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  Parigi – Berlino – San Pietroburgo?

dal blog del sito Orthodox England

7 febbraio 2015

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La guerra infuria in Europa. Migliaia di persone sono morte. Finanziato da Washington e sostenuto da media zombificati, le truppe della giunta di Kiev, un guazzabuglio di uniati, scismatici, criminali rilasciati dalle galere e mercenari stranieri, cioè, tutti coloro che non sono fuggiti dall'Ucraina a conduzione statunitense in cerca di libertà, disertano o schivano il progetto, si arrendono e consegnano ancora più armi ai sempre più forti combattenti per la libertà del popolo ucraino. Dopo aver abbattuto un aereo civile delle Malaysian Airlines e ucciso tutti a bordo, i disperati satanisti di Kiev hanno utilizzato bombe a grappolo contro la popolazione civile almeno da ottobre. Tali sono le atrocità della giunta neo-nazista installato dalla CIA contro il popolo dell'Ucraina nel corso della loro richiesta di libertà.

Nel frattempo, a Washington, un altro ridicolo burattino politico, lo sposato 'patriarca di Kiev', Filaret Denisenko, premia con una medaglia il senatore anticristiano McCain e implora armi per massacrare il popolo ucraino. Il cuore di Denisenko è contorto dall'odio nazionalista ucraino e dalla gelosia di non essere stato eletto patriarca della Chiesa russa nel 1990: ha supplicato il Dipartimento di Stato perché la sua assurda 'chiesetta' sia riconosciuta dai burocrati del Fanar gestito dagli Stati Uniti a Istanbul. Questo non accadrà, perché significherebbe distruggere gli ultimi brandelli di legittimità del Fanar, una legittimità già respinta dalla stragrande maggioranza degli ortodossi, compresi quelli che contano nella sua piccola giurisdizione, i monaci del Monte Athos.

Mentre Kerry gioca al guerrafondaio con la giunta della CIA a Kiev, Merkel e Hollande corrono a Mosca per chiedere la pace in Ucraina. Cameron è ovviamente assente – essendo un altro dei burattini guerrafondai di Washington sarà inutile in qualsiasi ricerca di pace. La 'vecchia Europa', per usare il termine di disprezzo americano per coloro che non ha potuto corrompere o intimidire nel sostenere il suo genocidio in Iraq 12 anni fa, va supplicare la Russia il salvare la provinciale Ucraina in stato di collasso e fallimento. Ironia della sorte, la situazione è stata creata dell'assurdo sogno imperialista europeo di costringere tutta l'Europa a unirsi al Quarto Reich dell'Unione Europea e dal colpo di stato americano a Kiev, che un anno fa ha rovesciato il legittimo governo democratico.

L'alternativa a un piano di pace concordato all'ultimo momento dai penitenti Merkel e Hollande, insieme alla Russia (80% degli abitanti dell'Ucraina sono di lingua russa e di origine russa) è costituita da ancora più armi americane, con un altro bagno di sangue e caos organizzato dagli USA. Esattamente ciò che gli Stati Uniti hanno ottenuto ovunque hanno fatto invasioni nel mondo, dall'America Latina al Vietnam, dall'Africa al Medio Oriente. Ma in pratica, quale interesse ha la Russia ha per l'Ucraina, una volta il granaio d'Europa e la repubblica più prospera dell'Unione Sovietica, ormai diventata un caso disperato e il paese più povero d'Europa, dilaniata da una guerra civile? In pratica, cosa si può fare?

Fin dall'inizio, era chiaro che, se l'amalgama artificiale della recentemente inventata 'Ucraina' – inizialmente pensato dai burocrati austro-ungheresi poco più di un secolo fa per dividere e governare quella parte del loro impero, e in seguito sfruttato dai burocrati sovietici per lo stesso motivo – vuole sopravvivere, deve diventare uno Stato federale con ampia autonomia per i suoi numerosi popoli e diversi territori. Tuttavia, il miliardario trafficante d'armi Poroshenko (il suo vero nome è Waltzman), che gli esperti di pubbliche relazioni di Washington hanno collocato come presidente dell'Ucraina lo scorso anno, ha respinto in modo particolare questa soluzione di buon senso – senza dubbio dietro ordine dei suoi finanziatori americani, che non hanno idea della storia o della geografia.

A meno che Poroshenko, che ha fatto fortuna vendendo le armi delle forze armate ucraine al Terzo Mondo, si penta, logicamente c'è solo una soluzione: che l'Ucraina sia smantellata, così come gli altri conglomerati artificiali d'Europa, la Cecoslovacchia e la Jugoslavia, e forse un giorno, il Regno Unito, la Spagna e la Germania (l'annessione della Germania orientale al conglomerato della Germania occidentale ha causato molti problemi contemporanei in Europa, dal momento che ha portato direttamente alla follia dell'euro). Molto semplicemente, la metà meridionale e orientale dell'Ucraina, insieme con la Crimea, può ancora una volta diventare una repubblica felice e autonoma nella Federazione Russa, la Nuova Russia, come era stato fino a quando i comunisti l'avevano annessa all'Ucraina.

Per quanto riguarda parti del sud-ovest, possono tornare alla Romania e all'Ungheria; la Rus' Carpatica ('Transcarpazia' per gli imperialisti e per la polizia segreta di Kiev) può tornare alla Slovacchia o all'Ungheria, oppure può diventare una repubblica separata all'interno della Federazione Russa; le parti uniate occidentali, una volta denazificate, possono tornare alla Polonia; e la parte che rimane può o tornare a essere la Malorossija (la Piccola Russia – il suo nome storico) oppure può mantenere il nome recentemente inventato di 'Ucraina', rimanendo indipendente attraverso una repubblica corrotta e in bancarotta. In 25-50 anni potrebbe essere assorbita nell'Unione Europea a conduzione tedesca (se a quel tempo esisterà ancora), o più realisticamente unirsi rapidamente all'Unione economica eurasiatica, alla pari con la Bielorussia.

Una delle grandi supposizioni della storia è cosa sarebbe successo se l'asse Parigi-Berlino-San Pietroburgo non fosse stato rotto nel 1914. Sicuramente allora, le nazioni europee avrebbero resistito alla trama massonica per spingerle in guerra e distruggere le loro monarchie, un piano che alcuni ritengono essere stato diretto da certe forze a Londra. Certo, non fu così, e di Berlino, presa dalla libidine del potere, ha lanciato la sua grande guerra. Potrebbe la Berlino di oggi, gestita da una cancelliera della Germania Est, dove ha vissuto un tempo il presidente Putin di San Pietroburgo, e sostenuta dalla sua colonia francese, essere in grado di agire in modo indipendente da Washington (che oggi svolge il ruolo che Londra ha giocato nel 1914) e fare da mediatore di pace nelle province ucraine in difficoltà?

Se l'Europa potesse agire insieme come Europa, demolendo le creazioni imperialiste americano della guerra fredda, l'Unione Europea e la NATO, potrebbe unirsi in una vera e propria comunità di nazioni sovrane, tra cui la Federazione Russa. Una comunità di nazioni dal Pacifico all'Atlantico, un'Unione economica eurasiatica compatta, potrebbe diventare una realtà. La corruzione fascista e l'euro, imposto da Bruxelles, potrebbero cessare. Il Regno Unito potrebbe essere salvato dal suo status di vassallo dei neocon in Europa. Molte nazioni, dalla Catalogna alla Vallonia e alla Scozia potrebbero finalmente essere liberate dalla centralizzazione. Tuttavia, niente di tutto questo è possibile se i leader di Germania e Francia continuano a rifiutare le radici cristiane dell'Europa e passeggiare sui sentieri perduti dell'ateismo, proprio come hanno fatto nel 1914.

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