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  Aggiornamenti sulla "guerra tiepida" in Novorossija e nel mondo

Commenti da parte dell’editore del blog The Vineyard of the Saker e di “Juan”, uno dei soldati della Forza di Difesa della Novorossija

15-16 giugno 2014

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Un segnapunti a livello strategico e tattico per la "guerra tiepida" degli Stati Uniti contro la Russia

dal blog The Vineyard of the Saker

domenica 15 giugno 2014

In primo luogo, devo spiegare il titolo: "Un segnapunti per la guerra degli Stati Uniti contro la Russia": ciò a cui stiamo assistendo oggi è senza dubbio una guerra degli Stati Uniti contro la Russia, tranne per il fatto che non è né abbastanza "fredda" o "calda": è tiepida, indifferente. Non per le persone che muoiono, naturalmente, ma per la sua scelta di metodi. Non è una guerra fredda perché ci sono persone che stanno morendo, perché carri armati, artiglieria e forse aeree sono utilizzati ora su base giornaliera, ma non è neppure una guerra calda, perché mentre le persone in Ucraina restano uccise, il vero obiettivo di questa guerra, naturalmente, è la Russia. In altre parole, questa non è una guerra russo-ucraina, né è una guerra americano-ucraina, è una guerra USA-Russia, combattuta in Ucraina, con metodi da "guerra calda", ma il cui vero obiettivo non sono le persone uccise in Ucraina, ma la Russia come paese e come progetto di civiltà. Penso che questa sia la cosa fondamentale da affermare per fare una corretta analisi di ciò che sta accadendo.

ANALISI DI LIVELLO STRATEGICO

Gli Stati Uniti non hanno assolutamente alcun interesse particolare in Ucraina. L'unico motivo per cui lo Zio Sam si è così pesantemente coinvolto è la convinzione (completamente sbagliata) – espressa da Zbigniew Brzezinski e Hillary Clinton – che "senza l'Ucraina la Russia non può essere una superpotenza" e che "Putin sta cercando di ricreare l'Unione Sovietica". Dal momento che una USSR rinata sarebbe la singola grande minaccia alla dominazione del pianeta da parte degli Stati Uniti, gli Stati Uniti non devono risparmiare alcuno sforzo per fare in modo che l'Ucraina non solo si stacchi dalla Russia, ma si trasformi in un protettorato coloniale degli Stati Uniti come la Polonia o la Lituania: rabbiosamente anti-russa, amministrata dalla UE e controllata dalla NATO. Naturalmente, il "premio dei premi" sarebbe stata la Crimea con Sebastopoli come base per la marina americana e un fantastico "vettore inaffondabile" per proiettare gli sforzi sovversivi statunitensi in tutto il sud della Russia, nel Caucaso e anche nel Medio Oriente. Ahimè, l'azione rapida come un fulmine di Putin in Crimea ha completamente sventato questa parte del piano: invece di ottenere l'intera Ucraina, incluso il suo gioiello della corona, la Crimea, gli anglo-sionisti sono rimasti in pieno controllo dell'Ucraina centro-occidentale (alias "Banderastan") e con una rivolta nell'Ucraina centro-orientale (alias Novorossija). Tuttavia, lo Zio Sam ha ottenuto anche alcuni successi reali: non solo il presidente democraticamente eletto Janukovich è stato "rovesciato", ma la secessione della Crimea e la rivolta nel Donbass hanno reso finalmente possibile la "più o meno elezione" di un fantoccio filo-USA come Poroshenko. Fin qui tutto bene, ma ricordate, non si tratta affatto dell'Ucraina, si tratta della Russia e solo della Russia. Quindi la questione rilevante non è se gli Stati Uniti abbiano avuto successo nel mettere un regime fantoccio al potere, ma a che cosa serve all'Impero anglo-sionista avere Poroshenko al potere a Kiev. La risposta è, ovviamente, ben poco, se non nulla.

Ancora una volta, per capire la posizione degli Stati Uniti dobbiamo smettere di pensare come una persona razionale e mentalmente sana, e provare a pensare come un imperialista maniaco deciso a dominare il mondo, e che sinceramente vede la Russia come ostacolo numero 1 alla realizzazione di questo obiettivo. Tale maniaco si porrà una domanda fondamentale: quanto è stata indebolita, se lo è stata, la Russia dalla situazione attuale in Ucraina? E, ancora una volta, la risposta ovvia è solo marginale. Ecco come un ipotetico americano del suo "1% riflessivo" penserà alla posizione attuale della Russia:

Si sono presi la Crimea, così tutte le nostre speranze sulla regione del Mar Nero, sul Caucaso e sul Medio Oriente sono sfumate. Di fatto, ora che la Crimea è completamente russa, la posizione russa nella regione del Mar Nero, nel Caucaso e anche nel Medio Oriente è diventata più forte, molto più forte in effetti. Quel che è peggio, tagliando fuori la Crimea dal resto dell'Ucraina, i russi hanno creato non solo un precedente molto pericoloso, ma hanno profondamente destabilizzato la parte più ricca e meglio istruita dell'Ucraina – il Donbass – lasciandoci con il totalmente corrotto e fondamentalmente povero in canna "Banderastan" da dirigere. Peggio ancora, se non avessimo i nostri vari squadroni della morte diretti dalla CIA ("maidanisti", "settore destro", "guardia nazionale", "hooligan del calcio", ecc), Poroshenko durerebbe probabilmente meno di 1 mese al potere in ogni caso, soprattutto con questi maledetti russi pronti a spegnere il rubinetto del gas se gli ucraini non vengono fuori con un con un piano di pagamento che in ogni caso non possono permettersi. L'unica cosa che le nostre sanzioni pseudo-simboliche contro la Russia hanno raggiunto finora è stato di spingere i russi a fare quello che avrebbero dovuto fare una decina di anni fa: ridurre la loro dipendenza dal sistema bancario controllato dagli USA, recidere i loro legami con il complesso militare-industriale ucraino e spingere la comunità imprenditoriale russa verso la ricerca di legami più forti con l'Asia.

La conclusione è che almeno finora l'Impero anglo-sionista non è riuscito a ottenere alcun obiettivo strategico. La Russia è potente come sempre, forse ancora più potente di prima della crisi.

Che dire dell'accordo di associazione con l'Unione Europea, allora? Questo non significa niente per gli americani. Tutto ciò che un accordo potrebbe davvero ottenere sarebbe di impoverire ulteriormente l'Ucraina ormai dimezzata e creare un pasticcio sanguinoso per l'Unione Europea. Sì, per la Russia questo significherebbe forse due o tre anni di mal di testa minori (avere a che fare con immigrati clandestini, trovare nuovi fornitori, ecc), ma niente di veramente significativo. E dato che è stata l'Unione europea che ha rotto l'Ucraina, che ora possiede, ma dato in principio che sono gli Stati Uniti che possiedono l'Unione Europea, si potrebbe anche dire che gli Stati Uniti ora possiedono ciò che resta dell'Ucraina. Difficilmente un ambito premio ...

C'è solo un modo per gli anglo-sionisti di trasformare la sconfitta in vittoria, e questo modo è ovviamente attirare la Russia in un aperto intervento militare nel Donbass. Un intervento militare russo palese nel Donbass raggiungerebbe i seguenti obiettivi:

• Creare una fantastica giustificazione per l'esistenza della NATO.

• Creare una fantastica giustificazione per una nuova guerra fredda in Europa, che rafforzerebbe la presa degli Stati Uniti nel Vecchio Continente.

• Creare una fantastica giustificazione per un aumento della spesa militare per tutti gli Stati membri della NATO.

• Creare un fantastico capro espiatorio su cui addossare la colpa dell'imminente collasso economico del Banderastan.

• Creare una fantastica opportunità per demonizzare la Russia e Putin personalmente.

• Creare una giustificazione perfetta per la CIA per iniziare un'altra operazione Ciclone, questa volta in Novorossija.

• Creare un ottimo modo per mostrare all'opinione pubblica americana che Obama è un duro, un "presidente di guerra", con i "peli sul petto" e chi può mostrare ai russi chi comanda, ribaltando così l'immagine di un perdente flaccido e incompetente di cui Obama "gode" attualmente.

• Far pagare ai russi il fallimento della guerra in Siria.

• Mostrare a tutti i paesi dei BRICS (Brasile, India, Cina, Sudafrica) che nessuno può sfidare lo Zio Sam.

• rivitalizzare l'attuale comatosa e disperata opposizione "liberale" (controllata dalla CIA) in Russia.

Inutile dire che, viste questa volta dal punto di vista della Russia, tutte queste sono ragioni fondamentali per evitare di essere risucchiati in un intervento militare palese in Ucraina. Tuttavia, il non intervento di per sé non è certo una "politica" e non può costituire un obiettivo strategico. Cerchiamo quindi di guardare ora agli obiettivi strategici della Russia.

Inizialmente, la Russia voleva qualcosa di piuttosto semplice: un'Ucraina indipendente, più o meno neutrale, ma prospera. Non perché i russi siano intrinsecamente così buoni e compassionevoli, ma perché la cosa migliore per la Russia è avere un vicino prospero per il quale non ha alcuna responsabilità, ma con cui può costruire legami economici reciprocamente vantaggiosi. Sì, certo, Kiev è la madre di tutte le città russe, e la cosiddetta Ucraina è un'invenzione – non è mai esistita prima come nazione – ed è vero che la "Piccola Russia" (nel senso di "cuore" o Russia "centrale") è la culla della civiltà russa, ma queste sono tutte cose del passato. Al giorno d'oggi, se gli ucraini vogliono chiamarsi in un modo diverso da "russi", e se vogliono provare a reinventarsi una cultura ex nihilo – che lo facciano. A chi importa veramente? È una loro perdita: invece di essere parte di una delle (relativamente) antiche nazioni e culture nella storia hanno scelto di diventare... chissà cosa? Ma chi se ne frega, è loro diritto, dopo tutto. I loro "argomenti" potrebbero non avere molta presa sulla maggior parte dei russi, soprattutto quelli istruiti, ma questo non è certo un motivo di conflitto. Negli ultimi due decenni, non c'è mai stato un movimento di qualsiasi rilevanza in Russia che si sia opposto all'indipendenza ucraina. In sostanza, i russi per la maggior parte se ne sono infischiati e, francamente, avevano ragione.

Ma, ancora una volta, dobbiamo ricordare che questo non è un problema russo-ucraino. È un problema USA-Russia. E per gli Stati Uniti, il tipo di Ucraina indipendente e più o meno prospera, che la Russia sarebbe stata felice di avere come vicina di casa era assolutamente inaccettabile. Se la Russia voleva una "Finlandia ucraina", gli Stati Uniti volevano una "Polonia ucraina". Questo è qualcosa che la Russia non può permettere che avvenga. Quindi, in termini strategici, i tre obiettivi strategici per la Russia sono, in ordine di importanza:

1. Impedire la creazione di un "Banderastan" alle frontiere della Russia

2. Evitare di essere risucchiata in un intervento militare palese

3. Proteggere la gente della Novorossija

Due commenti su questi obiettivi:

In primo luogo, si noterà che se la scelta si riduce a un intervento militare palese e alla creazione di un Banderastan sul confine occidentale della Russia, un intervento militare è preferibile, almeno a mio parere. Non ho modo di sapere se al Cremlino siano d'accordo con me o no, ma la mia sensazione è che lo sarebbero se non altro a causa delle conseguenze a lungo termine di avere un Banderastsan lungo 2000 km sul suo confine occidentale e a meno di 500 km dal centro di Mosca. Quindi non sbagliamoci – la Russia interverrà militarmente in Novorossija se non vi è assolutamente alcun'altra scelta. Anche se questo significa un rischio di guerra con la NATO. Anche se questo significa una guerra con la NATO. Per la Russia, questo non è un conflitto elettivo, ma una minaccia esistenziale, e su questo non vi è un consenso nazionale.

In secondo luogo, c'è la questione dei diritti umani e la situazione del popolo della Novorossija.

Considerando quanti tra noi sono disillusi dei nostri simili e cinici su qualsiasi politico, non voglio nemmeno entrare dell'argomento dei "paesi fratelli", né affermerò che Putin, Lavrov o chiunque altro al Cremlino sia sinceramente preoccupato per le atrocità commesse contro quelli che sono, ovviamente, in realtà russi che si trovano a vivere in quella che viene chiamata "l'Ucraina" a causa delle frontiere amministrative interne sovietiche. Personalmente sono convinto che Putin e Lavrov se ne preoccupano davvero – ma non voglio usare questa mia convinzione personale come argomento. Userò solo un argomento completamente pragmatico che è pienamente compatibile con l'ipotesi che al Cremlino si preoccupino solo del proprio ristretto interesse personale. E l'argomento è questo:

In Russia c'è un sacco di rabbia repressa e di indignazione. A differenza dei media occidentali, i media russi sono pieno di rapporti giornalieri sulle atrocità commesse dalle squadre della morte ucraine. Giorno dopo giorno dopo giorno i russi vedono teppisti neo-nazisti con simboli neo-nazisti che marciano intorno a Kiev, Odessa e altre città, vedono le case bombardate di Slavjansk e Kramatorsk, vedono le interviste senza fine con civili mutilati e rifugiati terrorizzati. Giorno dopo giorno dopo giorno i più famosi giornalisti e reporter russi riversano apertamente il loro disprezzo e disgusto per i bastardi menzogneri della giunta di Kiev, per gli infiniti doppi standard dell'Occidente, per fatto che apparentemente non c'è crimine che l'Occidente non approverebbe purché venga commesso dai neo-nazisti e contro i russi. Quindi, sia che Putin, Lavrov & Co. siano cuori che sanguinano cuori oppure politici cinici, non fa assolutamente alcuna differenza: non possono, ripeto, non possono, ignorare le atrocità commesse dagli squadroni della morte ucraini in Novorossija. Finora, la popolarità di Putin è altissima (attrono all'80%), ma questo può cambiare rapidamente se gli eventi sfuggono di mano. Inoltre, mentre gli attuali tre partiti ufficiali "di opposizione" sono più o meno uno scherzo (il Partito Liberal-Democratico e Spravedlivaja Rossija si allineeranno se e quando necessario, i comunisti sono davvero una burla), ci sono altri partiti che si stanno formando adesso e che hanno un enorme potenziale politico, come il "Partito della Grande Patria" di Starikov. E Putin è ben consapevole che l'unico vero pericolo per il suo potere non viene dai piccoli partiti "liberali" di opposizione "completamente fuori dal sistema" e screditati (non hanno più dell'1%-3% del sostegno popolare) o dagli irrimediabilmente antiquati e incompetenti partiti di opposizione "ufficiali" o "di sistema", ma dai partiti di "nuova generazione", giovani, dinamici e visionari non guidati da clown, ma da giovani molto taglienti come Starikov (non giudicate tutti i comunisti russi in base a persone del calibro di Zyuganov!). E, ricordate, Putin ha promesso di intervenire e di proteggere la gente della Novorossija se là avrà inizio un vero e proprio bagno di sangue. Quindi questo è il motivo per cui credo che la protezione della popolazione della Novorossija (precedente punto 3) sia di fondamentale importanza, anche se si assume che Putin sarebbe disposto a tradire e sacrificare la popolazione russa del Donbass (cosa a cui, ancora una volta, io personalmente non credo!).

A questo punto la politica russa diventa, credo, chiara: sostenere segretamente il movimento di resistenza della Novorossija senza offrire alcuna prova di intervento che potrebbe essere utilizzata dagli anglo-sionisti per demonizzare la Russia (cosa che già fanno, ma con molto poca credibilità nell'opinione pubblica).

Ora che abbiamo individuato gli obiettivi strategici di entrambe le parti, possiamo guardare i metodi (le tattiche) che stanno utilizzando per il loro raggiungimento.

ANALISI DI LIVELLO TATTICO

Dal lato degli Stati Uniti il ​​piano è semplice: provocare la Russia in ogni modo possibile. Finora questi metodi hanno incluso (in nessun ordine particolare):

• Il riconoscimento di un regime illegale che è salito al potere con la violenza.

• Il sostegno a un regime neo-nazista.

• Una massiccia propaganda anti-russa.

• Un numero illimitato di doppi standard.

• Il sequestro ripetuto di giornalisti accreditati.

• Una foglia di fico sui massacri (Odessa, Mariupol).

• Sostegno ad assalti armati contro politici dell'opposizione (Tsarev).

• Omicidio di oppositori politici (membri del Partito Comunista assassinati).

• Attacchi ai partiti politici (uffici del Partito Comunista incendiati).

• Uso illegale di bombe a grappolo sui civili.

• Uso illegale di fosforo bianco sui civili.

• Uso di armi pesanti contro intere città.

• Assalto e assassinio di giornalisti dell'opposizione.

• Attacchi contro l'ambasciata russa a Kiev

• Glorificazione palese di Stepan Bandera da parte dei funzionari ucraini.

• Blocco anglo-sionista della risoluzione russa all'ONU per la condanna dell'attacco contro l'ambasciata.

• Negazione dell'odio anti-ebraico tra i nazionalisti ucraini.

• Invenzione di sentimenti anti-ebraici in Novorossija.

• Bombardamento delle auto dei funzionari della Novorossija.

• Probabile utilizzo di gas nel massacro di Odessa.

• Creazione di un'isterica campagna russofoba nei media.

• Tentativi di imporre sanzioni alla Russia.

• Invio segreto da parte di paesi della NATO di aeromobili ad ala rotante e fissa.

• Uso segreto di diverse centinaia di mercenari occidentali (Academi).

• Stragi di soldati feriti in un ospedale.

• Uccisione casuale di civili da parte di cecchini.

• Rifiuto sistematico di qualsiasi negoziato con il popolo della Novorossija.

• Rigetto quasi sistematico di qualsiasi trattativa con la Russia.

• Violazione sistematica di qualsiasi accordo raggiunto con la Russia.

• Bombardamento di chiese e ospedali (appena accaduto nelle ultime 24 ore).

• Rifiuto di fornire reali corridoi di fuga per i civili intrappolati.

• Taglio illegale dell'approvvigionamento idrico alla Crimea (ora fornito dalla Russia per gentile concessione del corpo degli ingegneri militari russi).

Questa non è una lista completa, ovviamente, sono solo quegli eventi che per primi mi sono venuti in mente. Collegare questi punti è facile: provocare la Russia a tutti i costi. Beh, per provocare, provocano. Tutto questo raggiunge qualche altro obiettivo? In particolare, se vediamo le cose da un punto di vista più di "macro-obiettivi", possiamo chiederci: se accettiamo che l'obiettivo ucraino della guerra in Novorossija è di ottenere l'intervento dei russi e se accettiamo che l'obiettivo russo è di rimanerne fuori, e se infine accettiamo che il fattore cruciale che alla fine deciderà l'esito è la capacità della Novorossija di difendersi senza un intervento russo palese – allora cosa sarà scritto sul segnapunti tattico?

Dal mio punto di vista – quello di un ex-analista militare – direi che sono estremamente poco impressionato dalle prestazioni della giunta fino a ora.

Gli squadroni della morte della giunta hanno usato tutti i mezzi a loro disposizione per cercare di terrorizzare la gente della Novorossija: hanno cominciato con mazze da baseball, poi con coltelli, poi con pistole, poi con fucili d'assalto, poi con mitragliatrici, poi con mitragliatrici pesanti, poi con mortai, poi con mortai pesanti, poi con artiglieria regolare, poi con lanciarazzi multipli, poi con elicotteri d'assalto, poi con aerei d'assalto, poi con bombe a grappolo, ora anche con fosforo bianco. Ed ecco cosa sono riusciti a raggiungere in termini militari:

1) sono più o meno in possesso di un aeroporto e di una collina nei pressi Slavjansk / Kramatorsk

2) hanno preso Krasnyj Liman (e commesso una strage nel suo ospedale)

3) a quanto pare hanno 1000 uomini o giù di lì circondati nell'aeroporto di Lugansk

Tutto qui. Non sono nemmeno riusciti a prendere Slavjansk! E questo con rapporti di forza che vanno da 5:1 a 100:1, con potenza di fuoco pesante, mezzi corazzati e totale supremazia aerea. Davvero un livello sub-patetico...

E, nel processo, hanno perso centinaia di soldati che hanno disertato dall'altro lato (spesso con le loro armi), hanno avuto un numero enorme di loro coscritti uccisi, un gruppo di alti ufficiali "Alfa" è stato catturato e diverse unità di ricognizione di paracadutisti sono state fatte prigioniere (l'ultima ieri). A Lugansk le forze ucraine sembrano circondate, e l'ultimo abbattimento di un Il-76 da parte delle forze di difesa aerea della Novorossija faceva parte di un disperato tentativo della giunta di liberare queste forze o, almeno, di rifornirle. In realtà, ci sono tutti i segni di un movimento disperato di forze corazzate e di fanteria ucraine per effettuare uno sfondamento fino a queste unità, alcune delle quali, secondo voci non confermate, hanno già cambiato schieramento.

Per quanto riguarda la Forza di Difesa della Novorossija (FDN), ora ha chiaramente una solida rete di difesa aerea attiva e funzionante, sembra che abbia un sacco di armi (anche se mancano ancora alcuni tipi specifici) e la maggior parte, ma non tutte, sono davvero armi trofeo prese agli ucraini (come i tre carri armati T-64 recentemente citati nelle notizie). Il rivolo iniziale dei volontari sta lentamente ma costantemente diventando più grande (compresi i volontari provenienti dalla Russia vera e propria) e la FDN è ora chiaramente in possesso di alcuni sistemi avanzati che possono essere stati forniti solo dalla Russia (armi elettroniche, sistemi anti-aerei avanzati, ecc). Sì, ci sono un sacco di carri armati ucraini intorno a Lugansk, ma al più tardi questa mattina un alto ufficiale  nella zona ha detto che "li possiamo trattenere almeno per diversi mesi". Infine, e per la prima volta, ci sono segni che l'NDF sta effettuando operazioni offensive.

Sto basando tutto quanto sopra su informazioni certamente parziali, ma per me tutti i segni sono chiari e indicano una e una sola realtà: l'offensiva ucraina non va assolutamente da nessuna parte, e se lo Zio Sam non si presenta con un modo drammatico di cambiare il volto della battaglia, la Novorossija potrà probabilmente sopportare l'assalto ucraino senza un aperto intervento russo.

CONCLUSIONE (TEMPORANEA)

Finora, vedo il segnapunti a livello strategico come un completo fallimento per gli anglo-sionisti. Per quanto riguarda il segnapunti a livello tattico, è probabilmente troppo presto per dichiarare i risultati, ma direi che sembra che l'Impero anglo-sionista si stia dirigendo verso una completa sconfitta. Naturalmente, queste sono conclusioni provvisorie e io non voglio sembrare a George W. Bush con il suo famigerato "missione compiuta". Ma penso che per tutti noi che proviamo mal di stomaco ogni volta che sentiamo parlare dell'ultima atrocità degli ucraini, è importante tenere a mente che finora i neo-nazisti e i loro padroni anglo-sioniste stanno perdendo e che non vi è alcun motivo di sospettare qualche inversione di tendenza nel prevedibile futuro.

Dobbiamo anche tenere sempre a mente che, per quanto "tiepida" possa essere, questa è una grande guerra di importanza planetaria perché, come sottolinea correttamente Dugin, vi si decide il futuro della Russia, e quindi di tutta l'Eurasia. La parità russa (oserei affermare persino la superiorità) nelle armi nucleari strategiche ha reso impossibile una guerra calda (almeno per un attore razionale), ma questo non significa che entrambe le parti non siano impegnate in questa guerra apparentemente "tiepida", con ogni frammento della loro energia e potenza! Quello a cui stiamo assistendo oggi è a dir poco una lotta di grandi dimensioni per la sopravvivenza tra l'Impero anglo-sionista e il "progetto eurasiatico" (per mancanza di una parola migliore) incentrato sulla Russia e la Cina e sul loro tentativo di sostituire il vecchio ordine con uno nuovo, multi-polare, indipendente dal dollaro, militarmente bilanciato. Qui è in gioco l'egemonia contro la sicurezza collettiva per l'intero pianeta. Questo è il motivo per cui ogni volta che ascoltiamo le ultime notizie sulla Novorossija dobbiamo tenere sempre a mente che in realtà questa è una guerra USA-Russia sul futuro ordine internazionale del pianeta e non una "guerra civile etnica".

Come sapete, ho vissuto con un nodo allo stomaco per settimane, e a ogni nuovo rapporto sulle atrocità neo-naziste commesse contro il popolo della Novorossija divento più disperato, più arrabbiato e più frustrato. E devo ammettere che se i russi finalmente intervenissero apertamente sgominando la feccia degli squadroni della morte ucraini (che non durerebbero 24 ore di fronte a una vera e propria forza militare) non riuscirò a trattenermi – aprirò una bottiglia di champagne e ballerò con mia moglie per tutta la casa. Ma so anche che la cosa giusta da fare è tenere i nostri "occhi sulla meta" e lasciare che questo abominio che io ho chiamato "Banderastan" si auto-distrugga, senza alcun aperto aiuto russo. L'ultimo attacco contro l'ambasciata russa a Kiev non è solo una violazione oltraggiosa della Convenzione di Vienna, è anche una fantastica ammissione di impotenza, di incapacità, di vera irrilevanza. Pensate, una folla di teppisti neo-nazisti rovescia poche auto e lancia uova e pietre contro un edificio di ambasciata nel centro di Kiev e tutto quello che le autorità ucraine riescono a fare è ordinare ai poliziotti di andarsene via e di inviare il vice-ministro degli esteri a esprimere il suo sostegno alla folla. "Слава Україні – Героям Слава" ("gloria all'Ucraina – gloria agli eroi!), davvero – ecco l'eroico nazionalismo ucraino al lavoro, ecco una "operazione" di cui gli ucraini possono essere orgogliosi, qualcosa da aggiungere al pantheon dell'orgoglio nazionale ucraino.

[Sono tanto patetici quanto disgustosi, naturalmente. Mi chiedo come una qualsiasi presunta "Ucraina sana" possa vivere senza morire per una combinazione di vergogna e disgusto. Ma questo non è un mio problema, grazie a Dio.]

Dobbiamo probabilmente aspettarci ancora dell'altro da questo nauseante mix ucraino di atrocità e pagliacciate. La normale gente civile non può immaginare il tipo di cose a cui possono arrivare questi psicopatici pieni di odio. Francamente, non escluderei un loro tentativo di attacco aereo o missilistico, diciamo, a un asilo in Crimea o anche a Belgorod. Potrebbero anche rapire un fattorino di una società russa ancora in attività a Kiev o tentare un'eroica strage di un minibus con un equipaggio dell'Aeroflot sulla strada per l'aeroporto. Qualunque cosa! Dobbiamo accettare l'inevitabilità di tali azioni, perché questo è tutto ciò che questa giunta può fare – semplicemente non ha alcun mezzo civile, diplomatico, commerciale, militare o di altro genere per prevalere contro la Russia e il loro stesso popolo. Ma tenete sempre, sempre a mente: con ogni azione del genere gli ucraini stanno confessando la propria impotenza, mentre scavano la propria tomba.

Quindi, anche se "ще не вмерла україна" ("l'Ucraina non è ancora morta" – dall’"inno nazionale" ucraino, con le parole copiate da quello polacco e una melodia composta da [chi altri?] un prete uniata), i suoi giorni sono contati e, come amano dire i medici, la prognosi è infausta.

Saker

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Messaggio da un combattente della Novorossija

dal blog The Vineyard of the Saker

Lunedì 16 giugno 2014

'Un segnapunti a livello strategico e tattico per la "guerra tiepida" degli Stati Uniti contro la Russia' è un eccellente colpo d'occhio di Saker su tutta la situazione in Ucraina, in Novorossija e nel mondo. Quando sono venuto in contatto con Saker ho capito in un nanosecondo che lui e la maggior parte dei post su questo blog sono intellettualmente di gran lunga al di sopra della mia ristretta visione. Io sono un uomo di 'dadi e bulloni', e ho già detto in uno dei miei primi post che mentre Saker e molti altri qui avevano e hanno una vasta panoramica del mondo. io non potevo vedere molto oltre il mirino del mio fucile, nei giorni scorsi e in una certa misura anche in questo giorno.

Tuttavia, dopo aver guardato attraverso il mirino del fucile posso almeno cercare di darvi su questo blog l'idea di ciò che è accaduto e che sta accadendo a coloro che hanno gli stivali nel fango, o, in questi giorni estivi, gli stivali nella polvere, e un po' di idee di cosa aspettarsi nella fatica quotidiana e nel semi-caos semi delle piccole unità di combattimento. Cercherò come al solito di non dare ai nazionalisti alcuna idea di ciò che stanno facendo bene e di ciò che stanno facendo male. Per i nostri ragazzi faccio di tanto in tanto menzione di cose e persone che conosco.

Nelle tattiche delle piccole unità di combattimento, ovvero operazioni a livello di gruppi d'assalto, squadre e plotoni, oltre ad attività di ricognizione, ci sono giorni buoni e giorni cattivi. Nessun esercito, nessun reggimento, nessuna rota (compagnia), nessuna sezione ha mai goduto di un successo completo e ininterrotto in ogni guerra fin dall'inizio dei tempi. Le piccole unità sono unità tattiche, punto e basta. La combinazione delle attività di molte unità tattiche crea strategia, ma che una piccola unità abbia un reale effetto sulla strategia è piuttosto raro, e in realtà è un argomento per libri di storia e studi di accademie militari. La realtà è che le piccole unità sono sacrificabili nel grande scenario strategico.

Una piccola unità terrà, per esempio, un blocco stradale, un ponte, un elemento di terreno relativamente importante o un nodo minore di comunicazione. Una piccola unità non può tenere e non terrà una posizione contro uno schiacciante attacco nemico. Di fronte alla massiccia superiorità di una forza nemica schierata contro di essa, l'unità si limita a riferire al Comando, fare un frettoloso SitRep (rapporto della situazione), fare una breve resistenza alla forza nemica e poi ritirarsi, infliggendo tutte le perdite possibili prima e durante il ritiro tattico. Se il comando decide che l'elemento di terreno vale la pena di essere tenuto, allora la piccola unità combatte il più possibile fino all'arrivo dei soccorsi inviati dal comando. La realtà è che l'Esercito della Novorossija può raramente resistere in gran numero a un attacco da parte dei nazionalisti quando detti nazionalisti impiegano tutte le loro forze, anche se questa realtà è andata effettivamente cambiando nelle ultime due settimane o giù di lì. Ricordate, appena un mese fa all'incirca l'Esercito della Novorossija non aveva armi pesanti o più di poche preziose mitragliatrici medie. La maggior parte di quello che ha avuto e che ha oggi è stato donato dall'esercito nazionalista in un modo o nell'altro. Un ritiro tattico di poche centinaia di metri ha generalmente zero a che fare con la strategia complessiva in generale. L'unico neo di questa affermazione è che tutta una serie di ritiri tattici in un breve periodo di tempo giunge fino al livello di un ritiro strategico, e questo può avere un effetto doloroso sulla strategia complessiva della struttura di comando.

La vita normale di una piccola unità è passare giorno dopo giorno ore di noia intervallate da pochi secondi e minuti di duri combattimenti. I soldati in primo luogo puliscono sempre armi e attrezzature, migliorano le loro posizioni il più possibile con ciò che è a portata di mano, mangiano, si lavano, con alcuni che stanno sempre di guardia e tengono un occhio attento su qualsiasi attività spiacevole in zona e in genere avranno dei LPOP (posti di ascolto e osservazione) sul fronte per segnalare tempestivamente qualunque cosa sconveniente venga dalla loro parte. Questa attività è di 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana. Non c'è vacanza in prima linea, anche se la 'linea' è una posizione larga 30 metri nel mezzo del nulla. Arrivi a conoscere i commilitoni nella tua unità molto bene mentre inganni le interminabili ore a parlare di tutte le cose del mondo. Come nella vita civile i soldati coprono una gamma che va dai buoni ai cattivi ai medi. I cattivi non durano a lungo, tendono a essere mandati via da un'unità di combattimento sia da un'azione nemica sia dai loro sarzhanti (sergenti). Il coraggio non significa gettarsi a terra quando si è di fronte a una mezza dozzina di carri armati o veicoli corazzati di nazionalisti estremamente irritati. Ciò che i civili chiamano 'coraggio' è quasi sempre semplicemente un'azione fatta senza pensare dai soldati che proteggono i loro compagni e tengono la loro posizione come ordinato. È solo dopo il fatto che si giudica il 'coraggio'.

Una piccola unità, come ho detto, è sacrificabile. Questo accade. Mai sottovalutare le capacità di combattimento del tuo nemico, e questo include l'esercito nazionalista. I nazionalisti, infatti, hanno alcune unità che combatteranno, e combatteranno duramente, e in questo momento il nemico ha ancora numeri schiaccianti e un vasto equipaggiamento. Ci saranno momenti, sia in difesa statica sia nelle operazioni di pattuglia, in cui i nostri ragazzi perderanno. Le nostre perdite riflettono questa realtà. Noi perderemo posizioni, perderemo villaggi e città, perderemo intere unità tattiche, senza dubbio. Non ho dubbi che alla fine avremo la meglio, ma i nostri ragazzi pagheranno e stanno pagando un caro prezzo di sangue.

I civili. Invecchiando mi sono addolcito, e mi ricordo il volto di ogni civile morto che io abbia mai visto. Non posso e non voglio soffermarmi su di loro, ma mi ricordo. La filosofia del mio vecchio sarzhant era che 'i civili stanno in mezzo ai piedi'. Né lui a quei tempi né io oggi ci riferiamo ai poveri civili in Novorossija, che sono bombardati senza pietà giorno e notte dai teppisti da Kiev. Voglio dire che quando prendi o tieni una posizione ci saranno spesso civili nella zona. Il nostro compito è quello di prendere o di tenere una posizione. I civili possono essere sciocchi e spesso lo sono. Soprattutto oggi hanno visto tutti dei film che in nessun modo o forma riflettono la realtà. Ho visto civili stare accanto a un carro armato che era in combattimento attivo e sparava ai nemici e ho visto civili morire quando il carro armato è stato colpito e fatto a pezzi. Non c'era nulla che potessi fare. Ogni morte di un civile è una tragedia, ma per l'amor di Dio, civili, quando sentite o vedere un combattimento attivo, andate a nascondervi! Trovate un buco, un fosso, una parete spessa, fuggite dalla sparatoria, qualsiasi cosa, ma datevela a gambe e portate i bambini con voi! I nostri ragazzi faranno quello che possono per proteggervi, ma la realtà è che sono soldati che stanno combattendo e ogni secondo in cui li distraete dal loro compito è un rischio non solo per le loro vite personalmente, ma per il successo dell'operazione in cui sono coinvolti, e se non riescono in questa operazione, questo lascia voi, civili, alla tenera mercé dei gentiluomini nazionalisti / del Pravyj Sektor.

Per concludere, perderemo uomini e unità e posizioni così come prenderemo posizioni e faremo perdere uomini e unità al nemico. Questa è la realtà della guerra. Non si può e non si deve soffermarsi sulle perdite di uomini e di piccole unità, per quanto freddo e duro questo possa sembrare.

Amici miei, non scoraggiatevi mai. Ricordate i nostri uomini, donne e bambini che sono caduti e quelli che cadranno oggi, domani e ogni giorno fino a che raggiungeremo la vittoria che so che sta arrivando. Non aspettatevi che l'esercito russo attraversi le frontiere e aiuti la Novorossija. Questo non accadrà a meno che l'Occidente non scateni qualche terribile attacco contro i civili che ne uccida migliaia. L'Occidente può farlo? Sì. L'Occidente lo farà? Non lo so. Prego che l'Occidente non lo faccia e spero che la mia e le nostre preghiere siano esaudite.

Juan

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La giunta neo-nazista di Kiev aumenta drammaticamente i suoi sforzi per provocare un intervento russo

dal blog The Vineyard of the Saker

Lunedì 16 giugno

Ormai tutti voi l'avete già probabilmente sentito. L'amministratore delegato di Gazprom, Alexej Miller, ha annunciato che la Russia sta ora attuando un piano di erogazione del gas all'Ucraina "solo dietro pagamento anticipato" e Lavrov ha annunciato che "non ha nulla di cui parlare" con Andrii Deshchytsia, il pagliaccio ucraino che attualmente sta impersonando un ministro degli Esteri, e che "non si incontrerà con lui". A differenza del sempre calmo e impeccabilmente diplomatico Lavrov, Miller non ha fatto nessuno sforzo per mostrare il suo completo disgusto e disprezzo per la giunta di Kiev, che vede chiaramente come ricattatori e ladri mafiosi. Questo è stato particolarmente evidente quando ha detto che la quantità di gas che gli ucraini hanno messo da parte nelle loro riserve era esattamente la quantità di gas che ora si rifiutano di pagare. Per dirla in parole povere: gli ucraini hanno rubato alla Russia il gas per riempire le loro riserve e ora sono in procinto di iniziare a rubare il gas acquistato dagli europei. Bella gente davvero. Molto "euro-compatibili", suppongo ...

Così la mia prima reazione è stata di gioia che Lavrov e Miller abbiano infine espresso il loro totale disgusto e trattato i ​​leader della giunta con il disgusto e il disprezzo che meritano. Ma poi un pensiero molto sgradevole si è insinuato nella mia mente: non è esattamente questo che gli ucraini volevano?

Come ho scritto ormai un milione di volte – la giunta al potere a Kiev è destinata al fallimento, il Banderastan non è realizzabile, l'Ucraina dimezzata è in rovina e sta fallendo allo stadio terminale e non c'è nessuno in Occidente che può fare qualcosa al riguardo. E scommetto che gli ucraini lo sanno. È per questo che dal loro punto di vista il coinvolgimento dei russi è di vitale importanza perché la Russia è il *solo* possibile capro espiatorio a cui si può dare tutta la colpa. Così ora la Russia ha "tagliato il gas" e il ministro degli Esteri russo ha annunciato che "si rifiuta di incontrarsi" con il suo "omologo ucraino". Voi sapete come la macchina della propaganda ucraina presenterà queste cose? Sarà più o meno una variante di:

Nonostante tutti i nostri sforzi per negoziare in buona fede con i moskali che stanno occupando la nostra terra e inviando terroristi a uccidere il nostro popolo, gli imperialisti del Cremlino hanno deciso di utilizzare "l'arma del gas" contro il nostro popolo. Peggio, invece di ringraziare il nostro ministro degli affari esteri, che a grande rischio personale, ha affrontato una folla giustamente indignata e l'ha calmata con un certo umorismo virile e quindi ha salvato i "diplomatici" russi (che sono in realtà tutti spie dell'FSB) dalla giusta ira del popolo, ora hanno annunciato che si rifiuteranno di incontrarsi con lui. Ancora una volta, i moskali hanno dimostrato di appartenere alle steppe dell'Asia e non alla comunità delle nazioni civili europee, ecc ecc ecc.

E, naturalmente, gli ucraini otterranno l'ennesima standing ovation dai politici occidentali e dai media corporativi. Questo è così prevedibile che non è più nemmeno divertente. Ma c'è qualcosa che mi preoccupa molto di più: la tattica ucraina è solida. Perché?

Beh, pensateci. Se una delle due parti è veramente disperata nel provocare l'altra, quali sono le probabilità che fallisca? Se tu e io ci incontriamo da qualche parte e io metto tutta la mia energia e creatività verso l'unico obiettivo di ottenere la tua attenzione e ti costringo a rispondere - quanto tempo pensi che ci vorrà perché io ottenga ciò che voglio?

Lo stesso vale qui. Tutto ciò che gli ucraini devono fare è un'escalation, poi un'escalation e poi ancora un'escalation, e dal momento che non importa ciò che faranno, le Psaki dell'Occidente saranno sempre pronte a ricoprirlo con una foglia di fico, ad approvarlo o addirittura a lodarlo, non vi è nulla che tenga a freno la giunta neo-nazista. Questo è una piccolo estratto di quello che Juan mi ha scritto oggi:

Mentre scrivo, Kramatorsk viene rasa al suolo, l'intera città è sotto un intenso bombardamento, che include missili Grad e Hurricane. Tutto, aree industriali, aree commerciali, aree di infrastrure, aree di abitazioni, è in fase di distruzione totale. Pendo che stiamo per avere centinaia, se non un migliaio, di civili morti. È questa l'atrocità necessaria per portare in Russia? Non lo so. Ancora.

Due città in Europa sono trasformate in nuove Oradour-sur-Glane e in Occidente tutti se ne fregano. Germania e Francia passano leggi che vietano fondamentalmente una ricerca storica onesta sulle atrocità naziste nella seconda guerra mondiale, mentre, allo stesso tempo, non solo negano, ma sostengono attivamente atrocità naziste in un paese che a loro parere è parte dell'Europa. A che punto di pazzia si può arrivare?!

Ancora meglio. Tutti, e dico tutti, erano pienamente consapevoli che gli ucraini avrebbero prima o poi cominciato a prendersi il gas europeo. Era quindi abbastanza evidente che la soluzione seria era di avere un North Stream e un South Stream che bypassavano il Banderastan per assicurare che il gas *europeo* (è loro dal momento in cui lo comprano!) sia consegnato. Ma no, l'Unione Europea critica la Bulgaria, McCain fa un viaggio a Sofia e, voilà, i bulgari fermano la costruzione del South Stream che, naturalmente, finirà per danneggiare solo l'Unione Europea (non la Russia o gli Stati Uniti!).

Quindi, cerchiamo di riassumere:

• La giunta neo-nazista a Kiev non può sopravvivere e lo sa

• Zio Sam sta cercando disperatamente di attirare la Russia in un intervento militare

• L'Unione Europea può essere delicatamente definita "al muro col culo in fuori", nel gergo carcerario degli USA

Allora, quali sono le probabilità dei russi di non essere provocati in questo contesto?

Abbastanza vicine allo zero, credo.

Ciò che Lavrov e Miller hanno fatto oggi o, dovrei forse dire, sono stati costretti a fare oggi è solo un primo passo. In sostanza, anche se Miller e Lavrov hanno fatto la cosa giusta, hanno comunque dato agli ucraini esattamente quello che volevano. E questo è spaventoso. Perché questo "successo" genererà ancor più tentativi per costringere la Russia a reagire. Che cosa può venire dopo?

Come ho scritto ieri, "non escluderei un loro tentativo di attacco aereo o missilistico, diciamo, a un asilo in Crimea o anche a Belgorod. Potrebbero anche rapire un fattorino di una società russa ancora in attività a Kiev o tentare un'eroica strage di un minibus con un equipaggio dell'Aeroflot sulla strada per l'aeroporto". Potrebbero anche attaccare un posto di confine con la Russia, bombardare una nave russa nel Mar Nero, o addirittura far saltare in aria una chiesa appartenente al Patriarcato di Mosca. E cos'altro, ancora? La Russia continuerebbe ancora a protestare solo verbalmente?

Io non sto inventandomi queste cose. C'è stato già almeno un caso in cui un Su-25 ucraino è penetrato nello spazio aereo russo per attaccare un posto di frontiera controllato dalla Forza di Difesa della Novorossija. I russi avrebbero potuto *facilmente* abbatterlo (hanno la tecnologia necessaria per chiudere praticamente tutto lo spazio aereo della Novorussija senza dover spostare una singola batteria di missili o un radar oltre il confine). Ma hanno scelto di non farlo, semplicemente perché nel tempo in cui fossero riusciti a dimostrare che l'intruso era nello spazio aereo russo, la versione ucraina (una aggressione russa, ovviamente) sarebbe stata una notizia da prima pagina. Ricordate quanto tempo ci ha messo l'Occidente alla fine e per la maggior parte a malincuore ad ammettere che nel 2008 "sì, va bene, è stata la parte georgiana che ha attaccato per prima"? Quante persone oggi hanno comunque sentito parlare di questa ammissione?

Sono assolutamente sicuro che la gente del Cremlino sia pienamente consapevole di tutto questo e, a giudicare da quello che alcune persone vicine al Cremlino hanno da dire, è stata presa a Mosca la decisione di aspettare il più a lungo possibile semplicemente per avere una giustificazione dell'inevitabile intervento russo che sia quanto più chiara possibile. Vi prego di comprendere che la Russia non ha bisogno di fare alcuna mossa preparatoria specifica per intervenire in Novorossija. Tutte le sciocchezze della NATO sul movimento delle truppe russe e le concentrazioni lungo il confine sono solo propaganda per i civili. Il fatto è che Putin può dare l'ordine e nei successivi 30 minuti l'intero spazio aereo del Donbass diventerà una no-fly zone, entro i successivi 60 minuti la maggior parte delle postazioni di artiglieria e dei posti di comando ucraini sarà distrutta da attacchi missilistici, dopo di che la Forza di Difesa della Novorossija (sostenuta da pochi altri volontari) sarà sostanzialmente sufficiente per prendere il pieno controllo del Donbass. Per quanto riguarda gli squadroni della morte ucraini, questi scapperanno il più velocemente possibile per salvare la pelle. L'unico problema è il tempo. Il Cremlino è disperatamente in attesa di un segno che gli europei stiano lentamente arrivando a comprendere che razza di mostro hanno scatenato in Ucraina. Io personalmente non credo che gli europei svilupperanno improvvisamente una coscienza o una spina dorsale e comprenderanno l'omicidio di massa che si svolge oggi in Novorossija, e continuo a credere che un intervento russo sia inevitabile.

Nel frattempo, le provocazioni continueranno. Ho appena visto i filmati dei due giornalisti del canale televisivo russo Zvezda News rapiti da una squadra della morte ucraina e per i quali chiedevano un riscatto di 200.000 dollari. Anche se nessuno dei due è entrato nei dettagli, entrambi erano stati duramente picchiati, uno aveva un glorioso occhio nero mentre l'altro non riusciva a sentire dall'orecchio sinistro. Ho anche sentito notizie di un tentativo di bombardare il consolato russo a Odessa e che qualcuno lo aveva impedito (poliziotti locali?), e che tutto è finito in una grande rissa. E, naturalmente, bombe e proiettili stanno piovendo su Kramatorsk e Slavjansk in questo momento - l'operazione del terrore è chiaramente in pieno svolgimento.

Gli ucraini "vinceranno", nel senso che riusciranno a innescare un intervento russo che si sforzeranno di trasformare in una guerra. Se lo faranno, sarà una guerra breve, ma il danno politico sarà immenso. Quindi suppongo che un motivo finale per Putin di aspettare il più a lungo possibile è quello di arrivare al più alto grado di percentuale di popolazione russa veramente indignata prima di muoversi, in modo da rendere questa non una "decisione di Putin", ma una "richiesta del popolo russo".

Concordo dunque pienamente con Juan: le cose andranno molto peggio prima di migliorare e un sacco di gente morirà. Ma alla fine, la Russia, e assieme a lei il resto di noi, prevarrà. Di questo sono sicuro.

Saker

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