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Il Blog del Parroco


 06/01/2016    

Messaggio di Natale di sua Santità il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus' agli arcipastori, pastori, diaconi, monaci e a tutti i fedeli figli della Chiesa ortodossa russa

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

patriarchia.ru

In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi:

Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo,

perché noi avessimo la vita per lui.

 (1 Gv 4:9)

Sacratissimi arcipastori, reverendi padri, onorati monaci e monache, cari fratelli e sorelle!

Da un cuore pieno di gioia per il Figlio di Dio incarnato, mi rivolgo a tutti voi congratulandomi con voi nell'occasione della luminosa e vivificante festa del Natale del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.

"Gloria negli eccelsi a Dio, e sulla terra pace, e tra gli uomini la benevolenza!" (Lc 2:14). Glorificando di anno in anno l'indicibile accondiscendenza del Salvatore nei nostri confronti,

Noi, come i pastori di Betlemme che hanno udito dall'angelo "una grande gioia, che sarà per tutto il popolo" (Lc 2:10), ci affrettiamo a vedere con gli occhi spirituali il Messia, la cui venuta hanno predetto i gloriosi profeti e che una gran moltitudine di uomini e donne ha atteso.

Ed ecco che l'Atteso da tutti i popoli, secondo le parole del profeta Aggeo (Ag 2:7) ha svuotato se stesso, prendendo forma di servo, facendosi simile agli uomini (Fl 2:7). Il Creatore dell'universo non sceglie per sé un palazzo imperiale, una dimora da sovrano di questo mondo, un castello da ricchi e da famosi. Non cerca neppure un luogo in un albergo. Il Figlio di Dio nasce in una grotta per bestie da soma, e da culla gli serve una mangiatoia per animali.

Che cosa può essere inferiore alla grotta e più umile delle fasce, tra le quali ha rifulso la ricchezza della divinità? Scegliendo per il mistero della nostra salvezza la povertà ultima (come dice l'Ipacoe della festa), Cristo non accetta intenzionalmente quei valori che sono considerati tanto importanti nel nostro mondo: il potere, la ricchezza, la gloria, la provenienza nobile e lo stato sociale. Ci propone un'altra legge di vita, la legge dell'umiltà e dell'amore, che vincono l'orgoglio e la cattiveria. In conformità con questa legge la debolezza umana, unita con la grazia di Dio, diviene quella forza, contro la quale nulla possono il potere e la sovranità di questo mondo. La forza di Dio non si manifesta nella grandezza terrena e nel benessere mondano, ma nella semplicità e nell'umiltà del cuore.

Secondo le parole del venerabile Serafino di Sarov, "il Signore cerca cuori pieni di amore per Dio e per il prossimo – ecco l'altare su cui gli piace stare... Figlio, dammi il tuo cuore, – dice il Signore – e tutto il resto te lo darò in sovrappiù, perché nel cuore dell'uomo può essere contenuto il regno di Dio" (Discorso sullo scopo della vita cristiana). Il Signore non si tiene lontano dai poveri e dai senza tetto, non disprezza quelli che hanno pochi soldi o un lavoro di scarso prestigio, e ancor più, non disprezza chi ha una disabilità fisica o una grave malattia. Tutto ciò in sé non avvicina né allontana l'uomo da Dio, perciò non deve provocarci tristezza o divenire causa di una disperazione mortale. Il Salvatore chiama noi stessi. Figlio mio! Figlia mia! Dammi il tuo cuore – così egli ci chiama (Prov 23:26).

La mirabile festa della Natività del Signore ci ricorda la necessità di seguire senza indugio Cristo, che è venuto perché l'uomo abbia la vita, e l'abbia in abbondanza (Gv 10:10) è che è la singola via retta e verità innegabile e vita vera (Gv 14:6). Che nessuno di noi si spaventi per le difficoltà che incontriamo in modo inevitabile, e che nessuno di noi si disperi per le prove che dobbiamo affrontare, poiché Dio è con noi! Dio è con noi e dalla nostra vita scompare la paura. Dio è con noi e noi otteniamo pace e gioia nell'anima. Dio è con noi e noi compiamo la nostra missione terrena con una forte speranza in lui.

Seguendo Cristo, l'uomo va contro alle forze di questo mondo. Non si sottomette alle tentazioni che incontra, e con determinazione distrugge gli ostacoli del peccato che si trova sul suo cammino. È solo il peccato che ci allontana da Dio e rende la nostra vita davvero amara. È il peccato che, bloccando la luce dell'amore divino, ci getta in numerose disgrazie e abbrutisce i nostri cuori nelle relazioni con le altre persone. Il peccato si vince solo per mezzo della grazia dello Spirito Santo, che ci è donata attraverso la Chiesa. La potenza di Dio accettata da noi, trasforma il nostro mondo interiore e ci aiuta a corrispondere alla volontà del Signore nel trasformare il mondo esteriore. Ecco perché quelli che si sono distaccati in un modo o in un altro dall’unità ecclesiale perdono la capacità di produrre frutti buoni nella verità, come un albero disseccato.

Vorrei rivolgere una parola particolare agli abitanti dell'Ucraina. Il conflitto fratricida che è comparso sulla terra dell'Ucraina non deve dividere i figli della Chiesa, seminando l'odio nei cuori. Un vero cristiano non può odiare né i vicini, né i lontani. "Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni" (Mt 5:43-45). Che queste parole del Salvatore diventino per tutti noi una guida nella vita e che la cattiveria e il disprezzo per gli altri non trovino mai un posto nella nostra anima.

Mi appello a tutti i figli della Chiesa ortodossa multietnica della Rus' perché preghino in modo speciale per la fine quanto più rapida e piena della guerra in Ucraina, per la guarigione delle ferite del corpo e dell'anima provocate dalla guerra tra le persone. Chiediamolo a Dio con sincerità, sia in chiesa sia in casa. Preghiamo allo stesso modo anche per quei cristiani che vivono lontano dal nostro paese e che hanno sofferto in seguito a conflitti armati.

In questa notte di Natale piena di luce e nei giorni santi che verranno lodiamo e glorifichiamo il nostro Salvatore e Signore, che si è compiaciuto di venire nel mondo per il suo grande amore per gli uomini. Come i magi biblici, portiamo a Cristo il bambino divino i nostri doni: al posto dell'oro – il nostro amore sincero, al posto dell'incenso – la calda preghiera, al posto della mirra – la buona e sollecita attitudine verso i vicini e i lontani.

Mi congratulo ancora una volta con voi tutti, cari miei, nell'occasione della luminosa festa del Natale del Signore, così come del nuovo anno che inizia, augurandovi in preghiera la grande misericordia e generosità del signore Gesù, il portatore di molti doni.

+KIRILL, PATRIARCA DI MOSCA E DI TUTTA LA RUS'

Natività del Signore 2015/2016

Mosca

 
 05/01/2016    

L'arcivescovo Luka protesta per la proposta di stravolgere il Natale in Ucraina

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

cenni da un articolo di Pravoslavie.ru (russo e inglese)

L'arcivescovo Luka (Kovalenko, nella foto) di Zaporozh'e e Melitopol, in una conferenza stampa il 2 gennaio, ha espresso preoccupazione per la proposta di spostare la data della festa del Natale dal 7 gennaio al 25 dicembre del calendario civile.

In un paese in cui la stragrande maggioranza dei cristiani (inclusi gli uniati) segue il vecchio calendario, una simile proposta sarebbe insensata, nient'altro che uno dei tentativi di spaccare la società ucraina dietro il pretesto dell'Euro-integrazione.

È interessante che il promotore dell'iniziativa non sia altri che l'ex-presidente del parlamento (e ora segretario del consiglio della difesa) della giunta di Kiev: Aleksandr Turchinov, che in quanto battista fa parte di una delle poche esigue minoranze che in Ucraina celebra il Natale secondo la data gregoriana. Ci si può a buon diritto chiedere quale attinenza abbia la data del Natale con le competenze del segretario per la difesa nazionale, e quanta parte abbia invece l'imposizione della volontà di una minoranza arrogante sulla maggioranza della popolazione. 

 
 05/01/2016    

Che cosa significa quando cantiamo "eterna memoria" alle funzioni di commemorazione funebre?

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Il canto che chiude le commemorazioni funebri ortodosse, “eterna memoria”, è una delle espressioni più affascinanti del culto ortodosso, ma al tempo stesso lascia anche molto perplessi: si sta forse cercando una sorta di immortalità di compensazione nei discendenti dei defunti? A queste perplessità risponde John Sanidopoulos in un articolo del suo blog Mystagogy, che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Domande e risposte” dei documenti.

 
 04/01/2016    

I vecchi credenti dell'Australia: vita e destino

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

L’articolo di Aleksej Murav'ev sui vecchi credenti russi in Australia è un piccolo gioiello di testimonianze storiche e sociali, utile non solo per la città in Europa occidentale con la maggior concentrazione di vecchi credenti (per chi ancora non lo sapesse, questa città è Torino), ma anche per tutti luoghi in cui un’emigrazione ortodossa si trova prima o poi a fare i conti con la società circostante (integrazione, assorbimento culturale,adattamento linguistico). Per il suo valore di testimonianza e di elemento di comprensione, presentiamo l’articolo nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
 03/01/2016    

Un messaggio per il nuovo anno: fuggite dagli estremi!

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Partendo dalla foto dgli anziani Cleopa (Ilie) e Justin (Popovich), Padre Andrew Phillips ci insegna come sia sempre possibile un’armonia tra ortodossi che seguono sostanziali differenze come quelle del calendario. L’armonia è divenuta con il tempo più difficile, a causa delle posizioni estreme che hanno assolutizzato tali differenze, fino al punto di dubitare della fede ortodosssa di chi non la pensa allo stesso modo. Leggiamo la traduzione italiana di un saggio che ci aiuta a capire le motivazioni di questi estremismi, e a tenerci in guardia da loro.

 
 03/01/2016    

Celebrazioni del NATALE ORTODOSSO 2015/2016

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Icona della Natività del Signore, di Nadia Lavrova

 

Mercoledì 6 Gennaio
 
Vigilia di Natale
 
ore 10  - Divina Liturgia della Vigilia (Vespro + Liturgia di san Basilio il Grande)
 
ore 17 - Veglia del Natale (Grande Compieta + Mattutino)
 
(non celebreremo funzioni durante la notte)
 
Giovedì 7 Gennaio 
 
NATALE DEL SIGNORE
 
ore 10 - Divina Liturgia del Natale
 
 
Buon Natale! Cu Nașterea Domnului! С Рождеством Христовым!
 
 02/01/2016    

Una visione ortodossa della sessualità

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Padre Josiah Trenham (nella foto) parroco della chiesa di sant’Andrea a Riverside in California, è uno degli ortodossi americani più prolifici (e non solo nei termini di una notevole produzione teologica, ma anche come padre di dieci figli). Seguiamolo in una seria panoramica sulla visione ortodossa della sessualità, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Etica” dei documenti.

 
 01/01/2016    

Il podvig di un pellegrino

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Iniziamo il nuovo anno con un corposo articolo autobiografico. Il nostro confratello padre John Whiteford, che ci è noto dalle sue numerose risposte a domande sulla fede e la prassi della Chiesa ortodossa, ha raccolto molti episodi del suo cammino di fede in un ampio saggio intitolato “Il podvig di un pellegrino”. Il riferimento letterario del titolo è al celebre romanzo seicentesco di John Bunyan, Il pellegrinaggio del cristiano. Il termine slavo podvig è usato per indicare gli sforzi ascetici con un’enfasi sul coraggio e sull’eroismo. Poiché proprio ieri, nell’articolo sul fondamentalismo islamico, abbiamo letto che uno dei doveri più urgenti è trovare un senso della parola araba jihad che non risenta di elementi militaristi, chissà che non possiamo trovare uno spunto nel podvig dei cristiani ortodossi.

Alcuni degli elementi che leggiamo in questo racconto biografico ci sono già noti dall’intervista di John Anton a padre John Whiteford che abbiamo tradotto oltre due anni fa, ma siamo lieti di presentare in termioni più estesi la vita del nostro amico padre John come un buon esempio di cammino verso l’Ortodossia.

 
 31/12/2015    

Tre contributi alla comprensione del Medio Oriente

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Mentre finisce un anno che non è stato facile e sereno, offriamo ai nostri lettori una serie di ricapitolazioni basate su eventi del Medio Oriente:

1) dal blog di Saker abbiamo tradotto il saggio La verità sul fondamentalismo islamico di Nureddin Shami, che ci porta a considerare come alcune distorsioni terminologiche del messaggio coranico hanno generato una visione che continua a produrre mostri bellicosi.

2) sempre dal blog di Saker, abbiamo tradotto un breve saggio intitolato L'Impero Ottomano colpisce ancora, che ci svela alcune delle inquietanti mire della Turchia di oggi (i cristiani ortodossi dovrebbero essere molto preoccupati di queste mire espansionistiche, che si possono riassumere in una sola parola: Grecia).

3) Da Russia Insider, abbiamo un saggio in traduzione italiana della giornalista e teologa danese Iben Thranholm, che nota come la Russia si stia ponendo come protettrice dei cristiani perseguitati in tutto il mondo, in modo da non far più apparire improbabile che il centro della cristianità possa passare da Roma a Mosca.

 
 30/12/2015    

Il metropolita Onufrij sollecita la fine della guerra delle informazioni contro la Chiesa ortodossa ucraina

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Interfax-Religion - Pravoslavie.ru, 29 dicembre 2015

Il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l'Ucraina parla della campagna informativa contro la Chiesa ortodossa ucraina.

"Oggi tutti noi siamo testimoni della guerra informativa apertamente pianificata, che è condotta contro la Chiesa ortodossa ucraina, utilizzando informazioni incontrollate e talvolta anche calunniose", ha detto il primate in occasione della riunione annuale della diocesi di Kiev, stando a quanto comunica il servizio stampa della Chiesa ortodossa ucraina.

Secondo lui, tali azioni portano a "crescenti tensioni nella società e minacciano la sicurezza interna e la stabilità nel paese".

Il metropolita ha esortato i chierici a denunciare attivamente le informazioni false e "certamente, la vostra vita non dovrebbe dare alcun motivo per discussioni giornalistiche o pubbliche, dovreste essere più attenti possibile, non motivare situazioni di conflitto, prestare la massima attenzione al vostro gregge".

 
 29/12/2015    

I rischi più gravi del collasso dell’Ucraina

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Con la sua esperienza di meccaniche di collasso societario, Dmitry Orlov (nella foto) non ha difficoltà ad applicare tali schemi alla situazione attuale dell’Ucraina, e non ha da essere profeta per diagnosticare una fase terminale. Ma le conseguenze più gravi per cui Orlov ha ragione di temere il collasso non sono di carattere politico o economico, bensì di tragedia nucleare. L’Ucraina ha ben 19 reattori nucleari ad alto rischio di danno e di possibile fusione (immaginiamo l’incidente di Chernobyl moltiplicato per varie volte), e l’attuale situazione sta spingendo all’aumento di tutti i rischi relativi al malfunzionamento. Scopriamo come, nella traduzione italiana del saggio di Orlov nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
 29/12/2015    

Un augurio a padre Igor' Vyzhanov

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 
L'arciprete Igor' Vyzhanov (nella foto) è stato sollevato per decreto sinodale dal compito di rettore della chiesa del santo apostolo Andrea a Napoli, e posto al servizio del patriarca Kirill. Ci dispiace sempre quando uno dei nostri confratelli deve terminare un servizio di molti anni in Italia, ma siamo sicuri che padre Igor' avrà un ruolo ancora più importante di collegamento tra il centro della Chiesa ortodossa russa e le nostre comunità. Многая Лета!
 
 28/12/2015    

La nuova ed eterna alleanza

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Peter Papoutsis (nella foto) è un avvocato americano di famiglia greco-ortodossa, appassionato di studi biblici. Come traduttore di una versione delle Sacre Scritture in inglese dal textus receptus greco, conosce molto bene il messaggio di san Paolo, e ha saputo offrire una critica ortodossa coerente e teologicamente ben articolata del recente documento vaticano sul dialogo ebraico-cristiano, di cui abbiamo segnalato alcuni giorni una valutazione di Maurizio Blondet. Le ragioni per cui i cristiani ortodossi non possono accettare questo documento vanno al di là della semplice reazione a un rifiuto circostanziale della missione cristiana nei confronti degli ebrei: nella critica offerta da Peter Papoutsis, scopriamo come il documento ha di fatto sostituito un altro Vangelo a quello che Cristo ha affidato ai suoi apostoli. Presentiamo la traduzione italiana del saggio di Papoutsis nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
 27/12/2015    

Una nuova generazione

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

I recenti licenziamenti di due influenti portavoce del patriarcato di Mosca, il giornalista Sergej Chapnin e l’arciprete Vsevolod Chaplin (nella foto) sono stati accompagnati da una serie di illazioni, polemiche e dietrologie tanto intense da far venire il capogiro. Notiamo che chi più pontifica, tanto meno conosce i protagonisti della vicenda. Chi scrive ha avuto contatti epistolari con Sergej Chapnin e ha potuto fare alcune conversazioni con padre Vsevolod (uno dei primi visitatori della nostra attuale chiesa a Torino), ma non si sognerebbe mai di millantare una conoscenza delle stanze dei bottoni del patriarcato, tale da poter “spiegare” i motivi degli allontanamenti. Come sempre, apprezziamo il buon senso di padre Andrew Phillips, che ha una conoscenza delle dramatis personae (incluso il patriarca) ben superiore alla nostra, e che suggerisce di vedere questi allontanamenti non tanto come epocali contese personali, quanto come lo specchio del cambiamento di mentalità di questa generazione, che non è più quella in cui i primi esponenti di una Chiesa ormai libera si sono fatti strada (con un margine molto largo di manovra) a ricostruire le strutture di un patriarcato stremato da oppressioni e persecuzioni. Offriamo le considerazioni di padre Andrew in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
 26/12/2015    

La fine dell'Ucraina

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Partendo da una considerazione sulle ragioni per cui gli stati artificiali non sopravvivono, padre Andrew Phillips ci guida a osservare come uno stato che ancora molti considerano come unitario sia ormai un conglomerato di regioni assolutamente indipendenti retta da un potere centrale assolutamente nominale (se non vi riesce di immaginare un paese simile, allora pensate a Somalia, Kosovo, Afganistan, Iraq, Libia, e chiedetevi quale intervento straniero ha trasformato questi paesi in quel che sono ora). Possiamo leggere il testo di padre Andrew in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
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