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Il Blog del Parroco


 12/04/2014    

Psicopatologia dell’Uniatismo

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

La presente crisi ucraina è una parte molto visibile di un grande conflitto di civiltà, nel quale non sono indifferenti i tentativi della sede romana di assorbire i cristiani ortodossi con metodi meno che limpidi. Ma questi tentativi sono molto diversi di epoca in epoca: possiamo trovare un filo conduttore del fenomeno dell’uniatismo attraverso i secoli? Ci aiuta un articolo pubblicato con il nome Il fenomeno dell’Uniatismo sul numero della rivista Italia Ortodossa del dicembre 2001 e presente anche in rete, con il titolo originale di pre-pubblicazione Psicopatologia dell’Uniatismo, che è stato presente sul sito della rivista nel corso di questi ultimi anni.  Ripresentiamo l’articolo in un formato un po’ più accurato nella sezione “Confronti” dei documenti, nella speranza che aiuti a comprendere le radici di un conflitto che – come si vede a Kiev in questi giorni – è tutt’altro che un capitolo chiuso.

 
 12/04/2014    

Dieci anni dell'OLTR (movimento per un'Ortodossia Locale di Tradizione Russa)

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Editoriale di aprile 2014

Dieci anni fa, il 1 aprile 2004, nasceva l'OLTR (movimento per un'Ortodossia Locale di Tradizione Russa).

Quest'associazione è stata fondata nel periodo immediatamente successivo alla famosa tavola rotonda con entusiasmo il 1 febbraio 2004 Ricordiamo quant'era ricolma la sala conferenze dell'Istituto di teologia ortodossa San Sergio, il clero sedeva in prima fila, i laici in piedi fino al fondo e ai lati della sala, i sentimenti animati, le uscite memorabili di uno o l'altro su argomenti di cui nessuno osava parlare: la storia della Chiesa russa in Francia, la riunificazione dei suoi tre rami e l'organizzazione della chiesa locale.

Ma erano state mosse critiche. Chi erano queste persone che avevano organizzato questa tavola rotonda speciale, in risposta all'appello storico di sua Santità Alessio II del 1 aprile 2003? Chi rappresentavano, da dove venivano? Esistevano veramente? Tra il pubblico, alcuni avevano espresso il timore di una manipolazione da parte di forze che rimanevano nell'ombra. Noi, persone di buona volontà, spontaneamente uniti nella gioia per aver organizzato questa tavola rotonda eravamo mille miglia lontani da prevedere un tale sospetto. Ma questo doveva essere preso in considerazione e affrontato. I critici della prima ora, e penso per esempio a madre Olga di beata memoria, la badessa del monastero di Bussy, ci hanno portato a definire una posizione. Noi, dunque, abbiamo formalizzato la nostra comunità di pensiero e i nostri obiettivi con la creazione di un'associazione in modo che nessuno potesse mettere in dubbio la realtà della nostra esistenza e le nostre intenzioni .

Ebbene, l'abbiamo fatto. L'associazione è stata in grado di crescere e di fare una buona impressione.

Se qualcuno chiede la posizione del OLTR su qualche argomento ecclesiale che abbiamo trattato, o su cosa ha effettivamente fatto la nostra associazione, può facilmente trovare la risposta attraverso il nostro sito - www oltr.fr - che mette a disposizione l'intero corpus di testi e conferenze o tavole rotonde che abbiamo promosso.

Se lo desidera, vedrà il ben reale elenco dei membri fondatori della nostra associazione. Alcuni, e non dei meno prestigiosi – il principe Serge Obolensky, André Schmemann, André Malinin – non festeggeranno i dieci anni dell'associazione che anche loro hanno voluto. Noi non mancheremo di commemorarli, alla nostra decima tavola rotonda a cui vi inviteremo in autunno.

Marc Andronikof

 
 11/04/2014    

L'intolleranza della tolleranza

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

John Sanidopoulos riporta sul blog Honey and Hemlock un articolo di Gregory Koukl (nella foto), presentatore radiofonico di un programma dedicato all’apologetica cristiana. In questo articolo si parla del tema della tolleranza, spesso oggetto di abusi da parte di accusatori dei valori cristiani, che da paladini della tolleranza per gli stili di vita “alternativi” si trasformano essi stessi in ben peggiori intolleranti. L’articolo, che riportiamo nella sezione “Etica” dei documenti, ci invita a ricordare che si tollera solo e sempre ciò che è negativo (ciò che è positivo non ha alcun bisogno di essere tollerato), e ci insegna a fare una distinzione tra la tolleranza delle persone (che deve essere sempre estesa a chiunque), dei comportamenti (che si possono tollerare quando non sono distruttivi del bene comune) e delle idee (che non sono da tollerare se non sono giuste).

 
 10/04/2014    

La missione della civiltà ortodossa russa

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Alla luce degli eventi degli ultimi mesi, e della circolazione di troppe etichette che sono state applicate con molta leggerezza all’Ortodossia russa, è importante capire a fondo che cosa sia l’ideale di “mondo russo” o di Santa Rus’, e come mai questo ideale non sia realizzabile altrove. Padre Andrew Phillips cerca di spiegare il progetto della civiltà della Rus’, fondato sulla Chiesa. Presentiamo la traduzione italiana del saggio di padre Andrew nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
 10/04/2014    

Il Louvre cancella il dipartimento sui cristiani d'Oriente

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Nel gennaio 2010 aveva annunciato la dedicazione di un nuovo dipartimento al museo del Louvre dedicato all'arte cristiana orientale, bizantina e slava, dall'apertura prevista nel 2014. Oggi invece il dipartimento è stato cancellato all'improvviso... scopriamo qualcosa di più sulla storia, ma sopratttto sulle ragioni di fondo, di questo rifiuto nell'articolo di Vatican Insider de La Stampa. Il rifiuto del Louvre (che dichiara di non avere spazio per la cultura cristiana orientale, ma che ne ha avuto fin dal 2003 per ospitare e ampliare un dipartimento di arte islamica) non è che una delle numerose tappe del continuo distacco della Francia dalle radici cristiane, e un'ulteriore prova che la sua tanto vantata laïcité corrisponde a tutt'altro che all'equidistanza e all'imparzialità in materia religiosa.
 
 
 09/04/2014    

Studio storico-liturgico sul rito matrimoniale

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Tra poche settimane, passate le feste pasquali, riprenderanno le celebrazioni dei matrimoni in chiesa. Non ci sembra fuori luogo presentare una delle ultime revisioni degli studi liturgici del nostro confratello padre Petru (Pruteanu): lo studio sul rito matrimoniale, che troverete nell’originale romeno e nella nostra traduzione italiana nella sezione “Preghiera” dei documenti. Con la competenza e l’intelligenza che distinguono i suoi studi, padre Petru ci porta a scoprire come si è formato il rito matrimoniale ortodosso (Attenzione! Chi crede che i riti ortodossi siano fissi nei secoli avrà un po’ di sorprese da questa lettura: caveat lector...), e offre non solo un’ottima radiografia del rito, ma anche preziosi consigli pastorali utili a chiunque si trova di fronte a un matrimonio come celebrante o come... sposo.

 
 08/04/2014    

Intervista a Dmitrij Kiselëv sulle sanzioni

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Dmitrij Kiselëv, direttore generale dell'agenzia di informazione Rossija Segodnja ("Russia oggi") è un popolare presentatore russo di news televisive. Lo abbiamo già incontrato sul nostro sito a Natale, quando ha intervistato il patriarca Kirill. Anche il suo nome è apparso sulla lista delle sanzioni internazionali dell’Unione Europea, sotto l’accusa di “propaganda”. Dietro questa imputazione (che può significare tutto e il suo contrario, per quanto è definita nel diritto internazionale: anche la predicazione del Vangelo può essere definita “propaganda”...) si cela un rischio spaventoso di violazione della libertà di stampa: per la prima volta, un giornalista è colpito da sanzioni internazionali in quanto giornalista. Kiselëv stesso, in un’intervista che presentiamo nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, rileva quanto si siano ribaltati i valori dei decenni passati: l’Occidente che condanna la libertà di stampa, e la Russia che permette liberamente ogni genere di espressione giornalistica.

 
 07/04/2014    

Padre Dimitrij Shiskin: Perché un sacerdote ha votato per l'annessione della Crimea alla Federazione Russa?

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Qualcuno dei nostri lettori ricorderà padre Dimitrij Shiskin, il sacerdote di cui l'anno scorso abbiamo pubblicato sul nostro sito una predica sull'Ascensione. Padre Dimitrij è di Simferopol, la capitale della Crimea, ed è stato al centro degli eventi che hanno interessato il mondo nello scorso mese. Nell'intervista da lui rilasciata, che pubblichiamo nell'originale russo e in traduzione italiana, nella sezione "Figure dell'Ortodossia contemporanea", vediamo la recente crisi dal privilegiato (e poco conosciuto) punto di vista degli ortodossi della Crimea.

 
 07/04/2014    

Bruciata la chiesa di sant'Aleksandr Nevskij a Khabarovsk

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La chiesa di sant'Aleksandr Nevskij a Khabarovsk, nell'estremo oriente della Russia, è bruciata il 5 aprile 2014. I forti venti locali hanno impedito di spegnere rapidamente l'incendio, e tutto ciò che hanno potuto fare i vigili del fuoco è stato evitare che le fiamme si propagassero alle costruzioni circostanti.
Questo incendio può sembrare (e forse lo è) una totale coincidenza fortuita con il rogo quasi contemporaneo della chiesa di sant'Elia a Brampton (Canada), di cui abbiamo annunciato ieri la notizia. Tuttavia, ciò che è avvenuto a Khabarovsk è stato aggravato, proprio poche ore prima dell'incendio, dall'assassinio del benefattore della chiesa, Vladimir Fukalov, attraverso una bomba piazzata sulla sua auto. I due eventi potrebbero non essere una mera coincidenza, anche se il metropolita Ignatij di Khabarovsk e dell'Amur non vede necessariamente collegamenti tra i due casi.

Le nostre preghiere sono richieste per il riposo delle anime dei servi di Dio Vladimir e Dimitrij, e perché il parroco, padre Vasilij Didenko, e i parrocchiani possano presto riavere la loro chiesa. I particolari per l'invio di aiuti per la ricostruzione saranno resi noti dal portale Pravmir sulla base delle decisioni del consiglio parrocchiale. Ricordiamo che Khabarovsk è stata una delle diocesi servite dall'arcivescovo Innokentij, che è stato nostro vescovo dal 1999 al 2010.
 
 06/04/2014    

Eterna memoria al metropolita Jovan

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Il sito della Chiesa ortodossa serba riporta la notizia della morte del metropolita Jovan di Zagabria e Lubiana nel pomeriggio di giovedì 3 aprile 2014. Il metropolita Jovan (al secolo Joco Pavlović) era nato il 22 ottobre 1936 nel villaggio di Medinci presso Podravska Slatina in Slavonia. Compiuti gli studi teologici a Belgrado, e gli studi post-laurea a Kiel e Monaco di Baviera, insegnò teologia a Prizren e al seminario di Krka.

Vescovo della diocesi di Zagabria dal 1977 e metropolita dal 1982, ebbe il compito non invidiabile di difendere gli interessi della Chiesa ortodossa serba in Croazia dopo l'indipendenza del paese: un compito sul filo del rasoio, dove ogni aperta difesa degli ortodossi e dei loro interessi, e ogni tentativo di instaurare buone relazioni con i cattolici o con il governo croato, erano fonte di altrettanto aspre critiche e biasimo (generalmente senza fondamento).

Il metropolita Jovan è noto tra noi per avere retto per lungo tempo le chiese del patriarcato serbo in Italia. Per anni ha dovuto risiedere a Trieste a causa delle difficili situazioni nella Croazia post-bellica, ed è lì che lo abbiamo conosciuto. Abbiamo trovato un vescovo intelligente e attento alle necessità del suo gregge, inclusi gli ortodossi di lingua italiana. Anche se le sue proposte non ci sembravano tutte facilmente realizzabili (era disposto per esempio a benedire e sostenere un'associazione federativa inter-giurisdizionale di ortodossi italiani, che allora come ora ci pareva un po' utopistica), nondimeno queste idee e la sua disponibilità all'ascolto e alla valutazione dei progetti degli ortodossi "locali" rivelavano un cuore molto attento alla missione dell'Ortodossia in Italia, al contrario di quanto affermato dai suoi indegni detrattori. Ci dispiace solo che in tutti gli anni di permanenza in Italia il metropolita non sia riuscito a imparare l'italiano.

Il nostro ricordo di vladika Jovan non sarebbe completo (e non sarebbe giusto) se non menzionassimo la sua attitudine di paterna pazienza di fronte al tradimento di una piccola parte della comunità ortodossa di Pistoia (già transitata dal cattolicesimo alla Chiesa ortodossa russa e quindi a quella serba, prova che voltagabbana - così come signori - si nasce). Il passaggio di quella scheggia impazzita al vecchio calendarismo greco non aveva alcuna vera ragione, dato che la Chiesa serba (soprattutto nel 1999!) meritava meno di qualsiasi altra le rimostranze della classica vulgata del vecchio calendarismo. Il metropolita Jovan aveva tutto il diritto di punire i colpevoli con ogni sorta di censura e riprovazione ecclesiale, ma non lo fece, mandando continuamente messaggi di pacificazione e di disponibilità a riaccogliere a braccia aperte gli erranti (in tutti i sensi del termine). Preghiamo affinché questa bontà gli valga analoga benevolenza da parte di Dio, così come gli vale certamente tutto il nostro rispetto.

Al metropolita Jovan: Вјечнаја памјат! Eterna memoria!

 
 06/04/2014    

Distrutta dal fuoco la chiesa greco-cattolica di sant'Elia a Brampton nel Canada

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Al primo mattino di sabato 5 aprile 2014 la chiesa greco-cattolica ucraina di sant'Elia a Brampton, presso Toronto (Canada) è stata avvolta dalle fiamme ed è completamente bruciata, per fortuna senza perdite umane. La notizia è devastante non solo dal punto di vista architettonico (era completamente costruita in legno nello stile "Boyko", tipico dei cosacchi dell'Ucraina occidentale nel XVII secolo), ma anche perché si tratta di una parrocchia all'avanguardia nella restaurazione delle tradizioni del cristianesimo orientale all'interno del mondo uniata, al punto da arrivare a essere citata come modello liturgico e di ortoprassi (cosa quasi inaudita) anche da molte fonti ortodosse. Pur devastati, i parrocchiani hanno fatto notare che una delle caratteristiche principali delle chiese di legno è che si possono facilmente ricostruire. Auguriamo loro di riuscire a farlo quanto prima, e di tornare a essere un punto di contatto non conflittuale tra Ortodossia e uniatismo, di cui oggi si sente disperatamente la carenza.
 
 06/04/2014    

Le preghiere per i morti al terzo, nono e quarantesimo giorno

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Tra le domande più comuni sugli usi funebri ortodossi, c'è quella che chiede il perché delle commemorazioni funebri fatte in giorni particolari. Queste ricorrenze (che hanno lasciato nel cattolicesimo romano solo l'eco della commemorazione del trentesimo giorno, o trigesima) sono spiegate nel blog di padre John Whiteford con riferimenti ai Padri della Chiesa e al simbolismo numerico della tradizione ortodossa; riportiamo la traduzione italiana dell'articolo di padre John nella sezione "Domande e risposte" dei documenti.

 
 05/04/2014    

Al di sopra dell'Oriente e dell'Occidente

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

In uno dei suoi lucidi articoli di analisi della situazione mondiale, padre Andrew Phillips ci ricorda come la Russia, centro geopolitico della storia umana in quanto collegamento tra Europa e Asia, è soggetta ad attacchi e infezioni sia da Oriente sia da Occidente. In particolare, il monismo delle culture orientali non cristiane, e l’individualismo delle degenerazioni cristiane occidentali, attaccano alla base la concezione personale del vero cristianesimo, trasmettendo valori distruttivi che cercano di insinuarsi persino, in casi estremi, sotto sembianze ortodosse. Presentiamo l’articolo di padre Andrew, Al di sopra dell'Oriente e dell'Occidente, nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
 04/04/2014    

Diacono Vladimir Vasilik: “L'ideologia della sovranità ucraina è costruita su un fondamento spiritualmente marcio”

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Il diacono Vladimir Vasilik, uno dei collaboratori del portale Pravoslavie.ru, ha scritto per il sito Russkaja narodnaja linija (“linea popolare russa”) un interessante articolo, che presentiamo nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, e che analizza le crepe dell’attuale Ucraina dal punto di vista spirituale. L’occasione per questo articolo è lo scambio (non del tutto civile) di pareri tra il metropolita Sofronij di Cherkassy, l’unico dei vescovi ucraini del patriarcato di Mosca che sostiene apertamente l’autocefalia ucraina e che esterna di tanto in tanto posizioni fortemente antirusse, e il ministro della cultura della Federazione Russa, Vladimir Medinskij, di origini ucraine. Non ci soffermiamo più di tanto su questo scambio di pareri (bisogna tuttavia notare che almeno un metropolita “nazionalista ucraino” il Patriarcato di Mosca ce l’ha davvero: brillano invece per la loro assenza i non nazionalisti nelle chiese “ucraine” opposte al Patriarcato di Mosca), ma sottolineiamo il valore delle parole del diacono Vladimir Vasilik quando parla delle vere origini spirituali dell’Ucraina. Il titolo di “Piccola Rus'” dato all’Ucraina non ha alcun significato legato alle dimensioni (la Belarus' – o Russia Bianca – è ancora più piccola...), ma indica la culla, il luogo di nascita della civiltà russa. Finché l’identità spirituale della Piccola Rus’ (la cui capitale, il centro storico della cristianità russa, è oggi una città conquistata e occupata) non sarà riconosciuta e fatta rivivere, ogni speranza di identità ucraina poggerà su basi spiritualmente marce.

 
 03/04/2014    

Intervista al Metropolita Ilarion sul National Catholic Register

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Sul sito del National Catholic Register, rivista online del network cattolico EWTN, Edward Pentin ha realizzato una interessante intervista online al metropolita Ilarion (Alfeev), centrata sull’interesse per il Concilio pan-ortodosso del 2016 e per la situazione di crisi in Ucraina. Pubblichiamo l’intervista in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
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