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  Domande e risposte – febbraio 2019

dal blog del sito Orthodox England

28 febbraio 2019

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Mosca/Costantinopoli

Cosa risponderebbe a coloro che sostengono che gli attuali problemi tra i patriarcati di Costantinopoli e Mosca sull'Ucraina sono semplicemente un problema etnico?

No, non è un problema etnico, è un problema dogmatico. Riguarda la fedeltà all'Ortodossia, cioè all'unità, santità, cattolicità e apostolicità della Chiesa.

Provate a immaginare che la Chiesa russa avesse appoggiato i modernisti atei promossi da Costantinopoli contro il suo patriarca perseguitato (come fece Costantinopoli negli anni '20 in Russia contro l'eroico patriarca missionario, san Tikhon), interferendo negli affari interni e nei territori di altre Chiese locali, insistendo su un ethos razzista e nazionalista e opponendosi perciò a qualsiasi missionario, lavoro apostolico e attività multinazionale, avesse abbandonato il calendario ortodosso, fatto pasticci nella liturgia, canonizzato figure politiche dubbie, promosso massoneria, praticato simonia, predicato ecumenismo e semi-cattolicesimo (come Costantinopoli aveva già fatto nel XV secolo), fosse pagata dal Dipartimento di Stato americano, e che invece la Chiesa di Costantinopoli fosse rimasta fedele alla Tradizione ortodossa. In tal caso sosterremmo la Chiesa di Costantinopoli e non la Chiesa della Rus'. I crimini canonici sono crimini canonici, indipendentemente dall'etnia dei colpevoli.

Inoltre, ora è chiaro che Costantinopoli non si pentirà, poiché sta ancora giustificando i suoi atti oltraggiosi. Sta procedendo a licenziare i vecchi vescovi e a nominare nuovi vescovi "bartolomeschi" nel Nord America, in Australia e nel Regno Unito e così scavare ovunque un abisso tra sé e noi ortodossi. Pertanto, è chiaro che questo scisma è almeno semi-permanente. Solo il pentimento da parte degli orgogliosi di Costantinopoli può superare il problema che hanno causato, e al momento non ce n'è assolutamente alcun segno.

Pertanto, data la paralisi e l'irresponsabilità degli altri, la Chiesa russa sta ora riorganizzando la sua amministrazione nel mondo non ortodosso, come negli attuali 15 paesi dell'Esarcato russo dell'Europa occidentale. (A partire dal Sinodo del 26 febbraio vi è stata aggiunta Malta, lasciando solo i cinque paesi nordici e la Germania, l'Austria e l'Ungheria da aggiungere a tempo debito). La stessa cosa sta accadendo nell'esarcato ortodosso russo del Sud-est asiatico con il suo metropolita di Singapore e ora quattro diocesi, Singapore, Corea, Thailandia, Filippine e Vietnam. L'Asia meridionale, principalmente l'India e il Pakistan, è attualmente un'area vuota. (L'Asia sud-occidentale è in gran parte territorio canonico di Antiochia, come l'Africa lo è di Alessandria, così come l'Asia settentrionale è territorio canonico russo). Nei rimanenti continenti del Nuovo Mondo, forse un giorno vedremo un Esarcato russo per il Messico, l'America centrale e i Caraibi e probabilmente un altro per il Sud America, lasciando il resto del Nord America e dell'Oceania alla ROCOR, se questa dimostrerà competenza.

Così, tutti i fedeli ortodossi di tutte le nazionalità finiranno per essere indipendenti ma in associazione con la Chiesa russa. Ciò ricrea la situazione canonica in Nord America prima del 1917, con tutti gli ortodossi uniti nella Chiesa russa, prima che Costantinopoli introducesse la divisione con la sua "giurisdizione" 100 anni fa. Solo i modernisti nelle Chiese locali andranno sotto Costantinopoli. La minuscola minoranza modernista e infedele che vuole un'ortodossia protestante, "riformata", una mezzodossia senza fegato e senza santi, non-una, non-santa, non-cattolica e non-apostolica, seguirà gli scismatici. Questo è semplicemente un allontanamento dalla Chiesa ortodossa. In questi ultimi tempi è in corso la separazione della zizzania dal grano. Questa non è una disputa etnica, dove c'è verità da entrambe le parti, ma una disputa in cui c'è giusto e sbagliato, tredici Chiese locali contro una che si comporta male. Questa è la grande pulizia che aspettavamo da tanto tempo, la zizzania ci sta lasciando.

Qual è la sua politica nei confronti di quelli che frequentano le chiese sotto Costantinopoli e che vogliono ricevere la comunione e altri sacramenti nella Chiesa russa? Li rifiutate?

Ma certo che no! Noi non puniamo la gente per le azioni anti-canoniche di un patriarcato turco senile gestito dagli Stati Uniti, che i fedeli non hanno mai scelto. Finché la Chiesa russa non avrà una piena rete di parrocchie nella diaspora, che provvedano a tutti i fedeli di tutte le lingue, daremo i sacramenti a quelli che non hanno altra scelta che frequentare le chiese di Costantinopoli nelle vicinanze, anche se a volte sanno che il loro Patriarcato sta completamente sbagliando. Certo, se ci sono effettivamente tra loro alcuni che sostengono consapevolmente il loro patriarca, allora non possiamo avere comunione con loro perché sono nemici della Chiesa di Dio. Ma questi estremisti non si avvicinano comunque alla Chiesa russa.

Il Patriarcato di Costantinopoli ha un solo vescovo diocesano occidentale, il metropolita Atenagora in Belgio. Rimarrà con Costantinopoli?

Questo non è affar mio, anche se so che condivide pienamente l'ideologia fanariota. Ho anche notato che l'unico vescovo non diocesano occidentale sotto Costantinopoli, il metropolita Kallistos (Ware), non ha espresso alcuna indicazione di andarsene.

Ricordo il metropolita Atenagora negli anni '70 quando era ragazzo. Lui e la sua famiglia lasciarono Rue Daru per andare sotto i greci di Costantinopoli, se ricordo bene, nel 1987, dopo che tutta la parrocchia di convertiti a Bruges (inclusa la famiglia Peckstadt) fu maltrattata dal tirannico e ingiusto arcivescovo tedesco di Rue Daru, Georges (Wagner), un ex cattolico che riuscì ad alienare i russi con la sua russofobia e gli ortodossi occidentali con il suo rifiuto di riconoscere lingue liturgiche oltre a greco, latino e slavonico! Che disastro: in realtà Rue Daru non si è mai ripresa da questo intellettuale tedesco. Ho assistito a tutto questo di prima mano.

A quel tempo la parrocchia di Bruges avrebbe potuto andare sotto Mosca, anche se molti vescovi di Mosca fuori dalla Russia erano molto corrotti. Ricordo ancora come nel 2003 la cattedrale diocesana di Sourozh si rifiutasse ancora di avere qualche icona dei martiri reali ("non c'è posto per loro", come dicevano in modo eloquente, riflettendo in realtà non le loro mura vuote, ma i loro cuori vuoti), anche se Mosca aveva finalmente canonizzato i Nuovi Martiri e stava negoziando con la ROCOR, e come quella Cattedrale si rifiutasse anche di vendere libri scritti da padre Seraphim (Rose), che era molto popolare in Russia.

Oppure i convertiti di Bruges avrebbero potuto aderire alla ROCOR. Tuttavia, accettare la Tradizione e le discipline della Chiesa in tutta la loro integrità, come è normale per la ROCOR, era troppo per loro. Volevano un'Ortodossia 'di scelta' per i consumatori di quel tempo. Questi convertiti giocano un gioco di fantasia e non vogliono mai la cosa reale, aggirandola, come i naviganti che si aggirano intorno a un faro e restano poi sorpresi quando si schiantano sulle rocce intorno al faro.

Rue Daru

Quale pensa che sia il futuro di questo gruppo dopo il loro incontro del 23 febbraio?

Qui i nodi sono tornati al pettine e si dovranno prendere decisioni finali dopo così tanti decenni di rinvii. Queste decisioni non possono, come la Brexit, essere continuamente rimandate. Alcuni si uniranno sicuramente a una parte o all'altra della Chiesa russa (come alcuni hanno già fatto), incluso forse lo stesso anziano arcivescovo Jean. Tuttavia, la maggior parte rimarrà sotto Costantinopoli, e alcuni potrebbero andarsene e unirsi a varie curiose sette in stile protestante o New Age, da cui provengono originariamente alcuni di loro.

La parrocchia di Rue Daru a Roma si unirà alla ROCOR?

Non ne ho idea – lo si deve chiedere alle persone coinvolte. Quello che ricordo è come la ROCOR abbia perso questa parrocchia a Rue Daru nel 1985 attraverso l'incompetente ingerenza del vescovo Gregory Grabbe, che vi aveva mandato un prete convertito americano vecchio-calendarista (che fu poi deposto, come molti altri sacerdoti convertiti che il vescovo Gregory aveva fatto ordinare dall'innocente e ingenuo metropolita Philaret). Io ero lì a quei tempi e lo ricordo bene. Rue Daru ordinò subito un uomo di lingua russa per la parrocchia di Roma e tre mesi dopo lo fece arciprete (tale era il favoritismo anche a Rue Daru!)

Politica

Pensa che la Brexit avverrà?

Avverrà solo se il Regno Unito è democratico. Sono già passati oltre 45 anni nella camicia di forza di Bruxelles. D'altra parte, sia l'establishment dell'Unione Europea che quello del Regno Unito, compresa la signora May, sono contrari alla Brexit. Il solo fatto che una volta il popolo abbia potuto esprimere la propria opinione è un miracolo, ma da allora abbiamo visto la battaglia del popolo contro l'élite e tutto può accadere.

Perché i paesi che hanno perso la loro monarchia virano tra governi di sinistra e di destra?

Perché tali paesi finiscono per essere governati da ideologie / filosofie di sinistra o di destra. Ogni volta che ciò accade, si verificano ingiustizie perché tali ideologie sono basate su ideali, non sulla realtà. Gli idealisti (come Lenin o Hitler) sono spietati perché costringono sempre la realtà ad adattarsi alla loro ideologia personale, massacrando tutti i milioni di persone che rifiutano di accettarla e facendo tacere tutti gli altri con la paura. Possiamo vedere questo a un livello minore nella recente storia del Regno Unito con le ossessioni idealistiche di Thatcher ("il libero mercato"), Blair (immischiarsi in altri paesi e iniziare guerre) e Corbyn (socialismo stalinista). La domanda a cui questi ideologi non rispondono mai è: il mio ideale funziona davvero? E per definizione nessun ideale funziona mai, proprio perché è ideale, non reale, non realistico, non pratico. Se governerai con un'ideologia, finirai sempre per essere tirannico e odiato.

Ci sono solo due fedi nel mondo che sono sempre state perseguitate, Ortodossia e giudaismo. Perché?

Perché entrambe contengono verità. Dove non c'è verità, non c'è mai alcuna persecuzione. La verità del giudaismo è che Dio è uno e che sta mandando suo Figlio per rendere giustizia al mondo. La verità dell'Ortodossia la conosciamo.

Mondanità nella Chiesa

Perché ci sono così tanti ortodossi in Ucraina, in Russia (e forse in altre parti del mondo, e questo potrebbe non avere nulla a che fare solo con l'Ortodossia, ma con tutte le religioni) che sentiamo dire: "Il mio credo è dentro di me. Non credo nella Chiesa, ma credo in Dio. Seguo le tradizioni ortodosse e vado in chiesa qualche volta". È principalmente una reazione all'influenza e all'impulso del comunismo, come il detto su come i comunisti hanno quasi compiuto in Russia in 70 anni ciò che l'Impero Ottomano non è riuscito a realizzare nei Balcani in 400 anni?

Ha davvero ragione, questo detto è molto comune, ma è anche universale. La ragione di ciò è la corruzione ("istituzionalizzazione") nella Chiesa; i chierici trasformano la Chiesa e la Fede in un'impresa, una semplice religione. Questo rende la gente cinica. Abbiamo bisogno di chiese libere dai tavoli dei cambiavalute e abbiamo bisogno di vescovi (quelli simoniaci sono generalmente greci e romeni) e sacerdoti la cui preoccupazione principale sono le anime delle persone, non i loro portafogli. In Occidente nessuna giurisdizione è libera da questo: ricordo la vecchia ROCOR "pre-rivoluzionaria" di 45 anni fa - anch'essa a volte aveva questa mentalità mercantile, monetaria, che era stata la rovina della Chiesa pre-rivoluzionaria. Il nostro compito universale di ortodossi russi non è affatto la restaurazione della Chiesa pre-rivoluzionaria (come immaginano alcune persone molto ignoranti), ma la purificazione della Chiesa pre-rivoluzionaria.

Pertanto, questo non ha nulla a che fare con il comunismo. Abbiamo bisogno di apostoli come San Paolo, che lavorano come fabbricanti di tende, non di ricchi vescovi con macchine di lusso. Questa è stata la battaglia della mia vita; è per questo che non servo in un covo di corruzione. Mi sono sempre rifiutato di farlo e per questo motivo non mi hanno mai voluto.

Convertiti russi

Perché ci sono tensioni di personalità nella Chiesa in Russia, per esempio come nel recente conflitto di Internet tra ipadri Andrej Tkachov e Georgij Maksimov?

La Chiesa in Russia ha molti convertiti. A volte mi ricorda quello che vedevo in Occidente negli anni '70: giovani donne vestite con gonne lunghe e grigiastre, e giovani con barba lunga, croci o nodi da preghiera in mostra. La mentalità del neofita - imitare l'abito esterno di monaci e monache - funziona indipendentemente dalla nazionalità e anche dal fatto che i genitori fossero ortodossi nominali. I convertiti devono mettersi in mostra - proprio come i neofiti di qualsiasi religione, dall'Islam (barbe lunghe e uniformi) al buddismo (persone vestite in abiti color zafferano e teste rasate). Sono i convertiti che creano questa mentalità da serra, di solito su Internet. È tutto così da immaturi. È tempo che gli adolescenti crescano.

Il futuro

Quando ci sarà un nuovo tsar in Russia?

È fondamentale capire che questo può accadere solo quando gli ortodossi russi saranno degni dell'ultimo tsar. Non puoi avere un prossimo tsar, se non ami e veneri l'ultimo tsar e tutti quelli che lo servivano – e sono stati martirizzati per questo. Leggete cosa hanno detto gli altri dell'ultimo tsar e della sua famiglia:

"Era la famiglia più santa e pura". (Volkov, cameriere dello tsar, intervistato dall'investigatore Sokolov 100 anni fa).

"La, in quella casa (casa Ipat'ev), fioriscono le grandi anime della Russia, macchiate dal fango dei politici". (Santo martire Eugenio Botkin).

Quando questo accadrà, allora vedremo titoli come questi:

"Lo tsar ripristina l'unità delle terre russe".

"Le truppe cristiane della Russia liberano l'Europa dell'Est dalla tirannia dell'Unione Europea".

"Gli afghani implorano le forze imperiali russe di liberarli".

"Lo tsar russo si trova sul confine messicano e chiede: Abbatta questo muro, signor Trump".

Non siate sorpresi; tutto è ancora possibile.

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