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  Il sentiero verso l'unità

dal blog del sito Orthodox England

5 agosto 2015

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Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo! Dice il Signore... Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno.

Geremia 23:1,3

Il sentiero verso la disunione

Dal 1917 e dalla caduta organizzata dall'Occidente dell'Impero cristiano (la Terza Roma), le forze di questo mondo si sono sforzate di dividere la confederazione delle Chiese locali che costituisce la Chiesa ortodossa. Lo hanno fatto in tre fasi.

Il loro primo obiettivo era di attaccare, paralizzare, ingannare e così dividere quelli che vivevano nella Chiesa principale, di gran lunga la più grande, la più multinazionale e dalla mentalità più missionaria, quella da cui in gran parte dipendevano le altre, la Chiesa ortodossa russa. Se gli estremisti di qualsiasi tipo, modernisti, nazionalisti o settari, potevano essere manovrati per dividere questa Chiesa, il cui territorio era un sesto del pianeta, allora la sua influenza in quel luogo e in tutto il mondo poteva essere distrutta. Così, le forze di questo mondo hanno provocato i modernisti rinnovazionisti di mentalità protestante, sia all'interno della Russia (Vvedenskij, sponsorizzato dai comunisti, e quelli con lui, compresi gli attuali neo-rinnovazionisti) e al di fuori della Russia (lo scisma di Parigi sponsorizzato dai protestanti della YMCA), i gruppi nazionalisti (gli autocefalisti ucraini della Galizia e gli attuali carrieristi filaretisti, gli autocefalisti bielorussi, gli autocefalisti carpato-russi in America tratti in inganno) e piccole sette di destra (Suzdaliti, Agafangeliti, Tikhoniti [da Tikhon Paseka], Diomiditi, ecc). A loro importava quale ismo usassero per attaccare, paralizzare, ingannare e così dividere, fosse questo il comunismo marxista, il fascismo hitleriano o il capitalismo liberal-consumista. Più direttamente usatono anche altri ismi, cattolicesimo e protestantesimo, inviando negli anni '20 dei cattolici (D'Herbigny) e negli anni '90 altri uniati e settari protestanti degli Stati Uniti a cercare di dividere la Chiesa russa.

Anche se la lotta continua, contro tutto ciò che le forze di questo mondo hanno in programma, la Chiesa russa e così la Russia ortodossa sono in corso di graduale restaurazione. Le forze di questo mondo hanno ampiamente fallito e falliranno, fino a quando si oppongono a loro il sangue e i semi dei nuovi martiri e le lacrime e il sudore dei confessori che stanno ricostruendo la Chiesa russa.

Le forze di questo mondo si sono poi dedicate alla seconda parte della loro campagna. Qui si trattava di attaccare, paralizzare, ingannare e così dividere le altre, più piccole Chiese locali, introducendo il modernismo e il suo simbolo, il calendario cattolico-protestante. Hanno iniziato con l'anello più debole della catena, Costantinopoli occupata dai turchi, e hanno iniziato a sostituire i suoi patriarchi con burattini occidentali. Questo, naturalmente, ha creato scisma. Le forze di questo mondo hanno ampliato le proprie attività, interferendo nelle altre quattro Chiese greche (la Chiesa di Grecia, la sua propaggine autocefala nell'Albania greca, la Chiesa di Cipro e il patriarcato di Alessandria), così come nella Chiesa latina (la Romania, dove hanno ancora una volta di recente interferito nella nomina di un patriarca), nella più debole delle Chiese slave (la Bulgaria) e nel Patriarcato arabo di Antiochia (dove hanno creato una guerra terroristica), così come con il tentativo di sottomettere le Chiese polacca e cecoslovacca. Ovunque hanno cercato di introdurre il calendario cattolico-protestante e altre pratiche moderniste. Quindi, complessivamente il 20% della Chiesa è stato contaminato.

Sono riusciti solo in parte e solo temporaneamente.

La contaminazione del 20% per mezzo del modernismo ha lasciato il restante 80% della Chiesa, nelle terre russe, in Serbia, in Georgia e a Gerusalemme, tutt'altro che incontaminato. Poiché tali Chiese non potevano essere autorizzate a rimanere intatte, le forze di questo mondo hanno proceduto alla terza e più recente parte della loro campagna. Hanno attaccato la Chiesa serba (dividendo il suo territorio, consegnandone una parte al controllo cattolico, una parte al controllo musulmano, una parte al controllo scismatico nazionalista macedone e montenegrino, e poi cercando di dividere il suo episcopato), la Chiesa georgiana (sostenendo un colpo di stato filo-modernista e anti-patriottico, definendolo 'cambiamento di regime' e cercando di introdurre la sodomia consumista), il patriarcato di Gerusalemme (dove il precedente patriarca langue stranamente in prigionia ed è stato consumato uno scisma attraverso l'ex ambasciatore degli Stati Uniti in Qatar, che ha permesso di utilizzare locali americani per tenervi funzioni al di fuori del territorio canonico di Gerusalemme su quello del patriarcato di Antiochia) e di nuovo in Russia (un colpo di stato di nazionalisti cattolici galiziani sostenuto dall'Occidente, che ha iniziato a massacrare il popolo ucraino ortodosso). Ovunque hanno usato anche il minuscolo patriarcato di Costantinopoli sotto controllo statunitense per seminare discordia e divisione contro la Chiesa russa, in Finlandia e in Estonia (territori secolari della Chiesa russa), con i dissidenti dell'emigrazione russa in Francia, in Nord America e in Inghilterra, o più di recente in Cecoslovacchia (rifiutando di riconoscere la sua autocefalia e dividendo il suo episcopato) e in Ucraina (dove i padroni statunitensi del Patriarcato lo stanno tentando di riconoscere gli scismatici non canonici politicamente controllati, come hanno già fatto in Estonia) .

Anche qui, in questa terza parte ancora in corso della loro campagna, ciò che le forze di questo mondo hanno dimenticato è che anche se essi propongono, Dio dispone. Perché solo Dio vive nell'eternità e mostra l'amore e la visione della sua Provvidenza, mentre loro vivono nella loro spirale di odio infernale e di mancanza di visione, che stanno cercando di stabilire come regno terreno.

Il sentiero verso l'unità?

Noi non conosciamo il futuro, come Dio lo disporrà. Questo è nelle sue mani. Ma possiamo già vedere dove le forze di questo mondo possono perdere la loro strada:

In Siria, come risultato della guerra fomentata dagli USA, contrariamente a quanto è stato proposto, il patriarcato di Antiochia ha riconosciuto chi sono i suoi amici. Riconoscendo che non ha supporto da Costantinopoli, che è nelle mani dei turchi anti-siriani sostenuti dagli Stati Uniti, il patriarcato di Antiochia si rivolge ora alla Chiesa russa.

In Africa, il patriarcato di Alessandria e di tutta l'Africa, un tempo gestito come reparto coloniale del Ministero degli Esteri greco, è troppo povero per espandersi molto. Ha bisogno dell'aiuto russo e tale aiuto sarebbe inevitabilmente anti-filetista. In tal caso il patriarcato potrebbe essere ripreso, com'è solo giusto che sia, da vescovi africani nativi, così come la colonia un tempo greca di Antiochia è stata ripresa da vescovi arabi nativi con l'aiuto russo anti-filetista.

In un'altra colonia greca, Gerusalemme (come anche a Costantinopoli), la maggior parte dei fedeli sono ora russi. E a Gerusalemme i russi sostengono, com'è solo giusto che sia, i candidati arabi nativi come futuri vescovi.

Molti nelle Chiese di Grecia (e così anche nella Chiesa dell'Albania greca) e di Cipro (dove i turchi sostenuti dagli Stati Uniti sono stati autorizzati a invadere e occupare l'isola, cosa che ha reso i sentimenti anti-americani ancor più forti), con le loro economie abbattute e i loro popoli impoveriti dall'unione con il vassallo neo-feudale degli Stati Uniti, l'Unione Europea, si stanno ora rivolgendo alla Russia chiedendo aiuto.

La Chiesa serba guarda ancora alla Russia e aderisce al calendario ortodosso nonostante l'interferenza politica sostenuta dall'UE nei suoi affari interni e nei media ora di proprietà statunitense.

Le Chiese di Romania e Bulgaria, in difficoltà con la morte della vecchia generazione di anziani monastici e con la salita al potere dei membri della generazione di mezzo spiritualmente impoverita e quindi filo-uniate, cresciuta nel periodo comunista simoniaco, hanno ancora potere spirituale nei monasteri e tra molti nella generazione più giovane.

La Chiesa della Georgia ha ancora ottimi rapporti con la Chiesa russa, nonostante i tentativi di distruzione degli Stati Uniti che hanno incoraggiato l'invasione georgiana della Russia nel 2008 da parte del loro governo fantoccio.

Le Chiese di Polonia e Cecoslovacchia sono alleate della Russia, l'ultima tanto di più dopo la recente ingerenza locale dei greci sostenuti dagli Stati Uniti.

La Chiesa di Costantinopoli sembra sempre più debole, mentre il resto del mondo comincia a riconoscere che dal 1453, letteralmente, ha indossato i vestiti (nuovi) dell'imperatore, che il vero leader del mondo ortodosso è il patriarca russo e che devono parlare con lui, se vogliono parlare di problemi seri. Sempre più membri del patriarcato di Costantinopoli, e non solo sul Monte Athos, possono vederlo da soli. L'illusione dell'interpretazione statunitense del canone 28 di Calcedonia (assurda, ma consolante per la vanità) è trasparente per quasi tutti. Anche alcuni negli Stati Uniti si stanno chiedono se vale la pena spendere a Istanbul più soldi di quelli che non hanno, al fine di mantenere la vana illusione.

Nella diaspora, la Chiesa russa, riprendendosi dalla paralisi, ha iniziato a prendersi le sue responsabilità e portare unità. Nell'Ucraina stessa, dove le forze di questo mondo hanno pensato di poter distruggere la Chiesa russa, i loro piani stanno fallendo. I più stanno ora parlando della disgregazione e della dissoluzione del puramente artificiale 'Stato' ucraino, una creazione conglomerata di quattro tirannie imperialiste, quella degli Asburgo, quella leninista, quella stalinista e quella di Washington. Il suo collasso è per molti ormai solo una questione di tempo (secondo alcuni, una questione di mesi, anche se altri ritengono che ci vorranno alcuni anni). L'84% del popolo ucraino chiede ora pubblicamente che il loro paese sia gestito dal presidente Putin – molto meglio che continuare sotto la tirannia e la povertà della corrotta e non rappresentativa giunta dei fantocci di Kiev. Quest'ultima di affida completamente ai sussidi americani per la sopravvivenza, con grandi spese per l'Unione Europea, i cui membri soffrono amaramente per le sue sanzioni anti-russa, o meglio anti-europee.

Circa il 55% dell'Ucraina, a est e a sud, insieme con la Transnistria, potrebbe tornare dopo quasi 95 anni alla Russia (una parte, la Crimea, già lo ha fatto con un referendum democratico). Il 25% dello Stato, centrato intorno a Kiev, potrebbe diventare ancora una volta l'antica Malorossija, una variante meridionale della Bielorussia. L'unica parte, circa il 15%, che è veramente ucraina e dove si parlano i vari dialetti ucraini, la terra di confine (che è ciò che significa la parola 'Ucraina') della Galizia in gran parte cattolica, può tornare per lo più alla Polonia. Fu da qui che il tiranno georgiano Stalin la strappò via nel 1939, guadagnandosi l'odio immortale e comprensibile della sua gente. Le due piccole parti restanti della presente Ucraina, circa il 5%, possono tornare alla Romania (mantenendo intatto il calendario ortodosso, e aiutando così ancora una volta la Chiesa romena a tornare alla Tradizione) e all'Ungheria. E la parte che può tornare in Ungheria, quella che i burocrati di Kiev chiamano ancora 'Transcarpazia' – anche se sarebbero loro i transcarpatici, in quanto vivono dall'altra parte dei Carpazi – potrebbe diventare il nucleo di una quindicesima Chiesa locale, una Chiesa ortodossa ungherese.

Visti gli ottimi rapporti tra l'Ungheria, che ha un governo anti-UE democraticamente eletto, e la Federazione russa, che sostiene tutti i movimenti di resistenza nazionale e di sovranità contro la tirannia dell'Unione Europea, questo potrebbe accadere. Solo pochi anni fa, la Chiesa russa ha vinto la sua battaglia legale per il controllo della cattedrale ortodossa di Budapest – tutto è pronto per la nascita di una nuova Chiesa locale. Così le 500 parrocchie 'transcarpatiche', o meglio carpato-russe (o rutene = latino per russe), sarebbero al centro di un'altra Chiesa locale. Infatti sono loro che sono al cuore della Chiesa delle Terre Ceche e della Slovacchia, sono loro che hanno contribuito alla Chiesa polacca, di cui uno dei popoli costituenti sono i lemko (carpato-russi nord-occidentali), e sono loro che attraverso il loro nobile e illustre figlio della Rus' di Preshov, il metropolita Lavr (Shkurla), hanno contribuito all'unità nella diaspora tra la Chiesa russa e uno dei suoi elementi costitutivi, la Chiesa fuori dalla Russia (ROCOR). La stragrande maggioranza di quest'ultima Chiesa era solo in attesa della libertà del centro della Chiesa per riconciliarsi con lei.

Naturalmente, nulla è certo; quelli elencati sopra sono tutti scenari possibili, solo alcuni dei quali possono realmente accadere. Tuttavia, sono possibili, mentre solo pochi decenni fa, quando vivevamo oppressi e isolati da tutte le forze di questo mondo, sembravano impossibili. I privi di visione che pensavano a breve termine – a differenza di san Giovanni di Shanghai e quelli come lui, di cui dovrebbero cercare di vivere la visione del mondo, invece di studiare filosofia – non sono riusciti a vedere che il mondo sarebbe cambiato. Oggi viviamo in un mondo diverso dal passato. Ora una piccola minoranza di paesi che hanno smesso di essere cristiani si assembrano assieme in un'unione in bancarotta di meno di un miliardo di persone, l'unione di Eurosodoma e Gomorrica. E i tre paesi a maggior popolazione cristiana, Brasile, Russia e Cina, sono legati insieme in un'unione con altri paesi, che copre metà della popolazione mondiale.

Ciò che le forze di questo mondo proponevano solo tre o quattro decenni fa, e che ha reso disperati coloro che non avevano fiducia nello Spirito Santo, oggi sembra sempre meno probabile. Allora quelli che erano compromessi con l'establishment, che in gioventù avevano intrapreso il cammino facile approvato dall'establishment e si erano rifiutati di prendere la croce della Chiesa russa, ci deridevano, ci denunciavano e ci disprezzavano. Ora che sono più vecchi, hanno solo da prendere la Croce e cammineranno anche loro. A differenza dei donatisti e dei neo-donatisti, li accoglieremo a braccia aperte, come ha fatto il padre amorevole con il figliol prodigo.

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