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  Sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev: "Un cristiano ortodosso non può essere un pessimista"

Pravoslavie.ru

5 gennaio 2017

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Nella sua intervista al quotidiano ucraino Segodnja il primate della Chiesa ortodossa ucraina del patriarcato di Mosca riflette sul 2016. Parla della corretta preghiera, di come evitare l'odio, degli intrighi nella Chiesa, delle aspettative per il futuro e dei suoi desideri per il 2017.

Vostra Beatitudine, che cosa significa lo scorso anno 2016 per lei e per la Chiesa? Quali eventi sono rimasti fissati nella sua mente e quali la addolorano di più?

Per la Chiesa ortodossa ucraina lo scorso anno è stato riempito sia da gioie sia da preoccupazioni. Ciò che ci affligge di più è che si versa ancora sangue in Ucraina, che non ci si può ancora riconciliare gli uni con gli altri. Una consolazione è stata la processione della croce, che ha attraversato la nostra terra ucraina dal 9 al 27 luglio. È iniziata ad est, dalla Lavra di Svjatogorsk (regione di Donetsk), e ad ovest dalla Lavra di Pochaev (regione di Ternopol), e queste due processioni si sono unite nella capitale. Abbiamo pregato per tutta l'Ucraina, per la Chiesa, per le autorità e per la gente comune, e abbiamo chiesto la benedizione del Signore. Abbiamo chiesto e ora chiediamo a Dio di darci ciò che non possiamo realizzare noi stessi a causa della nostra debolezza umana, una pace benedetta, e crediamo che il Signore ce la concederà.

Oggi la chiesa è circondata da numerosi intrighi. Quali sono gli effetti di tutto questo sulla sua vita interiore?

È vero, oggi la Chiesa ortodossa ucraina sta attraversando dolori e tribolazioni. Ma il Signore non ci ha promesso un altro tipo di vita. Gesù disse ai suoi discepoli: nel mondo avrete tribolazioni (Gv 16,33). La storia della Chiesa è ricca di persecuzioni, d'oppressione e di tutti i tipi di prove che il Signore permette che accadano ai suoi seguaci per la loro crescita e rafforzamento spirituale. Naturalmente, i nostri dolori non sono nulla in confronto a quelli che la Chiesa di Cristo ha sopportato nei primi tre secoli dopo la sua fondazione. A quei tempi i membri della Chiesa erano distrutti fisicamente, e oggi siamo semplicemente criticati e falsamente accusati. Il nostro amore e la nostra pazienza sono messi alla prova. Gloria a Dio per tutte le cose.

Vostra Beatitudine, è possibile fermare il conflitto in Donbass nel prossimo futuro?

La Chiesa dichiara che nessun problema mondano vale la vita di un singolo essere umano, che sulla bilancia della verità divina questa vita è più importante di qualsiasi problema. Alcuni pensano che i problemi di questo mondo debbano essere risolti dalla guerra, ma noi ricordiamo loro con amore che ogni problema ha una soluzione pacifica. Le persone hanno il potere della parola, che permette loro di raggiungere una comprensione reciproca. In questo modo la Chiesa chiede ai fedeli di risolvere tutti i problemi terreni e di pregare per la pace in Ucraina.

La Chiesa invita le persone a trovare la forza di perdonarsi l'un l'altro e di smettere di uccidersi a vicenda. La Chiesa ha avuto la stessa posizione in passato, quando c'erano guerre simili, quando i nostri principi si sono levati in armi l'uno contro l'altro. In quei tempi la nostra Chiesa canonica ha invitato tutti a perdonarsi a vicenda – ed è stata odiata per questo. I suoi monaci e vescovi sono stati spesso scacciati dai monasteri. In seguito i forti di questo mondo si sono resi conto che la Chiesa aveva ragione; hanno espiato i loro errori del passato e si sono riconciliati l'uno con l'altro. Credo saremo compresi anche in questa situazione. Tutti noi dobbiamo avere umiltà: il forte e il debole, i comuni mortali e i poteri forti, i ricchi e i poveri, tutti dovrebbero cercare una soluzione pacifica ai problemi mondani. Cerchiamo di umiliare il nostro orgoglio e pentiamoci dei nostri peccati. Solo allora il Signore riporterà la pace in Ucraina e ci benedirà tutti.

Cosa può consigliare a una persona che non riesce a perdonare un affronto mortale, che si sente amareggiata dall'odio? Come possiamo vincere noi stessi?

È l'orgoglio che genera l'odio tra le persone. Il nostro rimedio contro l'orgoglio è l'umiltà. L'umiltà è la virtù più importante che il Signore ci insegna. Non è debolezza di carattere, come sostengono alcuni. L'umiltà cristiana è auto-valutazione critica; è la capacità di trovare il proprio posto in questo grande, variegato mondo. Quando qualcuno è in grado di valutare se stesso correttamente, quando trova il suo posto in questa vita, allora può sottomettersi alla volontà di Dio. Quando una persona in questo mondo ha un atteggiamento giusto verso se stesso, verso i suoi vicini e tutta la creazione, allora è in grado di vedere la bontà e l'amore di Dio e di sottomettersi alla volontà di Dio. Nel linguaggio spirituale, questa sottomissione e rassegnazione alla volontà divina si chiama umiltà. Con l'umiltà, l'amore spirituale e la pace interiore entrano in un'anima umana.

Le è toccato di accettare il rango di primate della Chiesa ucraina durante un punto di svolta nella storia ucraina. Ha un santo preferito o una preghiera preferita a cui si rivolge nei momenti difficili della vita?

Qualsiasi santo aiuterà e qualsiasi preghiera sarà forte, a condizione che il tuo cuore è diretto verso Dio. Allora saprai che Dio ti aiuterà sempre, se cerchi Dio, lo onori e cerchi di piacergli. Se il cuore di una persona si rivolge a Dio, allora Dio gli dà tutto ciò di cui ha bisogno per questa vita e per la vita eterna, e lo aiuterà sempre nei momenti di difficoltà.

Vostra Beatitudine, lei è un vero uomo di preghiera; evita di apparire agli occhi del pubblico e preferisce la solitudine. E un giorno all'improvviso è stato eletto come capo della Chiesa ucraina. Che cosa ha provato in quel momento? È stato un momento di gioia o di ansia?

Io non sono un uomo di preghiera, io voglio solo imparare a pregare, ma finora non ho nulla di cui vantarmi. Per quanto riguarda la mia elezione, l'ho presa come la croce che il Signore ha posto sulle mie spalle peccaminose. I miei pensieri sono stati: cosa dovrei fare per poter svolgere il mio ministero in modo adeguato, al fine di non cadere lontano da Dio o dalle sue leggi, perché solo con lui e la sua grazia si possono sopportare tutti gli oneri e le tribolazioni. Le regole di questa vita sono le stesse per tutti, che uno sia un laico, un monaco o un metropolita. Tuttavia, un metropolita ha grandi responsabilità e dovrà rispondere di tutto. Questo è quello a cui ho pensato allora.

Chi ha svolto un ruolo chiave nella sua vita? Chi considera come un esempio da seguire?

Per me i modelli di tale servizio a Dio e al la Chiesa sono san Nicola il Taumaturgo, san Basilio il Grande, e san Dimitri di Rostov, che hanno tutti guadagnato abbondante grazia da Dio attraverso la predicazione e l'esempio personale di umiltà e di carità cristiana.

L'uomo porta l'immagine di Dio, con il quale il Creatore lo ha ornato. Due uomini dimorano all'interno di ognuno di noi, l'uomo nuovo e quello vecchio. L'uomo nuovo si sforza di vivere secondo il Vangelo, mentre il vecchio, che è fatto di vizio, ci induce al peccato. Questi due uomini –il nuovo e il vecchio – sono costantemente alle prese l'uno con l'altro, in una vera e propria guerra. Se cominciamo a commettere peccati, rafforziamo il nostro uomo vecchio; e quando il vecchio finisce per sopraffare l'uomo nuovo si diventa aggressivi e dispettosi.

Tutti i santi hanno trovato la forza di lottare contro l'uomo vecchio, così io mi inchino davanti alla memoria di sant'Onofrio il Grande, il mio santo patrono, dei venerabili Padri delle Grotte di Kiev, di san Sergio di Radonezh, di san Giobbe di Pochaev... ogni santo con il quale io, peccatore, sono imparentato in un modo o nell'altro, è un esempio degno di emulazione e ci mostra come trovare e ripristinare l'immagine di Dio in noi stessi e come preservarla.

Quando preghiamo invochiamo la grazia dello Spirito Santo, che ci trasforma, ci restituisce la pace che abbiamo perso, e mette tutte le cose nella nostra vita nel loro giusto ordine. La preghiera ci aiuta a comprendere rettamente Dio. Se una persona prega con cuore aperto, con pentimento e umiltà, Dio spesso lo conforta con gioia, rivelazione e sensazione di felicità.

Per quanto può vedere, cosa sta per accadere nel nuovo anno 2017? Che cosa prevede per il prossimo futuro in Ucraina e nel mondo? C'è motivo di pessimismo, o lei è ottimista?

Sono un ottimista – un cristiano ortodosso non può essere pessimista. I cristiani dovrebbero piangere solo sui loro peccati. Se una persona affida il suo destino alla cura di Dio, comincia a costruire la sua vita secondo le leggi divine, la sua anima è purificata più a fondo dai peccati, vede Dio in modo più chiaro e il futuro non appare più disperato e desolante. Alla fine del più oscuro tunnel della disperazione, il cristiano vede sempre Dio.

Vostra Beatitudine, quali sono i suoi auguri ai nostri lettori per l'anno nuovo?

Auguro a tutti e a me stesso la misericordia di Dio, il perdono di tutti i nostri peccati, e la benedizione di Dio, in modo che ognuno di noi possa portare la sua croce fino alla fine ed ereditare il regno dei cieli. Custodite la vostra fede, e, soprattutto, continuate a pregare, perché la preghiera aiuta a superare le difficoltà che affronterete sul percorso della vostra vita terrena. La preghiera vi dà il senso della verità, perché la verità difficilmente può essere comprensibile per la sola mente. Ci sono molti esempi di persone che hanno un'istruzione superiore in teologia, ma non hanno la preghiera, e sono quindi "confuse" e "ingannate". Ma le persone semplici che hanno la preghiera sentono dove si trova la verità e la menzogna in modo molto chiaro. È la preghiera che ti dà il senso della verità, il discernimento di ciò che è luce e di ciò che è tenebra, di ciò che è bene e di ciò che è male. E il Signore ci aiuti a conservare la preghiera nella nostra vita quotidiana.

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