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Il Blog del Parroco


 18/02/2019    

Chiesa greco-cattolica ucraina: La posizione del Fanar dà il via libera a servire a un singolo altare

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Il responsabile per l’ecumenismo della Chiesa greco-cattolica ucraina, padre Igor’ Shaban (nella foto), fa alcune affermazioni sul ruolo di Protos del patriarca ecumenico, che servirebbe a confermare il ruolo primaziale del vescovo di Roma e aprirebbe la strada alla tanto sperata unità dei cristiani (naturalmente, previa accettazione della posizione romana). Queste parole hanno a nostro parere un grande valore per determinare se VOI che le leggete siete ortodossi (o per lo meno, se lo è la vostra ecclesiologia). Leggete con attenzione le affermazioni di padre Igor’, che vi presentiamo in russo e in italiano: se siete deboli di stomaco, o se avete appena mangiato, tenete accanto a voi un sacchetto di carta... in caso di effetti spiacevoli, almeno non potrete dire che non vi abbiamo preavvisati. A seconda delle vostre reazioni, avrete una prova efficace del vostro grado di ortodossia:

- Se vi sentite di condividere appieno le idee di padre Igor’, allora non siete ortodossi, anche se magari occupate un seggio nel Santo Sinodo di Costantinopoli.

- Se all’idea di condividere le idee di padre Igor’, rispondete “nemmeno morti!”, allora complimenti, avete passato la prova e siete ortodossi (o per lo meno, lo è la vostra ecclesiologia).

 
 18/02/2019    

Intervista di Tudor Petcu a Rico Vitz sulla Romania

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Il nostro amico Tudor Petcu ci ha inviato il testo di un’ulteriore conversazione con il dottor Rico Vitz (nella foto), il filosofo ortodosso americano di cui vi abbiamo già presentato un’intervista due anni fa. Il nuovo colloquio ha avuto origine dalla recente visita del dott. Vitz in Romania per un congresso teologico, e offre alcuni spunti utili sull’interazione di un convertito occidentale con un paese di tradizione ortodossa.

 
 17/02/2019    

Cosa c'è dietro alla deportazione del vescovo Gedeon

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Vi abbiamo dato l’altro ieri la notizia della deportazione dall’Ucraina di uno dei vescovi della Chiesa ortodossa ucraina, vladyka Gedeon (Kharon, nella foto) di Makarov, di ritorno dagli USA, dove aveva testimoniato al Congresso delle persecuzioni in atto nel suo paese. Oggi vi presentiamo in russo e in italiano un articolo di spiegazioni delle ragioni di questa apparentemente insolita espulsione.

 
 16/02/2019    

L’Igumeno Luka di Jordanville consacrato vescovo

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

L’archimandrita Luka (al secolo Mark Murianka, nella foto) è stato per molti anni l’igumeno del monastero della Santissima Trinità a Jordanville, nello stato di New York: il principale monastero della ROCOR  nel mondo. Padre Mark, come il suo predecessore, il metropolita Lavr (Shkurla), viene da una famiglia carpato-russa, e come Vladyka Lavr è stato eletto alla carica di vescovo di Syracuse (la città nello stato di New York esonima della nostra Siracusa in Sicilia). La sua consacrazione ha avuto luogo a Jordanville martedì 12 febbraio, nell’occasione della festa dei Tre Santi Ierarchi. Tra i vescovi consacratori, assieme al metropolita Hilarion della ROCOR, notiamo con piacere la presenza del nostro amico il metropolita Luka di Zaporozh’e, che condivide con il nuovo vescovo il nome monastico. Vi presentiamo la versione italiana dell’articolo, con ben tre video del processo di nomina e di elezione del vescovo Luka.

Многая лета! Unto many years! Per molti anni!

 
 16/02/2019    

Il nuovo sito multilingue del monastero di Visoki Dečani

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Non mancate di mettere tra i vostri preferiti il nuovo sito multilingue del monastero di Visoki Dečani, tesoro di fede e vita monastica del Kosovo e Metohija, e centro di luce spirituale per innumerevoli comunità ortodosse nel mondo (inclusa la nostra parrocchia).

Il sito è accessibile in serbo (in caratteri cirillici e latini), inglese, russo, italiano e greco. Passate la voce e visitatelo spesso: buona navigazione sul nuovo sito!

 
 15/02/2019    

Il vescovo Gedeon (Kharon) della Chiesa ortodossa ucraina è stato deportato dall'Ucraina

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

di Ol'ga Tsvilij, Unione dei giornalisti ortodossi, 13 febbraio 2019

il vescovo Gedeon (Kharon) di Makarov, vicario della metropolia di Kiev

Il rettore del monastero delle Decime, che ha informato il Congresso degli Stati Uniti sulle persecuzioni della Chiesa canonica e sull'oppressione dei credenti in Ucraina, è stato arrestato dalla SBU all'aeroporto di Kiev.

Il rettore del monastero delle Decime della Chiesa ortodossa ucraina il vescovo Gedeon (Kharon) di Makarov, è stato arrestato all'aeroporto di Boryspil e sta per essere deportato, ha detto su Facebook il protodiacono Antonij, segretario di vladyka Gedeon.

"Dove lo vogliano deportare non si sa, perché è un cittadino dell'Ucraina. È nato in Ucraina. E al momento è privato della cittadinanza, e dove lo vogliano deportare non è chiaro", ha condiviso il protodiacono Antonij.

Ha chiesto ai fedeli della Chiesa ortodossa ucraina preghiere per il vescovo Gedeon.

il protodiacono Antonij

Il segretario del vescovo della Chiesa canonica ha informato l'Unione dei giornalisti ortodossi che i funzionari del servizio di confine di stato dell'Ucraina non hanno fatto domande al rettore del monastero delle Decime.

La detenzione del vescovo della Chiesa ortodossa ucraina è opera della SBU, il servizio di sicurezza dell'Ucraina, che ha sequestrato il passaporto e lo ha dichiarato "perduto", ha detto il protodiacono Antonij. Il fatto che, secondo il presunto documento "perduto", Vladyka Gideon abbia volato fuori dall'Ucraina, e sia passato attraverso al controllo di confine degli Stati Uniti, non ha causato un'ombra di dubbio tra le forze dell'ordine. I rappresentanti del servizio di sicurezza hanno anche dichiarato che il vescovo Gideon aveva perso la cittadinanza ucraina e che la questione della sua deportazione era già stata decisa.

"Sono all'aeroporto di Boryspil, dove non mi è stato permesso entrare, citando il fatto che "la cittadinanza è scaduta e non è valida". Anche se sono volato via 15 giorni fa, non ci sono stati problemi. Non ci sono state decisioni giudiziarie, nessuna decisione del presidente. Solo che il mio passaporto era presumibilmente perduto. Ma non ho fatto alcuna dichiarazione. Niente", ha commentato in seguito su Facebook gli eventi lo stesso vicario della metropolia di Kiev. "Proprio questa è la pressione religiosa e politica e l'illegalità che sta accadendo in Ucraina oggi".

Il 5 febbraio 2019, il vescovo Gedeon (Kharon) di Makarov, vicario della metropolia di Kiev, rettore del monastero della Natività della Santissima Madre di Dio o "delle Decime", ha informato il Congresso degli Stati Uniti sui fatti di discriminazione della Chiesa canonica da parte delle autorità dell'Ucraina. Il vescovo Gedeon ha anche trasmesso al Segretario di Stato americano Michael Pompeo e ai membri del Congresso americano un appello ufficiale della Chiesa ortodossa ucraina, in cui la Chiesa chiede di considerare i casi di violazione dei diritti e delle libertà dei credenti.

Quindi, quando i giornalisti hanno chiesto se le autorità ucraine avrebbero aumentato la pressione sulla Chiesa e sul vescovo stesso dopo il suo discorso al Congresso degli Stati Uniti, vladyka ha risposto che poteva accadere qualsiasi cosa. Ma ha aggiunto che sperava che con l'aiuto del governo americano la situazione si sarebbe stabilizzata.

 
 14/02/2019    

Metropolita Ilarion di Volokolamsk: L'Athos di fronte a una scelta

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Vi presentiamo il testo russo e italiano dei commenti del metropolita Ilarion (Alfeev) sulla situazione del Monte Athos a seguito del “pellegrinaggio” degli scismatici ucraini, con note sul valore dell’Athos come salvaguardia di verità e canonicità.

 
 14/02/2019    

I media: il patriarca Bartolomeo sta per riorganizzare tre arcidiocesi

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Eccovi il testo russo e italiano della notizia che il patriarca Bartolomeo sta per riorganizzare le diocesi d’America, Gran Bretagna e Australia (che radunano la parte più ampia – e più ricca – della diaspora greca sotto Costantinopoli). Al di là della sostituzione dei loro arcivescovi ormai anziani, il tempismo e l’estensione di queste riorganizzazioni fanno pensare molto facilmente a un desiderio di aumento del controllo patriarcale diretto sulla diaspora.

 
 13/02/2019    

La Sacra Comunità del Monte Athos discute degli scismatici ucraini, non prende decisioni

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Mentre il “bollettino di guerra” dei danni causati dagli scismatici ucraini continua con i monasteri di Dochiariu e Zografu che chiudono le porte davanti alla delegazione scismatica, la questione ha dovuto essere discussa anche al massimo livello gestionale della Montagna Santa. La Sacra Comunità athonita si è riunita lunedì 11 febbraio per discutere su come gestire le visite di tali rappresentanti, ma non ha preso alcuna decisione concreta, segno di una mancanza di consenso. Vi presentiamo la traduzione italiana di uno dei resoconti più recenti, con nuovi sviluppi che si profilano nei prossimi giorni a causa della visita annunciata per la festa dell’Incontro del Signore (2/25 febbraio) del “metropolita” Epifanij, alla sempre più disperata ricerca di sostegno internazionale per la sua pseudo-chiesa.

 
 12/02/2019    

Il patriarca Bartolomeo è una minaccia per l’Oriente ortodosso!

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Vi presentiamo la versione russa e italiana dell’articolo di denuncia di Dimitrios Anagnostou, apparso sul blog Aktines (una voce greca severamente critica del Fanar) e sul giornale Orthodoxos Typos. È importante vedere come anche tra i teologi laici della Chiesa greca non manchino voci che sanno intravedere il rischio di eresia di un papismo orientale, e non si fanno problemi a denunciare tale rischio.

 
 12/02/2019    

Conversazioni con persone nuove alla Chiesa

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Padre Andrew Phillips ci offre una serie di domande e risposte utili ai nuovi arrivati per orientarsi in una chiesa e per lasciarsi dietro diverse illusioni e pregiudizi.

 
 11/02/2019    

La visita di una delegazione di ucraini scismatici crea torbidi al Monte Athos

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

In questi giorni, una delegazione della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", guidata dal "vescovo" Pavlo (Juristij) di Odessa e Balta, sta girando il Monte Athos con una benedizione (di fatto, un ordine) di visitare tutti i monasteri athoniti da parte del patriarca Bartolomeo.

Poiché il patriarca non è uno stupido, e sa bene che alcuni monasteri hanno già dichiarato che chiuderanno le porte di fronte alla nuova struttura scismatica, la "benedizione" a questa visita suona come un vero e proprio ultimatum del Fanar a tutti quelli che al Monte Athos si oppongono all'ingerenza costantinopolitana in Ucraina.

Finora, il risultato della visita "fraterna" sembra più un bollettino di guerra che un racconto di un pellegrinaggio. Contiamo le vittime:

- Alla sera di giovedì 7 febbraio e al mattino di venerdì 8 febbraio, il monastero Pantokratoros accetta di concelebrare le funzioni serali e la Liturgia con il "vescovo" Pavlo. Si tratta della prima volta in cui a un membro della gerarchia del "patriarcato di Kiev" è permesso compiere un simile atto sul Monte Athos.

- Venerdì 8 febbraio, la confraternita di Nuova Esfigmenu (ritenuta dalla Sacra Comunità athonita la legittima autorità sul monastero di Esfigmenu, occupato da scismatici vecchio-calendaristi), accoglie il "vescovo" Pavlo per la venerazione delle reliquie nella propria cappella. Anche se non c'è stata una concelebrazione, l'esposizione delle reliquie per venerazione è un gesto che di norma non si fa nelle visite di eterodossi e scismatici, e ci si sarebbe aspettati almeno dai monaci di Nuova Esfigmenu una certa sensibilità di fronte a casi di scismatici occupanti di chiese...

- A questo punto, sono pubblicate le rimostranze dell'arcivescovo Amvrosij (Ermakov) di Verej, rettore dell'Accademia teologica di Mosca:

"Davanti ai nostri occhi, uno ad uno, i monasteri dell'Athos si uniscono agli scismatici e commettono un incredibile tradimento degli ortodossi in Ucraina che sono perseguitati, ricattati, picchiati, cacciati dalle loro stesse chiese". Vladyka Amvrosij rivela anche che la delegazione scismatica ha ricevuto dal patriarca Bartolomeo l'ordine di visitare tutti i monasteri del Monte Athos.

- Sabato 9 febbraio l'archimandrita Evlogij, igumeno del monastero di san Panteleimon, fa chiudere le porte del monastero e vieta alla delegazione scismatica l'ingresso sul territorio del monastero russo, dove "non riconoscono il loro sacerdozio e non prevedono di farlo in futuro".

- Il portavoce della Chiesa ortodossa ucraina, l'arciprete Nikolaj Danilevich, denuncia la "desacralizzazione dell'Athos" con parole che dovrebbero rimanere per sempre nei nostri cuori:

"Semplici parroci sposati in Ucraina occidentale, con numerosi bambini, non hanno paura di perdere le loro chiese, non hanno paura di essere espulsi dalle loro chiese, sono costretti a servire nelle case, ma rimangono fedeli alla Chiesa, al loro giuramento sacerdotale, mostrano lo stesso podvig dei confessori, non vanno tra gli scismatici, e alcuni monaci dell'Athos che non hanno famiglie, che non rischiano nulla, che potrebbero essere un modello di fedeltà alla Chiesa, hanno paura di testimoniare la verità".

Padre Nikolaj fa anche notare che, negli stessi giorni in cui i rappresentanti degli scismatici sono a Monte Athos, il governatore dell'Athos Kostas Dimtsas è ad Atene a incontrare l'ambasciatore americano (ed ex ingegnere del colpo di stato del Majdan) Geoffrey Pyatt. Padre Nikolaj conclude che in qualche modo non ne è sorpreso. Neppure noi, batjushka...

- Dalle notizie dell’ultima ora provenienti da Interfax e dall’Unione dei giornalisti ortodossi, sette monaci del monastero di Vatopedi, di origine russa, ucraina e moldava, hanno lasciato Vatopedi domenica 10 febbraio in segno di protesta, dopo che la delegazione scismatica è stata accolta a Vatopedi, e sono passati al monastero di san Panteleimon. Dalle fonti giornalistiche, parrebbe che anche tra i monaci greci di Vatopedi ci sia un forte dissenso nei confronti dell’attitudine della leadership del monastero verso gli scismatici.

 
 10/02/2019    

La mia vita, l'ultima battaglia e il Nuovo Mondo Ortodosso

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Da molti giorni padre Andrew Phillips non aveva postato novità sul suo blog: come abbiamo scoperto, è a causa di un suo viaggio in Ucraina, dal quale non è tuttavia rientrato senza qualche interessante novità da raccontarci. Vi presentiamo la versione italiana di una serie di suoi ricordi e riflessioni, in cui vede come “ultima battaglia” della sua vita la lotta per la libertà degli ortodossi ucraini dalle persecuzioni a cui sono oggi sottoposti.

 
 10/02/2019    

Fedeli della Chiesa ortodossa ucraina stanno in preghiera continua per due settimane nella regione della Bucovina

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Vi presentiamo la traduzione italiana del racconto di una preghiera comunitaria in un villaggio a nord di Chernovtsy. I parrocchiani della chiesa della Dormizione nel villaggio di Vaslovitsy (nella foto), minacciati di espropriazione della loro parrocchia per una una decisione illegale della comunità territoriale laica, hanno trasformato la chiesa in un luogo di preghiera continua (più che “sit-in”, potremmo usare il neologismo “pray-in”), da cui hanno tratto serenità e ispirazione.

 
 09/02/2019    

Commenti sul forum virtuale degli arconti sull'autocefalia ucraina

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Vi presentiamo la traduzione italiana di un’attenta recensione del recente forum sull'autocefalia ucraina. Jesse Dominick, uno dei principali traduttori in inglese di Orthochristian.com, analizza tutte le fasi della conversazione virtuale, che per ora è l’unico momento in cui uno dei principali attori della crisi (il metropolita Emmanuel di Gallia) è stato chiamato a rendere pubblicamente ragione delle scelte intrusive del Patriarcato di Costantinopoli.

 

 
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