Rubrica

 

Informazioni sulla chiesa in altre lingue

Mirrors.php?locale=it&cat_id=35&id=205  Mirrors.php?locale=it&cat_id=35&id=602  Mirrors.php?locale=it&cat_id=35&id=646  Mirrors.php?locale=it&cat_id=35&id=647  Mirrors.php?locale=it&cat_id=35&id=4898 
Mirrors.php?locale=it&cat_id=35&id=2779  Mirrors.php?locale=it&cat_id=35&id=204  Mirrors.php?locale=it&cat_id=35&id=206  Mirrors.php?locale=it&cat_id=35&id=207  Mirrors.php?locale=it&cat_id=35&id=208 
Mirrors.php?locale=it&cat_id=35&id=3944  Mirrors.php?locale=it&cat_id=35&id=7999  Mirrors.php?locale=it&cat_id=35&id=8801  Mirrors.php?locale=it&cat_id=35&id=9731  Mirrors.php?locale=it&cat_id=35&id=9782 
Mirrors.php?locale=it&cat_id=35&id=11631         
 

Calendario ortodosso

   

Scuola domenicale della parrocchia

   

Ricerca

 

In evidenza

04/10/2023  Scoperte, innovazioni e invenzioni russe  
14/03/2020  I consigli di un monaco per chi è bloccato in casa  
11/11/2018  Cronologia della crisi ucraina (aggiornamento: 3 febbraio 2021)  
30/01/2016  I vescovi ortodossi con giurisdizione sull'Italia (aggiornamento: 21 dicembre 2022)  
02/07/2015  Come imparare a distinguere le icone eterodosse  
19/04/2015  Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia  
17/03/2013  UNA GUIDA ALL'USO DEL SITO (aggiornamento: aprile 2015)  
21/02/2013  Funerali e commemorazioni dei defunti  
10/11/2012  I padrini di battesimo e il loro ruolo nella vita del figlioccio  
31/08/2012  I nostri iconografi: Iurie Braşoveanu  
31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
07/06/2012  I nomi di battesimo nella Chiesa ortodossa  
01/06/2012  Indicazioni per una Veglia di Tutta la Notte  
31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  La preparazione al Matrimonio nella Chiesa ortodossa  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  La preparazione al Battesimo nella Chiesa ortodossa  
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



Inizio  >  Documenti  >  Sezione 11
  Il vergognoso tentativo di Foreign Policy di presentare il bombardamento di Hiroshima come benefico per il Giappone

di Andrew Korybko

Sputnik News, 7 agosto 2015

Clicca per SCARICARE il documento come PDF file  
Condividi:

L'articolo provocatorio della rivista Foreign Policy fa sembrare i bombardamenti nucleari una manna dal cielo, e che gli Stati Uniti abbiano deciso per ragioni umanitarie di salvare il Giappone dal comunismo.

Il mese di agosto è ricordato con tristezza come l'unica volta al mondo in cui sono state utilizzate armi nucleari in guerra, laddove gli Stati Uniti hanno sganciato due bombe che hanno ucciso più di 200.000 persone in due momenti fatali: una il 6 agosto su Hiroshima, e un'altra volta tre giorni più tardi su Nagasaki.

Una nube atomica fluttua sopra la città di Hiroshima in seguito all'esplosione della prima bomba atomica utilizzata in guerra, in questa foto scattata da parte dell'esercito degli Stati Uniti il ​​6 agosto del 1945, e distribuita dal Museo Memoriale della Pace di Hiroshima.

© REUTERS/ US Army

Per 70 anni, questa ricorrenza è stata segnata dal rispetto per le numerose vittime che hanno tragicamente perso la vita durante questi attacchi, ma ora un'influente rivista americana di affari internazionali, Foreign Policy, ha deciso di manipolare la manifestazione, accusando l'Unione Sovietica di ciò che è accaduto.

Nell'articolo "Did Hiroshima Save Japan From Soviet Occupation?", Sergej Radchenko si domanda se le bombe nucleari siano state effettivamente un bene per il paese, in quanto potrebbe averlo salvato dal babau degli occidentali, Iosif Stalin.

Questa crudele deduzione è contraddetta dalla conclusione stessa dell'articolo, ma comunque, vale la pena di esaminare perché la rivista avrebbe trovato giusto in primo luogo denigrare la memoria delle vittime con un punto di vista così fuorviante e politicamente auto-promuovente.

Inganno per le masse

Gli Stati Uniti non sono noti per presentare scuse internazionali, e nel caso eccezionalmente raro in cui lo fanno (come nel corso del viaggio di Obama in Egitto del 2009), spesso lo fa per perseguire l'obiettivo di disarmare strategicamente una popolazione bersaglio prima di un'offensiva asimmetrica contro il loro paese (come per esempio le rivoluzioni colorate della primavera araba).

Come regola generale, non importa quello che fanno, gli Stati Uniti stanno sempre cercando di promuovere i propri interessi, con mezzi duri o morbidi.

Le cose diventano un po' più complicate quando si tratta di soggetti americani non governativi come Foreign Policy, ma qui c'è molta più flessibilità nel presentare il messaggio strategico degli Stati Uniti, pur mantenendo una negazione plausibile che un simile tentativo sia libero da secondi fini.

Sia quel che sia, è chiaro che cosa sta cercando di esprimere Foreign Policy, a nome del Dipartimento di Stato: i bombardamenti nucleari potrebbero essere stati giustificati al fine di "salvare il Giappone dall'occupazione sovietica".

Una foto datata settembre 1945 con i resti del Palazzo della prefettura della promozione dell'industria dopo il bombardamento di Hiroshima, edificio in seguito conservato come monumento.

Certo, alla fine (e correttamente) l'articolo conclude che la decisione di Stalin di astenersi dall'attaccare Giappone imperiale in Hokkaido non ebbe nulla a che fare con Hiroshima e Nagasaki, ma nell'ambiente a spinta mediatica incessante di oggi, il consumatore medio di informazioni probabilmente non lo capisce a quel punto, poiché probabilmente ha letto solo il titolo e forse le due frasi d'apertura.

Supponendo che sia così per molte persone, il semplice messaggio che queste hanno capito è che c'era un collegamento tra le due cose, e che forse, come l'articolo insinua, i bombardamenti nucleari forse sono stati giustificati, dopo tutto, e loro e tutti gli altri americani si possono sentire assolti da qualsiasi senso di colpa per la tragedia.

Insulto alle vittime e revisionismo storico

Quel che è peggio, tuttavia, è il pensiero persistente suggerito dal titolo e dalle prime frasi, che i bombardamenti nucleari di Hiroshima e Nagasaki in realtà hanno aiutato il Giappone, in un certo modo perverso.

Gli Stati Uniti in fase democratico-proselitista che dicono "ti ho bombardato per salvarti" al Giappone imperiale sono quasi come un predatore sessuale religiosamente orientato che dice a una lesbica "ti ho violentata per cambiarti".

Una parte vede l'altra come esistenzialmente incompatibile con le sue credenze e bisognosa di salvezza forzata, e si sente orribilmente tenuta a commettere un crimine orrendo, al fine di 'salvare' la vittima.

Ombre della guerra: Hiroshima e Nagasaki allora e oggi

© REUTERS / Torahiko Ogawa / Nagasaki Atomic Bomb Museum / Issei Kato

Non guardate troppo in profondità quest'analogia, ma cercate di capire che in entrambi i casi un paternalismo criminale e moralista è la forza trainante dietro entrambi i torti scandalosi: se non per il vittimismo nucleare del Giappone, più di 200.000 persone sono state immediatamente violentate e sono morte in un istante, senza poter affrontare il loro aggressore e chiedere giustizia. E, come Foreign Policy vorrebbe far credere ai suoi lettori, questo potrebbe essere stato in nome di un bene più grande.

Un'altra rivelazione involontaria di quest'articolo è l'allarmismo antisovietico generale che l'autore sta spacciando. Se uno non sa molto degli ultimi giorni della seconda guerra mondiale e ha solo l'articolo di Foreign Policy in questione per guidare la sua comprensione, gli si potrebbe personare se pensa che gli Stati Uniti erano sostanzialmente in guerra con i sovietici e hanno bombardato il Giappone come ultima misura disperata e 'di successo' per arginare la 'marea rossa' dal procedere ulteriormente verso est.

L'articolo fa sembrare che fosse l'URSS, e non gli Stati Uniti, sulla soglia di un imperdonabile crimine di guerra, e che gli Stati Uniti abbiano semplicemente agito per salvare il Giappone da qualsiasi cosa l'URSS stesse tramando. Questo tipo di ipotesi di cospirazione è puro e semplice revisionismo storico, e serve per lo più a distogliere l'attenzione dai bombardamenti nucleari degli Stati Uniti, verso l'intrigo stereotipato che circonda Stalin, il loro nuovo capro espiatorio della seconda guerra mondiale, nell'immaginario accuratamente coltivato del pubblico occidentale.

Il tempismo è tutto

Ogni quinto e decimo anniversario di un certo evento è in genere ricordato con pompa e attenzione supplementare, e il 70° anniversario degli attacchi nucleari degli Stati Uniti sul Giappone non è diverso.

Ciò che è cambiato negli ultimi 14 cicli quinquennali, tuttavia, è che gli Stati Uniti sono ora impegnati in una nuova guerra fredda con la Russia, quella che, a differenza della precedente, non ha limiti stabiliti e incorpora pure il revisionismo storico. Sia che si tratti delle ridicole accuse fatte da alcuni che l'Unione Sovietica ha 'occupato' Ucraina dopo la seconda guerra mondiale o dell'insinuazione attualmente discussa che gli Stati Uniti hanno "salvato il Giappone dall'occupazione sovietica" bombardandolo due volte, tali cambiamenti scomodi del discorso storico sono diventati sempre più comuni nel corso degli ultimi due anni.

Ciò che è davvero inquietante, tuttavia, è quanto prontamente queste insinuazioni sono accettate da parte dell'Occidente, cosa che apre spaventosamente la possibilità di un revisionismo storico in piena scala dell'era post-seconda guerra mondiale e il fatto che l'obiettività indiscussa sarà mandata in rovina per il perseguimento della soggettività politica.

Un uomo guarda la distesa di rovine lasciata dall'esplosione della bomba atomica il 6 agosto 1945 a Hiroshima, Giappone

Questo di per sé è già abbastanza grave, ma ciò che dovrebbe anche essere menzionato è che questa particolare bravata è parte integrante della manovra asiatica degli USA. Mentre Washington sposta la sua attenzione strategica verso l'est e il sud-est asiatico, non sta solo portando i suoi militari, ma anche le interpretazioni della storia dei suoi giornalisti.

Uno degli effetti che questo può avere è una trasformazione a lungo termine della coscienza giapponese, al punto in cui i cittadini del paese non comprenderanno più il contesto e l'obiettivo con cui sono stati commesse le atrocità americane. Invece, gli studenti giapponesi un giorno potrebbero essere indottrinati con la falsa idea che gli Stati Uniti hanno bombardato il loro paese al fine di "salvare il Giappone dall'occupazione sovietica", rendendo così i bombardamenti un 'dono da Dio' storico, e gli Stati Uniti il loro 'salvatore'.

Dopo tutto, gli Stati Uniti si stanno preparando per una rivalità globale prolungata con la Russia, e in questo contesto, è sicuro che faranno ricorso a tutti i mezzi necessari per macchiare la reputazione russa e allontanare la risoluzione russo-giapponese sulle contestate isole Curili per compensare il re-indirizzamento verso est della Russia. Nonostante tutto ciò che il governo degli Stati Uniti o i media suoi alleati sostengono, tuttavia, non c'è dubbio che i bombardamenti nucleari americani di Hiroshima e Nagasaki sono la ragione principale per cui il Giappone è ancora oggi occupato, anche se dal Pentagono, e non dal Cremlino.

Condividi:
Inizio  >  Documenti  >  Sezione 11