Rubrica

 

Informații despre parohia în alte limbi

Mirrors.php?locale=ro&cat_id=31&id=205  Mirrors.php?locale=ro&cat_id=31&id=602  Mirrors.php?locale=ro&cat_id=31&id=646  Mirrors.php?locale=ro&cat_id=31&id=647  Mirrors.php?locale=ro&cat_id=31&id=4898 
Mirrors.php?locale=ro&cat_id=31&id=2779  Mirrors.php?locale=ro&cat_id=31&id=204  Mirrors.php?locale=ro&cat_id=31&id=206  Mirrors.php?locale=ro&cat_id=31&id=207  Mirrors.php?locale=ro&cat_id=31&id=208 
Mirrors.php?locale=ro&cat_id=31&id=3944  Mirrors.php?locale=ro&cat_id=31&id=7999  Mirrors.php?locale=ro&cat_id=31&id=8801  Mirrors.php?locale=ro&cat_id=31&id=9731  Mirrors.php?locale=ro&cat_id=31&id=9782 
Mirrors.php?locale=ro&cat_id=31&id=11631         
 

Calendar Ortodox

   

Școala duminicală din parohia

   

Căutare

 

In evidenza

04/10/2023  Scoperte, innovazioni e invenzioni russe  
14/03/2020  I consigli di un monaco per chi è bloccato in casa  
11/11/2018  Cronologia della crisi ucraina (aggiornamento: 3 febbraio 2021)  
30/01/2016  I vescovi ortodossi con giurisdizione sull'Italia (aggiornamento: 21 dicembre 2022)  
02/07/2015  Come imparare a distinguere le icone eterodosse  
19/04/2015  Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia  
17/03/2013  UNA GUIDA ALL'USO DEL SITO (aggiornamento: aprile 2015)  
21/02/2013  Funerali e commemorazioni dei defunti  
10/11/2012  Naşii de botez şi rolul lor în viaţa finului  
31/08/2012  I nostri iconografi: Iurie Braşoveanu  
31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
07/06/2012  I nomi di battesimo nella Chiesa ortodossa  
01/06/2012  Indicazioni per una Veglia di Tutta la Notte  
31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  Pregătirea pentru Taina Cununiei în Biserica Ortodoxă  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  Pregătirea pentru Taina Sfîntului Botez în Biserica Ortodoxă
 
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



Pagina principală  >  Documente  >  Sezione 7
  Uno sguardo indietro al 2019

I redattori di OrthoChristian danno uno sguardo all'anno passato

Orthochristian.com, 1 gennaio 2019

Clicca per SCARICARE il documento come PDF file  
Răspândește:

Mentre salutiamo il vecchio anno, meditiamo su alcuni degli eventi che hanno avuto luogo nel mondo ortodosso. È un momento per la tristezza e il rimorso per il male, e per la gratitudine verso Dio per il bene. Ma proprio come ha fatto da quando il Signore l'ha costruita, l'Arca della Salvezza continua il suo viaggio benedetto e glorioso attraverso il mare in tempesta della vita, pronta a prendere a bordo nel suo invincibile spazio tutti coloro che cercano veramente la salvezza in Cristo nostro Dio.

sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev e di Tutta l'Ucraina

Ucraina

Guardando indietro al 2019, possiamo sicuramente dire che è stato un anno tumultuoso per la Chiesa ortodossa. È cominciato con il patriarca Bartolomeo che ha firmato un tomos che concedeva l'autocefalia a una raccolta di chierici che non avevano mai ricevuto un'ordinazione canonica o erano stati deposti o perfino anatematizzati anche dalla propria Chiesa locale. Il "patriarca" anatematizzato Filaret Denisenko, che è stato determinante nel portare avanti l'intero processo dell'autocefalia, è uscito in scisma da quella stessa "autocefalia" subito dopo la sua formazione, dicendo che se avesse saputo cosa stava pianificando il Fanar, non vi si sarebbe mai unito. Come previsto, la chiesa nazionalista ucraina ha ricevuto la benedizione a lungo richiesta per intensificare il sequestro delle proprietà ecclesiastiche alla Chiesa ortodossa ucraina canonica guidata da sua Beatitudine il metropolita Onufrij.

Il sollievo, tuttavia, è arrivato a maggio quando Petro Poroshenko, il presidente che aveva spinto in modo aggressivo il progetto d'autocefalia e che stava lavorando per privare legalmente la Chiesa ortodossa ucraina del suo nome legale al fine di etichettarla come una chiesa russa e non ucraina (anche se circa i due terzi della popolazione credente sono membri della Chiesa ortodossa ucraina e non della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina". Quei legislatori affermano forse che due terzi dei credenti sono russi e non ucraini?), è stato completamente sconfitto alle elezioni presidenziali. Il suo successore è Vladimir Zelenskij, che ha assunto una posizione di non interferenza nelle questioni ecclesiastiche. E per fortuna, la Corte Suprema dell'Ucraina ha recentemente sospeso il disegno di legge di cambio del nome.

La maggior parte del mondo ortodosso non riconosce ancora la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina". Ma alla fine del 2019 abbiamo anche assistito a due primati di Chiese locali, l' arcivescovo Hieronymos della Grecia e il patriarca Theodoros di Alessandria, che, senza effettivamente chiedere un voto ai loro sinodi episcopali, hanno accettato l'atto anti-canonico del patriarca Bartolomeo, semplicemente per rispetto per lui, per solidarietà etnica o per paura delle pressioni di forze geopolitiche. L'accettazione della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" da parte del patriarca Theodoros è stata particolarmente scioccante, poiché in precedenza aveva espresso il suo forte sostegno alla Chiesa ortodossa ucraina canonica.

migliaia di persone frequentano la Liturgia nella cattedrale della Resurrezione a Podgorica, in Montenegro, per mostrare il loro sostegno alla Chiesa ortodossa serba

Montenegro

Proprio alle soglie del 2020, il governo montenegrino ha approvato un disegno di legge che legalizzerebbe la confisca di proprietà che sono state per secoli luoghi di culto della Chiesa ortodossa serba. Il governo sta promuovendo il proprio scisma tascabile, alla maniera della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina". La violenza è scoppiata mentre gli ortodossi del Montenegro hanno protestato contro la mossa e un vescovo della Chiesa ortodossa serba è stato picchiato e ha dovuto essere ricoverato in ospedale.

Dobbiamo ricordare che ci furono momenti nella storia della nostra Chiesa in cui anche i patriarchi orientali accettarono eresie, ma grazie alla testimonianza di grandi padri dell'Ortodossia, quelle Chiese locali alla fine respinsero i loro errori. Decidiamo di pregare nel prossimo anno per quei vescovi e per le loro Chiese, affinché l'errore sia respinto e la pace e l'unità possano essere ripristinate.

il metropolita Jean (Renneteau) di Dubna e il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus' alla Liturgia ufficiale della riunione nella cattedrale di Cristo Salvatore, Mosca, 3 novembre 2019

Le Chiese si riuniscono

Come esempio del ripristino dell'unità, a novembre l'arcidiocesi delle chiese russe dell'Europa occidentale si è riunita con la sua Chiesa madre, il Patriarcato di Mosca.

L'arcidiocesi delle chiese ortodosse russe nell'Europa occidentale ha avuto una storia travagliata dalla sua creazione da parte di san Tikhon di Mosca nel 1921. In varie epoche nel corso del secolo scorso è appartenuta al Patriarcato di Mosca, alla Chiesa ortodossa russa al di fuori della Russia e al Patriarcato di Costantinopoli, e talvolta è stata una struttura indipendente.

Più di recente, l'arcidiocesi è stata un esarcato sotto il patriarcato di Costantinopoli, fino a quando il Santo Sinodo ha improvvisamente revocato questo status senza preavviso all'inizio dell'anno, dando istruzioni alle parrocchie di trasferirsi sotto i metropoliti locali di tradizione greca. Tuttavia, l'arcidiocesi ha votato in modo schiacciante per rimanere insieme come organo ecclesiastico e così ha iniziato discussioni e negoziati su come andare avanti. Il suo primo ierarca, l'arcivescovo Jean (Renneteau), ha fatto appello al Patriarcato di Mosca affinché l'arcidiocesi venisse accettata come parte di esso.

La maggioranza del clero e delle parrocchie dell'arcidiocesi ha votato per seguire l'arcivescovo Jean alla fine di settembre, e la loro decisione è stata ufficialmente accettata dal Santo Sinodo russo il 7 ottobre. Domenica 3 novembre, l'arcivescovo Jean e una delegazione hanno concelebrato con il patriarca Kirill a Mosca, in un atto di riunione ufficiale. L'arcivescovo Jean è stato elevato al rango di metropolita e nominato metropolita di Dubna.

oltre 60 chiese e monasteri sono stati distrutti dall'ISIS

Siria

Il 2019 ha visto anche probabilmente la fine di una sanguinosa e orribile guerra di otto anni in Siria, come risultato della quale oltre mezzo milione di persone ha perso la vita e metà della popolazione del paese è stata sfollata. La crisi umanitaria è sconcertante e la temporanea ascesa del fanatico ISIS islamista ha portato devastazione alle comunità cristiane siriane. Il Natale 2019 è il primo anno dall'inizio della guerra in cui i cristiani ortodossi hanno potuto celebrare la Natività del Signore senza paura. Alcune chiese e monasteri sono già in fase di restauro, con l'aiuto di organizzazioni caritative ortodosse, in particolare russe.

Dipartita di anziani

archimandrita Aimilianos (Vafides) † 2019

Il 9 maggio 2019 il venerato anziano atonita, l'archimandrita Aimilianos (Vafides), abate emerito del monastero di Simonopetra, si è addormentato nel Signore. L'anziano Aimilianos era un monaco delle Meteore prima di trasferirsi con la sua fratellanza a Simonopetra sul monte Athos nel 1973. Fu eletto e intronizzato abate del monastero nello stesso anno, prestando servizio in tale veste fino al 2000, diventando uno degli anziani più amati e venerati sul Santo Monte e in tutta l'Ortodossia nel ventesimo secolo. Era anche noto per la fondazione di una delle comunità monastiche più floride della Grecia, il convento dell'Annunciazione di Ormylia. È morto all'età di 85 anni.

archimandrita Ephraim (Moraitis) † 2019

L'8 dicembre 2019 ha visto anche la dipartita del grande anziano Ephraim (Moraitis) dell'Arizona all'età di 91 anni.

Nato Ioannis Moraitis il 24 giugno 1927 a Volos, in Grecia, padre Ephraim lasciò il mondo per diventare monaco sul monte Athos all'età di 19 anni. Lì divenne discepolo del santo Iosif l'Esicasta, abate del monastero di Philotheou. Nel 1995, lui e un piccolo gruppo di monaci dall'Athos stabilirono un monastero a Sonora nel deserto dell'Arizona, e da questo fiorente monastero sono sorti altri 19 monasteri per uomini e donne negli Stati Uniti e in Canada, tutti sotto la cura dell'anziano Ephraim. L'impatto spirituale di questa fioritura monastica in Nord America è a dir poco un miracolo. Sebbene mancherà molto ai suoi molti figli spirituali, non c'è dubbio nella loro mente che l'anziano Ephraim sia ora il loro intercessore in cielo.

Canonizzazioni

Tra i santi ufficialmente canonizzati quest'anno dalle loro rispettive Chiese, di particolare rilievo per i nostri lettori sono il santo Iosif l'Esicasta del Monte Athos e l'anziano Sophrony del Monte Athos, che ha fondato il monastero di san Giovanni il Precursore nell'Essex, in Inghilterra.

Archimandrita Sophrony (Sakharov) dell'Essex

Archimandrita Ephraim (Moraitis) †2019

Crescita e limitazioni

Il nostro sito Web ha continuato la sua crescita, con maggiori sforzi per portare articoli di qualità nel mondo ortodosso di lingua inglese e per coloro che sono interessati al cristianesimo ortodosso. Non siamo un sito politico, siamo un sito religioso e ci occupiamo di argomenti cristiani. Non facciamo segreto del fatto che supportiamo l'Ortodossia canonica, tradizionale e autentica e pubblichiamo articoli di conseguenza a tale posizione. Il fatto che questo sia ciò che la gente vuole è riflesso in parte dal nostro seguito di 95.000 persone che ci seguono su Facebook. Nell'ottobre 2019, Facebook ha annunciato limitazioni nei confronti di siti web che sono presumibilmente pro-Cremlino e in qualche modo pericolosi per gli americani, perché non stanno seguendo la linea di partito che si riduce allo slogan: la Russia è il male. Il Dipartimento di stato degli Stati Unitivede la Chiesa ortodossa russa come "soft power" del governo russo, un braccio di propaganda del Cremlino, che sta presumibilmente cercando di influenzare le elezioni statunitensi e altri eventi politici mondiali. Naturalmente noi consideriamo queste cose una sciocchezza, ma apparentemente Facebook no, e così nell'ottobre 2019 ha posto delle limitazioni ai nostri feed di notizie.

Questo ci ha portato alla convinzione che, sebbene in generale abbiamo fatto un buon lavoro su Facebook e ne riconosciamo l'importanza su Internet, potremmo continuare a vivere anche senza il suo supporto. Quindi, siamo grati che nel 2019 ci sia stato ricordato che Facebook non è Dio; Dio è estremamente al di sopra di Facebook. E il cristianesimo è il più grande social network sia sulla terra che in cielo. Pertanto, nel timore di Dio nel 2020, faremo del nostro meglio per tenere informati i nostri lettori su ciò che sta accadendo nel mondo cristiano ortodosso e per fornire liberamente omelie e analisi di qualità, istruzioni spirituali dificanti e un incoraggiamento cristiano al mondo di lingua inglese .

E tutti noi che lavoriamo qui sul sito web OrthoChristian.com auguriamo ai nostri cari lettori un felice, prospero, pacifico e benedetto 2020.

Per la pace nel mondo e tra i servi di Dio!

Răspândește:
Pagina principală  >  Documente  >  Sezione 7