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  Il Padre e il Figlio: la cristianità, l'Occidente e il parricidio

Arciprete Andrew Phillips

Dal blog del sito Orthodox England, 23 febbraio 2013

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Premessa: il parricidio

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio.

Questa è la rivelazione a tutta l'umanità, scritta nel Prologo del Vangelo di San Giovanni. Tuttavia, sappiamo anche che dopo l'inizio e dopo la creazione del cielo, del mondo invisibile, ci fu una caduta in quel mondo invisibile. Geloso di Dio, Lucifero cadde con la metà degli angeli in una rivolta contro il Padre. Questo fu un tentato parricidio, ed è per questo che il suo nome è anche il calunniatore, 'o diavolos', colui che calunnia il Padre. Circa 150 anni fa, il pensatore ortodosso, Alexej Khomjakov, ha definito il Filioque, che stava dietro lo scisma d'Occidente del 1054, un 'fratricidio'. Ci chiediamo se 'parricidio' non sia la parola più adatta anche qui.

 

L'ideologia del parricidio

La morte del vecchio Occidente ortodosso e la nascita del nuovo Occidente anti-ortodosso ha avuto inizio con il peccato dell’iconoclasta franco, Carlo Magno. Si trattava di adottare un’espressione provinciale di fede dalla Spagna, ivi utilizzata per sostenere l'ortodossia contro l'arianesimo, sottolineando la divinità di Cristo, e di farne l’ideologia del nuovo Occidente. Questa era l'ideologia della superiorità illusoria. Di per sé innocente, ma anche profondamente ignorante, non scritturale, non apostolica e non patristica, questa espressione, chiamata il Filioque, divenne la bandiera e il motto di una nuova e aggressiva ideologia anti-ortodossa. Essa affermava che il Padre era irrilevante, perché il Padre è assente, poiché non si è mai incarnato, e che quindi il Padre (la nuova Roma cristiana) era stato sostituito dal Figlio (la vecchia Roma pagana).

Questo tentativo di usurpare l'autorità legittima è stato respinto dai papi ortodossi di Roma. Come il Papa Giovanni VIII aveva accondisceso nel IX secolo, l'espressione potreva essere consentita ai barbari tedeschi per un certo tempo a causa della loro ignoranza. Purtroppo, quel tempo e la loro ignoranza sono durati 1200 anni e durante questo periodo si sono diffusi in tutto il mondo. Dal rappresentante del Figlio nella vecchia Roma - chiamato a partire dal secolo undicesimo 'il Vicario di Cristo' scaturiva ogni autorità spirituale. Da lui procede lo Spirito Santo. Inevitabilmente, questa pretesa universale in ultima istanza ha portato il dogma che dichiara che il Papa di Roma è infallibile. Aveva preso il posto dell'imperatore romano pagano ed era diventato un nuovo Pontefice Massimo. Così, i papi hanno assunto il ruolo degli imperatori, sostenendo che essi, e non gli imperatori, incarnavano Cristo sulla terra. In questo modo i papi di Roma sono divenuti governanti secolari e non spirituali.

 

Il parricidio a Costantinopoli

Con il suo ritorno alla Roma pagana, tutta la Chiesa in Occidente è uscita dalla cristianità. Per giustificarsi, l'élite occidentale ha dovuto screditare e poi uccidere il Padre. Questo è avvenuto con le accuse che la Chiesa è stata sleale verso il Credo 'tralasciando il Filioque'. Questa ignoranza è aumentata nel 1098, quando Anselmo di Canterbury, il padre della scolastica, ha parlato in modo aggressivo 'contro i Greci', giustificando l'eresia occidentale per mezzo di sillogismi. A quel tempo i guerrieri occidentali erano già partiti per le zone al di fuori dell'Europa occidentale con le loro "crociate". (Anche prima di questo avevano condotto operazioni militari centralizzate contro le parti periferiche dell'Europa occidentale, nel sud Italia, in Sicilia, in Spagna e nel 1066 in Inghilterra e da lì nel resto delle isole britanniche). Tutto questo aveva lo scopo di screditare il Padre. Ma nel 1204 il Figlio si mise a uccidere il Padre con i sanguinosi saccheggi della Nuova Roma, la capitale della cristianità, della romanitas.

Con le proprie conversazioni a Lione nel XIII secolo e a Firenze nel XV secolo, l’élite parricida occidentale ha fatto tutto il possibile per distruggere il Padre. In effetti, dopo che essa ha corrotto l'élite a Costantinopoli fino al tradimento e all'apostasia, nel 1453 Costantinopoli è caduta. E significativo che gli scismatici vedano questa data come 'la fine del medioevo'. In altre parole, la caduta della città è stata la loro perdita spirituale. Così si sono avviati sulla strada del protestantesimo, in cui ogni individuo è un papa e Cristo non è altro che un parere personale, nella migliore delle ipotesi un pietismo personale, un 'gesuismo'. Anche se gli storici scismatici dicono che Roma era già caduta circa un migliaio di anni prima del 1453, Roma non è caduta, nemmeno nel 1453. Sfuggendo alla decadenza neo-pagana del Rinascimento e agli indicibili papi di quell'epoca, la capitale della cristianità, della romanitas, è stata trasferita per la seconda e ultima volta, questa volta a Mosca, dove la romanitas è chiamata Rus’.

 

Il parricidio a Mosca

È iniziato a quel punto un costante sforzo di auto-giustificazione da parte dell'élite occidentale per screditare e uccidere il Padre anche qui, per evitare che Mosca liberasse mai Costantinopoli e per cancellare la Russia dalla carta geografica. Già nel XIII secolo quella élite aveva inviato i crociati teutonici a distruggere la Russia. Sant’Aleksandr Nevskij l’aveva salvata pagando tributi a est, cosa che almeno aveva lasciato la Russia libera di praticare la fede cristiana. Tuttavia, si arrivò a invasioni su vasta scala. Prima arrivò l’invasione guidata dai polacchi nel 1612, con i lituani, i tedeschi e gli svedesi, che occuparono Mosca. Poi, 200 anni dopo, nel 1812, vennero Napoleone e le dodici tribù dell’Europa neo-pagana. I nuovi cavalieri franchi ora occuparono Mosca. Proprio come a Costantinopoli nel 1204, anch’essi hanno distrutto chiese, violentato monache, massacrato preti e fatto roghi di icone, dimostrando ancora una volta che, come l’iconoclasta Carlo Magno prima di loro, anch’essi non avevano alcun concetto dell'Incarnazione.

Vedendo la potenza della Russia cristiana dopo che questa aveva liberato Parigi nel 1814, per tutto il XIX secolo l'establishment britannico ha montato attacchi contro di essa, organizzando la rivolta decabrista nel 1825, permettendo ai terroristi anti-cristiane di aprire bottega a Londra, a Lenin di studiare al British Museum , glorificando pure quegli stessi terroristi nel libro dei bambini del primo Novecento, 'The Railway Children'. Nel 1854 arrivò un’altra 'crociata', quella dei francesi e degli inglesi, alleati con gli anti-cristiani ottomani, per impedire la liberazione di Costantinopoli. Poi, 60 anni dopo, ci fu l'invasione tedesca e austriaca del 1914 e nel 1915 la disastrosa campagna di Gallipoli, di nuovo per prevenire la liberazione di Costantinopoli. Questa è stata seguita dal colpo di stato del 1917,  organizzato dagli inglesi, salutato dai francesi e finanziato dagli americani. Ironia della sorte, gli "utili idioti" sono stati l’assassino ateo Trotskij-Bronstein e gli altri bolscevichi stranieri, finanziati dagli Stati Uniti, che hanno sostituito la terza Roma con la loro terza internazionale.

 

Il Padre risponde al Figlio

Per ironia della sorte, l'ateismo occidentale dei bolscevichi fu sconfitto da un’altra crociata occidentale anti-cristiana, l'invasione delle forze multinazionali dell'Asse nel 1941. Poi anche il tiranno ateo sovietico si è reso conto che non poteva sconfiggere questo male senza la Santa Russia. La Russia sovrana aveva superato l’internazionalismo trotskista. Quando cinquant'anni dopo, nel 1991, la vecchia ideologia atea dell'Occidente cadde in Unione Sovietica per il proprio fallimento, i traditori allora al potere hanno adottato la nuova ideologia atea dell'Occidente, il culto consumistico del vitello d'oro. Ma questo è durato solo pochi anni, e la Russia ha cominciato a tornare alle sue radici. Nel 2000 la Chiesa ortodossa russa alla fine ha glorificato i nuovi martiri e confessori, le gloriose vittime sacrificali dell'Occidente parricida. Questo è stato un punto di svolta.

Da allora la guarigione e il recupero nazionale, per quanto a volte esitanti e fragili, sono andati avanti. E con essi arriva la possibilità di guarigione e recupero internazionali, inter-ortodossi, il recupero della vecchia visione, il ruolo e la vocazione della Russia come il centro della civiltà cristiana (ortodossa). Nel 2012, il quarto centenario dell’occupazione di Mosca da parte dei polacchi, lituani e tedeschi e il secondo centenario della occupazione di Mosca da parte delle dodici tribù dell'Europa occidentale, è stato un anno chiave. In quest'anno, c’è stata una ripetizione dell’assalto di propaganda occidentale anti-russa del 1916. Questo nuovo tentativo di parricidio non è riuscito. L'elite occidentale e la quinta colonna di traditori russi che lo hanno orchestrato si sono traditi da soli e si sono messi in ridicolo. Il loro piccolo complotto per screditare e distruggere è fallito miseramente. Ora, il 2013 è il quarto centenario della casa di Romanov, Roma Nova, Nuova Roma, e le speranze della tanto attesa restaurazione risorgono nei nostri cuori.

 

Postfazione: tempi profetici

L'Occidente non si accontenta di essere una provincia periferica della cristianità, ha inventato la propria ideologia di auto-giustificazione. Il Figlio ha voluto prendere il posto del Padre e, seguendo il principio luciferino, ha tentato il parricidio. Nonostante questo, ciò per cui noi abbiamo pregato per tutti questi lunghi anni, 'la pace del mondo intero, la prosperità delle sante Chiese di Dio e l'unione di tutti' può ancora venire per un breve periodo prima della fine. Le profezie, vecchie e nuove, parlano della Liturgia compiuta nella Chiesa di Cristo, la Sapienza di Dio (Aghia Sofia) a Costantinopoli. Forse - ma dobbiamo sapere che tutte le profezie sono condizionate, e dipendono dal nostro pentimento. Sì, vieni, Signore Gesù!

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