veramente. Presentiamo il saggio di padre Andrew in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti

 
 07/04/2015    

Padre Constantin Simon tonsurato al monachesimo

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Nel giugno 2014 abbiamo parlato della ricezione nella Chiesa ortodossa di padre Constantin Simon, già vice-rettore del Pontificio Istituto Orientale, dopo 34 anni di sacerdozio nella comunione cattolico-romana.
 
Il 27 marzo 2015, con la benedizione del patriarca Kirill, padre Constantin è stato tonsurato ieromonaco da parte dell'igumeno Petr (Eremeev) del monastero Vysoko-Petrovskij di Mosca. Il santo patrono della tonsura è il santo metropolita Konstantin di Kiev e di tutta la Rus' (+ 1159), anche lui un immigrato nella Rus' (era greco).
 
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